Capitolo
9
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Goodnight my Angel -
La
mattinata fu lenta ed inesorabile, l’ansia ormai la faceva da padrone, non
riuscivo a stare attenta più di un secondo.
Mike e Jess dopo un po’ avevano smesso
di provare a farmi fare conversazione e mi lasciarono
ai miei pensieri.
Finita
la scuola tornai a casa per lasciare il pick-up, avevo
già avvertito Charlie che per cena non sarei tornata—ma
che gli avevo lasciato qualcosa da scaldare nel micro-onde— perché sarei andata
al cinema con Alice.
A
dire il vero il mio sarebbe stato— quasi sicuramente—un viaggio destinato ad
essere di sola andata. Ma poco importava, in fondo non
avevo particolare paura di morire, no se lo facevo per la persona che amavo
La casa dei Cullen
era vuota….una volta tanto la fortuna mi aveva dato una mano, infatti Carlisle era a lavoro, Emmett era
con Rose , Jasper ed
Esme stavano proseguendo le ricerche per
trovare un alternativa per salvare Edward, un
alternativa a me e il mio sangue…certo loro non erano a conoscenza del fatto
che non era necessario, visto che avevo già deciso e “programmato” tutto.
Il
pomeriggio fu il più duro
da sopportare, lo passai accanto ad Edward, una sedia
era stata preparata per me affianco al letto, mi sedei e poggiai la testa
accanto la sua mano.
Alice
mi aveva spiegato che più il tempo passava e meno frequentemente si svegliava…
Sospirai
cercando di calmarmi, e di non piangere. Posai delicatamente la mano sulla sua.
Sapevo
che non poteva sentirmi, eppure sussurrai il suo nome perché volevo che sapesse
che io ero comunque sempre lì , accanto a lui , forse
era una cosa stupida
Chiusi
gli occhi…
In
tutta quell’assoluta immobilità …il battito del mio
cuore risultava troppo alto.
Probabilmente,
presto quel cuore si sarebbe fermato…cercai di essere spaventata a quel pensiero ma semplicemente
non ci riuscivo, non lo ero.
Quello
che realmente mi spaventava non era il pensiero della morte in se ma il
pensiero che non l’avrei più rivisto. Da un lato,
però, ero sicura che il suo ricordo, la sua immagine sarebbe rimasta indelebile
nella mia anima.
-Bella?-
Chiamò una voce
Immediatamente
sveglia—alla fine mi ero addormentata mano nella mano con Edward—
balzai in piedi, dentro di me una piccola parte si era illusa che la voce che mi aveva chiamato fosse sua , invece si trattava di Alice
Mi
ci volle un po’ prima che i miei occhi si abituassero alla semi-oscurità…era giunto il tramonto
Guardai
sorpresa Alice che ricambiò il mio sguardo con uno serio dei suoi occhi dorati
-
E’ ora di andare- La sua voce terribilmente bassa, appena udibile dalle mie
orecchie
Lasciai
la mano fredda e immobile che stringevo nella mia. -Andiamo!- Dissi
Perché stavo facendo tutto quello?
Semplice,
per far si che quegli occhi si riaprissero, che quella
bocca s’incurvasse nel sorriso sghembo mozzafiato che adoravo…anche se…si
sarebbe inclinato per una persona diversa da me.
***
Il
paesaggio scorreva veloce mentre la luce del sole svaniva e la notte incalzava.
Eravamo
quasi arrivati a destinazione quando improvvisamente Alice fermò
la macchina…
-Alice?-
Domandai
Lei
non rispose subito, solo allora notai il suo sguardo
assente, lo stesso guardo…di quando aveva una visione!
-
Che succede?- Chiesi più curiosa che altro
-
Dobbiamo sbrigarci…uno di loro sta venendo qui.- Fece
una pausa-Lascerò te e Edward alla radura poi lo
terrò”occupato”- Esclamò rimettendo subito in moto la macchina e proseguendo a
tutta velocità verso la nostra meta
-
C..cosa? Chi sta vedendo qui?- Balbettai colta alla
sprovvista ma lei non rispose e imboccò un sentiero quasi invisibile dalla
strada principale.
Dopo
un tempo non ben definito inchiodò la macchina.
In
pochi istanti mi ritrovai nelle sue braccia, non feci in tempo a serrare gli
occhi che Alice poggiò i miei piedi a terra,ai margini
di una radura. Rimasi a bocca aperta nel notare che quel posto era molto simile
alla radura del mio sogno ma dopo lo stupore iniziale non ci badai
più di tanto. In fondo immaginai che tutte le radure—a parte una— si
somigliassero,e poi importava realmente? Anche se
fosse stata la stesso luogo del sogno, cosa sarebbe
cambiato?...niente
***
Poggiai
la schiena al tronco di un albero, Edward accanto a
me sempre bellissimo: la testa inclinata da una parte, appoggiata al tronco di
un albero, una statua perfetta e irreale per quanto mozzafiato.
Poi
mi sistemai di fronte a lui e appoggiai la testa sulle ginocchia, cercando
d’imprimere nella mia mente ogni singolo, suo minimo
particolare almeno fino a che c’era abbastanza luce da notare il modo in cui i
suoi capelli s’illuminavano di riflessi alla luce svanente , il suo profilo, le
sue palpebre socchiuse, la sua bocca ma anche le sue mani candide e
affusolate…ogni cosa.
Da
quel momento in cui la notte prese il posto del giorno, la foresta si fece –stranamente—
silenziosa , animata da una pace innaturale e io persi
concezione del tempo tanto che m’addormentai
-Bella?-
Di nuovo qualcuno mi chiamò.
Seppi
istantaneamente a chi apparteneva quella voce…
Spalancai
gli occhi, il suo viso a pochi centimetri dal mio- Edward!-Esclami abbracciandolo senza pensarci due volte.
Diversamente
da quanto era accaduto nella stanza, lui non ricambiò il mio abbraccio e ,anzi, con delicatezza mi scostò da lui e mi fissò serio
mentre io lo guardai perplessa, non riuscendo a capire il motivo di quella sua
reazione
-
…Dove sono?-
-
In un posto sicuro-
-Sicuro?-
Chiese nuovamente non smettendo di fissarmi
-
Edward, per favore, non abbiamo molto
tempo…dobbiamo sbrigarci- Lo incitai
-
Sbrigarci per cosa?- Il suo sopracciglio si alzò leggermente mentre rifletteva ,poi capì a cosa mi riferivo e immediatamente fu in piedi,
a qualche passo di distanza da me
-
Se intendi dire che tu vuoi sacrificarti per salvare me-…NO,ASSOLUTAMENTE
NO!- Rabbia si dipinse sul suo angelico volto
Non
mi scomposi più di tanto alla sua reazione, d’altronde era
quello che mi ero aspettata, invece lentamente mi alzai in piedi
-
Quindi sapevi della maledizione?- Domandai con un
tocco di stizza
-
Carlisle me l’ha detto e mi ha detto anche cosa ha
scoperto…- Terminò,nuovamente calmo
-
Perché non vuoi che ti aiuti?- Lo fissai ostinata
-
Aiutarmi?...Bella, e secondo te io dovrei lasciarti
morire per—
-
Si!- Affermai senza la minima esitazione , senza
lasciare che terminasse la frase
Lui
mi guardò scioccato dalla mia risposta,poi spostò il
suo sguardo verso un punto non ben definito al margine della radura
-
Tu hai una vita…io non vivo più da molto tempo, ormai- I suoi occhi color
caramello tornarono a posarsi su di me e quella volta avevano lo sguardo più
dolce che avessi mai visto, dolce e ricolmo di tristezza e dolore
indescrivibili ed infiniti – Dovrei essere morto, ed è
meglio che le cose vadano così:… una volta addormentato per sempre, una volta
che non sarò più accanto a te …tu non rischierai più la vita, e potrai andare
avanti per la tua strada…sicuramente troverai qualcun altro, qualcuno migliore
di me-
Quelle
parole mi spezzarono il cuore, perché capii che ci credeva veramente, credeva
veramente che sarei stata in grado di andare avanti, di trovare qualcun altro
d’amare come avevo amato lui, se non di più.
No non poteva davvero credere che era meglio se lui non
avrebbe più riaperto gli occhi
Le ginocchia cedettero e ,
istantaneamente, due braccia marmoree mi sorressero.
Il
mio cuore divenne pesante ed cominciò a battere freneticamente mentre il respirò mi
rimase in gola…Una fitta di puro dolore proveniente dal mio cuore mi investì
-Bella
stai bene?- La voce vellutata preoccupata ed ansiosa
I
miei occhi vennero inondati dalle lacrime mentre con
l’ultima forza rimasta in corpo mi rialzavo sui miei piedi e mi stringevo a lui
-
Non puoi…non puoi pensare che io possa vivere senza di te- Dissi
tra un singhiozzo e l’altro con la testa appoggiata sul suo petto duro e gli
occhi chiusi
-
Si che lo farai- Ripeté con tono dolce
-
No che non lo farò…come puoi credere che starei meglio senza di te! COME PUOI?!- Ribattei stringendomi ancora di più a lui, se fosse
stato un essere umano sicuramente l’avrei stritolato
-
Per favore Bella, non chiedermi di…- Rispose facendomi un passo indietro e
prendendo il mio viso tra le mani ghiacciate – di prendere la tua vita per
salvarmi, per salvare quella che non è vita. La mia non è
vita, tu hai anni davanti a te…io ho vissuto abbastanza-
-
Si anni di solitudine, anni senza la persona che
amo…anni senza la metà del mio cuore…senza il significato della mia vita…perché
tu sei il significato della mia
intera esistenza!-
Uno
sguardo straziato comparve sul suo viso
-
Anche tu sei la mia vita, il significato della mia esistenza…e proprio
per questo non posso permetterti di fare una cosa del genere-
-Ma…- Stavo per ribattere ma le sue labbra premute sulle mie m’impedirono
di dire altro
Un
braccio scivolò intorno alla mia vita e la mano fredda accarezzo
la mia guancia.
All’inizio
le lebbra erano state semplicemente premute,
poi—diversamente dal solito— il bacio divenne qualcosa in più, le se labbra non
rimasero ferme e io presa dalla foga allacciai le braccia intorno al suo collo,
immergendo le mie dita nei suoi capelli. Edward mi
strinse ancora di più a lui…
Quello
era il bacio per dirmi addio, ne ero sicura perché un
bacio simile me lo aveva dato quando James mi aveva
preso di mira e io e lui ci eravamo separati senza sapere se ci saremmo
rincontrati
Ad
un tratto allentò la presa su di me e l’attimo successivo era seduto ai piedi
di un albero che mi guardava da due passi di distanza mentre io ero lì
impalata che lo fissavo
Nonostante
fosse notte , vedevo tutto nella minima perfezione
Il
sorriso sghembo comparve sulle sue labbra, i suoi occhi si chiusero un attimo ed
il cuore mi salì in gola .
Scattai
in avanti,inginocchiandomi al suo fianco
I
suoi occhi si aprirono, ma mi resi conto che quello
chi stava costando fatica, il braccio era inerte e il tronco dell’albero gli
faceva da supporto
Sorrise
nuovamente, nuovamente il mio cuore cercò di andare in pezzi
I
nostri nasi si sfiorarono
- Addio
Bella- Gli
occhi si chiusero , la sua bocca rimase semidischiusa
No,
non era troppo tardi…non ancora
Mi
morsi il labbro e lo baciai sperando che funzionasse, che una goccia di sangue
fosse sufficiente a risvegliarlo…
Improvvisamente
la sua lingua saettò sulle labbra per assaggiare il sapore di quello che io
avevo lasciato, il sapore del mio sangue.
Le
palpebre saettarono immediatamente aperte e due occhi che sapevo essere neri mi
fissarono mentre un sorriso malizioso prendeva il posto di quello sghembo
-Bella…-
Rimasi
immobile, in attesa dell’inevitabile e aspettata fine
Dopotutto
il mio sogno era destinato ad avverarsi
ma andava bene così…
Non
feci in tempo a battere le ciglia che mi ritrovai
stesa a terra, tra l’erba e il terriccio umido, due mani gelide mi bloccarono nella
loro presa implacabile .
Un
ringhio uscì dalle labbra del mio angelo—angelo che per era
diventato messaggero di morte—poi sentii le sue zanne affondare nel mio collo
Andava bene così…
In fondo cosa potevo chiedere di meglio se non morire per e
per mano della persona che amavo?
Per
qualche istante fissai l’oscura distesa, disseminata di stelle, del cielo
notturno, poi la vista cominciò ad offuscarsi mentre il mio corpo diventava
pesante ed immobile i miei occhi si chiusero;e iniziai
a sprofondare nell’oscurità…
Improvvisamente ,il mio subconscio— in un ultimo istante di lucidità— mi
ricordò che c’era qualcosa che non andava….qualcosa
che mancava, che avrei dovuto sentire dolore : quando il dolore caratteristico
di quando il veleno è entrato in circolo e la trasformazione iniziata …
L’oscurità
divenne più fitta, persi coscienza di me e del mio corpo e fluttuai nell’oscurità
Un
urlò straziato squarciò quel momento di calma e pace mentre
io continuai a sprofondare sempre più giù nell’abisso della morte
Poi…qualcosa
cambiò, qualcosa mi strappò dalla pace e tranquillità …un dolore lancinante che
mi riportò in superficie e mi rece cosciente del
dolore indescrivibilmente atroce investì
il mio corpo
L’oscurità
divenne meno densa
Qualcuno
urlava …
Riuscii
a percepire che qualcuno mi aveva preso tra le sue
braccia , poi sprofondai nuovamente nell’oscurità, un oscurità diversa fatta di
solo ed unico dolore che investiva ogni singola cellula del mio corpo
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In questo
capitolo ho davvero messo tutta me stessa, spero sia
uscito bene. (a me, personalmente piace molto) Comunque
i “punti oscuri” di questo capitolo verranno chiariti nel prossimo, perché sarà
Edward a raccontare (uh spero di riuscire bene in
questa impresa)
Thanks to: Elychan, Dana, Mew Pam e Selene89 (grazie
davvero)
Dana:ehm visto che oggi sono di ottimo umore posto sia il cap 8 e il 9 ^^
Selene89:
ti ringrazio per i complimenti (eh si anche io, se non
si era capito, sono un una fan accanita e fissata con Twilight,
da qa quando l’ho letto è rimasto per sempre nel mio
cuore **) eh si sono cosciente che la fila è lunga lunga…XD
Mew Pam: eh si ho dato un tocco imprevedibile alla sue decisioni ^^”
Elychan:
eh si mi sa che dovrai aspettare ancora un po’ per
sapere il finale …eheheh *sorriso a 36 denti*