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Autore: firstlost_nowfound    10/04/2012    1 recensioni
Sara è una ragazzina che vive l'inferno ogni giorno. A complicare maggiormente la sua condizione immutabile, la comparsa del ragazzo che le ruberà senza ritegno il cuore.
Egli, si scoprirà essere l'amoroso della sua migliore amica.
Riuscirà Sara a trovare uno spiraglio di luce nel buio dei suoi attimi?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei lo amava ma lui no. Lei lo idolatrava ma lui no. Lei provava qualcosa d’inspiegabile che lui non avrebbe mai compreso. Ma alla fine cosa sarebbe importato?
Le sarebbe stato impossibile mantenere una relazione, un rapporto amoroso con dei genitori tanto all’antica.
Ogni giorno viveva per morire e veniva inspiegabile la causa che spingeva quei tiranni a tenerla quasi segregata in casa.
Ella non conosceva altro che le 4 porte di quella catapecchia e le 4 mura della sua scuola privata, aperta a sole donne.
Da poco aveva scoperto il linguaggio maschile, e così , come capita nelle favole, una molla aveva fatto scattare in lei un meccanismo che le aveva insegnato cosa fosse l’amore.
Sebbene si trattane di una strada a senso unico, ella , non avrebbe mai potuto dichiarare di non saper amare.
Forse, la completezza di un bacio non l’apparteneva ancora ma il dolore e la sofferenza da molto tempo l’accompagnavano lungo il suo cammino di adolescente disperata.
Di un cupo grigio si colorava il contorno dei suoi occhi cristallini, spesso, e mai si sarebbe potuto dire che non esistesse espressività nella persona che ella rappresentava.
Adorava sfogarsi attraverso un diarietto, il quale compito prestabilito non combaciava affatto con il lavoro svolto dallo stesso.
Tali parole erano impresse in esso, e chiarivano passo passo i dilemmi che una ragazzina della mia o vostra età avrebbe potuto avere nel preciso istante in cui si sarebbe chiesta chi Sara fosse:


‘Vi starete chiedendo di certo chi io sia e cosa ci faccia qui, seduta su questo letto, a scrivere di me.
Sia ben chiaro che non ho nessuna intenzione di svelarvelo fin da subito.
Sarebbe una battaglia persa alla fine, altrimenti. Non avrebbe senso raccontare se già dalla copertina scopriste quello che ho da dire.
Comunque mi si dichiara molto spesso che le cose che noi sperimentiamo debbano attraversare un tragitto particolare ma sono dell’opinione che non sia affatto così. A mio parere vi potrà sempre essere un qualcosa modificato o quantomeno eliso dalle nostre scelte. Come se venissero inseriti, in qualunque momento, due numeri opposti in un’equazione mantenendola inalterata.
Come non sapete sono sempre stata un tipo di ragazza peculiare. Una ragazza dai tratti molli e dal fare brusco.
Intendiamoci, questa peculiarità non è indubbiamente dipesa da me.
Il fattore, infatti, principale che ha forgiato un essere tanto spregevole è ciò che io definisco segregazione forzata in casa.
Un abuso da parte dei tuoi cari che soddisfa le loro esigenze derivanti da ansie e preoccupazioni.
Non curanti di certo del danno morale provocato verso l’altrui persona e del bisogno di liberta non concessa generatosi nel corpo di colui che è costretto a subire’.



Non doveva di certo trattarsi di una condizione piacevole, la sua.
Sta di fatto che ella cercasse, comunque, di trovare l’armonia in note distorte e prive di qualsiasi musicalità anche se non si sarebbe mai creduto.
Quella che definiremo come sua storia cominciò in una terribile giornata di pioggia. Terribile quanto silenziosa pioggia che si sarebbe mutata presto in diluvio universale. Ella pensava che tale trasformazione l’avrebbe portata ad affogare ed abbandonare così la sua inutile, quanto priva di divertimento, vita.


-Mamma, non se ne parla ! Perchè mai dovrei perdere tempo con un corso tanto futile ??!!Non credo di avene bisogno. Cioè, in caso di pericolo saprei cavarmela egregiamente. Inoltre il ‘ci sono tanti orchi smaniosi di ragazzine con cui spassarsela in giro ‘ non mi pare proprio una giustificazione accettabile.

-Tesoro mio ,ascolta! E’ottimo per te ,gioverà alla tua salute ed inoltre potrai considerarla una specie di scusa per uscire e svagarti dopo la scuola. Senti la mamma ogni tanto. Non te ne pentirai di certo.

-Mamma ha ragione, darling!

-Si si ,papà! So benissimo perché tu dica così. Mi domando: sei tanto sicuro che nessuno oserebbe avvicinarsi dopo aver saputo della mia fama di miglior karate al mondo? Tu sei davvero bizzarro. Fai le cose senza nemmeno valutarle. Dovresti metterci più impegno, sai Pà!

-Non ti permettere di rispondermi così, signorina.

-Altrimenti che mi fai??M metti in castigo??Non ve n’è necessità dato che lo sono ogni santo giorno.
Qui, messa in vetrina poichè gli altri mi potrebbero fare male. Per le vostre paranoie insopportabili ! Attraverso questi vostri progetti per una vita perfetta state rovinando la mia. Che poi, alla fine, chi può garantirmi che appena completato il corso io possa finalmente vagare libera ed acquistare una volta per tutte la mia indipendenza.

-Hai superato il limite Sara. Vai in camera tua!

-Sto chiedendomi perché dovrei farlo.

-Fa come ti ha detto tuo padre Sara, senza discutere. Ed una volta che sei lì, cerca di capire gli errori commessi oggi.


In quel momento la ragazza, altro non poteva fare che catapultarsi in camera sua. Non aveva intenzione di subire ancora quella umiliazione né di sentirli urlare come schizofrenici in preda ad una crisi isterica.
Per cui si alzò dal tavolo e con passo svelto si diresse verso la sua piccola camera a meditare su errori che di certo non le avrebbero mai visitato la testa.
Escludendo per prima cosa il tentare di arrendersi cominciò a pensare che alla fine a sbagliare non fosse lei ma i suoi genitori.
Stavano impossessandosi della sua vita ed ella non poteva farci nulla, era un giocattolo nelle mani del diavolo!
Una cosa terribile.
Prese il cuscino e cominciò a piangere. Inconsapevolmente però il sonno l’abbracciò a se ed ella smise.
Qualcuno andò a coprirla molto tempo dopo. Si trattava della madre che senza toglierle gli occhi pieni di compassione di dosso si rivolse ad un’ombra vicina alla porta dicendo:


-Nn saremo stati troppo duri con lei ?!Forse dovremmo rivalutare l’idea di non forzarla a frequentare quel corso.

-Tesoro è la decisione migliore! Vedrai ,un giorno ci ringrazierà.


Aveva terribilmente ragione. Un giorno l’avrebbe ringraziato. Ma per ben altro.
   
 
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