Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: FeBookworm    14/04/2012    8 recensioni
Eccomi qui con il seguito ( tanto atteso spero!) di "Cuore e Ragione".
In questa storia vedremo come i piccoli Draco, Hermione, Blaise e James affronteranno dei nuovi anni ad Hogwarts e di come i poteri di Draco non andranno perduti. Di come, anzi, saranno utili all'ormai adulto Harry Potter.
Dal Prologo:
"Ma quelle voci, quelle luci argentate che lo proteggevano…Tutto nell’insieme facevamo parte di un qualcosa che lui non era ancora in grado di capire.
Quattro anni sono troppo pochi per rispondere a delle domande così grandi.
Forse, un giorno Draco avrebbe trovato la via…Avrebbe trovato tutte le risposte…
Per ora bastava tenere la sua testolina bionda protetta da tutti quegli sguardi e nascosta dal mondo.
Tom come sempre sapeva come proteggerlo.
Tom sapeva sempre tutto.
[....]
“I suoi poteri non rimarranno assopiti per sempre.”
“Ne sono consapevole, Cromo.”
“Prima dei suoi diciotto anni, Iride. Ricordalo. Draco dovrà ritornare ad essere l’Ultimo Oracolo.”
Genere: Avventura, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un capitolo un po' lungo, spero vi piaccia.
Grazie mille a Francy, giratempo94 e potterfan per le uniche tre recensioni al capitolo precedente.
Mi shento molto triste a riguardo. 
Sholo tre????????????????' T_T

*Tom:Così impari a spadellarmi!ù.ù
Fede: ma se è l'attrazione principale!"
Tom: Non è vero!
Fe: Guarda che ti faccio morire!
Tom: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO *Mi padello da solo!*

 
Buona Lettura!

Capitolo 3.



 

Harry Potter camminò velocemente per i corridoi di Hogwarts. Gli faceva un certo effetto rivedere quel posto. Gli sembrava di essere tornato piccolo anche lui insieme a Blaise, Draco e Hermione.
Fuori dall’infermeria c’era suo figlio James con le mani nei capelli.
“Jamie…” iniziò a dire.
“E’ colpa mia, papà. Non mi ricordavo più che Hermione ha paura dell’acqua. E’ colpa mia…”
“Non ti disperare, James. Mione ha solo la febbre alta…e un grande spavento. Ma è una ragazza forte, ce la farà. Vai a riposarti adesso.”
Il piccolo Potter annuì e se ne andò in dormitorio.
Prima che suo padre entrasse però gli disse:”Sta attento, papà. Malfoy non fa avvicinare nessuno a Mione. Si crede chissà chi solo perché l’ha salvata.”
Harry scosse la testa ed entrò.
Sta solo proteggendo il suo Cuore, James. Un giorno te lo spiegherò.
Appena Harry guardò dentro, notò come Draco guardava Hermione. Come se fosse la sua Mente e la su Anima.
Come se dal respiro di Hermione dipendesse anche quello di Draco.
Soprattutto Harry notò gli occhi di Draco. Vitrei, con le pupille dilatare e le iridi quasi bianche.
Gli occhi dell’Oracolo.
“Sfregiato” sibilò Draco con disprezzo.
“Draco…Ti prego, calmati.”
Calmarmi????????? Tuo figlio ha appena rischiato di far affogare la mia Anima!” urlò, lasciando fuoriuscire dal suo corpo un’aura di Magia Pura.
“Lo so, Draco. Mi ricordo molto bene quanto tu la ami e di quanto lei sia importante per te. Ma James…”
“James Potter è un idiota! Credevo che Weasley fosse il Re dei Coglioni e invece…la corona va a tuo figlio! Si crede tanto un figo perché è il figlio del Bambino Sopravvissuto, ma non sarà mai come te!”
Harry non ebbe più il coraggio di guardarlo in faccia. La preoccupazione di Draco per la malattia di Hermione si stava trasformando sempre di più in un dolore immenso. Perché dentro quel corpo c’erano due Anime e due Menti che coesistevano. Il vecchio e il nuovo.
Chi sapeva e chi no.
E questo per un corpo solo era troppo da sopportare.
“Hai la minima idea di quanto sia frustrante sapere che lei  era tua, ma adesso è di quel cretino di tuo figlio?”
“Draco…io…lo so. Posso capirlo, mi dispiace per James…Io…”
Sta zitto” sibilò di nuovo.
“Cosa?”
“Io…” Draco iniziò ad urlare. Si mise le mani nei capelli e iniziò a muoversi per la stanza.
“Draco…che cosa ti succede?”
“Lasciatemi! Io non voglio! Io…ho solo tredici anni! Non li voglio i vostri stupidi Poteri! Lasciatemi!!!”
Harry tirò fuori la bacchetta e fece una stella a sette punte su di un muro:”Dea Iride…non lasciarlo proprio ora. Ti prego, non ora…”
“D-draco…” sussurrò una voce debole.
Il corpo muscoloso di Draco si girò verso quella voce e tutto il dolore sparì con la consapevolezza che Hermione si era svegliata.
“Sono qui…Come ti senti?”
“Ho freddo…”
Draco spostò le coperte e si mise nel letto con lei. L’abbracciò e cercò di darle un po’ di calore dal suo corpo gelido da Serpe.
Harry sorrise e li lasciò soli.
D’altronde non si possono separare la Mente dall’Anima.
 
***********************
Quarto anno.
 
Draco e Hermione camminavano fianco a fianco per i corridoi di Hogwarts. Lui cercava sempre di non lasciarla sola, dopo che Raphael Jordan aveva tentato di farle del male.
Lui si era preso una cotta per lei, non ricambiata. E così Jordan aveva pensato bene di fargliela pagare. Perché il problema era Hermione, non lui.
Patetico.
“Draco…tu l’hai mai baciata una ragazza?” chiese timidamente Hermione, nascondendosi sotto la massa riccia dei suoi capelli.
Il Serpeverde la guardò per un momento e poi sospirò:”Non è una cosa importante, Herm. Devi farlo quando sarai pronta.”
“Ma in pratica sono l’unica del nostro anno a non averlo ancora dato…Il primo bacio, intendo.”
“E chissene frega. Insomma…io il mio primo bacio l’ho dato per via di una scommessa fatta con Blaise. E non è stato un granché. Il tuo deve essere memorabile.”
“Ma James mi prende in giro. Dice che sono la solita santarellina e che se non mi sbrigo…io rimarrò zitella con il mio gatto e i miei libri.”
Draco la fece fermare e la guardò dritto negli occhi. Oro e Argento si fusero per un solo momento e fu come se tutto non esistesse al di fuori di loro due.
“Ascoltami bene Herm, perché non lo ripeterò. Tu non devi farti suggestionare da quello che dicono gli altri, okay? Tu devi fare solo quello che ti senti, agire liberamente senza dar peso alle parole degli altri. E Potter è proprio un idiota se crede che tu non ti sposerai e rimarrai zitella. Sei una delle persone migliori che io conosca e chi ti sposerà sarà la persona più fortunata di questa terra.”
Lei gli sorrise con le lacrime agli occhi e lo abbracciò. Lui la tenne stretta a sé e cercò di darle un po’ di quella sicurezza che a lei mancava.
Ma poi improvvisamente un forte mal di testa lo invase. Altre immagini nella sua testa si andarono a creare.
Si girò verso gli occhi di ghiaccio di lui e catturò le sue labbra glaciali.Poteva mai il ghiaccio bruciare più del fuoco come le labbra di Draco sulle sue?Poteva mai un uomo amare così intensamente e così completamente una donna?Sentì la lingua di Draco farsi strada nella sua bocca e avvolgerla e scaldarla...e renderla viva come non mai. Sentì il tocco freddo e scottante di lui sulla sua pelle fredda.Più di tutto sentì tutto l'Amore che lui le stava dando...“Sei la mia Regulus, Herm. Sei ciò che manca alla mia costellazione. Un Cuore. La Ragione non mi interessa. Ce l'ho già. Io sono l'Eltanin, tu sei la Regulus che mi manca. Il mio Cuore. La mia stella...”
 
“Draco…Di nuovo il mal di testa?” chiese teneramente Hermione.
“Si…ma…non…non preoccuparti. Io…Senti, ti spiace se…me ne torno in dormitorio? Io non…mi sento tanto bene…”
“Si…si certo. Senti…dovresti parlarne con Tom. Lui saprà che cosa fare…”
 
“Harry…tu lo sai che Sirius vorrebbe esserne informato. Dei tuoi sogni”
 
Draco sentì di nuovo la voce di Hermione. Perché si preoccupava per Potter Senior?
Tom.
Lui sapeva sempre tutto. Doveva dirglielo…
 
*****************
 
Quinto anno.
 
Tom ricevette una lettera proveniente da Hogwarts e questo lo preoccupò.
In genere lui e Draco comunicavano grazie al camino oppure tramite i due specchi come quelli di Sirius.
Ma mai per lettera.
Draco aveva paura di essere intercettato. Si ricordava di aver usato uno stratagemma simile…in un sogno…
Draco non poteva sapere di averlo utilizzato con Blaise durante l’anno della Guerra.
“Una lettera da Hogwarts, Thomas?” chiese Lucius dal suo quadro.
Il giovane Malfoy annuì. La aprì e rimase ghiacciato.
“E’…da parte di Silente…”
La lesse mille volte per rendersi conto di quello che in realtà era successo. Non poteva essere possibile…
“Draco…E’ successo qualcosa a Draco?” chiese Narcissa perdendo tutto il contegno di una Purosangue.
“Lui…gli hanno visto il Marchio, papà.”
Gli occhi azzurri di Thomas, simili a quelli di Narcissa, si scontrarono con quelli grigi di Lucius.
“Gli hanno fatto qualcosa?”
Tom distolse lo sguardo. Non di nuovo…
Thomas!
“Lui…stava difendendo Hermione. E non si è accorto di non aver messo la fascia che lo nascondeva. Un ragazzo del settimo anno l’ha visto e…si insomma…zia Bella gli ha distrutto tutta la famiglia…”
“La colpa è ricaduta su Draco” concluse Lucius.
“E su Blaise. Ma Draco l’ha protetto…”
“Tipico del nuovo Draco” sussurrò Narcissa con un sorriso nascosto.
“Gli hanno…lanciato delle Cruciatus.”
Cosa? Come hanno osato?” ringhiò Lucius.
Draco era suo figlio. Il suo erede.
“Corri da lui, Thomas. Non lasciarlo solo.”
 
 
“Dov’è?” chiese Tom entrando nel dormitorio di Serpeverde.
“In fondo al corridoio” rispose un ragazzo del primo anno.
Tom entrò in quella camera che sapeva già di malato. Blaise era al suo fianco, come sempre. Gli passava un panno bagnato sulla fronte ogni cinque minuti.
“Mamma…mamma…” iniziò a sussurrare Draco:”Mamma…Accendi il camino…Fa freddo.”
A Tom si strinse il cuore. Di nuovo quella frase.
Tom mise una mano sulla spalla di Blaise:”Va’ a chiamarla, Bla. Lo sai anche tu che ha bisogno dell’unica cosa in grado di…farlo respirare.”
Gli occhi marroni di Blaise si incupirono. Aveva provato a fare di tutto per Draco…ma forse Hermione era la soluzione migliore.
Rimasto solo con Draco, Tom iniziò a togliergli i capelli sudati dalla fronte.
“Adesso la mamma lo accende, Dra. E’ questione di minuti.”
“Thomas…Tom…”
“Sono qui. Tranquillo…sono qui…”
Gli occhi argentei di Draco si aprirono di scatto. Aveva le pupille dilatate e le iridi quasi bianche.
“Loro stanno arrivando. Loro hanno bisogno di me. I pianeti si stanno allineando, Tom. L’Oracolo deve tornare.”
“C’è ancora tempo, Dra. Loro possono aspettare.”
“Ti sbagli, Thomas” sentenziò una voce dietro di lui.
Tom si girò e i suoi occhi azzurri furono colti da una sorpresa enorme.
Una donna stava davanti a lui. Indossava un lunghissimo mantello medievale con il cappuccio che non permetteva di guardarla in volto.
“Non c’è più tempo. Non possiamo più aspettare.”
“Ancora un anno. Ti prego…concedigli ancora un anno.”
“I pianeti saranno in linea durante il suo sesto anno, Thomas. O adesso o tra pochi mesi.”
“Iride…ti prego…”
“Al suo sesto anno, Thomas. Il discorso è chiuso.”
La dea protettrice degli Oracoli sparì, così com’era arrivata. Come la febbre di Draco.
“Sono qui!” urlò Hermione entrando in camera.
Tom sorrise, guardando il suo Angelo addormentato.
“Mi spiace averti fatto chiamare per nulla, Hermione. Adesso è passata. Però lui senz’altro sarà contento di trovarti qui al suo risveglio.”
Tom si alzò e fece per andarsene.
“Thomas…resta. Draco sente tanto la tua mancanza. Sarà contento di trovarti qui.”
Tom annuì e si sedette sulla poltrona. D’altronde era ancora un fratello maggiore.
 
*******************
 
Sesto anno.
 
Era da mesi che Draco aveva strane visioni. Sognava di persone morte ormai da tempo, ma lui era tra esse. Aveva visto il signor Potter da giovane che veniva deriso da lui e da altri ragazzi di Serpeverde. Aveva visto Ron Weasley che combatteva contro di lui durante la Seconda Guerra Magica.
Com’era possibile tutto questo?
Inoltre disegnava molto spesso, quand’era sovrappensiero, una stella a sette punte.
Tom gli aveva detto che era normale. Mamma aveva cresciuto Tom con il mito della dea Iride e Tom l’aveva passato a lui.
Il suo subconscio stava facendo tutto il resto.
Ma Draco non ci credeva.
Stava ancora pensando a questo quando improvvisamente sentì una voce di donna che lo chiamava.
Una voce che lui non aveva mai sentito prima.
Sentì una forte fitta alla testa e i suoi occhi divennero vitrei e spenti.
Occhi da Oracolo.
Si avvicinò al muro e con la bacchetta disegnò una stella a sette punte. Subito dopo intonò sette versi di una canzone che comprendesse tutte e sette le note.
 
This is loud, this is cold
this is endless and I know
growing up has just begun.
But there is a place
we could find
where this pain is useless
and we’ll for ever be the young
 
Una luce argentata fuoriuscì dalla stella.
Una giovane donna con i capelli lunghi, neri e ricci e due occhi argentei come i suoi. E a lui sembrava di conoscerla già. Di conoscerla da sempre.
“Ciao Draco. E’ da un po’ che non ci vediamo”.
“Iridion…” sussurrò.
La dea annuì:”Vieni fuori con me, Draco. Devo ridarti ciò che è tuo.”
Se ne stavano in piedi davanti al Lago Nero. Draco sentì la Terra accoglierlo, l’Acqua acclamarlo, l’Aria urlare il suo nome e il Fuoco coronarlo Re.
“Gli…Elementi dell’Oracolo” sussurrò Draco.
Iride annuì:”Esatto, giovane Malfoy. Sono tuoi.”
Le pupille di Draco si dilatarono e le sue iridi divennero bianchissime:”Iridion…Tu e Cromo mi avete riportato in vita…”
Iride si spaventò. Non si aspettava che Draco riacquistasse la memoria così presto. Ma d’altronde lui era l’Ultimo Oracolo. Una continua sorpresa.
“Così come Hermione e Blaise. Perché?”
“Meritavi una seconda possibilità, così come la tua Mezzosangue…Ah, tra parentesi. Cromo ha modificato il suo sangue. E’ una Purosangue a tutti gli effetti.”
“Sai perfettamente che non era quello il problema, Iris.”
“Lo so. Ma Cromo si sentiva caritatevole quel giorno.”
Draco si guardò le mani e poi alzò gli occhi al cielo:”Ridammi tutti i miei Poteri, Iris. Ne sento la mancanza.”
“Credevo che fossero una scocciatura, Draco.”
Il giovane Malfoy ghignò:”Una meravigliosa scocciatura. L’anno prossimo mi attende una sfida molto importante. Tu lo sai.
Anche Irise ghignò:”Ti restituisco i tuoi Poteri, Draco. Fanne buon uso.”
La Magiafece ritorno nel corpo del sedicenne Ultimo Oracolo. Ogni particella del suo corpo ne vene impregnata. E, con solo uno sventolio della mano, lui fece alzare un vento potentissimo e fece scoppiare un forte temporale.
Ghignò quando le prime gocce gli bagnarono il viso.
Era tornato.
E adesso voleva proprio sapere se Potter jr. osava sfidarlo di nuovo.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: FeBookworm