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Autore: Lally_Ithil    22/10/2006    7 recensioni
"Se non avessi saputo che i vampiri non dormivano, avrei detto che Edward stava solo dormendo…- Edward?- Provai a chiamarlo " Una misteriosa malattina colpisce Edward, nessuno dei Cullen sa di cosa si tratti ma forse Jacob...Per spezzzare la maledizione Bella dovrà compiere una scelta dal caro prezzo. Fanfiction ispirata a Twilight
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9

Capitolo 9

 

 

- Goodnight my Angel  -

 

 

 

 

La mattinata fu lenta ed inesorabile, l’ansia ormai la faceva da padrone, non riuscivo a stare attenta più di un secondo.

Mike e Jess dopo un po’ avevano smesso di provare a farmi fare conversazione e mi lasciarono ai miei pensieri.

 

Finita la scuola tornai a casa per lasciare il pick-up, avevo già avvertito Charlie che per cena non sarei tornata—ma che gli avevo lasciato qualcosa da scaldare nel micro-onde— perché sarei andata al cinema con Alice.

 

A dire il vero il mio sarebbe stato— quasi sicuramente—un viaggio destinato ad essere di sola andata. Ma poco importava, in fondo non avevo particolare paura di morire, no se lo facevo per la persona che amavo

 

 

 La casa dei Cullen era vuota….una volta tanto la fortuna mi aveva dato  una mano, infatti Carlisle era a lavoro, Emmett era con Rose , Jasper ed  Esme stavano proseguendo le ricerche per trovare un alternativa per salvare Edward, un alternativa a me e il mio sangue…certo loro non erano a conoscenza del fatto che non era necessario, visto che avevo già deciso e “programmato” tutto.

 

 

Il pomeriggio fu il più  duro da sopportare, lo passai accanto ad Edward, una sedia era stata preparata per me affianco al letto, mi sedei e poggiai la testa accanto la sua mano.

 

Alice mi aveva spiegato che più il tempo passava e meno frequentemente si svegliava…

 

Sospirai cercando di calmarmi, e di non piangere. Posai delicatamente la mano sulla sua.

 

Sapevo che non poteva sentirmi, eppure sussurrai il suo nome perché volevo che sapesse che io ero comunque sempre lì , accanto a lui , forse era una cosa stupida

 

Chiusi gli occhi…

 

In tutta quell’assoluta immobilità …il battito del mio cuore risultava troppo alto.

 

Probabilmente, presto quel cuore  si sarebbe fermato…cercai di essere spaventata a quel pensiero ma semplicemente non ci riuscivo, non lo ero.

 

Quello che realmente mi spaventava non era il pensiero della morte in se ma il pensiero che non l’avrei più rivisto. Da un lato, però, ero sicura che il suo ricordo, la sua immagine sarebbe rimasta indelebile nella mia anima.

 

-Bella?- Chiamò una voce

 

Immediatamente sveglia—alla fine mi ero addormentata mano nella mano con Edward— balzai in piedi, dentro di me una piccola parte si era illusa  che la voce che mi aveva chiamato fosse sua , invece si trattava di Alice

 

Mi ci volle un po’ prima che i miei occhi si abituassero alla semi-oscurità…era giunto il tramonto

 

Guardai sorpresa Alice che ricambiò il mio sguardo con uno serio dei suoi occhi dorati

- E’ ora di andare- La sua voce terribilmente bassa, appena udibile dalle mie orecchie

 

Lasciai la mano fredda e immobile che stringevo nella mia. -Andiamo!- Dissi

 

Perché stavo facendo tutto quello?

Semplice, per far si che quegli occhi si riaprissero, che quella bocca s’incurvasse nel sorriso sghembo mozzafiato che adoravo…anche se…si sarebbe inclinato per una persona diversa da me.

 

***

Il paesaggio scorreva veloce mentre la luce del sole svaniva e la notte incalzava.

 

Eravamo quasi arrivati a destinazione quando improvvisamente Alice fermò la macchina…

-Alice?- Domandai

 

Lei non rispose subito, solo allora notai il suo sguardo assente, lo stesso guardo…di quando aveva una visione!

 

- Che succede?- Chiesi più curiosa che altro

- Dobbiamo sbrigarci…uno di loro sta venendo qui.- Fece una pausa-Lascerò te e Edward alla radura poi lo terrò”occupato”- Esclamò rimettendo subito in moto la macchina e proseguendo a tutta velocità verso la nostra meta

- C..cosa? Chi sta vedendo qui?- Balbettai colta alla sprovvista ma lei non rispose e imboccò un sentiero quasi invisibile dalla strada principale.

 

Dopo un tempo non ben definito inchiodò la macchina.

 

In pochi istanti mi ritrovai nelle sue braccia, non feci in tempo a serrare gli occhi che Alice poggiò i miei piedi a terra,ai margini di una radura. Rimasi a bocca aperta nel notare che quel posto era molto simile alla radura del mio sogno ma dopo lo stupore iniziale non ci badai più di tanto. In fondo immaginai che tutte le radure—a parte una— si somigliassero,e poi importava realmente? Anche se fosse stata la stesso luogo del sogno, cosa sarebbe cambiato?...niente

 

***

Poggiai la schiena al tronco di un albero, Edward accanto a me sempre bellissimo: la testa inclinata da una parte, appoggiata al tronco di un albero, una statua perfetta e irreale per quanto mozzafiato.

 

Poi mi sistemai di fronte a lui e appoggiai la testa sulle ginocchia, cercando d’imprimere nella mia mente ogni singolo, suo minimo particolare almeno fino a che c’era abbastanza luce da notare il modo in cui i suoi capelli s’illuminavano di riflessi alla luce svanente , il suo profilo, le sue palpebre socchiuse, la sua bocca ma anche le sue mani candide e affusolate…ogni cosa.

 

Da quel momento in cui la notte prese il posto del giorno,  la foresta si fece –stranamente—

silenziosa , animata da una pace innaturale e io persi concezione del tempo tanto che m’addormentai

 

-Bella?- Di nuovo  qualcuno mi  chiamò.

 

Seppi istantaneamente a chi apparteneva quella voce…

Spalancai gli occhi, il suo viso a pochi centimetri dal mio- Edward!-Esclami abbracciandolo senza pensarci due volte.

 

Diversamente da quanto era accaduto nella stanza, lui non ricambiò il mio abbraccio e ,anzi, con delicatezza mi scostò da lui e mi fissò serio mentre io lo guardai perplessa, non riuscendo a capire il motivo di quella sua reazione

- …Dove sono?-

- In un posto sicuro-

-Sicuro?- Chiese nuovamente non smettendo di fissarmi

- Edward, per favore, non abbiamo molto tempo…dobbiamo sbrigarci- Lo incitai

- Sbrigarci per cosa?- Il suo sopracciglio si alzò leggermente mentre rifletteva ,poi capì a cosa mi riferivo e immediatamente fu in piedi, a qualche passo di distanza da me

- Se intendi dire che tu vuoi sacrificarti per salvare me-…NO,ASSOLUTAMENTE NO!- Rabbia si dipinse sul suo angelico volto

 

 

Non mi scomposi più di tanto alla sua reazione, d’altronde era quello che mi ero aspettata, invece lentamente mi alzai in piedi

- Quindi sapevi della maledizione?- Domandai con un tocco di stizza

- Carlisle me l’ha detto e mi ha detto anche cosa ha scoperto…- Terminò,nuovamente calmo

- Perché non vuoi che ti aiuti?- Lo fissai ostinata

- Aiutarmi?...Bella, e secondo te io dovrei lasciarti morire per—

- Si!- Affermai senza la minima esitazione , senza lasciare che terminasse la frase

 

Lui mi guardò scioccato dalla mia risposta,poi spostò il suo sguardo verso un punto non ben definito al margine della radura

 

- Tu hai una vita…io non vivo più da molto tempo, ormai- I suoi occhi color caramello tornarono a posarsi su di me e quella volta avevano lo sguardo più dolce che avessi mai visto, dolce e ricolmo di tristezza e dolore indescrivibili ed infiniti – Dovrei essere morto, ed è meglio che le cose vadano così:… una volta addormentato per sempre, una volta che non sarò più accanto a te …tu non rischierai più la vita, e potrai andare avanti per la tua strada…sicuramente troverai qualcun altro, qualcuno migliore di me-

 

Quelle parole mi spezzarono il cuore, perché capii che ci credeva veramente, credeva veramente che sarei stata in grado di andare avanti, di trovare qualcun altro d’amare come avevo amato lui, se non di più.

 

No non poteva davvero credere che era meglio se lui non avrebbe più riaperto gli occhi

 

Le  ginocchia cedettero e , istantaneamente, due braccia marmoree mi sorressero.

 

Il mio cuore divenne  pesante ed cominciò a battere freneticamente mentre il respirò mi rimase in gola…Una fitta di puro dolore proveniente dal mio cuore mi investì

 

-Bella stai bene?- La voce vellutata preoccupata ed ansiosa

 

I miei occhi vennero inondati dalle lacrime mentre con l’ultima forza rimasta in corpo mi rialzavo sui miei piedi e mi stringevo a lui

- Non puoi…non puoi pensare che io possa vivere senza di te- Dissi tra un singhiozzo e l’altro con la testa appoggiata sul suo petto duro e gli occhi chiusi

- Si che lo farai- Ripeté con tono dolce

- No che non lo farò…come puoi credere che starei meglio senza di te! COME PUOI?!- Ribattei stringendomi ancora di più a lui, se fosse stato un essere umano sicuramente l’avrei stritolato

- Per favore Bella, non chiedermi di…- Rispose facendomi un passo indietro e prendendo il mio viso tra le mani ghiacciate – di prendere la tua vita per salvarmi, per salvare quella che non è vita. La mia non è vita, tu hai anni davanti a te…io ho vissuto abbastanza-

- Si anni di solitudine, anni senza la persona che amo…anni senza la metà del mio cuore…senza il significato della mia vita…perché tu sei il significato della mia intera esistenza!- 

 

Uno sguardo straziato comparve sul suo viso

- Anche  tu sei la mia vita,  il significato della mia esistenza…e proprio per questo non posso permetterti di fare una cosa del genere-

-Ma…- Stavo per ribattere ma le sue labbra premute sulle mie m’impedirono di dire altro

 

Un braccio scivolò intorno alla mia vita e la mano fredda accarezzo la mia guancia.

 

All’inizio le lebbra erano state semplicemente premute, poi—diversamente dal solito— il bacio divenne qualcosa in più, le se labbra non rimasero ferme e io presa dalla foga allacciai le braccia intorno al suo collo, immergendo le mie dita nei suoi capelli. Edward mi strinse ancora di più a lui…

 

Quello era il bacio per dirmi addio, ne ero sicura perché un bacio simile me lo aveva dato quando James mi aveva preso di mira e io e lui ci eravamo separati senza sapere se ci saremmo rincontrati

 

Ad un tratto allentò la presa su di me e l’attimo successivo era seduto ai piedi di  un albero che mi guardava  da due passi di distanza mentre io ero lì impalata che lo fissavo

 

Nonostante fosse notte , vedevo tutto nella minima perfezione

 

Il sorriso sghembo comparve sulle sue labbra, i suoi occhi si chiusero un attimo ed il cuore mi salì in gola .

 

Scattai in avanti,inginocchiandomi al suo fianco

 

I suoi occhi si aprirono, ma mi resi conto che quello chi stava costando fatica, il braccio era inerte e il tronco dell’albero gli faceva da supporto

 

Sorrise nuovamente, nuovamente il mio cuore cercò di andare in pezzi

 

I nostri nasi si sfiorarono

 

- Addio Bella- Gli occhi si chiusero , la sua bocca rimase semidischiusa

 

No, non era troppo tardi…non ancora

 

Mi morsi il labbro e lo baciai sperando che funzionasse, che una goccia di sangue fosse sufficiente a risvegliarlo…

Improvvisamente la sua lingua saettò sulle labbra per assaggiare il sapore di quello che io avevo lasciato, il sapore del mio sangue.

 

Le palpebre saettarono immediatamente aperte e due occhi che sapevo essere neri mi fissarono mentre un sorriso malizioso prendeva il posto di quello sghembo

-Bella…-

 

Rimasi immobile, in attesa dell’inevitabile e aspettata fine

 

Dopotutto il mio sogno era destinato ad avverarsi  ma andava bene così…

 

 

Non feci in tempo a battere le ciglia che mi ritrovai stesa a terra, tra l’erba e il terriccio umido, due mani gelide mi bloccarono nella loro presa implacabile .

 

Un ringhio uscì dalle labbra del mio angelo—angelo che per era diventato messaggero di morte—poi sentii le sue zanne affondare nel mio collo

 

Andava bene così…

 

In fondo cosa potevo chiedere di meglio se non morire per e per mano della persona che amavo?

 

Per qualche istante fissai l’oscura distesa, disseminata di stelle, del cielo notturno, poi la vista cominciò ad offuscarsi mentre il mio corpo diventava pesante ed immobile i miei occhi si chiusero;e iniziai a sprofondare nell’oscurità…

 

Improvvisamente ,il mio subconscio— in un ultimo istante di lucidità— mi ricordò che c’era qualcosa che non andava….qualcosa che mancava, che avrei dovuto sentire dolore : quando il dolore caratteristico di quando il veleno è entrato in circolo e la trasformazione iniziata …

 

L’oscurità divenne più fitta, persi coscienza di me e del mio corpo e fluttuai nell’oscurità

 

Un urlò straziato squarciò quel momento di calma e pace mentre io continuai a sprofondare sempre più giù nell’abisso della morte

 

Poi…qualcosa cambiò, qualcosa mi strappò dalla pace e tranquillità …un dolore lancinante che mi riportò in superficie e mi rece cosciente del dolore indescrivibilmente atroce  investì il mio corpo

 

L’oscurità divenne meno densa

 

Qualcuno urlava …

 

Riuscii a percepire che qualcuno mi aveva preso tra le sue braccia , poi sprofondai nuovamente nell’oscurità, un oscurità diversa fatta di solo ed unico dolore che investiva ogni singola cellula del mio corpo

 

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In questo capitolo ho davvero messo tutta me stessa, spero sia uscito bene. (a me, personalmente piace molto) Comunque i “punti oscuri” di questo capitolo verranno chiariti nel prossimo, perché sarà Edward a raccontare (uh spero di riuscire bene in questa impresa)

Thanks to: Elychan, Dana, Mew Pam e Selene89 (grazie davvero)

Dana:ehm visto che oggi sono di ottimo umore posto sia il cap 8 e il 9 ^^

 

Selene89: ti ringrazio per i complimenti (eh si anche io, se non si era capito, sono un una fan accanita e fissata con Twilight, da qa quando l’ho letto è rimasto per sempre nel mio cuore **) eh si sono cosciente che la fila è lunga lunga…XD

 

Mew Pam: eh si ho dato un tocco imprevedibile alla sue decisioni ^^”

 

Elychan: eh si mi sa che dovrai aspettare ancora un po’ per sapere il finale …eheheh *sorriso a 36 denti*

 

 

  
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