Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: HelenaRavenclaw    18/04/2012    5 recensioni
"Ma poi tutto le era crollato addosso quando quel giorno di agosto, circa un anno e mezzo prima, lui si era presentato alla cena del venerdì con lei e Harry assieme a Lavanda Brown."
Una breve storia sul triangolo amoroso Hermione/Ron/Lavanda, nata da una One Shot per un concorso su FB. Il titolo l'ho dato dopo aver scritto il primo breve capitolo ed è riferito ad Hermione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Romione capitolo 2

Capitolo 2.

Silenzio.


La donna seduta sul divano era chiaramente sconvolta: era scossa da leggeri tremiti e i capelli erano spettinati, ciocche disordinate uscivano dalla pettinatura solitamente impeccabile e anche se la luce era poca gli occhi erano gonfi e rossi, pieni di lacrime erano evidenti.
Hermione fece automaticamente un passo indietro lasciando che Ron la superasse, non perché avesse paura di affrontare quello che stava per succedere, ma perché il suo cervello aveva iniziato a lavorare febbrilmente: se lei è in queste condizioni il motivo può essere solo uno, deve sapere; si, sa tutto.
Non si vergognava, sapeva che il calore improvviso che aveva riempito le sue gote non era dovuto all'imbarazzo: era la speranza, si, la speranza alla fine aveva invaso tutto il suo corpo e ormai non le lasciava scampo, mille immagini di lei tra le braccia di Ron avevano occupato la sua mente.
Dovette fare un certo sforzo per ricordarsi di respirare.
Ron era agitato, lo si capiva dal rossore delle sue orecchie.
Lavanda era incredula, qualcosa si era spaccato dentro di lei e il panico l'aveva invasa.
Il silenzio improvvisamente aveva assunto tre significati diversi: Speranza, Agitazione, Terrore e si era dilatato fino ad avvolgerli, pesante, come se stessero stringendo un voto infrangibile.
Rimasero lì, fermi, ognuno perso nei propri pensieri, per quella che parve un'eternità.
Poi finalmente Ron parlò: «Bene, siediti pure Hermione», lui stesso prese posto su una sedia di fronte a Lavanda mentre Hermione si sedeva su una poltrona lì di fianco.
«Non so bene da che parte iniziare...»
«Oh vai s-subito al punto t-ti prego» lo interruppe Lavanda tra i singhiozzi, non era ancora riuscita a guardare negli occhi Hermione, si sentiva imbrogliata, tradita.
«Lavanda mi dispiace.»
«No non è vero. Lo s-sai anche tu c-che non è v-vero.» le lacrime ormai scendevano senza tregua dai suoi occhi.
«D-da quant-to t-tempo va a-avanti?» Ron sembrò spiazzato da quella domanda.
Hermione doveva essersi sbagliata: evidentemente lui non le aveva detto quasi niente, Lavanda doveva esserci arrivata da sola.
«Più o meno un anno» sussurrò lui.
«U-un anno? Da s-subito» a quel punto scoppiò, era un pianto disperato di chi non capisce più dove finisce il suo corpo e dove inizia il mondo.
«Scusa, non avrei voluto farti soffrire così»
Per un po' nessuno disse nulla, Hermione non pensava di dover parlare e comunque non sapeva cosa avrebbe potuto dire, Lavanda era già abbastanza scossa.
«Lav io...»
«N-no! N-non puoi f-farlo. I-io, IO ti amo, c-com'è p-potuto succedere?»
«Non l'abbiamo premeditato, e poi ...»
Ma Lavanda lo interruppe «E' lei» per la prima volta guardò Hermione, i suoi occhi erano infuocati, «E'-è sempre stata g-gelosa, m-ma possiamo s-superarlo ne s-sono sicura. R-Ron non d-d-deve finire per f-forza, noi ci-ci amiamo n-non è v-vero?» lo sguardo che rivolse a Ron era improvvisamente implorante.
«Io...»
Silenzio.
«Mi dispiace Lav» la sua voce era forte e decisa, poche volte Hermione l'aveva udita così risoluta.
«Io amo Hermione».
«N-non c-chiamarmi così».
Ron si era allungato come per toccarla, come per consolarla.
«S-stammi lontano» era scattata in piedi «N-non ho i-intenzione di farmi» per un attimo la voce le mancò, «Di farmi prendere in giro ancora. Se l-le cose stanno c-così non-non abbiamo più niente d-da dirci».
Non uscì neanche dalla casa, si smaterializzò dal salotto lanciando un'ultima, perforante occhiata di puro odio a Hermione.
Ron rimase immobile ancora mezzo minuto.
Forse si sente in colpa, pensò Hermione.
Però, quando lui si voltò a guardarla, la sua bocca era aperta in un sorriso naturale e felice e i suoi occhi rilassati la osservavano intensamente.
Non c'erano parole per esprimere quello che provavano in quel momento.
Si alzarono, si presero per mano e, dopo essersi scambiati un sorriso trionfante, si baciarono come non avevano mai fatto e in quel bacio racchiusero tutte le speranze e tutta la gioia che infondeva in loro la certezza di potersi finalmente amare senza riserve.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Una piccola nota, il titolo è "Silenzio" perchè mi sembra che esso sia uno dei protagonisti principali di questo capitolo.
Inoltre vi voglio chiedere un consiglio, io starei andando avanti a scrivere questa storia, però non sono sicura che siano necessari altri capitoli (anche perchè ormai il tema del "triangolo amoroso" non c'è più)! Insomma la storia potrebbe concludersi anche così. Voi cosa ne pensate? Lasciate i vostri pareri e consigli che sono molto preziosi per me!

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: HelenaRavenclaw