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Autore: sakura_tan    06/04/2012    1 recensioni
Mafia russa, monete d'oro, rapimenti e tanto amore. Una classica hurt/comfort con finale slash (Neal/Peter)
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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WHITE LIE 8
Questo è l'ultimo capitolo? Non lo so nemmeno io. Comunque mi piacerebbe fare un seguito, dove Neal e Peter ormai se la spassano alla grande.
Chissà...
Comunque più che un capitolo è una sorta di one-shot.







"There are white lies and black lies,
and many shades of grey lies.
 Some lies are justified.
Lies told out of kindness,
 lies that preserve dignity,
lies that spare pain.*"





8° CAPITOLO: WHITE LIE



"Unaware, but underlined
I figured out the story:
it wasn't good.
Yet in a corner of my mind,
I celebrate the glory
but it was not to be.

In the twist of separation
you excelled to being free
Can't you find a little room inside for me?

And we'll be together
missed time is forever
we'll be fighting
and forever we would be
so complete
 in our love
we will never be uncovered again*"




Quando aprì gli occhi, il corpo umidiccio dell’altro era avvinghiato al suo: le braccia abbandonate intorno al suo busto e le gambe intrecciate.
Era di sicuro la mattina più assurda di tutta la sua vita, ma ciò non significa che non provasse piacere nel vedere il suo volto addormentato, o che non desiderasse baciarlo, o che non vibrasse di passione ogni volta che il suo respiro regolare gli accarezzava le labbra.
Cercò di alzarsi senza svegliarlo e si avviò verso il bagno per farsi una doccia.

 

Eppure gli dispiaceva togliersi il Suo odore dalla pelle.

 

Aprì l’acqua sulla temperatura più fredda e si fece investire dal getto gelido: aveva assolutamente bisogno di ritornare alla realtà, di liberare la mente da quell’intreccio disordinato di sentimenti, di tornare ad essere l’uomo razionale che era sempre stato.
Si sedette sulla superficie scivolosa di quello spazio, troppo piccolo per le sue grandi spalle. Appoggiò i gomiti sulle ginocchia e si prese la testa tra le mani. Che cosa avrebbe detto ad Elizabeth?

 

Che il suo corpo era così bello da non poter resistere?

Che il suono della sua voce l’aveva incantato?

Che quegli occhi ammalianti gli erano stati fatali?

Che era stato completamente, inevitabilmente, sedotto?

 

E tutto questo nonostante l’amasse.

Nonostante lei fosse la sua più intima quotidianità, il suo equilibrio, la sua calma interiore.

Nonostante fosse la sua vita.

 

Quel presuntuoso, irritante, sfacciato, egocentrico di Neal, invece, che cos’era per lui?

 

Dannazione,

irreparabile sconnessione dal mondo,

scriteriato abbandono ai sensi.

 

"Posso entrare?"
Peter alzò lo sguardo e vide una sagoma attraverso il vetro opaco della doccia.
"No"

"Perchè?"
"Perchè non si può fare"
"Cosa?"
"Me...e te. E' assurdo, Neal!"

"Voglio solo entrare con te in doccia"
"Se entrassi..."
"...Se entrassi non riusciresti a trattenerti?"
"..."
"Ho ragione, vero?"
"..."
"Peter…nemmeno questo si può fare"
“Che cosa?”

“Ignorare i sentimenti”
Il ragazzo appoggiò una mano sul vetro e la fece scivolare per qualche centimetro. L’uomo  ne seguì il movimento lento e, come ogni sua gesto o parola, lo trovò illogicamente affascinante.
"Mi sono stancato"
"Di cosa?"
"Di te"
"Sul serio?"
"..."
Quell’attimo di esitazione bastò per far crollare la pazienza di Neal che, incoraggiato dal silenzio dell’altro, entrò nella doccia.
In due si stava decisamente stretti.


  


Era una bella sensazione.



"Sei impazzito, Peter?! Quest'acqua è gelida!" il più giovane allungò la mano verso la manopola della temperatura e la posizionò a metà.

"Ti avevo detto di non entrare"
"Non fare lo scontroso"

Si sedette sopra di lui, incrociando le proprie gambe intorno alla vita dell'uomo.
Questo inclinò la testa all'indietro, fino ad incontrare il freddo marmo. Chiuse gli occhi.
Il ragazzo gli mise le mani intorno al collo e appoggiò la fronte sul suo petto.
I due non si mossero di un millimetro per interminabili secondi, consapevoli che quello era il confine: superarlo o fare marcia indietro? Qualunque scelta avrebbe provocato sofferenza e bugie.




Ma l'inganno più grande sarebbe stato l'oblio di quell'Amore.


 

Riaprì gli occhi e costrinse l'altro a guardarlo: "okay"
"Okay?"
"Possiamo rifarlo...qualche volta"
"Qualche volta?"
"Neal...non chiedermi di più. Non chiedermi quello che non ti posso dare. E un'altra cosa: non dirlo a nessuno. Ti prego"
Il ragazzo sorrise e si avvicinò ancora di più al corpo bagnato del federale: "non ho altra scelta che eseguire gli ordini, agente Burke. Sarà il nostro piccolo segreto" gli disse, a fior di labbra, prima di baciarlo.





"I'm not a perfect person
There's many things I wish I didn't do
But I continue learning
I never meant to do those things to you
And so I have to say before I go
That I just want you to know

I've found out a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is you

I'm sorry that I hurt you
It's something I must live with everyday
And all the pain I put you through
I wish that I could take it all away
And be the one who catches all your tears
Thats why I need you to hear

I've found out a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is You

and the reason is You*"



NOTE:
*The L word, Jennifer Schecter
*Back for good, Take That
*The reason, Hoobastank




"Fai il giro del mondo in cerca di qualcosa e scopri che è sempre stata nel tuo giardino"




To be continued.....       (?)



  
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