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Autore: MiseryShallNotDie    21/04/2012    0 recensioni
Il cielo nero di Parigi era infiammato dal fuoco delle torce, come astri ardenti, e spezzato dalle grida di guerra e d'incitamento dei rivoltosi.
L'assedio della Bastiglia si era protratto fino alla notte tarda, mentre i prigionieri politici erano sostituiti dagli ufficiali assolutisti, e le lussuose dimore dei nobili erano incendiate.
Le grida di vittime ed assalitori si confondevano, si contorcevano nell'aria.
C'era anche Nicolas, tra loro, e Charlotte temeva per la sua vita.
Si voltò: alle sue spalle il castello diroccato della sua famiglia appariva ancora più tetro, e nonostante non fosse accesa alcuna luce, poteva avvertirne la vita.
Doveva salvare Nicolas: per lui, avrebbe ricominciato a succhiare sangue
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le pietre dure della strada...
Il peso del corpo inerme...
Il rumore delle ruote dei carri...
Lamenti, grida, stridii.
Odore di morte.
La gola secca e bruciante, chiedeva tregua.
Le palpebre, cadevano pesanti.
Le dita scheletriche cercavano appiglio, per sorreggere il peso del corpo.
Una mano, improvvisa comparve, ed una voce familiare le risuonò nelle orecchie, echeggiando:
"Charlotte ho trovato una persona che ci aiuterà"
Suo fratello Philippe, l'ultimo membro della famiglia rimastole, avvolto da stracci che accentuavano il biancore della sua pelle e la magrezza del suo corpo, che lasciava intravedere le ossa, le tendeva una mano scheletrica al pari della sua.
Un colpo di tosse la scosse, e sangue faticosamente fuoriuscì dalle sue labbra secche.
"Philippe...nessuno ci aiuterà. Nessuno può aiutarci. Tutta la nostra famiglia è morta, siamo gli unici sopravissuti, l'intera Parigi soccombe! Non possiamo sottrarci al nostro destino!"
Charlotte cercava di urlare, ma la voce si spegneva come la fiamma di una candela colpita dal vento; il solo voltare la testa, le causava dolori intollerabili.
"No Charlotte, credimi. Credo sia una sorta di medico, o speziale. Ha detto di possedere una cura, un antidoto. Dobbiamo raggiungerlo presso il castello a Nord di Parigi, sulla collina"
"Come possiamo raggiungerlo? Io riesco solo a strisciare, e tu non puoi reggere il mio peso"
Senza ribattere, il ragazzo sollevò il corpo sottile ed afflitto dalla peste della sorella, e si diresse verso il luogo prestabilito.
La ragazza non riusciva a spiegarsi il succedere degli eventi, ma la testa pulsava, i pensieri  morivano appena erano concepiti.
Non sentiva più le gambe, le piaghe avevano preso il sopravvento e le avevano rese grinzose e dure come cuoio.
"Abbandonami qui...salvati..."
Ripeteva mentre dalle sue labbra grondava sangue.
Quando giunsero al luogo, Philippe era stremato, e crollò in ginocchio facendo capitolare sul terreno Charlotte, oramai ridotta ad un ammasso di pelle, ossa, piaghe, pustole e croste.
Sentì dei passi decisi avvicinarsi a lei.
Una donna dai capelli dorati e la pelle trasparente si chinò su di lei, sorridendo.
"Salva Philippe...risparmiagli questa sorte..."
Le labbra, sembravano animarsi di vita propria.
Dalla sua vista annebbiata, distingueva una figura maschile davanti suo fratello.
Le palpebre, cedettero...

Gli occhi si riaprirono.
L'oscurità l'attorniava.
Senza che potesse controllarsi, mosse le dita dei piedi.
Esse reagivano.
Reagivano di nuovo, annesse le gambe.
Tastò le braccia, le gambe.
Erano integre.
Ed un grido inarrestabile, inconsapevole, le fuoriuscì dalla gola satura:
"Sangue!"
  
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