Maya si irrigidì alla vista dell'altra giovane donna, ma i visi rilassati di Masumi e Hijiri riuscirono a calmarla un pò.
- Salve, signorina Shiori.- rispose la ragazza con diffidenza.
La giovane donna sospirò, non sarebbe stato facile dire tutta la verità a Maya , ma se voleva iniziare una nuova vita con l'uomo che amava doveva chiudere con le menzogne del passato.
- Devo dirti qualcosa di molto importante.- cominciò Shiori con voce grave.
- Sono altre bugie? - chiese Maya risentita, non poteva dimenticare tutti i trucchi e i tranelli che quella donna aveva usato per separarla da masumi.
- Ascolta cosa ha dirti.- la esortò Masumi al suo fianco.
Maya gli strinse la mano e si volse verso la rivale, in silenziosa attesa.
Shiori iniziò il suo racconto, man mano che andava avanti il viso di Maya diventava sempre più pallido, guardava la donna come se non l'avesse mai vista prima.
- Non può essere mia sorella! - esclamò abbacinata, era tutto così assurdo, sembrava un incubo.
- Ho avuto la tua stessa reazione quando l'ho scoperto due giorni fa.- confessò Shiori mestamente, - credimi non sapevo che fossimo sorelle.-
Maya le credeva, ma si sentiva schiacciata da quella verità così grande e sconvolgente.
Shiori guardò Masumi, - chiedo anche a te di perdonarni, masumi- disse con un filo di voce, - Mi odierete per quanto sto poer dirvi...- sussurrò facendo un profondo respiro, si rivolse a entrambi , abbassò lo sguardo, - mi vergogno di quanto sono stata spregevole.....quella notte a New York..-
Maya sentì una fitta al petto, le faceva amcora male ripensare alla notte che Masumi aveva trascorso con Shiori, - non continuare.- rispose la ragazza, - non voglio sapere.-
Shiori scosse il capo, - Maya , - continuò l'altra giovane, - tra me e Masumi non è mai accaduto nulla.....io ho mentito.-
Masumi sentì il cuore allargarsi, Karato non si era sbagliato, Shiori era stata sincera.Maya spalancò gli occhi,non riuscì a pronunciare una sola sillaba.... non era successo niente.... Masumi non l'aveva tradita....
Notando la sua espressione smarrita Shiori le raccontò tutto, non le nascose nulla, neppure il ruolo di Yu in tutta quella faccenda.
Maya guardò Masumi, se da una parte era ancora smarrita per tutta quella storia assurda dall'altra era immensamente felice.
Lei lo aveva perdonato a prescindere dal presunto tradimento , ma sapere che non era successo nulla la riempiva di felicità.
- Non ho potuto .- continuò Shiori con la voce incrinata, - perchè solo in quel momento mi sono resa conto che non avevo mai amato Masumi.- si volse verso Karato e gli sorrise timidamente,
- Ho capito che Masumi rappresentava quasi un capriccio, una sorta di antidolorifico per il mio passato.-
Maya guardò òa giovane...sua sorella...sembrava ancora incredibile.
Sentimenti contrastanti assillavano il suo giovane cuore, nutriva ancora rancore per tutti gli intrighi e le menzogne tramate da lei, ma doveva anche darle atto che aveva avuto coraggio a voler confessare la verità ,si era messa volontariamente in gioco.
Il suono di un cellulare ruppe quel momento di riflessione.
Era il cellulare di Masumi.
- Pronto ! - esclamò il giovane riconoscendo il numero del padre.
- Masumi ci sono problemi.- lo informò il vecchuo.
- Di che si tratta? - chiese il giovane .
- Uno dei miei uomini ha visto Yu Sakurakoji nei pressi di Villa Hajami e ha visto che il ragazzo veniva trascinato su un auto scura e portato via.-
- Lo ha seguito, mi auguro.- rispose Masumi, aveva un brutto presentimento.
- Certo.- rispose Eisuke, - ma purtroppo il nostro uomo ha perso le tracce dell'auto.-
- Maledizione! - imprecò Masumi, questa proprio non ci voleva, pensò tra se, - Arriverò a tokio prima possibile.- disse con fare sbrigativo, - non fate nulla prima del mio ritorno.-
- Ti aspetto.- rispose il padre riagganciando..
- Che cosa è successo? - chiese Karato , aveva intuito che qualcosa non andava.
- Ve lo spiego per strada.- rispose Masumi , prendendo la giacca, - Dobbiamo tornare immediatamente a Tokyo.- guardò Karato,
-Andremo con la tua auto, la mia darebbe troppo nell'occhio.-
L'altro giovane annuì.
Masumi guardò Maya, lesse agitazione nei suoi occhi, - Stai tranquilla, amore mio.- la rassicurò con un sorriso, - Presto finirà tutto te lo prometto. - le prese la mano e si incamminò con lei verso l'uscita.
Maya strinse quella mano, solo accanto a lui si sentiva protetta , adesso che anche l'ultimo dubbio era stato fugato, sapeva che niente e nessuno li avrebbe mai separati, non dopo tutte le prove che avevano superato.