Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: StoleMyPotato    31/03/2012    0 recensioni
Sophie Clarck: studiosa, semplice, solare e un po' timida; ha una cotta segreta per Liam Payne, di cui lui non sa neanche della sua esistenza.
Ronnie Osborne: non ha peli sulla lingua e non ha paura di dire le cose come stanno, a volte può sembrare anche violenta; è costretta a vedersela tutti i giorni con il suo fratellastro Luois Tomlinson ed il migliore amico Harry Styles.
Cher Horan: un maschiaccio che passa parecchio tempo a giocare a calcio con suo fratello Niall Horan e il suo storico amico Zayn Malik.
Cosa avranno in comune tutti questi personaggi?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologue.

La vita, a volere che sia bella,
sia gaia, sia vita, deve essere un arcobaleno,
una tavolozza di colori, un sabato dove
ballano tutte le streghe.
Il sollazzo e la noia, il piano ed il sorriso,
la ragione ed il delirio, tutti devono avere
un biglietto per questo destino.
~ Carlo Bini.


“Ciao mamma, dà un bacio a papà da parte mia quando esce dalla doccia!” Esclamò Sophie, uscendo da casa.
“Certo, tesoro! Ci vediamo stasera!” La donna scosse la mano in segno di saluto e chiuse la porta.
Sophie si diresse alla metropolitana il più velocemente possibile.
Appena salì sopra, si sedette al primo posto libero che trovò e uscì l’ultimo libro di psicologia comprato: Paranormale. Perché vediamo quello che non c’è, di Wiseman Richard. Inziò a leggere libri fantascientifici quando aveva solo 9 anni per passare a libri sulla psicologia e psicanalisi umana. Alcune persone la prendevano per strana, ma lei era tutt’altro. Era una ragazza tranquilla, semplice e gentile con tutti.
Arrivò la seconda fermata e attendeva che lui facesse la sua entrata. La sua aspettativa, infatti, non venne smentita e lui salì sulla metro.
Ogni mattina lasciava che i suoi occhi lo fissassero per tutta la durata del tragitto, non le importava di sembrare maleducata, o ossessionata.
Però non sapeva praticamente niente di lui, tranne il suo aspetto fisico che ormai conosceva fin troppo bene, infatti, la cosa che più amava di lui era quella buffissima voglia sulla gola, ogni volta che il suo sguardo cadeva su di essa le scappava sempre un sorrisino. Ma in cuor suo sapeva che era un bravo ragazzo, lo aveva visto numerose volte aiutare delle anziane signore salire e scendere dalla metro.
Sapeva anche che le piaceva Leona Lewis – il ragazzo ascoltava sempre la musica ad alto volume, e così Sophie riusciva ad ascoltare qualsiasi canzone ascoltasse.
Molte volte la voglia di andare da lui e presentarsi si faceva sentire, ma la sua timidezza l’aveva sempre vinta.
Spesso le veniva in mente una citazione dal film “Il ritratto di Dorian Gray”: Ogni impulso che soffochiamo ci avvelena l’esistenza.
Erano due anni ormai che Sophie uccideva tutti i suoi impulsi, eppure era ancora lì, a guardarlo mentre batteva il tempo di Better In Time con un piede.
Arrivarono alla loro fermata e Sophie mise di fretta il suo libro nella borsa per dirigersi all’uscita altrettanto velocemente, prima di rimanere sulla metro, di nuovo.
Cercò nuovamente di inseguirlo per tutto il tragitto stazione-scuola, ma aveva un passo troppo veloce per Sophie che non era per niente una ragazza atletica.


Louis entrò in una stanza dove sul letto c’era ancora qualcuno a dormire. Prese la rincorsa e saltò sul letto urlando: “Sveglia, dormigliona!
Ronnie si mise subito seduta sul letto infuriata “Louis, che cazzo ci fai nella mia camera? E soprattutto, che ci fai in casa mia?
“Mi hanno incaricato di venirti a svegliare, dato che se ne sono già andati tutti e tuo padre e mia madre vorrebbero che andassimo a scuola insieme stamattina, come due bravi fratellini. E vorrei ricordarti che da ieri ci vivo anch’io qui”
Ronnie aveva completamente dimenticato che suo padre aveva invitato Louis e Jay a vivere da loro prima del matrimonio. “Che ore sono?” domandò d’un tratto.
“Sono le 7.30” Rispose neutro Louis.
“E io sto ancora a perdere tempo con un idiota come te, Tomlinson!” Ronnie si alzò subito dal letto e corse a prendere la divisa dal suo armadio.
“Vado a finire di preparare la mia cartella” Louis si alzò dal letto e si diresse alla porta.
“Se prepari le valigie e te ne vai mi fai un enorme piacere!” Ronnie andò a rinchiudersi nel bagno. Amava rispondere in malo modo a quella che per lei era una delle più grandi piaghe della sua vita.
Come risposta Louis si mise a ridere tra se e se, e tornò in camera sua.
Dopo una mezzoretta piena Ronnie era pronta e raggiunse Louis al piano inferiore.
“Finalmente!” esclamò Louis appena vide la mora scendere le scale.
“Non rompere le palle, Tomlinson. Potevi benissimo andartene da solo dato che papà e Jay non ci sono, tanto non ti stupra nessuno per strada, al massimo tu potresti violentare qualcuno”
“Mmmmh, e io che pensavo che volessi un passaggio con la macchina” Louis fece oscillare le chiavi della sua Toyota.
“Se provi a fiatare in macchina ti uccido” lo minacciò Ronnie.
Louis sghignazzò nuovamente e si diresse con la sua sorellastra verso la macchina. A volte Louis pensava a quanto fosse cocciuta quella ragazza, ma doveva farci l’abitudine dato che avrebbero condiviso tutto per parecchio tempo.

Niall entrò nella camera di sua sorella e non ci trovò nessuno. Vide la porta del bagno chiusa e capì che era lì dentro. Bussò alla porta e domandò: “Cher, sei pronta?”
“Sì, ma non riesco a trovare il mio fondotinta ed ho un vulcano in eruzione sulla fronte!” esclamò Cher disperata.
Niall abbassò lo sguardo un attimo e notò il fondotinta della sorella per terra. “Cher, per caso è questo?”
Cher aprì la porta subito e vide il biondo con in mano il suo fondotinta “Grazie fratellone!” Gli regalò uno dei suoi bellissimi sorrisi e richiuse la porta.
“Fa in fretta, è già abbastanza tardi!” Concluse Niall, uscendo dalla camera.
Cher si passò il fondotinta per tutto il viso e corse al piano terra pronta per una nuova giornata scolastica. “Pronta!”
“Andiamo!” Niall sorrise ed uscì di casa con sua sorella.
“A che ora è andata via mamma?” domandò Cher per spezzare il silenzio.
“Alle 6.30. Stamattina alle 5 ha voluto fare il bucato e ha rovesciato per sbaglio il cestino delle robe sporche...” Niall aveva la stanza esattamente accanto a quella dove c’era la lavatrice e l’asciugatrice.
“E scommetto che tu hai alzato il tuo culetto dal lettuccio e sei andato ad aiutarla” Lo interruppe Cher e come risposta il biondo annuì.
Loro madre era parecchio sbadata ed entrambi si chiedevano come facesse svolgere una perfetta operazione chirurgica a qualche stomaco malato e non riuscisse a fare il bucato.
Mentre i due gemelli giocavano tra loro ad “Indovina cosa c’è per cena” vennero interrotti. “Ehi, ragazzi!” Zayn si avvicinò a loro in modo confidenziale. Beh, poteva permetterselo, erano migliori amici dai tempi dell’asilo.
“Ciao Zayn, come va stamattina?” Domandò Niall, dando una pacca sulla spalla del moro.
“Tutto bene. Sai che la Winkins ha in mente di farci fare un compito oggi?” Rispose.
“Stai scherzando, vero? Io non so niente di chimica, come potrei mai fare un compito il primo giorno di scuola senza aver ripetuto neanche una sola pagina?!” Cher stava iniziando già ad agitarsi.
“Tranquilla, ti aiuto io” Disse dolcemente Zayn.
“Davvero?” Chiese speranzosa Cher.
“Ehi, aiuti lei e non aiuti me?” Si intromise Niall.
“Certo che aiuto anche te, idiota!”
Tutt’e tre scoppiarono in una fragorosa risata.

Harry si svegliò nel suo letto e quando aprì gli occhi notò una ragazza bionda accanto a lui. “Ma che ore sono?” Borbottò, girandosi dall’altra parte per controllare la sveglia. Erano le 7.15 e doveva prepararsi urgentemente per andare a scuola. Si alzò dal letto cercando di non svegliare la biondina, ma andò a sbattere con il mignolo al mobile. “Porca puttana!” Esclamò, massaggiandosi il mignolo.
“Harry, che succede?” La bionda si mise seduta sul letto grattandosi la testa.
“Niente, ma devi andartene, c’è scuola” Rispose Harry, rimettendosi in piedi.
“Non possiamo andare a scuola insieme?”
“No, Stefany, devo vedermi con degli amici prima” Il riccio prese la sua divisa dall’armadio.
“Mi chiamo Melany” Puntualizzò la bionda.
“Stefany, Melany, Cinzia, Carlotta, qualunque sia il tuo nome quando esco dal bagno devi essere fuori da casa mia” Harry entrò nel bagno senza far aggiungere altro alla ragazza.

****

Salve a tutte!
Siamo qui con una nuova FF! Sappiamo di averne un'altra in corso, ma è quasi finita, e così ci siamo date subito da fare per crearne un'altra! Il prologo è lunghissimo, ma non abbiamo trovato altro modo per darvi una panoramica dei personaggi protagonisti di questa storia. In realtà non è finita qui la presentazione per personaggi, nel prossimo capitolo si vedrà anche chi è amico di chi e chi no. (?)
Speriamo comunque di non avervi annoiati e che magari riceviamo qualche bella recensione!
Ringraziamo in anticipo chi lo leggerà tutto :)
Queste sono le nostre ragazze:

Ronnie Osborne/Lisa Cimorelli:
Image and video hosting by TinyPic

Sophie Clarck/Katherine Cimorelli:
Image and video hosting by TinyPic

Cher Horna/Christina Cimorelli:
Image and video hosting by TinyPic

E ci sembra inutile presentarvi i ragazzi :) xx
#Ila #Fede #Emy

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: StoleMyPotato