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Autore: Dark soul_    10/04/2012    2 recensioni
Questa storia si ispira a varie canzoni dei Rammstein.
"- E' tanto bella ... -
- La Porta di Brandeburgo? Certo che è bella amore mio ... certo che è bella ma.. -
- Non la porta. La pioggia .... è tanto bella la pioggia -
- Mein Schatz, la pioggia la puoi vedere anche dalla finestra della tua cameretta, andiamo a casa -
- La pioggia li porterà via -
Ingrid la guardò stranita cercando di asciugarla con un panno e cercando di coprirla con l'ombrello:
- Chi piccola mia? Chi porterà via la pioggia? -
- I nostri peccati ... la pioggia ci purificherà dai nostri peccati, li farà scivolare via, lontano da noi e ci concederà la pace eterna, la pioggia è buona - "
Genere: Drammatico, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Rammstein 2
DAS ALTE LEID
Song of Myself

In questo capitolo compare Richard dei Rammstein, Richard non è un mio personaggio, e i fatti riguardanti lui sono solo frutto della mia mente malata e perversa, ovviamente scrivendo questo capitolo non ci guadagno un soldo bucato.


Anke girovagava per la stazione della metropolitana aspettando l'arrivo del treno che l'avrebbe portata nella periferia di Berlino. Giochicchiava nervosamente con le monetine che aveva in tasca e che le sarebbero servite per il pranzo. Anke non era una ragazza a cui piaceva mettersi in mostra ma non era neanche una di quelle che muoiono di vergogna se si fa loro un complimento, semplicemente conosceva le sue capacità e sapeva quali fossero i suoi limiti; e sapeva che andare a incidere un CD con una band che non conosceva e che faceva punk rock, che fra le altre cose a lei nemmeno piaceva, rientrava nelle sue capacità. Aveva provato un paio di volte gli spartiti per chitarra che le erano stati inviati da un certo Sven e che aveva imparato a memoria durante il tragitto in macchina; erano decisamente semplici e privi di ogni virtuosismo tuttavia aveva deciso di aiutare quella band sopratutto per cercare di sfondare nel mondo della musica.
Il treno si avvicinò alla banchina e lasciò scendere la gente spazientita e frettolosa che correva a lavoro, salì in carrozza e, sistemandosi la chitarra sulle spalle, si aggrappò a una sbarra di sicurezza per non cadere mentre la metro partiva dopodichè tolse la chitarra dalle spalle e si sedette accanto a un ragazzo stringendo lo strumento fra le gambe. Il suo vicino di posto distolse lo sguardo dal libro che stava leggendo svogliatamente e prese a fissare la curiosa ragazza che gli staa accanto:
- Dove va di bello? -
Anke sussultò quando la voce vellutata dell'uomo ruppe i suoi pensieri:
- Scusi? -
- Nulla di importante ... volevo solo attaccare bottone con una bella ragazza ... e volevo sapere dove va -
La ragazza sorrise, sapeva che probabilmente non era una buona idea parlare con un perfetto sconosciuto ... era come accettare un passaggio o una caramella ... ma non  si sentiva minacciata, le sembrava una persona abbastanza apposto e le piaceva il suo sfrontato senso dell'umorismo:
- In periferia , vado a incidere un CD e mi dia delo tu , non sono così vecchia -
- Come desideri, vale anche per me ... ho solo 28 anni, non sono proprio da buttare via. Come ti chiami?-
- Anke ... tu?-
- Richard. Hai una band? -
- No, aiuterò dei ragazzi a incidere, ma non sono la mia band. -
- Cosa suonano?-
- Punk Rock, io sono più sul metal quindi non mi piace molto, ma spero di farmi conoscere e di avere una band mia un giorno -
- Bello, anche io suono la chitarra in una band, noi vorremmo rivoluzionare un po' il mondo della musica e creare un nuovo stile che faccia vedere al mondo quanto i tedeschi siano bravi, vorremmo cercare di far conocere al resto del mondo una Germania fatta di sentimenti e non solo di odio per gli ebrei, come ora ci vede il resto del mondo, ma anche di amore di rabbia per l'ingiustizia, di desiderio e di tutto quello che caratterizza un uomo e che lo distingue dagli animali -
- Woaaah! Come vi chiamate?-
- Rammstein.-
- Non era il luogo di un incidente aereo o qualcosa di simile? -
- Esatto ... incidente con le frecce tricolore-
- Tu invece dove vai?-
- Dove mi porta il treno ...  non lo so-
- Come non lo sai?-
- In realtà questi sono i momenti in cui scrivo testi delle canzoni e compongo musica, prendo il biglietto per il capolinea e lascio che le rotaie mi mostrino Berlino .. molte volte scendo al capolinea e giro per il paese o la città in cui mi ha portato il destino, osservo i luoghi, le persone ... mi piace osservare le persone, guardare le loro reazioni o i loro gesti quotidiani è per questo che a volte mi lascio trasportare dal treno ... vedere le bambine imbronciate perchè non hanno avuto la bambola nuova appena uscita, gli adulti presi dal lavoro che non hanno tempo per accorgesi del mondo che passa e che cambia, i giovani che cercano di spiegare le ali lontano dai genitori e che fanno di tutto per farsi notare da una società che non li accetta, le ragazze che stanno inesorabilmente andando verso l'età adulta e che si concedono le ultime pazzie prima di diventare donne, le persone anziane che si siedono e sorridono a tutti, che danno le elemosina ai violinisti che salgono in cerca di un po' di sodi per cercare di mangiare almeno un pezzo di pane e le donne incinte che felici siedono accarezzandosi il pancione e aspettano un po' la loro stazione e un po' l'imminente nascita di colui, o colei, con cui condivideranno il resto della loro vita -
Anke era rimasta incantata dalle parole del giovane e fissava i suoi occhi color ghiaccio completamente rapita e in estasi pregava che quella bellissima voce non smettesse mai di farla sentire partecipe del suo monologo:
- Vieni con me.-
Sul volto di Richard si dipinse un'espressione a metà fra lo stupito e l'incredulo:
- Come?-
- Seguimi ... vieni a sentire come suono poi ci facciamo un giro, mangiamo qualcosa e stiamo un po' insieme -
Non sapeva il perchè. Anke davvero non riusciva a spiegarsi perchè si sentiva così atratta da lui, non era per l'aspetto: il maglione nero aderente che lasciava intravedere un fisico palestrato o gli occhi color cielo primaverile che si illuminavano ogni quando esternava un suo pensiero, era la sua arguzia, il fatto che avesse descritto momenti di noia e monotonia come avventure alla ricerca di se stessi, era la sua iompressionante capacità di capire la gente, di vedere oltre la vista e forse di leggere i cuori.
Richard le prese la mano facendola arrossire e le diede un leggero bacio sulle dita:
- Come vuole, signorina-
La ragazza sorrise imbarazzata per quella che voleva sembrare una gentile presa per il culo e che lei trovava tanto affascinante:
- La prossima fermata è la nostra-
Si alzarono e si diressero verso le porte della metro, dopo essere scesi camminarono fianco a fianco silenziosamente fino a raggiungere il palazzo dove Anke avrebbe registrato il suo primo CD e dove la aspettavano un gruppo di punk con creste colorate e borchie in ogni dove:
- Ciao .. tu devi essere Anke e.. lui?-
- Richard, è un amico, è venuto a sentirmi suonare-
- Ok-
Quello che doveva essere il leader li condusse per delle scale verso la sala di registrazione dove, dopo alcune prove, iniziarono a suonare. Più Anke sentiva quella musica e meno le piaceva, tuttavia continuava a suonare passivamente senza alcuna voglia di scuotere la testa o di fare linguacce a un pubblico che esisteva solo nella sua testa, semplicemete quella musica non era la sua, non la sentiva nel cuore e nell'anima, non riusciva a credere che le urla del cantante parlassero di lei, non riusciva a credere che la parte strumentale potesse essere la colonna sonora della sua vita, non pensava che la sua parte, eseguita perfettamente, fosse qualcosa che potesse partorire la sua mente tuttavia, Anke lo sapeva, quello era l'unico modo per diventare qualcuno, l'unico modo per poter, un giorno, poter dire al mondo come la pensava riguardo a tutto quello che accadeva e, chissà, magari poter diventare come Richard che la fissava contento ritmando leggermente col piede.
Finite le registrazioni la ragazza salutò il gruppo e torno a diventare l'unico oggetto di attenzione di Richard, il ragazzo le cinse timidamente la vita e la coinvolse in un abbraccio estremamente dolce dopodichè le posò leggermente le labbra sulla guancia e le sussurrò:
- Sei stata bravissima -
Anke arrossì e nascose il viso sulla sua spalla e si strinse forte a lui, poi si staccò e si voltò imbarazzata:
- Sc...scusa-
- No, figurati ... non mi è dispiaciuto -
Richard rise dolcemente e la sollevò da terra con tanto di chitarra:
- Anzi potrei dire che mi ha fatto piacere -
Rammstein 2  

*****


Hallo, Hallo ...
Ecco il secondo capitolo, in cui compare... wowowo RICHAARD! Sì esatto, proprio il nostro Richard :') Intanto Anke sembra più una persona normale e non una piccola bambina indemoniata. Va beh u.u Vorrei vedere delle recensioni, insomma se proprio non vi fa tanto schifo da non riuscire a leggerla, commentatela, per favore.
Ok, alla prossima ^^
  
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