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Autore: MaxT    09/11/2006    3 recensioni
Una Elyon esuberante e sorprendente torna a cercare le sue vecchie amiche, che si troveranno presto coinvolte in avvenimenti più grandi di loro. Che spaventosa profezia ha pronunciato la Luce di Meridian? Vera è…vera? Dove sono andate le gocce astrali delle W.I.T.C.H.? E’ una storia dove i personaggi assumono diversi ruoli contrastanti, si muovono nel segreto e nell’invisibilità, e le loro motivazioni autentiche si delineano a mano a mano che la storia si avvicina alla conclusione. Note: qualcuno potrebbe considerare OOC Elyon e le gocce astrali. Da parte mia, penso che siano una evoluzione plausibile dei personaggi visti nel fumetto. Aggiornamento: I primi sei capitoli sono stati riscritti nell'ottobre 2008.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le profezie di Meridian' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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7-nuove stelle e vecchie guardiane  
 
Ciao Melisanna, questo capitolo è stato modificato rispetto alla versione originale seguendo i tuoi suggerimenti. Spero che soddisfi di più.
Ho tolto la storia delle vecchie guardiane, che era slegata dal resto della trama; potrebbe essere la traccia per un lavoro futuro.
Ho cercato anche di alleggerire i dialoghi, anche se il clima del capitolo si fa comunque teso, come preludio al successivo, più drammatico.

 

PROFEZIE



 
 

Riassunto delle puntate precedenti 
Elyon si ripresenta a trovare le sue amiche ad Heatherfield. Appare cambiata, esuberante, e racconta del suo progetto di far sviluppare la sua città anche copiando tecnologie terrestri. 
In un attimo di sconforto, racconta di essere angosciata per una profezia fatta da lei stessa, che prevede l'avvento di una nuova tirannia a Meridian. 
L'oracolo raccomanda alle guardiane di essere vicine ad Elyon, che è in un periodo di cambiamento, e di consigliarla bene. 
Poco tempo dopo, Elyon si ripresenta alle amiche, invitandole a cena al palazzo reale. Arrivate qui, si apparta con Cornelia per farle delle confidenze sul suo passato, lasciando le altre in compagnia di Caleb. 
Nel giardino, Irma e Taranee respirano a pieno il polline di alcuni fiori, subendone strani effetti. Caleb rivela che quello è il luogo preferito da Elyon, da quando questa ha ricevuto una misteriosa lettera postuma di sua madre. Da allora, trascura i doveri di regina e fa studi tutti suoi.  Aggiunge che la profezia prevede che lei stessa sarà il nuovo tiranno. 
Cornelia giudica che questi fiori la influenzano negativamente, e dovrebbero essere estirpati. 
Dopodichè, tutte le ragazze vanno a cena con la regina.
Nel corso della cena, Elyon racconta una interessante leggenda sull'origine degli abitanti del metamondo e della stirpe reale.

Cap.7

Nuove stelle e vecchie guardiane




Meridian, terrazzo del palazzo reale

Nella notte luminosa, l’altopiano che si estende a nordovest del castello è visibile fino alle basse vette della catena che delinea l’orizzonte visibile. Sulle cime, vaghe tracce di neve brillano nella notte.
Ogni monte, ogni albero, ogni collina, lo stesso castello ha due ombre nitide che si proiettano sul terreno. Dove queste ombre si sovrappongono, si creano zone nere che sembrano come degli angoli dimenticati dalla creazione del modo.
Non serve la competenza di un astronomo per notare in cielo due stelle luminosissime, più luminose persino della luna piena.

“Altrochè Venere!”, esclama Hay Lin, “ Chissà cosa darebbe Eric per poter vedere questo spettacolo!”.
“Sono favolose!”. Questo entusiasmo ha contagiato anche Irma. “Chissà quanto vi fanno risparmiare di illuminazione stradale!”.
Hay Lin le osserva a lungo, traguardandole con un capitello. “Ma … si muovono? Non sono stelle fisse?”.
“Ragazze, quelle cosiddette stelle sono il risultato di un mio esperimento magico!”.  L’orgoglio di Elyon traspare dalla sua voce. “Ci sono numerosi piccoli satelliti naturali in orbita attorno a questo mondo, poco più che grossi sassi. Io sono riuscita a farne accendere cinque usando un’antichissima magia”.
“Li hai fatti tu?”, chiede incredula Cornelia.
“In un certo senso sì. Ma io ho solo praticato una magia descritta in un antico libro collezionato da Phobos”.
“Da dove viene tutta l’energia che irradiano?”, chiede Taranee.
“Non lo so, ragazze. Sto cercando una spiegazione su ogni genere di libri. Ho divorato gran parte della biblioteca di Phobos, dove sono descritti migliaia di incantesimi, ma non c’è una spiegazione fisica del perché funzionano”. Elyon scuote la testa. “Vorrei capire cosa succede su quei grossi sassi. Sto cercando su libri di fisica, ma l’unica cosa che ci somiglia un po’ è la fusione nucleare. Allora ho fatto un piccolo esperimento”.
Scruta i giochi di ombre sui visi delle amiche. Vi legge stupore e curiosità. Solo Taranee ha già capito l’enormità di quanto sta per spiegare.
“Ho simulato ciò che accade nel cuore di una stella. Ho inserito idrogeno dentro una grande sfera di vetro con una piccola cavità. Ho fatto rimpicciolire la sfera fino alle dimensioni di una palla. La ho fatta levitare via a grande altezza. Poi la ho fatto rimpicciolire rapidamente, comprimendo l’idrogeno dentro finché non è avvenuta la reazione”.
“Quale reazione?”. Irma non sa molto sulle stelle. Forse crede davvero che abbiano cinque punte.
“La fusione dei nuclei”, le risponde Elyon. “Da ogni quattro nuclei di idrogeno se ne è creato uno di elio”.
“E il cambio conviene?”, chiede Irma scettica. Quattro gomitate anonime la zittiscono.
“La luce ha illuminato tutto il cielo di Meridian per un paio di secondi. Siccome era notte fonda, il tuono lontano ha svegliato tutti gli abitanti”.
“Davvero è esplosa?”.
“Sì, Will. Chi ha visto la vampata ha avuto problemi di vista. Anch’io”. Guarda il cielo socchiudendo gli occhi.
“E la gente come l’ha presa?”.
“Non bene. Continuo a percepire pensieri preoccupati. Insomma, vorrei non averlo fatto”.
Le ragazze si guardano. Qualche pensiero guizza tra loro.

Elyon rompe quel silenzio imbarazzato. “Sapete, ho dato i vostri nomi alle cinque stelle artificiali”.
Guarda rapita verso il cielo. Sarebbe delusa a vedere la smorfia di Irma.
“Così Cassidy non è più la sola ad avere una stella tutta sua!”, commenta la guardiana. “Un bell’auspicio!”.
Alla luce degli astri, si vede Elyon inarcare le sopracciglia. “Chi è Cassidy?”.
Will le fa un riassunto. La brevità del suo racconto tenta di minimizzare l’orrore di una sconvolgente storia di gelosia, culminata con l’assassinio di una guardiana da parte di un’altra.
Quando Will smette di parlare, la regina è piena di domande. “Allora è stato il cuore di Kandrakar a corrompere Nerissa?”.
“Non so. Preferisco pensare che sia stato tutto dovuto alla sua ambizione”, risponde Will.
“E non temi che..”.
“Non dirlo! Sì, ci penso. Anche tuo fratello Phobos ha detto che sarebbe finita così. Ma era solo un suo inganno”. Poi, quasi inudibile: “Io prego sempre che fosse solo questo!”.
Si sente un po’ di freddo. Tutte le ragazze tornano al calduccio, in sala da pranzo.
 

Meridian, palazzo reale, sala da pranzo

Will guarda ancora l’orologio. “Le undici e tre quarti! Elyon, ora dobbiamo scappare di fretta. E’ stata una bellissima serata…”.
Elyon sembra essersi ricordata all’improvviso di una cosa.
“Ragazze, se avete ancora cinque minuti, vorrei esaminare le vostre ali, perché credo di avere capito a cosa servono”.
L’idea è accolta con un evidente interesse. Cornelia, in un alone di luce, assume il suo aspetto da guardiana. “Ecco fatto, Ellie”. Si siede su una delle grandi sedie vellutate.
“Grazie, cara. Vediamo…”. Elyon passa la mano destra aperta a pochi centimetri dalla punta di un’ala.
“Cosa stai facendo?”, chiede Will, seguendo con attenzione i movimenti.
“La sto irradiando con la mano. Sì, riesco a seguire l’energia, fluisce verso i muscoli della spalla e del braccio. Continua verso la mano”.
“Ora sento caldo”, dice Cornelia. Volta all’insù il palmo. “Sembra quasi luminoso!”.

Elyon è seria, come un medico che sta per proferire una diagnosi. “Voi guardiane avete poteri magici anche senza trasformarvi, vero?”.
“Sì”, risponde Will, “le prime avvisaglie hanno preceduto la prima trasformazione di quasi un anno”.
“Però sono più tenui”, completa Taranee. “Si esauriscono rapidamente”.
“Ragazze, queste ali fanno la differenza”. Elyon fissa rapita le splendide iridescenze verdi e azzurre. “Captano i poteri che permeano l’ambiente. Rinnovano la vostra energia magica quando viene utilizzata. Sono collegate con le braccia, perché voi usate quasi sempre il palmo delle mani per operare magie”.
“Ellie, posso farle sparire?”.
“Ancora un attimo, Corny”. La Luce di Meridian riprende a fare oscillare le mani su un’ala di Cornelia.
“Che fai? Sembra che le accarezzi…”.
Elyon ritira le mani dall’amica, e le tiene con i palmi affacciati a pochi centimetri tra loro.
Compare un’iridescenza che, in qualche secondo, prende la forma di una copia dell’ala.
Mentre riassume il suo aspetto normale, la guardiana è allibita. “Elyon, cosa hai fatto?”.
“Fidati di me, Corny”. Le sorride, mentre l’aletta fluttua sospesa tra i suoi palmi.
La rassicurazione non ha effetto. “Non mi piace. Elyon, questo non mi piace per nulla!”.
“Scusa, ora la faccio scomparire”. Un lampo di luce, e lo spazio tra le sue mani torna vuoto.
Per la prima volta da anni, Cornelia guarda la sua vecchia amica con diffidenza. “Non sono sciocca. Riprodurrai quell’ala appena io sarò fuori da questo palazzo. Ma perché?”.
“E’ solo un esperimento”, risponde con nonchalance. Poi, guardando meglio tra i giochi di ombre sul viso di Cornelia, si accorge della sua espressione. “Ti prego Corny, non tenermi il broncio. Sai quanto mi fa male”.
Cerca gli sguardi delle altre. Spera di trovarvi un’assoluzione. Capisce, con sgomento, che non è così.
Le guardiane si scambiano occhiate di sfuggita. Dei pensieri guizzano tra loro.
“Ragazze… dite qualcosa!”.

Dopo un lungo silenzio, Will le si avvicina. Le altre si raggruppano alle sue spalle, un passo indietro. “Elyon, posso essere sincera? Credo di parlare a nome di tutte. Stasera ci hai turbate”.
“Cosa…”.
“Ci sembra che il tuo desiderio di … di conoscenza, ecco, ti abbia preso la mano. Non ti ricordavamo così”.
“….”.
Will continua. “Mettiti nei nostri panni. Ci hai parlato di predizioni inquietanti, alle quali credi ciecamente. Fai i tuoi esperimenti su scala grandiosa, senza che servano per soddisfare un vero bisogno, e senza un’idea chiara delle conseguenze”.
“Quelle stelle artificiali… sei sicura che siano così innocue?”, chiede Taranee.
“Cosa dovrebbero fare?”, protesta Elyon. “Orbitano a sessantamila chilometri di altezza!”.
“E sia. E poi quella sfera…”, continua Will. “Tu sai benissimo che sulla Terra quella si chiamerebbe bomba termonucleare!”.
“Soprattutto”, aggiunge Cornelia, “non ci rassicura sapere che passi il tuo tempo in mezzo a tutti quei fiori gialli”.
“Cosa… Ma cosa vi ha detto Caleb di questo?”.
“Niente”, mente. “Ma sai che io conosco le piante. Percepisco che quelle hanno una influenza negativa. Credimi, se te ne sbarazzi è meglio”.
“Ma Cornelia, sono solo i fiori del mio giardino…”.
“Le parole solo fiori sono una grossa sottovalutazione. Guarda l’effetto su Taranee e Hay Lin…”.
Hay Lin, chiamata in gioco, fa una smorfia di disagio. Ricorda vagamente che, in giardino, le sono usciti di bocca commenti che non è il caso di ripetere mai più.
“Eppoi”, incalza Irma, “prevedi che diventerai una tiranna, sei angosciata all’idea, eppure cominci a fare proprio le cose che ci si aspetterebbe da un tiranno. Ti disinteressi della tua gente. Ti isoli nel giardino di Phobos. Leggi i suoi libri. Costruisci una...”.
Un calcio discreto di Will interrompe l’infelice intervento.
Elyon le guarda a bocca aperta. “Ma non ve l’ho detto io, che sarei … ”. Abbassa lo sguardo, storce la bocca. “E’ stato Caleb, vero?”.
Un cameriere in livrea sta per entrare con un vassoio di bibite. Non sappiamo che cosa ha percepito, ma è bastato per farlo desistere ed andare via discretamente.
“Ma no!”. Will cerca di recuperare la situazione. “Noi pensiamo solo che tu stia bruciando le tappe. Abbiamo paura che qualche magia troppo potente possa sfuggirti di mano”.
“Hai tanti anni davanti a te”, aggiunge Hay Lin. “Perché vuoi provare tutto e subito?”.
“Will, non sforzarti di addolcire la pillola. Ho capito. Tu pensi che prima o poi ci troveremo a combattere su fronti opposti”. Appena dette queste parole, la regina ne sembra spaventata.
“Cosa dici?”. Will, sorpresa, scruta il viso turbato di Elyon. “Noi ti stiamo solo dicendo le nostre impressioni”.
“E’ per onestà nei tuoi confronti”, aggiunge Taranee.
Elyon cerca lo sguardo di Cornelia. L’amica le sorride, ma è un sorriso velato dal dubbio.
 

  
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