Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: aleintheskywithdiamonds    24/04/2012    1 recensioni
Paul is dead, abbreviato con la sigla PID. Una delle prime e forse delle più famose leggende sulla storia del rock che vede Paul McCartney, cantante e bassista dei Beatles, morto in un incidente d'auto e poi sostituito da un sosia. Una leggenda derisa da molti, ma che riesce a stare in piedi grazie ai vari indizi contenuti negli album successivi al 1966 dei quattro baronetti di Liverpool.
(Io non credo in questa leggenda, però trovo che sia una storia affascinante)
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
< No no no no. CAZZO NO. > urlava Brian al telefono.

Erano le sette del mattino e un poliziotto aveva trovato la macchina incidentata. Utilizzando il modello dell'auto e la targa, la polizia era riuscita a risalire a Paul. Incredulo. Il poliziotto che era venuto a sapere di questa informazione era incredulo. Non poteva essere, non sapeva se avvertire la stampa o Brian Epstein, il manager della band inglese. Era un'informazione da paura, una novità così non capita più di una volta nella vita. Poteva venderla alla stampa e farci dei bei soldoni da mettere a posto la pensione, ma no. Aveva deciso di fare la cosa più giusta.

< Non una parola, chiaro? NON una parola. > il manager era sceso a patti col poliziotto. Anche se il cadavere non era stato trovato e le prove che dimostrassero che il giovane McCartney era su quell'auto grigia, che ormai era tuttuno con l'albero, erano pochissime, Brian non voleva che nessuno sapesse di quell'incidente. No, non poteva succedere quel casino proprio ora.
Mise giù la cornetta con violenza, quasi lanciandola contro l'apparecchio telefonico. Era sudato, completamente rosso e le lacrime gli rigavano il volto. 
< Che cazzo succede? > arrivò Lennon dalla stanza di fianco sorpreso e divertito dal casino che aveva fatto il manager < Si è formato un altro gruppo religioso contro di noi? >
Brian scuoteva la testa in segno di negazione, fissando il basso. Si buttò sul divano più vicino, la notizia l'aveva completamente sconvolto. 
< Paul, Paul è morto. > furono le uniche parole che lui riuscì a dire. 
John scoppiò a ridere. Aveva avuto la stessa reazione quando sua zia Mìmi gli aveva comunicato la morte di zio George. John ha sempre avuto una visione cinica del mondo, per lui era tutto uno scherzo, ma purtoppo, questo, non era uno scherzo.

Guardò Brian negli occhi, sconvolto. Non sapeva se credere o no a quello che aveva appena detto l'uomo seduto in fronte a lui. 
John aprì la bocca per parlare, ma George e Ringo arrivarono, col sorriso sulle labbra.
< Allora, Paul si è divertito stanotte e ha deciso di darci buca? > disse Ringo.
< Ehi, ragazzi. Va tutto bene? > continuò George.
Silenzio, silenzio totale.
< Paul. > borbottò Lennon con le poche forze rimaste.
< Cosa? Paul cosa?! >
< È morto, cazzo. MORTO. > continuò Brian mettendosi le mani sul volto.
< No, state scherzando, spero. > 

Non ci fu risposta. 
Le ore seguenti furono piene di vuoto.
Vuoto.
Non un respiro.
Non una fottuta parola.
Non un dannato movimento.
Erano tutti e quattro. Immobili sulle poltrone a fissare il pavimento.

Nonostante il precedente litigio, era pur sempre il loro amico più caro. Insieme avevano vissuto esperienze magnifiche. 
Era andato. Non avevano avuto la possibilità di salutarlo. Non l'avrebbero più rivisto dopo. 
Passò molto tempo. Non si poteva perfettamente definire quando tempo John, George, Ringo e Brian avessero passato su quelle poltrone, ma il manager si alzò e asciugandosi le lacrime disse: < Dobbiamo trovare una soluzione. >
< È morto, Brian. Non c'è alcuna soluzione. > disse George riluttante.
< No. Abbiamo sputato sangue per arrivare dove siamo arrivati. Non può finire tutto così. >
< Cosa intendi dire. >
Brian guardò a terra, non diceva niente, ma le sue intenzioni erano perfettamente chiare.
< Ha ragione. > disse John alzandosi < Lo so, Paul lascerà un vuoto impossibile da riempire. Ma abbiamo lavorato sodo e non possiamo sciogliere la band così. >
< Cosa vorresti fare? Trovare un nuovo bassista? > disse Ringo guardando John dritto negli occhi castani.
< Brian, la stampa sa già? > disse Lennon ignorando il batterista.
Brian scosse la testa < Hai ragione. John sei un genio. >
< Cosa? Cosa?! > George e Ringo non avevano capito che volevano dire i due, ma non dissero niente aspettando spiegazioni.
< Troviamo un sosia, insegnamogli quello che deve sapere e facciamo finta che nulla sia successo. > disse ancora il manager.
< È folle. Completamente. > disse Harrison.

John era daccordo con l'idea di Brian, ma sostituire il suo migliore amico, era davvero un peso enorme da sopportare. 
George aveva ragione, era un'idea folle, completamente folle. Ma il sentimento che prevaleva in quella stanza era la disperazione. La disperazione li avrebbe portati e compiere quel folle gesto?
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: aleintheskywithdiamonds