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Autore: LadyOA    18/04/2012    4 recensioni
“...nel cuore nascosto a occhi oscuri, protetta dal Hito no ushi e dal labirinto...si nasconde la fonte della salvezza...solo a coloro che hanno il cuore nobile la via sarà concessa...”
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chopper, Nuovo personaggio | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente!!! Questa piccola storia la dedico alla mia querida (ZOMI), mentre leggevo le sue bellissime fic non so perché mi è venuta in mente ^^ sarà in 2 capitoli ^^ il prossimo lo pubblicherò al mio ritorno ^^ besos!!!

Hito no ushi

Ormai i 2 anni di separazione erano passati e dopo la ricongiunzione di tutti i membri della ciurma, la navigatrice e lo spadaccino non erano più riusciti a nascondere i loro sentimenti, da quel momento passarono mesi, le avventure continuarono, la vita per loro continuava normale fino a quando...Nami non scoprì di essere incinta di 4 mesi! Questo lo sapevano solo lei e Chopper, quando il piccolo medico le aveva detto cosa le stava accadendo in quel preciso momento mille emozioni l’avevano colpita gioia, preoccupazione. Non sapeva cosa fare perché non sapeva come avrebbe reagito Zoro, perché non sapeva come avrebbe fatto! Erano pirati! Un bambino su una nave pirata non era una cosa buona! Chopper le aveva detto che non ci sarebbero stati problemi, che tutti l’avrebbero aiutata ma soprattutto che Zoro sarebbe stato contento! Da una parte Nami sapeva che Chopper aveva ragione ma era meglio aspettare per dirlo a Zoro e agli altri, infondo erano appena giunti su un’isola era meglio dirglielo quando avrebbero ripreso il largo.

L’isola su cui attraccarono non era abitata da persone, da quello che Robin aveva scoperto era un’isola incontaminata solo vegetazione e animali, un’isola tranquilla all’apparenza, ma grazie alle sue ricerche l’archeologa aveva scoperto che su quell’isola si narrava una leggenda.

“...nel cuore nascosto a occhi oscuri, protetta dal Hito no ushi e dal labirinto...si nasconde la fonte della salvezza...solo a coloro che hanno il cuore nobile la via sarà concessa...” 

Queste erano le parole della legenda che Robin aveva rivelato ai suoi Nakama, come sempre le reazioni erano state diverse, gioia, euforia, paura, divertimento, indifferenza e curiosità. Appena scesi dalla nave si divisero in coppie

Rufy e Robin

Franky, Usop e Brook

Zoro e Sanji

Nami e Chopper

Zoro si stupì della scelta fatta dalla ragazza ma aveva notato nei giorni precedenti uno strano comportamento in lei, capogiri e vomiti, sia Chopper che Nami lo aveva assicurato che non era nulla di preoccupante ma non ne era convinto, qualcosa non gli tornava e ora la decisione della sua mocciosa di andare con Chopper lo aveva fatto preoccupare ulteriormente, si era lamentato come sempre della decisione di Nami ma ci aveva rimediato solo un suo energico pugno in testa

-NON ROMPRE! TU ANDRAI CON SANJI! - e urlatogli contro si era poi diretta con Chopper dentro la folta vegetazione.

Quando ormai stavano tornando verso la nave furono sorpresi in una grande radura circondata da alte pareti di roccia, vegetazione e catturati da dei pirati, i quali li ammanettarono con manette fatte di algamatolite marina, così da annullare i poteri dei frutti del diavolo, furono tutti catturati tranne Chopper e Nami che ancora non erano tornati verso la nave.

-bene...bene bene...e così tu saresti cappello di paglia! Ahahah sei solo un ragazzino! Ahahah che ridicolo!-

Un uomo sulla quarantina dalla figura butterata alto meno di 1m e 50 lo guardava dal basso verso l’alto deridendolo, spostò poi lo sguardo su gli altri membri della ciurma, soffermandosi su Robin, le si avvicinò ghignando

-tu devi essere Nico Robin...mmh- la guardò malizioso leccandosi le sue luride e spaccate labbra -sei sprecata in una ciurma come questa! Se fossi nella mia saprei come farti divertire- le disse alzandole il mento, Robin lo guardò male, ma non mosse muscolo o parlò, l’algamatolite l’aveva indebolita troppo, Rufy aveva cercato di muoversi ma non ci riuscito per colpa delle manette, avrebbe voluto spaccare la faccia a quel porco

-maiale schifoso non toccare Robin!- l’urlo era stato di Sanji che schifato dal gesto e dalla volgarità espressa da quel lurido non aveva resistito, subito un sottoposto del delinquente lo aveva atterrato al suolo, trattenendolo con la faccia a terra

-non rivolgerti al capitano Jack in quel modo! Femminuccia! Lui è il grande capitano Jack detto Zugaikotsu! Famoso in tutti i mari per la sua fama omicida! Tu non hai il diritto di rivolgerti a lui così!-

-è solo un grande maniaco!- gli aveva ringhiato Sanji con la faccia ancora spiaccicata a terra

-aahaha lascialo stare Kotsu! Non sanno con chi parlano! Meglio tornare alle cose importanti! Su parlate! Perché siete venuti su quest’isola!? Forza!- gli disse in modo minaccioso prendendo Rufy per la sua blusa rossa, in risposta ricevette solo una lunga linguaccia del giovane, che lo fece innervosire

-tu moscerino! Mela pagherai!-  lasciò di colpo la presa su Rufy estraendo dalla sua giacca una strana pistola, la puntò contro Rufy

-ora vedremo se farai ancora lo spiritoso! Questa pistola è particolare...i suoi proiettili sono imbottiti di algamatolite marina...appena entrano nel copro esplodono e disperdono tutta l’algamatolite! Tu che hai ingerito in frutto del diavolo non hai scampo! Ahahah-

Caricò il colpo e i ragazzi tremarono, Rufy guardò per l’ultima volta verso Robin, vide i suoi occhi pieni di paura e dolore...un enorme dolore, le regalò un ultimo sorriso e si preparò allo sparo.

 

-Chopper posso camminare! Su! fammi scendere!-  la voce squillante di Nami fermò l’uomo, che subito si girò verso la folta vegetazione che gli stava alle spalle, tutti si voltarono verso di loro e i Nakama guardarono felici e preoccupati i loro amici che ora dall’altra parte della radura guardavano stupiti i loro compagni! A Zoro non sfuggì che Nami era in groppa a Chopper e che la giovane ansimava! Che diavolo le succedeva! Questo lo preoccupava! Chopper e Nami guardavano i loro compagni, ma cosa diavolo stava succedendo? Subito Nami scese da Chopper e montò la sua fidata arma, e Chopper le si affiancò cambiando aspetto, non sapevano bene cosa era successo ma! I loro compagni erano legati e Rufy persino minacciato con la pistola quindi! Loro non erano amici!

-liberate subito i miei Nakama-  disse ostile Nami, Jack la guardò da capo a piede, notando i particolari capelli e il tipo di arma ne dedusse che fosse Nami la gatta ladra, ne studiò il corpo formoso e invitante coperto solo da una gonnella bianca e una canotta verde, bella donna anche lei penso, si sarebbe potuto divertire con entrambe! Piano mosse dei passi verso di lei mettendo le mani in alto e ridendo

-calma, calma dolcezza...-

-non chiamarmi dolcezza lurido bodrillone! Lascia i miei amici!- ringhiò lei, la sua reazione fece ridere di gusto Jack, che comprendendo che non  l’avrebbe calmata fece cenno ai suoi uomini di attaccarla

-ragazzi occupatevene voi!-

-si capitano!- risposero in coro i suoi sottoposti, che partirono subito all’attacco, in pochi secondi accerchiarono Nami e Chopper, subito il dottore si posiziono davanti a Nami, non stava bene, si era stancata troppo durante la perlustrazione e il ventre le faceva male

-Nami ci penso io tu riposati- lei lo guardò seria

-non ho intenzione di rimanere con le mani in mano mentre tu combatti contro questi porci-

Chopper sapeva che gli avrebbe detto cosi, la conosceva bene, non si sarebbe tirata indietro se di mezzo c’erano i loro Nakama ma soprattutto Zoro

-va bene ma vedi di non esagerare-

Lei gli sorrise

-tranquillo Chopper-

Dopo quel piccolo scambio di parole tra i due erano partiti all’attacco, sembrava andasse tutto bene, Chopper abbatteva più nemici possibili così da non far stancare troppo Nami, mentre lei li abbatteva con potentissimi fulmini non permettendo a nessuno di avvicinarsi a lei, i loro Nakama guardavano tranquilli i loro compagni combattere per loro sarebbe stato un gioco da ragazzi liberarsi di quegli stupidi, ma qualcosa non gli tornava, Nami combatteva in maniera strana e soprattutto Chopper non faceva altro che controllarla, no qualcosa non andava.

Ormai mancavano pochi avversarsi quando dal nulla spuntò un enorme animale, arrivò nella radura e abbatté tutti,  Nami e Chopper lo guardarono, non era un animale normale! era un toro con fattezze umane! Chopper appena lo mise a fuoco vide che assomigliava a Dorton! Quindi anche lui aveva mangiato un frutto Zoo-Zoo ! forse era lui l’uomo toro l’Hito no ushi?

L’animale abbatté tutti i nemici e poi guardo verso Nami e Chopper senza pensarci due volte carico e partì verso di loro, subito Chopper gli andò in contro cercando di bloccarlo ma non aveva calcolato la forza di quell’essere che non ci mise niente a incornarlo e lanciarlo contro una parete, tutti i Nakama urlarono,

-CHOPPERRRRRRRRRRR!!!!!!- Nami urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, si mosse per andare da lui a controllare come stava ma una fortissima fitta al ventre la colpì costringendola a fermarsi di colpo e a portare la mani sul ventre, non aveva mai sentito prima una fitta del genere! Non era normale, iniziò ad ansimare, le faceva troppo male! Perché proprio ora si doveva sentire così? Zoro e gli altri notaro il suo stato e si preoccuparono, che le stava accadendo? Non era normale! la guardavano ansimare e stringere il ventre, che diavolo?! La preoccupazione fu spazzata via dalla paura quando videro il toro caricare verso di lei, Zoro sbianco e urlò

-NAMIIIIII!-

Nami alzò di scatto la testa e vide l’animale correrle in contro, provò a muovere un passo per spostarsi ma la fitta aumentava, così prese il suo fidato bastone e lanciò contro il toro un fulmine, questo sembro fermarlo ma si sbagliava, dopo la forte scossa l’animale si riprese subito e incenerì con lo sguardo la giovane, non perse tempo e con un balzo le andò davanti, Nami lo guardò pietrificata! non aveva più scampo! Lo vide caricare un pugno per colpirla al ventre, no! non lo avrebbe permesso! Nel preciso istante che lui mosse il pugno verso di lei, Nami si abbassò facendosi colpire in faccia, venendo scaraventata qualche metro di distanza da lui, ora per terra con la testa sanguinante, il dolore che provava al ventre era raddoppiato! Sentiva le urla dei suoi Nakama ovattati, la voce infuriata del suo Zoro, non ci capiva molto, sicuramente aveva una commozione celebrare, il pugno era stato micidiale! piano cercò di alzarsi dal suolo ma ebbe un forte capogiro che la costrinse a ristendersi al suolo! Vedeva anche offuscato, dannazione! Non ci voleva! Ad un tratto la luce del sole fu oscurata da un’enorme ombra, alzò lo sguardo e intravide con difficoltà l’animale, tremò inerme e strinse le mani sul ventre per cercare di proteggere il suo piccolo, con voce tremante lo implorò

-ti prego...non fare del male al mio piccolo...ti prego-

Lui la guardò notava il modo convulsivo con cui stringeva le mani introno al ventre e si ricordò del momento in cui l’aveva colpita, lui aveva puntato alla pancia ma lei si era abbassata, non aveva capito il suo gesto ma forse ora lo capiva “piccolo” si abbassò su di lei e la odorò sul ventre scendendo verso l’inguine, notò grazie alla gonna che sull’interno coscia scendeva una copiosa scia di sangue, quella scia voleva dire solo una cosa, stava avendo un aborto e questo non doveva accadere! Quel bambino non c’entrava nulla! La guardò un ultima volta in volto la vedeva guardarlo implorante con le lacrime agli occhi

-ti prego...- la guardò tremava, ansimava e un velo di sudore le imperlava la fronte,stava soffrendo e di quel passo oltre il bambino sarebbe morta anche lei, volse poi lo sguardo dietro di se, da dove sentiva le urla delle altre persone che aveva visto, li guardò uno ad uno, erano legati e urlavano disperati un nome, sicuramente quello della giovane, i suoi occhi incrociarono l’occhio color ebano di Zoro, quell’occhio lo guardava indemoniato, l’odio che percepiva da lui era nulla in confronto di quello dei suoi compagni, forse era lui il suo compagno, ma non era quello che ora doveva fare, ritornò a guardare la giovane e non ci pensò due volte, la prese in braccio doveva salvare quel piccolo, mosse un passo quando sentì chiaramente un colpo di pistola partire, senza pesarci fece un balzo e arrivò in cima alla parete di roccia alla sua destra, guardò verso il passo e vide quell’idiota di Jack puntargli la pistola ancora fumante contro

-maledetto!! Torna qui! Dimmi dov’è la fonte!!- lo guardò ancora pochi secondi poi corse via con la ragazza tra le braccia, non doveva perdere tempo!

-fottuto stronzo!- imprecò Jack -Kotsu! Lega quella specie di alce insieme agli altri! Sbrigati!-

Kotsu fece come gli era stato detto e legò Chopper ancora ferito con gli altri ammanettandolo, il piccolo medico tornato ormai al suo dolce aspetto alzo dolorante il volto, si sentiva colpevole per quello che era successo a Nami, aveva percepito chiaramente l’odore del sangue di Nami e questo lo preoccupava! Doveva trovarla e curarla! Era suo compito quello di controllare che non le succedesse nulla! Non era nelle condizioni adatte! Una donna in stato interessante non doveva subire stress o traumi del genere! Sapeva che non era buono sia per lei che per il bambino

-tu! Stupido animale! Ora mi porterai dalla vostra amica!- il pirata fermò i pensieri di Chopper che alzò lo sguardo verso di lui che gli puntava contro quella strana pistola

-perche dovrebbe! Maledetto!- urlò Franky innervosito, Jack rise e si abbassò su Chopper

-perché sono certo che voglia controllare in che condizioni è la vostra compagna...ed essendo un animale percepisce chiaramente l’odore sia del sangue che l’odore stesso della vostra compagna, sono sicuro che quell’infame di Bitoku la sta portando alla fonte è l’unico posto dove sarebbe al sicuro...certo non capisco perché l’abbia portata via ma questo non m’importa! Io voglio la fonte! E grazie alla vostra amica e a te stupido peluche ci arriverò!  Quindi vedi di portami da lei!-

Chopper abbassò gli occhi e sospirò, nono voleva condurre quel mostro alla fonte, se mai questa fonte fosse esistita ma vedendo quell’essere forse non era proprio una leggenda e sicuramente portarlo alla fonte non avrebbe portato nulla di buono! Ma doveva andare da Nami! doveva vedere le sue condizioni, non era per niente tranquillo

-va bene, ti faccio strada-

I ragazzi lo guardarono straniti, che gli prendeva? non era normale il suo comportamento, anche loro erano preoccupati per Nami ma l’avrebbero trovata dopo essersi liberati di quegli stupidi pirati, perché li stava aiutando? No dovevano capire cosa nascondeva Nami! ricevuta la risposta fece cenno a Kotsu di far muovere i prigionieri, prese la lunga catena di algamatolite che univa le manette e la tirò, facendoli alzare. Mentre camminavano Robin chiese a Chopper

-dottore cosa sta succedendo?- lui la guardò e abbassò lo sguardo

-non posso dirvelo, l’ho promesso a Nami-

-meno fotto che glielo hai promesso! Voglio sapere cosa sta succedendo a Nami! Chopper! Parla! Non voglio sentire scuse! Lo abbiamo capito tutti che c’è qualcosa che non va!- gli aveva detto con tensione Zoro, ormai era inutile che lui continuasse a nascondere la cosa, lo avevano capito che qualcosa era successo, non era da lei farsi colpire in quel modo! In faccia poi! L’aveva vista Zoro implorare quell’essere, non era riuscito a capire bene cosa gli avesse detto ma aveva visto il suo sguardo implorante, no! ora voleva capire cosa le stava accadendo

-marimo, calmati, Chopper parla ora non puoi più tenerci nascosto nulla, la situazione non è delle migliori- aveva detto Sanji con tono calmo e serio, Chopper lo aveva guardato e aveva sospirato i ragazzi avevano ragione ma non voleva che lo sapessero così, avrebbe voluto come Nami che lo sapessero in modo festoso, allegro non così!

-non volevamo che lo sapeste così...è una cosa delicata, intima...Nami voleva prima parlarne con Zoro da soli ma...-

A quelle parole Robin comprese! I capogiri, vomito, la stanchezza!, il modo in cui la sua sorellina si teneva il ventre, come aveva preferito farsi colpire in faccia più tosto che sul ventre! Non poteva sbagliarsi!

-Chopper quanti mesi?- quell’unica domanda che Robin gli aveva posto gli fece capire che lei aveva inteso, come lei anche Franky, Brook e Sanji aveva intuito grazie alla domanda posta da Robin e ora guardavano con ansia la risposta del piccolo dottore

-oggi sono 5 mesi- disse amareggiato, i ragazzi spalancarono gli occhi, perché non glielo avevano detto?

-perché non ce l’avete detto-  chiese Brook

-Nami voleva dirvelo dopo la partenza da quest’isola, non doveva succedere tutto questo, scusatemi ragazzi, sopratutto tu Zoro-

Zoro lo guardava, non ci aveva capito molto di quello che stavano dicendo, Nami voleva parlarne prima con lui? 5 mesi? Pensò ai giorni precedenti, vomito, stanchezza, capogiri...mmmh dove aveva già sentito di queste cose...mmmh ci pensò...cazzo! ma che significava! Stava perdendo la calma! Perché non parlavano chiaro!

-parlate chiaro! Non ci ho capito nulla!-

-idiota! La mia dolce crostatina è incinta! Di un idiota come te poi! Che disgrazia!- gli aveva urlato esasperato Sanji, possibile che fosse così idiota! Zoro non proferì parola, era rimasto come in trans, sembrava non respirasse!

-Zoro, tutto bene?- gli chiese preoccupato Chopper

-Nami...incinta...bambino...mio...- Zoro non faceva altro che pronunciare quelle parole, sembrava un disco rotto, Usop lo guardò

-ragazzi è andato, il poco cervello che aveva celo siamo giocati-

A quella frase Zoro si riprese e guardò storto Usop

-taci nasone!- tornò a guardare Chopper, vedeva lo sguardo colpevole del suo amico e sospirò, ora capiva i loro comportamenti, perché Nami aveva scelto di andare con Chopper, i suoi gesti durante il combattimento, ora capiva tutto e ora...la paura, preoccupazione, rabbia, dolore lo colpirono in pieno! Voleva correre da lei e assicurarsi che lei e il piccolo stessero bene! Doveva essere li con lei!

-Chopper sbrighiamoci-

La piccola alce vide lo sguardo acceso del suo amico e facendogli un cenno con il capo aumentò il più possibile l’andatura, anche se le ferite e l’algamatolite non lo aiutavano per nulla.

   
 
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