Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: SallyD    26/03/2012    2 recensioni
«Nora.» la chiamò come non aveva mai avuto la premura di fare prima.
Si voltò piano mostrando i suoi occhi gonfi e rossi,colmi di lacrime
Se l'era immaginata forte e tenace ma la parte tenera e vulnerabile è sempre dentro di noi,non puoi ucciderla, nasconderla forse ma sarà sempre dentro di te.
Fece qualche passo in avanti per raggiungerla il prima possibile.
Gli si strinse il cuore in una morsa,non voleva vederla così.
Lei si passò il palmo della mano sulle gote bagnate e lo fissò a lungo.
Il cervello si sconnesse quando l'attirò a se e la strinse. Non fu programmato.
Lo aveva capito da un po’,lei gli illuminava le giornate.
Che si fosse innamorato per la prima volta in vita sua?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Something in your eyes was so inviting
Something in you smile was so exciting..

 

Non riesco a chiudere occhio,forse sono troppo agitata per il mio primo giorno di lavoro.
Fisso il soffitto della mia camera dipinta di blu,mentre ascolto il silenzio frustrante che regna in casa,infatti sono sola a causa di un ragazzo biondo tutto muscoli e niente cervello che si e' trascinato,letteralmente, a cena il mio migliore amico.
Lui e' gay,molto (e sottolineo molto) bello, e vive qui a NY da più o meno 2 anni. Guardo l'orario sbuffando per la 10 volta ,la sveglia digitale segna le 4.15 del mattino e intanto Pablo non e' ancora tornato,un po' mi preoccupa.
Mi tranquillizzo solo quando sento la maniglia della mia stanza cigolare e lui sbuca da dietro la porta in ciliegio guardando il mio viso illuminato dall' abat-jour sul comò.
«Ciao piccina,ancora sveglia?»si sfila le scarpe italiane e viene a mettersi sotto le coperte con me.
«Si,non riesco a dormire. Sono così agitata.»dico lamentosa e mi accoccolo sul suo petto.
«E' normalissimo che tu lo sia, insomma dovrai salvare la vita a molte persone da domani in poi»ride e io gli mollo un pizzicotto sull'addome muscoloso.
«Non sei divertente! A te piuttosto come e andata con quel bel pezzo di...»mi tappa la bocca.
«Evita pulcina,comunque non mi piace neanche un po'.» fa una smorfia.
«Capisco,beh non ti butterai giù per così poco?»alzo un sopracciglio schernendolo.
«Meglio che ora tu dorma..»si alza lentamente avviandosi verso l'armadio e prendendo una mia camicia dall'armadio.
«Indossa questa domani,buonanotte fiorellino»
Esce dalla stanza ed io spengo l' abat-jour,sperando in qualche modo di dormire almeno un po'.



Poche ore dopo mi trovo a dover fare i conti con due grosse occhiaie provando a coprirle con del correttore ed un po' di fondotinta, infine passo del mascara sulle ciglia.
Sono già pronta da un pezzo e ne approfitto per fare una buona colazione da 'Antonio's ' la pasticceria italiano all' angolo.
Il giovedì mattina ,eccezionalmente,sforna babà alla panna e sfogliatelle calde,una gioia per il palato.
Ne prendo una da portare via,mi infilo nel primo taxi che trovo e arrivo nel giro di 10 minuti fuori l' ospedale.
Mi faccio spazio ,un po' spingendo,tra quel brulicare di gente che va e viene.
Non esito a raggiungere il più presto possibile lo spogliatoio e mi ci infilo dentro come se fossi rintanata da un inseguimento.
Apro il mio armadietto velocemente e ci sistemo dentro la giacca e la borsa, sfilo gli stivali alti,la camicia e il jeans restando solo con il mio intimo in pizzo verde.
«Chi e' lei?»spaurita mi volto di scatto coprendomi con un lenzuolo bianco.
«Ch-chi ha parlato?»la bocca mi si impasta e il panico mi divora non vedendo nessuno.
Da dietro gli armadietti scorgo una sagoma poco più alta di me.
Quando si fa sotto la luce riesco a focalizzarlo meglio, un medico presuppongo dalla divisa, alto e moro con capelli ricci rasati ai lati che percorre il mio corpo con lo sguardo ad ogni centimetro.
«Sono il dottor Nicholas Jonas,chirurgo plastico. Lei chi e' e che ci fa in questa stanza?» fa qualche passo verso di me ma io indietreggio infilandomi in minor tempo possibile la divisa blu cobalto.
«Sono il nuovo chirurgo pediatrico. Nora Baker» rispondo balbettando.
Mi stringe la mano e osserva molto attentamente il mio fisico.
«Non male..»accenna un sorriso e volta le spalle andando via senza neanche salutare. Resto li ancora per qualche minuto a riflettere sul comportamento del chirurgo plastico,poi mi rendo conto che qualcuno e' entrato e subito metto a fuoco.
Tiby mi sorride e saluta con un bacio sulla guancia.
«Come va?»chiede togliendo le scarpe.
«Un po' turbata in verità...»dico sedendomi sulla panca in ferro.
«Come mai?»chiede.
«Ho conosciuto un tipo strano prima qui dentro, e' un chirurgo plastico»faccio disinvolta.
«Chi,Jonas?»rifletto,mi pare su chiamasse proprio così.
«Mi pare»
«Non farci caso e' un tipo molto irascibile e poco carino,in compenso e' un ottimo medico.»ride e mi fa strada fino a fuori.



Il primo paziente ha 9 anni ed e' affetto da malformazione cistica. Guardo la cartella clinica e segno alcuni particolari sbagliati mentre lo visito.
«Il paziente soffre d'asma?»chiedo alla specializzando che avrà si o no 22 anni.
«No dottoressa,il bambino non presenta di questi sintomi»sorride ed io le annuisco.
«Perfetto,domani per l'ora di pranzo voglio il nostro Dick pronto.» carezzo i capelli del dolce bambino.
«Dottoressa, non voglio sentire dolore.»supplica ed io lo tranquillizzo
«Non ne sentirai,te lo prometto»lui mi sorride.
Voltandomi casualmente noto dietro il vetro della camera il tipo strano di prima che osserva ogni movimento,solo quando gli sguardi si incontrano lui fugge.
Proprio non lo capisco questo tizio,è perfino più strano di me!





I'm so sad :(
Vedo che non vi è piaciuta neanche un pò.. :'(
Comunque io continuerò questa FF perchè ho molte idee.
Spero possa piacere :D
:3

  
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