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Autore: LotOfLove_    08/04/2012    1 recensioni
La porta sbattè, un passo, poi un altro e un altro ancora si diressero verso il mio letto. “Hai intenzione di mangiare qualcosa oggi?”-chiese mia madre, ironica. Non ero in vena di ironia ma, in fondo, lei non aveva nessuna colpa, sapeva anche lei cos’era giusto e me l’aveva ricordato molte volte prima che io partissi, sei mesi prima.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La verità era che non avevo mai avuto bisogno di staccare, di cambiare vita, di trovare un modo per star bene perchè non avevo ragione di non essere felice.
Avevo sempre avuto qualcuno che mi guidasse, consigliasse ciò ch'era meglio per me, ciò ch emi avrebbe resa tranquilla e felice, sempre. C'erano i miei, per esempio, oppure c'era la mia Cate. Già, Cate. Era sempre stata la mia ancora ora che mancava mi sentivo sola. Lei stava bene. Probabilmente in quel momento era seduta al fianco 'dell'amore della sua vita', così come amava definirlo lei. in quel momento, in quel preciso istante, non avevo nulla. Solo l'unica cosa che non avrei voluto avere: la memoria.
Era duro tirare fuori il passato, non perchè fosse stato triste ma, al contrario, i mesi precedenti avevo sorriso più di quanto avessi mai fatto nella mia vita, più di quanto avessi voluto fare.
Il mio letto sembrava sempre troppo stretto. Cercai di svincolarmi dalle lenzuola celesti per arrivare al mio lettore mp3, quello vecchio, di quando ero bambina che era rimasto per mesi in quel piccolo cassetto accanto al letto della mia camera vuota.
Riproduzione casuale: non avevo voglia di fare nulla, nemmeno di scegliere che, probabilmente, era l'ultima cosa che sapessi fare.
Shut the door, turn the light off...-ecco, appunto, pessima scelta anche quella casuale ma non avevo voglia nemmeno di premere quel piccolo bottone, sarebbe stato comunque inutile: ormai era andata-i wanna be with you, I wanna feel your love.... la musica continuava a scorrere e ogni nota -ogni singola nota- ad entrare nel cuore e ogni parola a ferirlo. Chiusi gli occhi. Piangere era triste sì, ma liberatorio.
Il cellulare iniziò a tremare in tasca, passai il dito sullo schermo e aprii il messaggio. "Auguri. Lo sai che qui manchi tu, non è più lo stesso, ci stiamo male. Torna." Era l'ultima cosa che avrei voluto sentirmi dire(o scrivere).
Louis era sempre stato bravo a tirarmi su il morale ma, quella volta almeno, era riuscito solo a bagnare, un'altra volta, il cuscino asciutto per miracolo. Sarebbe stato un lungo e triste periodo quello, pensai tornando nei miei ricordi.

Due giorni, erano passati solo due giorni, dalla comparsa di quei cinque nella mia vita e, d'allora, non erano più voluti uscire o meglio, Cate non aveva dato loro modo di farlo.
Appena messo piede nella nuova casa sistemò i suoi vestiti nel piccolo armadio, fra l'altro unico in tutta la casa, e tirò fuori dalla borsa un CD.
"Tada! Ecco la mia sacra, sacrissima-lo disse con più enfasi-copia di 'Up all night' che è..."-"E' il primo album degli One Direction. Ci sono, Cate." Sorrise soddisfatta inserendo nel piccolo stereo il disco rosso e facendolo partire. Lo ascoltai probabilmente per ore, prima di andare a dormire chiuse per poi riaprire alle otto e sei precise della mattina. Quella ragazza era terribile.
"Ho una proposta.-disse mentre, sedute sul piccolo -in casa era tutto piccolo, perfino la porta- divano-ricordi Harry? Bene. Mi ha invitata a una festa, stamattina.-"Gli hai dato il tuo numero?"-sorrise guardando il pavimento e poi tornò a fissarmi negli occhi. Odiavo quando si comportava così, non riuscivo a dirle di no, nessuno ci riusciva."Va bene."
Alla fine, fui costretta a cedere.
Sentii un rumore proveniente dal bagno, mi affacciai. Cate, con la sua solita e ormai famosa delicatezza, era riuscita a rovesciare la maggior parte dei prodotti da bagno che avevo sistemato pochi minuti prima, accanto alla vasca. La guardai e, come risposta, ricevetti solo un appena sussurrato 'Scusa.', ma mi accontentai.Indossava un tubino, corto più che mai -ovviamente- nero. Aveva lasciato le gambe scoperte e aveva aggiunto qualche centimetro alla sua altezza con un paio di tacchi argento. Era splendida, ovviamente. Lo era sempre stata.
Arrivai davanti alla porta, davanti al piccolo specchio rettangolare che tanto stavo amando in quel periodo. Un vestito blu, leggermente scollato, lasciava le spalle scoperte arrivando fino alla vita dove una cintura nera dava inizio alla gonna, sempre blu ma leggermente più scura e più lucente. Arrivava fino a sopra le ginocchia e, da lì -odiando ogni genere di calze- avevo preso la decisione di imitare Cate e indossare solo un paio di tacchi neri, in tinta con la cintura.
"Su, non fare storie.-disse mentre entravamo in macchina- Ti divertirai, lo sai. I ragazzi sono simpatici e, al massimo, passerai una serata un po' noiosa, no?" La guardai nervosa. "Volevo dire...-si corresse-non hai nulla da temere, quindi sorridi e goditi la serata.-poi aggiunse-It's party time, yeah!"-per poi partire a tutta velocità in autostrada, diretta in una piccola villa sperduta nel mezzo delle campagne inglesi.


Bene, allora è corto, è di transizione O: Da oggi solo ricordi, dimenticate il presente per un po': solo passato.
Inizierà la vera storia, il 'party hard'(?) quindi, non so, datemi qualche consiglio recensendo, no? u.u
Grazie mille a chi ha recensito, chi segue e anche solo a chi da un'occhiata alle mie storie, sul serio, grazie *w*
Un bacio, LotOfLove_(Ah, ho cambiato nome)

  
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