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Autore: Carotina91    20/04/2012    1 recensioni
Bill e Tom gestiscono una fattoria di proprietà del loro bis bis nonno, ogni giorno si dividono i compiti aiutati dalla loro fedelissima amica e fidanzata di Tom, Linda. Un giorno alla fattoria arriva una strana e bizzarra suona che gli chiede alloggio, loro accettano ma non sanno che la suora altri non è che una persona che loro conoscono molto bene e che credevano da tempo scomparsa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ronf...ronf....ronf...Bill dormiva beato tra foglie e erbacce sparse qua e là in un grande prato verde. All'improvviso sentì qualcosa bagnargli la fronte, strizzò gli occhi e lì aprì piano. Il suo sguardo si puntò su delle nuvole rosa a forma di animali prima il topo, poi il maiale, il cavallo, un ape, un cane etc... Bill si mise a sedere, guardandosi intorno vide fiori e piante alte più di lui, e tanti alberi di banane. Esclamò:

Bill: Tomiiiii...Tomiiiii dove cazzo mi trovo?

Urlò chiamando il gemello ma questi non rispose, si rizzò a sedere si guardò tra le gambe e vide Willy ancora in tiro. Impuntò le mani hai fianchi guardando furioso l'amico.

Bill: Willy ora basta giocare rimettiti a dormire!

Dall'alto il moro guardava l'amico e gli incitava di afflosciarsi ma questi non lo ascoltava continuando a stare su, Bill incazzato con le mani cercava di abbassarlo ma niente, smise di provarci e cominciò a camminare nel prato. Dopo un pò hai piedi di un albero di mele incontrò un unicorno blu con un grande e appuntito corno dorato. Bill osservò incuriosito l'animale, ha una lunga criniera azzurra ondulata e anche la coda lunga e affusolata. Gli zoccoli dorati e luccicanti, due occhi color cielo, e al collo una borsa marrone, Bill sgranò gli occhi incredibile l'unicorno portava l'ultimo modello di Chanel!!!!

Bill: -sventolando una mano- Ciaooooooo cavallino!!

L'unicorno alzò lo sguardo puntandolo sul moro, osservò a lungo il ragazzo in gonnella dal quale spuntava un simpatico oggetto il quale avvicinatosi di più capì cos’era e sgranò gli occhi a quell’orribile vista.

Bill: Ciao cavallino wow che bella la tua borsa, me la fai tenere?
Unicorno: Cosa sei tu insulsa creatura?!
Bill: Mi chiamo Bill e tu? –Ride- Parli, non sapevo che i cavalli parlassero!
Unicorno: Io non sono un cavallo, sono un unicorno il guardiano di questo mondo.
Bill: Anche io lavoro in fattoria, coltivo i pomodori e tu?

L’unicorno si sbatte un ala in fronte umiliato alla vista di quella sciocca creatura che si chiama Bill. Il ragazzo in gonnella continua a dialogare con l’unicorno dicendo frasi senza senso, stufo di quei discordi va via lasciando Bill da solo. Accortosi dell’assenza dell’unicorno gonfia le guance arrabbiato per averlo lasciato mentre parlava con lui. Decide di incamminarsi dopo aver notato un cartello il quale dice: -Per la casa del guardiano andare a sinistra- decide così di seguire i segnali magari avrebbe trovato suo fratello e una cura per Willy. Girò dietro una siepe a forma di coniglio ma sfortunatamente inciampò in una buca e il suo amico andò a sbattere contro una pietra. Bill gridò per il dolore stringendo il piccolo Willy con entrambe le mani, cominciò a rotolarsi tra l’erba cercando di far andare via il dolore dopo un po’ ci riuscì.

Bill: Uffa mi sono sporcato tutto ora Linda si arrabbia se mi vede tutto zozzo!

Bill pensò a come potesse togliersi la sporcizia di dosso, percorse il lungo sentiero ritrovandosi poi al margine di un ruscello, si affacciò specchiandosi nell’acqua. Immerse le mani nell’acqua lavandosi prima il viso.

Bill: Cazzo è pure calda, bello a casa è sempre fredda!

Bill si tolse il gonnellino ormai rovinato e si immerse nel fiume, l’acqua gli arrivava alle ginocchia quindi dovette inginocchiarsi per potersi lavare. All’improvviso vide una figura nera avvicinarsi guardò attentamente finché la strana figura gli sfiorò il ginocchio, Bill cacciò un urlo disumano correndo a riva si nascose dietro un cespuglio sperando che l’animale andasse via. Ma ciò non accadde anzi la creatura uscì dall’acqua e il moro incredulo vide un paio di zampe sbucare da sotto il pelo di quello strano essere.

Bill: Chi sei tu? Da dietro il cespuglio chiamò l’attenzione della bestia.
-Esci di li non ti faccio niente e comunque sono una foca-
Bill: Che cos’è si mangia?
Foca: No, stupida creatura! Rivolgiti a me con rispetto io sono il custode del fiume-
Bill: Oh, una foca che parla, Tomi non ci crederà mai!
Foca: Vuoi uscire dal quel cespuglio? Sai per tua informazione è edera velenosa!
Bill: (Urla) Ahhh che prurito! –Guarda la foca- Ora muoio?!

La foca abbassa gli occhi mettendosi le zampe sui fianchi, guarda il moro che corre come uno stupido avanti e dietro, gli fa un cenno guardando l’acqua Bill non perde tempo e si getta nel fiume. Dopo poco ne esce lindo e pulito e senza più prurito.

Bill: Grazie foca ora non mi prude niente!
Foca: Cos’è quell’abominio? –Indica Willy-
Bill: Un..ab…abomi…non ho capito!
Foca: Grr metti quel coso via!

Bill guarda in basso e vede Willy sorride ora ha capito di cosa parlava, vede delle foglie sparse sotto un albero ne prende un po’ e costruisce un altro gonnellino!

Foca: Ora va meglio, ma non mostrarlo più in giro potresti spaventare gli altri!
Bill: Ma Willy è buono poi oggi è molto felice ma io mi sono scocciato e lui non vuole dormire!
Foca: Taglialo così risolvi il problema!
Bill: E poi come faccio???
Foca: Cazzi tua!

Bill: Dov’è il cavallino lui era più simpatico!
Foca: Che animale sei tu di grazia?
Bill: Io sono Bill! –Ride-
Foca: Cos’è un Bill?! –Ci pensa- Sarà una nuova specie?!
Bill: Sono un contadino coltivo le patate!
Foca: E io i cetrioli! –Sghignazza-
Bill: Wow! Mi porti dal cavallino?
Foca: Ok, saltami in groppa dal fiume facciamo prima!

E così Bill sale sulla piccola schiena della foca entrano in acqua e con uno scatto l’animale parte. Bill si aggrappa al suo folto pelo e in poco tempo raggiungono una grande vallata piena di fiori colorati, un mulino, un recinto con pecore e una casa rossa. Bill aguzza la vista e grida alla foca di aver visto l’unicorno. La foca lo porta sulla riva e va via, Bill si affretta a raggiungere la casa.

Bill: Riciao cavallino!
Unicorno: -Si gira- Nooo un'altra volta tu? Come mi hai trovato?
Bill: La foca mi ha portato da te!
Unicorno: Dovrò uccidere quella foca…
Bill: Cavallino mi aiuti a trovare una cura?
Unicorno: Per cosa?! Non sarai mica infetto??
Bill: -Gonfia le guancie- Ma no, è per Willy! –Indica l’amico-
Unicorno: Ancora li sta? –Ci pensa- Forse ho ciò che fa per te!
Bill: Va bene io ti aspetto qui! –Si siede su un sasso-

L’unicorno vola via inoltrandosi nel bosco Bill lo guarda affascinato fino a quel momento non credeva che potessero esistere cavalli parlanti e in grado di volare, poi pensò che magari stesse solo sognando, ma alzando lo sguardo vide un maiale rosa volare e a questo punto un maiale volante non è un sogno no? Un ora dopo l’unicorno fece ritorno in groppa c’è una giovane fanciulla Bill vedendola sorride pensando che assomiglia un po’ a Linda.

Unicorno: Bene creatura sono riuscito a trovare un tuo simile!
Bill: Bella grazie, ma che ci faccio?!

L’unicorno si ribatte un ala in fronte, la fanciulla guarda con occhi maliziosi il giovane Bill, sposta lo sguardo oltre la sua figura quando l’occhi le cade sul gonnellino spalanca la bocca, il moro se ne accorge.

Bill: è solo Willy è irrequieto!
Tina: Io sono Tina, sai forse so come aiutare il tuo amico!
Bill: -Batte le mani- Davvero? –Lei annuisce- Allora dammi il rimedio!
Tina: Beh prima devi venire con me!
Bill: Ok!

La fanciulla porta Bill dentro la casa l’unicorno aspettò nel campo ammazzando il tempo chiacchierando con altri animali. Dalla casa cominciarono a sentirsi strani rumori e mugolii, l’unicorno si avvicinò per capire cosa fosse si affacciò alla finestra stando attento a non farsi vedere e cominciò a sbirciare. Vide la giovane muovere freneticamente l’amico della creatura di nome Bill mentre questi a braccia spalancate e disteso sul tavolo sorrideva beato emettendo strani versi. Aguzzò di più la vista e vide la giovane salire in braccio al moro e far sparire l’amichetto in un posto impreciso chissà dove del suo corpo, si accorse che anche lei aveva un espressione beata in volta e che anche lei faceva versi strani. L’unirono arrossì abbandonando quella vista decidendo di dargli un po’ di intimità ma qualcosa in lui non andava si guardò oltre la coda e spalancò gli occhi pensò subito che quell essere quel Bill l’avesse contagiato, infuriato volò via. In casa intanto Bill si rilassò a tal punto da addormentarsi, Tina scese dal suo corpo poggiando una mano sulla sua guancia chiamandolo dolcemente.

Tina: Bill su svegliati…
Bill: Mh…no ancora un po’…
Tina: Bill è ora di svegliarsi basta dormire…

All’improvviso Bill sentì un acqua gelata cadergli sul corpo nudo si svegliò all’istante ritrovandosi nella stalla di casa sua con Linda e Tom a guardarlo infuriati. Bill si alzò guardò giù e Willy si era ammosciato, cominciò a sentire freddo guardò arrabbiato il fratello.

Bill: -Arrabbiato- Perché lo hai fatto?
Tom: Sono ore che ti cerchiamo razza di idiota, eravamo preoccupati e tu invece eri qui a dormire!
Linda: Immagino che non hai svolto nemmeno i tuoi compiti vero?
Bill: Non è colpa mia, Willy non voleva dormire!
Linda: Io invece vedo che sta benissimo! –Gli lancia dei vestiti- E copriti almeno!
Tom: Domani ti aspetta una lunga giornata Bill e ora vieni a cenare!

Linda e Tom vanno via lasciando il moro vestirsi ma prima di uscire dalla stalla intravede la figura di Tina, si stropiccia gli occhi e lei non c’è, scuote la testa e va in casa pensando però che in fondo anche se è un sogno lei era veramente bellissima.

  
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