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Autore: Learning    06/04/2012    0 recensioni
Un anno di bugie, amori, racconti, sogni, stranezze. Tutto quello che chiamano 'Gioventù bruciata'.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I.
Ehi Lollo, esci sta sera?

 

-Ehi Lollo, esci sta sera?- Così l'ho chiesto a lui. Se usciva, questo venerdì. Perchè né Noe né Clarissa volevano venire con me a quel benedetto bar, cavolo, così o ci andavo da sola oppure dovevo starmene nella mia camera a rigirarmi fra le mani le coperte fredde col sapor di ammorbidente.

E non mi piace proprio l'ammorbidente, quello bianco, che usa sempre mia madre; che schifo.

Così ora devo andare con lui al bar, e sono pronta da più o meno mezz'ora, ed è un record dato il tempo con cui di solito mi preparo; suona il campanello: eccolo, è già qui.

Lollo non è il mio tipo, tanto meno quello che mi piace, ma è semplicemente un amico, e non voglio che fraintenda. Diciamo che ho chiamato lui perchè avevo voglia di un giretto, volevo un po' parlare, stare con un amico... sì, vabè, poi era l'ultimo rimasto.

Ma, questi sono dettagli, fortunatamente.

-Arrivo!-

scendo le scale con i tacchi, mi sono messa le scarpe nere sta sera, perchè con le scarpe nere mi sento bella. Mamma, che sciocca. 

Comunque arrivo alla porta con gli orecchini a forma di scaccia-sogni indiano tutti penzolanti da un minuscolo buchino traforato nelle mie orecchie, povere, da quando avevo appena cinque anni.

Lui mi aspetta lì fuori: appena apro la porta riesco a vederlo.

E' bello sta sera.

Non ho mai provato interesse per lui, ma devo dire che è pazzesco questa sera. Cioè, ha i soliti pantaloni, la maglia nera dei Guns e i soliti occhi scuri, con la faccia da innocente, ma non avevo mai notato questa "bellezza". Insomma, qualcosa di speciale ci dev'essere.

-Buondì.- mi saluta lui, accennando ad un sorriso, -Come va?- rispondo di sì e poi ci avviamo. Salgo sulla sua Mini-Cooper, la vorrei anch'io una macchina così, anche perchè adoro le Mini blu, come la sua; chiudo la porta e mi tiro la borsa sulle gambe. 

Lui mi guarda e mi sorride.

Mi sto sciogliendo.

Mette in moto e dopo pochi minuti siamo al bar più grande della mio paese, che in verità non è questa enormità immensa, ma è il più gettonato del posto. 

Andiamo al bancone, dove mi aspetta Bea, mia cugina, che ha quattro anni in più di me, ma ci conosciamo da quando eravamo nella culla; ordiniamo due cocktail e poi prendiamo posto. 

Resto lì, seduta, a parlare con lui per una mezz'oretta, poi il locale inizia a riempirsi e parte la musica; le luci si abbassano, è tutto un groviglio di figure indefinite. 

Ci lanciamo nella mischia come Superman e Cat woman, e balliamo ripulendoci di tutti i pensieri. 

Sono fra le sue braccia, e ridiamo e facciamo gli scemi, come al solito.

E mi ritrovo a fissarlo negli occhi per un bel quarto d'ora.

Oh ma cavolo, che mi succede?

Mi assento un attimo; vado in bagno, voglio sistemarmi il trucco, ho paura che sia sbavato. Mi fisso allo specchio: sono la solita cogliona di sempre, non c'è dubbio.

Mi spalmo un po' di matita e ritorno nella mischia, ma qualcosa attira la mia attenzione: una biondina, con l'ombretto blu, balla di fianco a Lollo.

E' tutto un attimo: corro e poi ritrovo la ragazza accollata a me, dopo che gli ho sfrecciato un pugno, ma forte, e ora è istericamente schiantata contro il muro e me ne vado via, è l'unica soluzione.

Ma che mi sta succedendo? Sono gelosa di una cosa che non è mia, cavolo, non si fa.
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Caro lettore,
sono Learning, l'autrice di questo racconto. Volevo precisare alcune cose: per primo, mi scuso per il linguaggio e la scrittura davvero pessima. Il fatto è che ho scritto questi capitoli (esattamente fino al 16esimo) quando ero più piccola, più immatura e quando mi trovavo su una pagina di facebook. 
Se ti è piaciuto almeno uno di questi capitoli ti prego di recensire. Se non te ne piace nemmeno uno, ti chiedo di scrivermi il perchè.
Appena riceverò almeno una recensione penso di continuare la storia. In modo migliore però, con una scrittura più fluida, niente parolacce e emozioni più intense.
Ogni capitolo ha una sua immagine, non solo per ornamento: voglio rievocare le emozioni che non sono riuscita ad esprimere con i colori. Se noti, infatti, nei capitoli in cui la protagonista piange i colori dell'immagine sono opachi, meno chiari, quasi a ricordare un vetro appannato. Quando invece la protagonista è felice, torna il sole.

Grazie per aver letto!

Learning.

  
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