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Autore: kimskins    25/03/2012    4 recensioni
Lei ha passato un'infanzia difficile, dovuta alla morte di entrambi i genitori.
Lui anche, ma sta ripagando i sorrisi persi essendo la causa di altri milioni.
Per lei la danza è tutto, l'unica ancora di salvezza.
Cantare era un hobby per lui, ora un lavoro.
Lei ha solo 16 anni.
Lui ne ha compiuti 18 da poco.
Lei è dura e orgogliosa, col tempo ha imparato a fidarsi solo di se stessa.. poi anche di un angelo.
Lui è il re degli scherzi, dolce e imprevedibile.
Lei ballerà nella sua crew.
Lui odierà la ragazza a primo impatto.
Nessun ballerino può confrontarsi con lui, non ammette paragoni.
Lei rimarrà impassibile, continuando a ballare, ballare, ballare.
Lui, di sottecchi, conitnuerà a farla ballare fino allo strenuo delle sue forze.
Lei, a testa alta, manterrà il confronto, facendogli capire che non mollerà mai. Non di nuovo.
Un giorno lui esagerà, lei piangerà.
Non era mai successo, l'ultima vola era accaduto molti anni fa, alla morte dei suoi genitori.
Lei si stava innamorando, mantenendolo nascosto a se stessa.
Lui si era appena accorto che il suo cuore stava piangendo pesantemente, per l'errore commesso.
Lei si chiama Ronnie.
Lui si chiama Justin.
©.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPTHER TWO - NEVER MIND.


1 July, ore 7.00 am.

Renier era già sveglio da un po', troppo eccitato per l'amica.
Era disteso a petto nudo accanto a lei, scrutandola dormiente.Gli piaceva rimanere a guardarla, non ne sapeva il motivo. Era coaí e basta.
Poi per svegliarla le accarezzò una guancià e si avvicinò al suo orecchio.
"Ronnie, Ronnie, Ronnie. Buongiorno, piccola." La ragazza fece una smorfia e continuò a dormire.
Ren rise sotto i baffi.
Incominciò a baciargli il collo, lei lo odiava perché soffriva il solletico.
"Piccola, ti svegli?" Si sentivano delle leggere risatine provenire dalle labbra inarcate in un bel sorriso della ragazza.



Ronnie's POV.

Tenevo gli occho chiusi, mi piaceva quando mi svegliava cosí.
Per quelle poche volte che lo faceva, era per occasioni importanti.
E quel giorno che occasione importante c'era? Lo sentí alzarsi dal letto. Aprí un occhio per spiarlo e mi accorsi che era in boxer.
Aprí le tende e fece entrare la luce del sole, cosa che i miei occhi non gradirono affatto.
Mi coprí gli occhi posandoci sopra il braccio.
"Sai che odio vederti in mutande, Ren." Sussurrai. Lo sentí ridere.
Era vero, non mi piaceva affatto vedere il mio migliore amico in intimo. Insomma, ci conosciamo sin dalla culla, vivimo insieme.. Ma non riesco proprio a vederlo in mutande. Sarò anche strana, ma é cosí. 
Il letto si muoveva, stava a dire che Ren stava gattonando sopra di me. Alzai il braccio e notai che stava facendo come previsto.
Eravamo amici quasi "intimi" se non del tutto.
Hey tranquilli, essere "amici intimi" non vuol dire essere "scopamici"!
"Ron.." Sussurrò. Sentivo il suo naso strusciare sul mio ventre. Oh, come lo odiavo!
"Renier, farai una brutta fine." lo avvertí. Rise ancora. Cosa ci trovava da ridere?
"Allora alzati." Si stesr su di me a peso morto, facendomi ansimare, poi posò il viso sul mio petto stringendomi a se.
Lasciai perdere e presi ad accarezzargli quei lunghi capelli biondi.
"Ren, cosa c'é di importante oggi?" Alzò lo sguardo e mi squadrò." Che c'é?" Continuai.
"Davvero non ti ricordi cosa succede oggi? Mi prendi per il culo, Ronnie?" Risi di gusto alla sua faccia da clown. Il cellulare squillò.
Ren prese il cellulare e lesse il messaggio per me, con tono ovviamente.
"Salve Victoria, sono Alfredo. Sono uno dei ballerini e l'ho cercata per dirle che é la benvenuta nella crew. Le ricordo che il suo volo parte tra un'ora e mezza, sia pun tuale.
Io e gli altri l'aspetteremo qui, all'areoporto di Boston. Buon viaggio :)
ps. Chiamami pure Alfri, ti sto dando del lei perché é il mio capo a dirlo! Io ti considero già un'amica ;)"

Sgranai gli occhi e mi misi le mani tra i capelli.
"Boston, la crew!" Mi levai Ren-peso morto di dosso e corsi giú per le scale.
Scelta errata. Finí con il cadere sul parché all'ultimo scalino. Ren si affacciò e rise di gusto insieme a me.
"La prossima volta di al tuo gatto che quello non é il letto!" Rise sdraiato, ancora in boxer.
"Ti ha fatto cadere il mio Spike?" Disse scherzando.
Gli feci una smorfia, ancora lí a terra.
"No, mi ha solo ricordato che anche il pavimento ogno tanto ha bisogno di affetto!" Lo guardai. Era ancora lí che rideva. Pertanto in boxer!
Mi misi in piedi e incrociai le braccia.
"Ancora in mutande, stai!" Scese le scale e si mise davanti a me. 
"Se vuoi le tolgo." Lo guardai male e non gli risposi.
Sorrise sghembo e mi prese una mano. Si avvicinò al mio orecchio.
"Anzi, toglimele tu." Con la mia mano cercò di abbassarsi i boxer.
"Renier!" Mi allontanai lui rise divertito. Gli tirai un pugno leggero sul petto.
Mi prese tra le braccia e mi strinse a se, mi scansai.
"Levati, maniaco di un ragazzo in boxer!" Mi allontanai dirigendomi in bagno.
Che matto di un amico che ho, pensai.
"Corri a vestirti tu, ragazza in intimo ancora per poco!" Mi affacciai dalla porta del bagno per guardarlo male.
Che cosa stava insinuando?!
"..Perché tra poco ti vestirai." Continuò. Risi ed entrai in bagno.
"Tu e il sarcasmo andate proprio a braccetto, eh."
Mi stavo pettinando i capelli.
"Si. Proprio come te e la pazienza." 

---

Autor's POV.

"Il signor Renier, é pregato di svegliarsi, grazie." La ragazza cercava di svegliare l'amico per dirgli che erano appena atterrati a Boston.
Ren ci mise un po' prima di spalancare i suoi occhioni verdi.
Quando scesero, si diressero a prendere le loro valigie.
Non si erano portati molto, sarebbero rimasti solo tre giorni. 
Nel cercare Alfredo e gli altri, Ren fantasticava sul ragazzo per cui doveva ballare. Chi sarebbe stato?
Sentí il cellulare vibrare. 
Alfredo l'aveva già vista in foto la ragazza, mentre lei no. Quindi l'unica possibilità di riconoscimento era lei. 

- Ronnie, dirigiti fuori, dall'uscita centrale. Io ti aspetterò con il mio "capo" accanto ad un Rang Rover nero opaco. Se you later, Alfri.- Gli rispose subito.
-Crea problemi il mio amico-fratello? Non vado da nessuna parte senza di lui :)- cosí avrebbero inteso che Ren era d'obbligo trovarsi con lei.

---
Arrivarono fuori e Alfredo si avvicinò a loro, presentandosi.
Salirono in auto, alla guida c'era già un ragazzo.
Biondo, capelli un po' ribelli.
Non notò i suoi occhi, avevi gli occhiali. Notò perfettamente, però, i suoi dolci lineamenti.



Ronnie's POV.

"Quindi ci alleneremo due volte al giorno?" Continuavo a parlare con Alfredo, mentre Ren cercava di capire chi era il ragazzo alla guida.
"oh, che sbadato, non ho ancora fatto le presentazioni. Renier, lui é Justin. Justin lui é Renier."
Si sorrisero, mentre il ragazzo si tolse gli occhiali per guardare meglio Ren. Notai i suoi occhi, erano di un color miele misto al caramello.
Dallo specchietto notai Justin guardarmi. Arrivati all'albergo scendemmo tutti e quattro.
Entrammo con un po' di difficoltà, visti i troppi fotografi. Arrivati nella hall, Alfredo portò Ren a vedere la camera.
Io? Dovevo rimanere a parlare con Justin. Ebbi l'impressione di non piacergli per come mi guardava.
"Tu dovresti essere Victoria.." Perché mi chiamavano tutti cosí?!
"Ronnie é il mio primo nome, per gli amici Ron." Sforzai un sorriso, alquanto nervosa.
"Da quanto é che balli?" Sembrava non importarsene.
"Da quando avevo due anni. La danza é la mia vita."
Non ballavo la solita danza classica o moderna.
Io la parola "danza", la intendevo come movimento e divertimento, intendevo hip hop.
"Bene." Non ero per niente paziente.E io incominciavo a stufarmi dell'atteggiamento di quel ragazzo.
"Posso sapere perché sei cosí freddo nei miei confronti?"
"Non sopporto le persone che si credono alla mia altezza." Cosa?! Avevo sentito bene?
"Io non mi misuro con nessuno." Gli risposi acida. Mi guardò in cagnesco.
"Non devi e.." Notai Alfredo che lo guardava male da lontano. "..scusami, sono soltanto nervoso. Torniamo dal tuo amico e Alfredo."
Scosse la testa e mi prese per un braccio.
Sembravo una bambola per come mi trattava.
Mi scansai.
"Non importa, 'capo'. So camminare anche con le mie gambe."







Swaggy's space.

Yeah, baby!
Eccovi il secondo capitolo.
Wow, una recensione. *-*
Non credevo si notasse nemmeno, la mia storia!
Mi piace molto questa storia, perlomeno il contesto, il modo in cui scrivo è un po' ''rozzo'', come lo definisce un mio amico.
Ringrazio Mels della recenzione, te ne sono grata.
Magari se cresciamo con le recensioni, almeno di due, posto l'altro.
Che ne dite, li facciamo odiare questi due o li facciamo innamorare? **



#Jes is out, now.
  
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