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Autore: Futeki    03/04/2012    5 recensioni
Piccola raccolta di fanfiction su scene emozionanti di Kodocha, Missing moments e altri testi brevi su questo bellissimo Manga/Anime.
Please, enjoy!
1) Amore, ricordi e senso di colpa: Akito è in ospedale morente, non si sa se si salverà. Mentre cammina deciso verso l'aldilà, una donna gli blocca il cammino.
2) Cambiamenti, speranze e pensieri notturni: Akito e Sana sono all'ultimo anno di liceo. È sera tardi ed entrambi sono molto assonnati, ma non possono fare a meno di interrogarsi sul proprio futuro. [Tredicesima classificata al contest "Drabble di stile" indetto da Marge86]
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Amore, ricordi e senso di colpa.

Questa fanfiction è nata come idea per un contest, al quale però poi ho deciso di partecipare con un'altra storia che pubblicherò a concorso finito.
Si tratta di una drabble tripla, di 330 parole, sulla quasi-morte di Akito. Lui sta per andare all'aldilà, quando incontra la madre che lo ferma. A quel punto deve decidere se proseguire o tornare indietro.




Autore:
Futeki (su EFP), fefe.7 (sul Forum) 
Titolo: “Amore, ricordi e senso di colpa
Fandom: Kodomo no Omocha
Prompt: 
Numero 2: La drabble deve essere costituita esclusivamente da dialoghi; sono ammesse brevissime frasi d’inciso, come “disse sbuffando”, ma la parte maggiore dev’essere proprio il dialogo.
Rating: 
Verde
Avvertimenti: Flashfic, Drabble tripla
Genere: 
Introspettivo, Malinconico
Introduzione/riassunto: 
Akito è in ospedale in fin di vita a causa della coltellata inflittagli da Komori. In punto di morte, mentre si avvia verso l’aldilà, incontra una donna, che proverà a convincerlo a tornare indietro e vivere la sua vita. Da lì, egli dovrà fare una scelta: andare o tornare?
(Scena tratta dall'ottavo volume di Kodomo no Omocha)
N.d.A. (facoltative): Questa fanfiction non è una Missing Moments. Perlopiù si tratta di un approfondimento di una scena del manga solo accennata, con delle modifiche che ho apportato per esprimere quello che ho pensato leggendola; pertanto, qualche frase è tratta dal manga, qualche altra, invece, è stata modificata, ma principalmente la fanfiction è frutto della mia immaginazione. (Immagine tratta dall'ottavo volume di Kodocha.)




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Amore, ricordi e senso di colpa

 
Camminava, quasi fluttuava, in direzione di una porta, quando udì una voce.
«Akito?»
«Chi sei?»
La donna evitò la domanda. «Ho fatto bene a sorvegliarti. Dove credi di andare?»
«Vado al di là
«Per un marmocchio come te non è ancora presto per venire da questa parte
«Non sono un marmocchio» ribatté.
La donna sorrise. «Sì, che lo sei. Sei sicuro di voler venire di qua
«Non voglio. Ma lo farò.»
«Perché, se non vuoi?»
«Perché è più facile. Perché non si soffre, di là. La sofferenza è associata alla vita.»
«Hai ragione. Ma è come la felicità. Sei pronto a rinunciare a entrambi?»
«È meglio così. Per me e per gli altri.»
«Credi davvero che qualcuno ti preferisca morto, piuttosto che vivo?»
«No, non lo credo. Ed è proprio questo il punto: nessuno lo vorrebbe, ma è la cosa migliore.»
«Perché dici questo?»
«Ho fatto piangere due ragazze.»
«Che ragazzo precoce!»
«Hanno sofferto per colpa mia.»
«Ma ci sono anche persone che hanno sorriso, grazie a te. Persone che adesso stanno aspettando che tu torni indietro e ti svegli.»
«È difficile.»
«Certo, vivere è difficile. Lasciarsi andare è più semplice. Ma tu vuoi mollare, Akito? Non lotterai?»
«Il mio corpo è troppo pesante, adesso.»
«È il tuo cuore che è pesante; questo perché porti con te un grande senso di colpa. Ma va bene, sai? Ti aiuta a crescere. Cerca di rimediare ai tuoi errori: questo conta più degli errori stessi.»
«Perché sono nato, mamma?» Era sicuro che fosse lei. La sua mamma.
«Beh, è semplice. Sei nato per vivere. Scusami se non ti ho potuto allevare. Sappi che ti ho dato alla luce perché ti amo profondamente, Akito. Quindi sii forte e vivi. Vivi anche per me. E per lei.»

Lei. Ora ricordava perché doveva vivere.

«Te la ricordi, Akito?»
Sì, la ricordava. Era da lei che stava andando.
Correva, correva il più lontano possibile da quella porta.
Voleva aggrapparsi alla vita, voleva aggrapparsi a lei.

Sana.
 

 




N.d.A.: A questa fanfiction ne seguiranno presto altre, in modo da costituire una raccolta sui più bei momenti di Kodocha, missing moments e, perché no, anche su qualche fanfiction su un ipotetico futuro tra i due. Grazie per la lettura!

 

Futeki

   
 
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