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Autore: HaveANiceDay    22/04/2012    1 recensioni
"Non spogliare il mio amore,
potresti trovare un manichino.
Non spogliare il manichino,
potresti trovare il mio amore" In trappola, Charles Bukowsi.
L'amore è una scala, un percorso a ostacoli.
Questa è la nostra staffetta.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona Domenica a tutti!
Prima di tutto volevo ringraziare chiunque abbia letto, messo fra le preferite, le seguite o le ricordate la mia storia: sono contenta di aver suscitato interesse, e spero di non deludere le vostre aspettative.
Come seconda cosa, è doveroso ringraziamento speciale a Rei Asaka, che ha trovato il tempo per recensire il primo capitolo, grazie! :D
Infine, un paio di delucidazioni sui miei personaggi e sul background della mia storia.
La protagonista, ovvero la voce narrante, si chiama Beatrice, non ha un cognome ed è una cantante di discreta fama in Italia. Ho tentato di darle un carattere forte e rassicurante, considerata anche la sua professione ma, come avrete modo di notare, di protagonista ha soltanto il nome, poiché la storia è completamente incentrata su Dianna, la vera star.
Dianna è una donna dalle mille abilità e qualche complesso, non riesce a sbloccarsi subito, e il mio scopo in questa storia è proprio raccontare di come una persona totalmente estranea all'amore possa scoprirlo e scoprire se stessa, traguardo dopo traguardo.
Vi lascio al secondo di questi traguardi, buona lettura!



 
Secondo traguardo: Confessione.

 
-Mi sa che adesso è ora che vada-mormoro, mentre Dianna spegne il televisore.
Abbiamo continuato la nostra maratona, passando ore a scambiarci baci, carezze, mezze parole e sorrisi che mai avevo avuto il coraggio di sognare.
-Ok-annuisce.
Inizio a raccattare le mie cose sparse per la casa con il cuore pesante al solo pensiero di lasciarla. La tengo d'occhio, mentre sistema il divano e quello che abbiamo lasciato in giro con movimenti nervosi e un'espressione tesa.
Lascio cadere lo zaino per terra e la abbraccio da dietro. La sento rilassarsi man mano nella mia stretta, e le accarezzo piano i capelli.
-Che succede?-le chiedo, con tono dolce. Non so bene come muovermi, dopo quello che è successo fra noi, ma penso che un abbraccio sia la cosa più adatta.
-Io...
-La faccio voltare, e lei abbassa lo sguardo, arrossendo. Non l'ho mai vista arrossire, e questo riesce di nuovo a commuovermi: inaspettatamente la sua incertezza rende me più sicura.
-Puoi fidarti di me-le dico, accennando un sorriso.
-Ora cosa dobbiamo fare?-butta fuori tutto d'un fiato. Le prendo un mano, cercando di sembrare il più rassicurante possibile, e di non far trapelare i dubbi che rischiano di attanagliarmi. Devo godermi questi momenti.
-Quello che vuoi tu... Senti, ho aspettato per anni questo momento-confesso a fatica-quindi adesso tutto mi va bene, devi essere tu a decidere cosa vuoi.
Il mio cuore prende a martellare nel petto: ho paura di perderla così in fretta come l'ho avuta, e questo sì che sarebbe il tema perfetto per una canzone del mio album.
-Io non so come si fanno queste cose, lo sai-mormora- non mi è mai capitato...
-Di innamorarti?-rido, mascherando ancora una volta il mio nervosismo e la paura di correre troppo.
-Sì-annuisce, e sento il mio volto accendersi. Cerco di non guardarla negli occhi: è meglio lasciare esplodere la gioia quando sarò sola e potrò ballare, urlare, cantare senza che nessuno pensi che io sia una pazza scatenata, soprattutto lei.
-Andremo con calma... Potrai ripensarci quando vorrai, io sarò qui-le prometto-non c'è fretta.
-E' che io ci tengo, ma non so come fartelo capire-confessa.
-Lo so, è questo il difficile: non si sa mai cosa fare-annuisco-sai, in questi casi la cosa migliore è fare quello che senti-dico, e notando il suo sguardo perplesso la bacio-Vedi? Avevo voglia di baciarti, e l'ho fatto-scrollo le spalle, facendole sfuggire una breve risata.
-E funziona?-mi chiede, dubbiosa.
-No, perché ho sempre voglia di baciarti-rido-ma come inizio non è male.
-Ok-mi bacia a sua volta, accarezzandomi lentamente i capelli.
Sento i miei occhi farsi lucidi ancora una volta e rido per non farglielo notare: ho già capito che, se voglio che tutto vada bene, dovrò essere io quella forte.
-Quindi io ora vado e... Quando vorrai, il mio cellulare sarà sempre acceso-le assicuro, cercando di calmare il battito del mio cuore.
-Sì, ma... Come ci salutiamo adesso?-chiede, di nuovo imbarazzata.
La capisco... All'inizio è difficile abituarsi a un nuovo tipo di rapporto, si ha paura di correre troppo, di sbagliare, e la nostra situazione ha del surreale, dati tutti gli anni di amicizia che abbiamo alle spalle.
-Sai che facciamo?-le chiedo-Adesso io finisco di prepararmi, metto la giacca, prendo il cellulare, poi tu arrivi, mi baci, io ti bacio perché non riesco a staccarmi da te, poi mi accompagni alla porta, ci baciamo ancora per un po', poi mi dici che mi chiamerai, io ti sorrido e inizio a scendere le scale. Solitamente, in questi casi, tu dovresti stare lì a guardarmi sorridendo fin quando non finisco di scendere, poi dovresti rientrare in casa, chiudere la porta e sorridere-prevedo, ostentando una sicurezza che non possiedo.
Scoppio a ridere, vedendola arrossire ancora di più. La abbraccio, intenerita e incredula, ancora una volta: non può essere successo davvero, non posso aver fatto l'amore con lei.
E' tutto troppo, troppo bello per essere vero e, se questo fosse un sogno, sarebbe il più bello di tutti.
-Siamo d'accordo?-è inutile dire quanto tutto ciò mi sembri, oltre che incredibile, molto cinematografico, e in un'altra situazione probabilmente avrei preso in giro una coppia così melensa, ma adesso vedo tutto sotto una luce nuova: la sua.
-Ok-annuisce.
Faccio esattamente quello che le ho detto, e quando sulla porta lei mi trascina ancora verso di sé per baciarmi, il mio cuore sembra esplodere di gioia, e mi sento sul punto di un collasso: non posso sopportare una quantità di felicità simile.
Scendo le scale, alzando spesso lo sguardo per vedere se è ancora lì, e quando mi chiudo il portone alle spalle mi ci appoggio, sospirando. Non posso crederci, davvero.
Faccio pochi passi, e il mio cellulare vibra.
C'è un nuovo messaggio, lo apro.
"Pranziamo insieme?"
 
Mi volto e suono ancora una volta al suo citofono, ridendo: questa non me l'aspettavo.


*****


Grazie per aver letto, al prossimo traguardo! :D
 
HaveANiceDay
  
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