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Autore: Out_Ofocus    30/03/2012    9 recensioni
- Ho una novità! – disse guardandolo.
- Dica! -
- Ho … ho trovato delle cose in soffitta! -
- Cosa ci facevi in soffitta? – chiese stupito.
- Cercavo dei vecchi quaderni con degli appunti di Luke! – disse tranquilla lei.
- E non è quello che hai trovato? -
- No, non so dove mio fratello abbia messo i suoi vecchi quaderni! -
- Non sei venuta qua per dirmi dei quaderni di tuo fratello vero? – chiese guardandola.
- No … - disse alzandosi e andando a recuperare la borsa. – Ho trovato queste! – disse tirando fuori le lettere legate insieme da un elastico rosso.
- Cosa … cosa sono? – chiese Nate guardandola.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Day One 



 

Amanda era seduta sul bordo del letto di camera sua, si guardava i piedi pensierosa, indecisa sul da farsi.
Aveva pensato a quel giorno tanto, forse anche troppo negli ultimi tre anni, ma non aveva mai pensato a cosa fare, una volta scoperta la verità.
Decisa si guardò intorno, cercando il cellulare, una volta trovato si mise le cuffie, schiacciò Play e si alzò dal letto. Dopo essersi messa le sue converse bianche, sulle note di “Drive By” dei Train, scese le scale a passo veloce.
- Mamma? -
- Sono qui!
– la voce proveniva dalla cucina. – Tommy smettila di dare noia a tua sorella! – disse la donna guardando i figli seduti davanti a lei, mentre facevano i compiti.
- Mamma … io vado da Nate! – disse sistemandosi la borsa a tracolla.
- Torni a cena? – chiese la donna mettendo il dolce in forno e poi pulendosi le mani contro il grembiule.
- Credo di si! – disse lei spettinando il fratello.
- Mandy no! – disse lui guardandola male.
- Fammi sapere! -
- Certo! –
disse sorridendo avviandosi verso la porta. Una volte uscita di casa, cercò gli occhiali da sole nella borsa e poi sempre con le cuffie nelle orecchie si incamminò verso casa del ragazzo.
Era una giornata di inizio settembre e al contrario di quello che la gente pensa sempre, a Londra era una bellissima giornata di sole. Si tirò su le maniche del golf, più o meno fino ai gomiti, lasciando scoperti i braccialetti e il tatuaggio all’esterno sul polso sinistro.
Quelle lettere, che velocemente aveva messo in borsa, la facevano sentire a disagio, in più il fatto di non averle ancora lette le mettevano una strana agitazione addosso, quelle lettere contenevano la verità.
Casa dell’amico, se così si poteva definire, per fortuna era a una decina di minuti a piedi da casa sua, Amanda era sempre stata una scansa fatiche. Sorrise fra se, senza nemmeno sapere lei il motivo.
Quando imboccò il vialetto di casa del ragazzo, notò che le cinque macchine c’erano tutte e che quindi lui era a casa.
- Buongiorno! – disse il riccio aprendole la porta.
- Jay … sono le cinque di pomeriggio! – disse togliendosi le cuffie e entrando.
- Come sei pignola! – disse sorridendole e chiudendo la porta di ingresso.
- Nate? – chiese guardandolo.
- In camera sua! – disse indicando la rampa di scale, sapendo che la ragazza conosceva già la strada.
- Grazie! – disse avviandosi al piano di sopra. Conosceva quella casa come fosse sua. Conosceva Nathan Sykes da quasi tre anni, da quando il padre di lei era diventato il discografico dei The Wanted, Boy band della quale faceva parte Nate.
- Sveglio! – disse entrando in camera del ragazzo.
- Sono sveglio! – disse ridendo guardandola.
- Non si sa mai! – disse lei ridendo a sua volta.
- E se fossi stato nudo? -
- Perché dovresti essere nudo alle cinque di pomeriggio?
– chiese levandosi la borsa e buttandola ai piedi del letto del ragazzo.
- Non ne ho la minima idea! – disse guardandola mentre si stendeva accanto a lui nel letto. - Fai come se fosse camera tua eh! – disse sorridendo.
- Ho una novità! – disse guardandolo.
- Dica! -
- Ho … ho trovato delle cose in soffitta! -
- Cosa ci facevi in soffitta?
– chiese stupito.
- Cercavo dei vecchi quaderni con degli appunti di Luke! – disse tranquilla lei.
- E non è quello che hai trovato? -
- No, non so dove mio fratello abbia messo i suoi vecchi quaderni! -
- Non sei venuta qua per dirmi dei quaderni di tuo fratello vero?
– chiese guardandola.
- No … - disse alzandosi e andando a recuperare la borsa. – Ho trovato queste! – disse tirando fuori le lettere legate insieme da un elastico rosso.
- Cosa … cosa sono? – chiese Nate guardandola.
- Lettere! -
- A quello ci ero arrivato anche io!
– disse guardandola male.
- Scusa! – disse ridendo. – Sono di mia madre! -
- E tu sei venuta qua … a disturbare il mio pomeriggio di relax per delle lettere di tua madre? -
- Idiota … sono della mia vera madre!
– disse lei guardandolo.
- Oh … - li per li non riuscì a dire altro, guardava le buste richiuse in mano della ragazza, pensando a cosa avrebbe potuto dire. – Le … le vuoi aprire? -
- Non lo so … se … se le apro … non so se voglio sapere tutta la verità!
– disse appoggiandole sul letto.
- Facciamo, che le tengo io finchè non sei pronta a leggerle? – chiese sorridendole.
- Grazie! – disse guardandolo.
 
Amanda Erin King, era una ragazza di diciotto anni alle prese con l’ultimo anno di liceo, o meglio con gli ultimi mesi di liceo. Viveva con la famiglia in una villetta nella periferia di Londra e a parte l’amicizia con uno dei cinque componenti dei The Wanted, poteva essere considerata una ragazza normale. Aveva tre fratelli, Luke, che aveva due anni più di lei, Thomas, detto Tommy, che aveva 14 anni e la più piccola Mollie, che aveva otto anni. La sua vita poteva apparire perfetta a chi la vedeva da fuori, figlia di uno dei discografici più importanti di Londra, aveva sempre quello che voleva, ma a un occhio più attento la sua vita non appariva poi così perfetta. Tre anni prima, quando aveva più o meno quindici anni, i genitori avevano deciso che era l’ora che sapesse la verità rivelandole che era stata adottata, cosa che lì per lì non l’aveva sconvolta poi così tanto. Ma da un paio di mesi a quella parte la voglia di scoprire chi fosse la sua vera madre le aveva fatto mettere in dubbio tutto. Come poteva sapere chi era se non sapeva da dove veniva? Ogni giorno scopriva piccoli pezzi, che messi insieme le avrebbero fatto capire tutto. Teneva tutto per se, non ne parlava in casa, ne con le amiche, l’unico che la aiutava era Nate. Avevano un rapporto strano, non erano mai stati migliori amici ma in tre anni che si conoscevano non si erano mai spinti oltre. Erano bloccati in uno stato fra amicizia e amore, che non gli permetteva di andare da nessuna parte. In più il fatto che lui avesse milioni di ragazzine, con gli ormoni impazziti, che sbavavano per lui, non aveva mai reso le cose facili.  
Tornando ad Amanda, come lei anche Tommy e Mollie erano stati adottati, solo che al contrario di Amanda ancora non lo sapevano, il che era un bene, non c’era motivo di dirglielo, da quando Amanda era venuto a saperlo, non era più stato lo stesso con i suoi genitori, sapere di non essere veramente figlia loro, aveva cambiato qualcosa in lei. Proprio per questo avrebbe voluto almeno conoscere la sua vera madre e chiederle per quale motivo l’aveva data in adozione, tutto lì, non voleva tornare con sua madre, perché ormai la sua famiglia era quella, anche se non era figlia loro biologicamente, loro erano i suoi genitori e i fratelli, non avrebbe potuto lasciarli.
 
- Rimani a cena? –chiese Nate alzandosi dal letto e stiracchiandosi.
- Mia mamma credo mi voglia a casa … vieni tu da me? – chiese guardandolo.
- Va bene, ma dopo usciamo! –
- Che hai in mente? -
- Non lo so … ma ho voglia di uscire! -
- Ok … dopo usciamo! –
disse sorridendo. – Basta non essere inseguiti di nuovo da delle ragazzine urlanti! – disse guardandolo.
- Tesoro bello, succede quando esci con una delle pop star più in voga in questo momento! – disse sorridendo.
- Ma smettila! Mettiti qualcosa di decente e andiamo da me! – disse avviandosi verso la porta. – Io vado un attimo in bagno! –
- Ehi, Amanda! -
- Sera Max!
– disse sorridendo. – Posso? – chiese indicando la porta del bagno.
- Certo certo! – disse lui sorridendo e facendole posto per entrare in bagno.
- Grazie! – disse entrando e chiudendo la porta. Tornò in camera del ragazzo, dopo qualche minuto. – Sai … - disse mettendosi di nuovo a sedere sul letto sfogliando una rivista che aveva trovato sul mobiletto nel corridoio. – Dovresti smentire le voci che ci vedono una coppia! – disse guardandolo. – Ci sono ragazzine che mi mandano strani tweet! – disse ridendo. – Aspetta te ne leggo uno di stamattina! – disse prendendo il cellulare. – Ecco senti questo: “Com’è che tu e Nathan state insieme e non vi abbiamo mai visto ne tenervi per mano e scambiarvi dolci coccole in pubblico?!” -
- Non sei costretta a rispondere! –
disse sistemandosi la camicia.
- Non è quello che ho detto, ma non ho mai capito perché non smentisci tutto! – disse sorridendo.
Nathan stava per contro battere quando Tom entrò in camera del ragazzo.
- Non si bussa? – chiese guardandolo.
- Quando mai in questa casa qualcuno bussa? – chiese sorridendo mettendosi comodo sul letto accanto ad Amanda.– Ciao bellezza! -
- Ciao Parker!
– disse continuando a sfogliare la rivista.
- State uscendo? – chiese entrando anche Jay.
- Ma fate come se fosse il soggiorno e non camera mia! -
- Si, andiamo a cena da me! –
disse Amanda sorridendo ai ragazzi.
- Poi che fate venite alla festa di Frankie? – chiese Tom sorridendo.
- E’ stasera? – chiese Nate guardandolo.
- Eh si! – disse Jay.
- Me ne ero dimenticato! – disse guardando i ragazzo. – Mandy ti va di andare alla festa di Frankie dopo la cena? -
- La cantante delle Saturdays? -
- Si! -
- Se c’è da bere, a me va bene! –
disse sorridendo.
- Perfetto … ci vediamo lì allora! – disse Jay, alzandosi e uscendo dalla camera.
- Bene, forza andiamo, mia mamma sennò si lamenterà che non abbiamo dato una mano! – disse alzandosi e uscendo dalla camera anche lei, seguita da Nate.
- Qualcuno ha visto le chiavi della mia macchina? -
- Sono qui! –
disse Siva dalla cucina.
- Grazie! – disse prendendole e sorridendo all’amico. – Ci vediamo direttamente alla festa!  A dopo gente! – disse uscendo.
- Ciao! – disse Amanda seguendolo.

- Mamma siamo a casa! -
- Oh Nathan … ciao!
– disse la donna entrando dalla porta sul retro e salutando i ragazzi.
- Sera signora King! – disse sorridendo.
- Mamma, Nate rimane a cena, poi usciamo! – disse Amanda sorridendo alla madre e aprendo il frigo. – Vuoi qualcosa? – chiese guardando Nate.
- Sono apposto così grazie! -
- Non farete tardi vero? -
- Non lo so mamma … è una festa, non verrò via presto! –
disse sorridendo, chiudendo il frigo senza prendere niente.
- Ricordi che domani, sei in studio con tuo padre a lavoro vero! -
- Sisi, ricordo, ma è di pomeriggio! –
disse sorridendo.
- Lavori? -
- Papà ha bisogno della mia vena creativa per dei testi per una nuova band … è mi ha chiesto una mano!
– disse guardando l’amico.
- A proposito, devi aiutarmi a finire quella canzone! – disse guardandola.
- Allora aspetta e spera! – disse Luke entrando in cucina. – Ciao Nat! – disse battendo il cinque al ragazzo.
- Ciao Luke! – disse sorridendo.
- A che festa andate? – chiese sorridendo.
- Ad una a cui tu non sei invitato! – disse Amanda guardando il fratello mentre prendeva una bottiglietta d’acqua dal frigo.
- Frankie delle Saturdays! – disse sorridendo Nate, ricevendo un occhiataccia da Amanda.
- Era il suo sguardo da “Dovevi stare zitto, perché glielo hai detto?!” – disse Tommy entrando in cucina.
- Manca Mollie e siamo al completo! – disse la madre sorridendo.
- E’ a giocare in camera sua, non credo scenda, almeno che non si stacchi di nuovo la testa ad una delle sue bambole! – disse Tommy ridendo.
- Cosa hai fatto? – chiese la madre guardandolo.
- Io?! Niente! – disse alzando le mani in segno di arresa.
- Ok, prima che Nate si spaventi, noi andiamo in camera mia! – disse Amanda sorridendo e prendendo per un braccio il ragazzo.
- Io non mi spavento, mi piace la tua famiglia! – disse seguendola per le scale.
- Non è vero, sono invadenti e parlano troppo! -
- Credimi, passo si è no due o tre giorni al mese in famiglia, mi piace passare un po’ di tempo qua mi fa sentire a casa!
– disse sorridendole.
- Nate! – disse chiudendo la porta di camera sua e guardandolo. – Delle lettere … deve rimanere … tra noi! -
- Era scontato, muto come una tomba tranquilla! -
- Grazie! –

 
- Forse non avrei dovuto bere quell’ultimo drink! – disse quasi urlando mentre lui svoltava per la strada di casa.
- Forse! – disse sorridendo guardandola. – Mandy, abbassa la voce sono le tre del mattino! -
- Io domani devo andare a lavorare  e tu mi riporti a casa alle tre di notte? -
- Guarda che sei tu che non volevi venire via, dovevo portarti via di peso?
– chiese ridendo. Amanda era un tantino brilla, mentre lui sapendo di dover guidare si era mantenuto sobrio.
- La prossima volta farei così! – disse guardandolo, cercando di fare la seria, ma non riuscendoci e scoppiando a ridere.
- Vuoi che ti aiuti a entrare in casa?! – chiese accostando davanti a casa sua.
- No, se mi levo queste … - disse levandosi le scarpe.– Posso provare a entrare in casa senza fare rumore! -
- Certo come no! –
disse guardandola, mentre cercava di tenere in mano le scarpe e la borsa, e il vestito sembrava divertirsi a salirle sempre più su.
- C’è mio fratello! – urlò indicando il ragazzo che parcheggiava la macchina.
- Perfetto, ti aiuta lui aspetta! – disse Nate scendendo. – Luke! -
- Oh Nate! -
- Senti … ha bevuto un po’ più del dovuto … -
- La porto io a letto!
– disse sorridendo.
- Grazie! -
- Tranquillo!
– disse mettendo un braccio intorno alla vita della sorella e aiutandola a stare in piedi.
- Ciao Lu! – disse Amanda sorridendo al fratello.
- Oh cazzo, il tuo alito puzza di alcool da fare schifo! – disse guardandola. – Ci penso io da qua! – disse poi guardando Nate.
- Buona notte! – disse guardandoli mentre camminavano verso l’ingresso.
- Notte Nate! – disse lei sorridendo.
La salutò con la mano e quando sparì dalla sua vista, risalì in macchina e tornò a casa. 






*Space*
Eccomi qua con una nuova Fan Fiction, tranquille non abbandono la'ltra con 1D, solo che ho tante idee che mi frullano per la testa ultimamente e ne è nata questa! 
Beh lasciate una recensioncina se vi va che mi piacerebbe sapere che ne pensate! :D 

Inoltre, come sempre,ne approfitto per "pubblicizzare" la storia che sto scrivendo insieme a fleur Rebelle, si intitola I feel like I'm on top of the world woth ur love ed è sempre con i One Direction



Paece and Love Ele 

   
 
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