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Autore: xhazzasharibo    17/04/2012    1 recensioni
Gli sfiorai le labbra con le mie «sarai per sempre mio, vero?» lui mi guardò «quando questo gioco del cazzo in cui ci hanno immischiati finirà giuro che sarà per sempre.» fece un sorriso, di quelli finti, tanto per accontentarmi «mi dispiace di averti messo in questa situazione selene, giuro che ne usciremo.» in quel caso sorrisi io «payne, non preoccuparti, io ti amo e questo conta.» e lo baciai, mentre le prime lacrime cominciavano a scendere, perchè sapevo che quello sarebbe stato l'ultimo bacio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Save me from nothing i've become.

«primo capitolo.


La voce del mulatto che pronunciava il mio secondo nome mi risuonava in testa, ero convinta che fosse soltanto frutto della mia immaginazione, finchè degli occhi color cioccolato non cominciarono a fissare i miei, così profondamente da farmi svegliare da quello stato di oblio che mi avvolgeva

 «Marie, porco buddah! Non mi rispondevi, ero seriamente preoccupato.» mi disse, mentre si sedeva vicino a me incrociando le gambe come un indiano.

«Ma fammi il piacere Jawaad!» risi nervosa, e lo spintonai cercando di essere il più convincente possibile.

«Selene Marie Santiago, non me ­la racconti per niente giusta.» mi guardò, avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
«Zayn Jawaad Malik, avresti dovuto imparare dopo un anno di relazione che non puoi avvicinarti così a me lasciando i miei pensieri insoddisfatti.» gli sorrisi, ma la sua reazione non fu quella che avevo sperato.

«Senti Marie, non voglio fare finta di stare bene quando non è così, io so cosa è successo ieri sera, e sinceramente non mi va a genio, solo perché sono partito per New York due settimane non ti ha dato il minimo diritto di fare..beh, quello che hai fatto.» si alzò, mettendondosi le mani nelle tasche e cominciò a guardarmi, in attesa di una risposta, ma quale risposta? Non sapevo cosa era successo la scorsa notte, e quindi l’unica cosa che potevo fare era fissarlo, senza dire nulla, aspettando che quel silenzio fosse stato da ambiasciatore di pace tra di noi, che da circa quattro mesi aveva cancellato dagli amici di facebook la nostra relazione.

«Chi erano quei due ragazzi, Selene?» quel silenzio che mi sembrava interminabile, fu spezzato dalla voce del mulatto, che cercava in tutti i modi di non versare una lacrima, e che distolse lo sguardo dai miei occhi color ghiaccio per non mostrare la sua debolezza.

«Io non lo so, credimi.» abbassai lo sguardo, non trovando il coraggio di guardarlo, di guardare tutti i suoi muscoli tesi, le sue mani strette a pugno, che avevano voglia di incontrare il loro sacco nella camera di Malik, ma abbassare lo sguardo non mi permise di vederlo avanzare verso di me, me ne accorsi soltanto quando mi prese per i polsi e mi alzò, provocando un dolore fortissimo.

«Come hai potuto? COME? Sei come tutte le altre, sei una troia, ah sì, non l’hai capito? Aspetta che te lo ripeto: SEI SEMPLICEMENTE UNA TROIA.» mi sputò tutto il suo dolore in faccia, mentre io piangevo per le fitte che mi provocava la sua stretta, mi dimenai il più possibile, e riuscì finalmente a liberarmi da quelle mani che avevano lasciato un grande livido sui miei polsi, dove poco tempo prima c’erano dei tagli.


«Mi dispiace, scusa.» mormorai di fretta, e corsi verso l’uscita del parco, cercando di non voltarmi, e vedere il volto del ragazzo che mi aveva reso felice per così a lungo.
Uscita dal parco non sapevo dove andare, non volevo tornare a casa e mi incamminai verso la gelateria, ero sicura che un gelato mi avrebbe fatto nient’altro che bene, quando arrivai, vidi seduto ai tavolini un ragazzo dal volto troppo familiare

«Niall Horan.» mormorai forse a voce troppo alta, visto che lui mi guardò e mi sorrise.

«Oh, piccola Selene, che fortuna rivederci.» mi sorrise beffardo e mi invitò a sedere. 

«Allora non ti sei dimenticato di me, eh?» continuò a parlarmi con quel sorriso stampato in faccia, e lentamente mise la mano sul mio gluteo nudo, e cominciò a sfiorarlo dolcemente.


«this is my space:
 allora ciao ragazze, scusate gli eventuali errori grammaticali è che lo scritto di getto, all'inizio avevo in mente che il ragazzo del parco fosse Liam, che trovavo più adatto nel ruolo di ragazzo ferito, ma poi ci ho ripensato scambiando i ruoli dei due ragazzi e quindi la parte del ferito è toccata al mulatto, so che vi domandate cosa sia successo la sera prima, anche selene se lo chiede, quindi pazienza, arriverà il momento che sia voi che la protagonista verrete a conoscenza della verità u.u
domani è il mio compleanno e quindi non so se avrò il tempo di scrivere, quindi il secondo capitolo lo avrete soltanto giovedì.
con tanto amore,
silv.
 

  
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