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Autore: Snafu    16/04/2012    3 recensioni
Siete stanchi della solita routine? Under Pressure? Avete bisogno di una bella vacanza? Non ne potete più di sentir parlare di Dorothy e Roger? Di Roger e Dorothy? Vi state chiedendo chi sia in realtà MrBadGuy? Perché Midori ha perso la sua ispirazione? Perché Cath sia ancora in questa sezione ad assillarvi? Bene, allora questa è la fanfiction che fa per voi!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo IV
«Turn me around and take me back to the start,
I must be losing my mind.
Are you blind?
»
- Guns n’ Roses, Paradise City.

Il momento della partenza era ‘finalmente’ arrivato.
Il raduno, ovviamente, era davanti casa Staffell, e dove altrimenti?
Non appena scorse l’auto dello zio alla fine della via, Midori si catapultò giù per le scale, rischiando di rompersi il naso sul serio (almeno avrebbe avuto una buona ragione per giustificare i suoi dissanguamenti).
«Buongiorno Midori!» esclamò lui.
«Buongiorno Roger...»
Il biondo indossava un paio di infradito, una camiciola a fiori tropicali, un costume da bagno che gli copriva le gambe fino alle ginocchia, un cappello di paglia e gli immancabili occhiali da sole, nonostante fossero le cinque del mattino e il sole non fosse ancora sorto... ma questa è un’altra storia.
«Quella è la tua valigia? Vieni, la mettiamo dietro. MrB?»
«Ovviamente non si era ancora preparata la roba e adesso sta gettando oggetti random all’interno di una borsa a caso» raccontò la sorellastra con un sorriso divertito stampato sulla faccia.
«Tale padre, tale figlia. Ho fatto lo stesso anch’io... spero solo di aver messo tutto l’occorrente. Oddio, ho preso la protezione? Non credo che nella giungla vendano quel tipo di protezioni...»
«Che tipo di protezioni?» domandò Midori basita.
«Eheh...» sul viso di Roger si dipinse un sorriso da inguaribile marpione.
«Brutto scemo metti quella valigia nel bagagliaio e smetti di traviare la mente di tutte le mie nipoti!» esclamò Deaky, colpendolo violentemente dietro la nuca. «Oh, la mia piccola Midori ma guardati, sembri quasi tua madre quando... OMMIOSANTISSIMODIO quello che scende dall’auto è Dave Dilloway? Scusa, devo andare.»
«Neanche avesse visto il Papa...» commentò John, stizzito.
«Buongiorno a tutti!» salutò cordialmente Frankie, irradiando la sua solita felicità su tutti quanti. Lei e Brian erano appena scesi dall’auto, insieme a Dave.
«Buongiorno un corno, sono le cinque del mattino, dobbiamo andare nella giungla e tu ti sei portato dietro quella macchina infernale che rovinerà le mie vacanze.» replicò offeso il bassista, indicando Dave senza riserve.
«Mi sembri un po’ agitato,» commentò la verdina (beh, si dice la morettina, la biondina, la rossina, si dirà pure la verdina, io credo), grattandosi la testa «non ti lascerei mai guidare in queste condizioni. BriBri, possono venire in macchina con noi fino all’aeroporto? tanto abbiamo due posti liberi!»
L’altro rispose affermativamente con un sorriso, scoprendo la dentatura perfetta e un moto omicida scosse il nostro John.
Da quella via arrivò anche Padme, con Jim e Freddie.
«Cos’è qui, oh, il raduno dei motociclisti?» si lamentò Cath, accortasi che il suo giardino era invaso da auto, da BEN tre auto. Mai avuti così tanti ospiti.
«Ma se siamo tutti su quattro ruote...» commentò Roger perplesso. «Insomma, il tuo pseudo-marito?»
«Sta cercando di chiudere la nostra valigia. Sarà giù a momenti.»
«Andiamo tutti insieme all’aeroporto, no? Tanto in cinque ci stiamo nella mia.»
«Ti prego mamma...» supplicò Midori.
«Va bene. Ma Tim sta davanti. Lo sapete che soffre il mal d’auto.»
«D’accordo...»
«Certo che ce l’ha proprio tutte eh.»
Deaky intanto aveva trovato il coraggio per presentarsi a Dave. Lui, un tipo festaiolo, tanto festaiolo che era stato soprannominato Rave, accettò con piacere la nuova fan.
«Sai, quando facevamo il giochino nomi cose città e mettevamo i personaggi famosi, io alla D mettevo sempre Dave Dilloway e beccavo doppi punti!» esclamò. Aveva gli occhi a forma di cuoricino.
-Beh, poteva comunque scrivere John Deacon...- farfugliava suo marito geloso, in preda ad una crisi.
Da quella via uscì anche MrB. trascinandosi dietro un baule modello Harry Potter. Stava scavando un solco nella terra umida del giardino fino all’auto del padre.
«Meno male che avevi detto a me di portare l’essenziale...» commentò sarcastica Midori.
Roger stipò anche la valigia di MrB. nel bagagliaio.
«Bene, è pieno, direi che possiamo chiuderlo...» asserì soddisfatto.
«Sì, e la nostra valigia?» domandò Cath, un po’ preoccupata.
«No problem. La mettiamo sul portapacchi, la lego io.»
«Perché ho tipo... un brutto presentimento?» domandò Frankie. Se c’è una cosa che ho imparato da questa sezione, è che Frankie ha sempre ragione.
«Se ti consola ce l’ho anch’io» la rincuorò Padme.
«Senti, ma tanto voi avete un paio di posti, no? Possiamo metterla lì?» propose la Cath.
«Mi piacerebbe, ma sai, quando c’è Freddie sai in quanti partiamo, ma non sai mai in quanti arriviamo...» rispose dispiaciuta Padme.
«Capisco.»
«Salve a tutti!» esclamò Tim Staffell, tutto stranamente e sottolineo ancora stranamente felice. Tutto cambiò quando lui e Roger si accorsero di essere vestiti uguali.
«Tu, razza di... prima mi rubi la fidanzata, poi metti al mondo la donna della mia vita quando io sono troppo vecchio per sposarla, e poi ancora ti vesti come me!!!» strillò Roger, svegliando praticamente tutto il vicinato. Stava per scoppiare una rissa, ma Midori intervenne, per una volta imponendosi sugli altri, nonostante fosse la più giovane.
«No, no, scusa, ci sono dei punti che mi sono piuttosto oscuri nel tuo discorso, del tipo ‘ metti al mondo la donna della mia vita’, che significa?»
«Te sei proprio cieca eh. Si vede che il nostro legame di parentela è destinato a stringersi sempre di più...» commentò MrB. che, per essere solo le cinque del mattino, sembrava capirci anche troppo.
Ma, ricordiamolo ancora una volta, Midori era la più piccola della comitiva, quindi nessuno si curava di quello che diceva, e la sua domanda, seguita da un breve istante di silenzio, fu subito soppiantata dalla dichiarazione di Cath che avvertiva il marito che avrebbero fatto il viaggio con Taylor.
«Oh, una brutta notizia alla volta per piacere...» commentò Staffell.
«Ah e poi la nostra valigia andrà issata là sopra.»
«Cosa non ti era chiaro quando ho detto una brutta notizia alla volta?»
   
 
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