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Autore: Caster_Gamer    27/03/2012    5 recensioni
Cosa accadrebbe se nella vecchia casa della Darling abitasse un'altra famiglia? E se questa famiglia fosse attuale? E se una componente è una ragazza di 14 anni che non crede più nelle favole? Peter la verrebbe a prendere per dimostrargli la sua esistenza?
Anche Capitan Uncino avrà avuto una famiglia che è continuata nonostante la sua assenza...e se il suo pro-pro-pro nipote verrebbe a reclamare qualcosa che il Capitano ha?
E i Bimbi Sperduti devono essere per forza tutti "bimbi"?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Pan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Duello.

 

Alex aveva raccontato ogni cosa a Capitan Uncino stando però attenta a non parlargli dei luoghi in cui era stata nascosta e in modo particolare dell'albero.

<< Non c'è...nient'altro? >> le domandò curioso

<< No. >> rispose sicura

<< Capisco... >> in quell'esatto istante Ryan entrò con una tovaglia e rapido la porse alla ragazza che si affrettò ad asciugarsi i capelli.

<< Va meglio adesso? >> le chiese il bruno

<< Beh mi servirebbe una spazzola... >>

<< Seguimi allora, devo averne una nella mia camera. >> le prese la mano e subito lei arrossì lasciandosi portare nella stanza del ragazzo.

Non era troppo grande ma sembrava pulita e in ordine. Si sedette sul letto a una piazza che stava poggiato lateralmente al muro mentre lui cercava probabilmente una spazzola nella cassettiera frontale a lei.

Dopo un po' la trovò e si sedette accanto a lei cominciando a spazzolarle i capelli

<< Posso fare benissimo io! Non devi per forza distur >>

<< Non mi disturbi, e poi hai dei bei capelli...mi chiedo come abbiano fatto a rimanere puliti e morbidi in questo periodo. >>

<< Peter mi ha detto gli ingredienti per fare uno shampoo anche migliore di quelli che si usano...sulla Terra. >> quella frase le aveva fatto venire nostalgia di casa...Chissà come stavano i suoi cugini sempre pronti a saltarle addosso alla prima occasione.

<< Peter dici? >> forzò la spazzola per sbrogliare un nodo

<< Ahi! >> fece toccandosi i capelli ancora umidi << Sì... >> rispose poi

<< Immagino che piangevi per lui... >>

<< In realtà... >> cominciò abbassando la testa << In realtà no. >> continuò

<< E allora per chi? >>

<< ...Beh io... >> fece un profondo sospiro prendendo a morsi le labbra << Mark. >> sussurrò

<< Chi? >>

<< Mark...è un dei Bimbi Sperduti. Che poi non è tanto un “bimbo”... >> mimò le virgolette accennando appena un sorriso

<< Oh mi sembra...aspetta...che sia... >> smise di spazzolarle i capelli per assumere uno sguardo perplesso e subito lei cominciò a chiamarlo

<< Ryan! >>

<< Eh? Sì scusa. >> riprese a fare quello che faceva precedentemente

<< Pensavi a qualcosa? >> gli chiese

<< No no...nulla. >>

In realtà Ryan aveva il sospetto di conoscere quel Mark, perché proprio qualche giorno prima si era scontrato con qualcuno sull'Isola di non troppo piccolo...e dato che oltre ai pirati, Trilly e Pan c'erano solo i Bimbi Sperduti allora il ragazzo di cui aveva parlato Alex doveva per forza essere lui.

Gli aveva detto di stare alla larga dalla mora e che da lei non avrebbe ricevuto nessuna informazione oltre che il suo grande amore per Peter Pan ma a quanto pareva...non era per lui che piangeva ma per quel Mark.

****

L'indomani mattina Alex si svegliò nella stanza di Ryan sul suo letto, per quanto ricordava lui aveva dormito in un sacco a pelo per terra e infatti lo trovò a dormire dove l'aveva lasciato.

Si mise seduta per stiracchiarsi e a quel punto il ragazzo aprì gli occhi

<< Giorno. >> disse lui mettendo le mani dietro la testa

<< Ciao... >> ricambiò la mora mordendosi le labbra

<< Vieni, andiamo a mangiare. >> il ragazzo balzò in piedi e afferrandole il braccio la portò in una sala dove alcuni pirati stavano mangiando nel modo più disgustoso possibile.

C'era chi si leccava il cibo buttandolo poi a terra, chi si metteva insalata e carne nella bocca senza frenarsi, chi prendeva a morsi cosce di pollo lasciando solo qualche osso e chi addirittura ingurgitava persino quelli.

La ragazza fece un verso di disgusto e Capitan Uncino vedendola si alzò urlando

<< SILENZIO! >> sbattè l'uncino sul tavolo << Abbiamo una signorina a colazione e non voglio che si accorga dello schifo che siete! >> continuò facendo poi un sorriso alla ragazza << Prego siediti accanto a mio nipote. >> .

Ryan le scostò la sedia per farla sedere e dopo si sedette sulla sua offrendole un piatto con marmellata e toast

<< Ma dove trovi qui marmellata e toast!? >> chiese stupita lei

<< Non qui, ma a casa mia. >> rispose.

Entrambi si affrettarono a fare colazione e poi andarono sulla terra ferma.

Ryan restò a guardarla per qualche istante senza un motivo preciso.

<< Ci sai fare con la spada? >> le domandò ad un certo punto indicando quella che aveva infilzata nei pantaloncini

<< Hm? >> fece << Questa? >> chiese prendendola, lui annuì << Diciamo che è più un pugnale però...sì me la so cavare. >> il ragazzo estrasse da una fodera la spada molto lunga e avvicinandosi a lei le alzò il mento con la punta

<< Facciamo una scommessa... >> cominciò a dire << se vinci ti darò un bacio... >>

<< E che premio sarebbe!? >> chiese spostando la punta della spada dal suo mento

<< Vuoi dirmi che non hai mai desiderato di baciarmi? >> sembrava sorpreso e lei scosse la testa

<< No, mai! >> confermò inarcando un sopracciglio

<< Pff...non ci credo, tutte vogliono darmi almeno un bacetto sulla guancia! >>

<< Beh io sono io, non sono “tutte”. >> mimò le virgolette quasi indignata

<< E allora che cosa vorresti? >>

<< Mmm... >> assunse uno sguardo pensante fino a quando non trovò un premio adatto << La marmellata che ti sei portato. >>

<< Cosa?! Davvero non vuoi nulla da me? >> domandò scettico

<< Ehm...sì, davvero. >>

<< Oh...comunque dicevo, se vinci tu ti prendi la mia marmellata ma se vinco io... >> fece un sorriso maligno << dovrai dirmi dov'è la dimora di Pan. >>

<< Cosa?! No! >> gridò lei stringendo i pugni

<< Queste sono le regole della scommessa! >>

<< Beh allora non voglio duellare! >> si voltò dall'altra parte riponendo il pugnale mentre il ragazzo si avvicinava a lei

<< Hai paura? Povera piccola...ti capisco. >>

<< Cosa? Io paura? Scherzi vero!? >> si scostò dalla sua presa guardandolo negli occhi

<< Non preoccuparti nessuno verrà a sapere che sei ancora una piccola bambina che ha paura di perdere... >>

<< Smettila! Il bambino qui sei tu che cerchi di convincermi con questi metodi! >>

<< No no sei tu che hai paura di perdere! >>

<< Falso! >>

<< Vero... >>

<< Falso! >>

<< Mi spiace ma è vero! >>

<< Falso! >>

<< Non devi prendertela tutti hanno pau >>

<< E va bene! Tira fuori la spada! >> gridò lasciandosi convincere

<< Sei sicura piccoletta? >>

<< ...Sono sicura. >> confermò

<< Va bene... >> Ryan estrasse la spada sorridendo compiaciuto << Oh dimenticavo, oltre a dirmi dov'è Pan avrò un bonus. >>

<< Bonus? Che genere di bonus? >>

<< Qualcosa che ti dirò in quel momento...e la stessa cosa vale per te ovviamente. >>

<< ...Okay. Iniziamo adesso. >> anche Alex prese il pugnale e stringendolo forte aspettò che lui facesse la prima mossa.

Le puntò la spada contro per poi cercare di colpirla ma lei riuscì a deviare il colpo ritrovandosi faccia a faccia con lui, le uniche cose che li dividevano erano il pugnale e la spada che si respingevano a vicenda. Finalmente lei lo spinse facendogli strisciare i piedi a terra

<< Non te la cavi poi così male! >> esclamò lui facendole segno di “ok”

<< Grazie, neanche tu. >> ricambiò rimanendo in posizione di difesa

<< Peccato solo che devo essere sempre io ad attaccare! >> e dicendo questo corse rapido verso di lei con la punta della spada puntata contro il suo petto ma la ragazza riuscì a scampare il pericolo solo per pochi centimetri e la spada si conficcò nel tronco di un albero.

Alex sgranò gli occhi

<< Fai sul serio?! >> era più un'esclamazione che una domanda

<< Naturalmente. >> rispose lui guardandole la maglietta che ormai era stata tagliata

<< Allora farò lo stesso anch'io. >> fece per infilzargli il pugnale nella schiena anche se lui si spostò prima di ricevere il colpo lasciando la spada nel tronco che poco dopo venne recuperata da lei << E ora? >> gli chiese puntandogli la spada nelle parti basse

<< Non ci provare! >> balzò indietro stando così schiena a schiena con il tronco di un albero

<< Beh magari non proprio lì... >> la ragazza si avvicinò a lui puntandogli la punta della spada al petto << La finiamo qua? >>

<< Non è un po' presto? >> domandò sarcastico afferrando la lama e trascinandola a se ebbe a pochi centimetri di distanza il viso della ragazza << E poi io ci tengo a quel bonus. >> sussurrò spingendola via.

La vide distesa a terra e quando fu accanto a lei gli puntò la spada al cuore e lei tirandolo a se fece lo stesso

<< Come mai t'interessa tanto? >> chiese ansimando

<< Perché io desidero tanto un bacio da te. >> .

Alex spalancò gli occhi sorpresa.

 

 

 

Nota dell'autrice: Rieccomi e questa volta in tempo! Questo capitolo mi piace perché finalmente c'è un duello e aspettavo da tanto tempo di scriverne uno! A voi che ve ne pare? Per favore fatemi sapere una vostra opinione!

  
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