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Autore: Phoenix_619    26/04/2012    3 recensioni
Brago è un guerriero fortissimo. Può uscire indenne dal combattimento più cruento, e a colazione si mangia le ceneri dei libri dei suoi avversari. Ma, sinceramente, quanto può cavarsela nella routine quotidiana, alle prese con pasticcini, shopping, parrucchieri e improbabili situazioni?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 Disco

Brago's life momentes

Sproloquiando: Kyaaaa!!! Eccomi qua, a postare il secondo capitolo! *I'm sexy and I know it time* Ringrazio innanzitutto la mia nee-chan BragoLove4Ever (tvb ^_^) per l'appoggio, le pressioni (e le minaccie) che ha usato per spingermi a scrivere questo capitolo, e  Black Fullmoon per aver recensito. Piccolo appunto: le vostre recensioni non mi fanno schifo, quindi non siate timidi e fatemi sapere il vostro parere!

Capitolo 2: Disco


La vita può essere eccitante. Ogni secondo può succedere di tutto, e l'adrenalina sale alle stelle. I muscoli si contraggono, il cuore pompa sangue nelle vene. Il respiro si fa irregolare e profondo, le gambe si piegano pronte allo scatto, i pugni si aprono e si chiudono. E, dopo qualche attimo di silenzio... via, in mezzo alla mischia, a combattere come un dannato, compiacendosi di ogni colpo andato a segno e di ogni nemico sconfitto. Quel giorno, però, le possibilità di vittoria per Brago calavano drasticamente.
- VIENI QUIIIIIIIIIII!!!! - Sherry, gli occhi fuori dalle orbite, si aggirava per casa con l'attizzatoio del camino. Il suo mamodo, nascosto nello sgabuzzino, aprì di sette centesimi di millimetro la porta, giusto uno spiraglio, per controllare la situazione. La bionda ringhiava, gli occhi venati di rosso, e stringeva l'oggetto contundente come una psicopatica. Deglutendo richiuse lentissimamente la porta, voltandosi e camminando in punta di piedi, sperando di poter trovare un baule dove nascondersi. Infaustamente acciaccò una paperella. Una di quelle infide paperelle di gomma gialla che usano i bambini per giocare mentre fanno il bagnetto. Rimase come surgelato sul posto, ancora con la punta del piede posata sul ventre del giocattolo. Sentì dei passi vicino alla porta. Trattenne il respiro, aspettando il peggio. Dopo qualche secondo di silenzio, Sherry si allontanò lungo il corridoio. Sgonfiandosi come un materassino bucato, Brago tolse il piede dalla paperella. Ma quel perfido pezzo di plastica serbava la sua vendetta da tempo. Sherry era cresciuta, e l'aveva abbandonata là dentro per dieci anni. Dieci lunghi anni nei quali era riuscita a elaborare il suo piano diabolico. Non appena la pressione esercitata dal piede di Brago diminuì, la papera emise un sonoro squeeeeeee. Immediatamente qualcuno corse verso la porta, spalancandola. Brago si voltò di scatto, e se non fosse stato già di natura così pallido, lo sarebbe diventato per la paura. Una figura minacciosa si stagliò in controluce, chiamandolo.
- Bragooooo.... Bragooooo.... - La figura cominciò lentamente a prendere forma.... Brago spalancò la bocca.
- MAMMA??!!! C-che ci fai qui...?
- Bragoooo... perchè non chiami maiiiiiiii....
- M-mamma, s-se vuoi ti chiamo, ma non....
- Bhuuuuu, che figlio senza cuore! Non chiami mai tua madreeeee.... - Lei uscì, ed entrò un'altra figura.
- Papà?!
- Brago, guardati, dovresti vergognarti! Io, che ti ho istruito alla sacra arte dell' essiccazione delle acciughe.... ti ritrovo a fare il mantenuto a casa di una gnocca francese!
- Che mi insegue con un attizzatoio.... - il padre uscì, ed entrò un'altra figura.
- No.... tu NO!!!
- Ti stimo fratello!! eh eh eh! Oh fratello, non sei più venuto a fare il DJ in discoteca...
- Vengo a lavorare per te, e cosa dovrei fare, indossare dei pantaloni in pelle di mucca come i tuoi?
- Sì fratello! Ecco prendi!
- Scordatelo! - Il ragazzo si accasciò a terra, scuotendo la testa e battendo il palmo della mano a terra.
- Ora basta, rialzati! - Quello si portò la mano sulla fronte, rialzandosi come un cretino, dimenandosi al ritmo di un immaginario ritmo. Poco dopo tutto divenne buio. La testa di Sherry, madre, padre e tizio-coi pantaloni muccati (??) cominciarono a fluttuare intorno al mamodo, urlando.

- AAAAAAAAAAHHHHHHHH!!! - Brago si tirò a sedere di scatto, col fiatone. Si guardò intorno, scoprendo di trovarsi in camera sua. Rimase per qualche attimo fermo, asciugandosi il sudore che scorreva copioso sul suo corpo. Subito dopo si lanciò verso il comodino, allungando una mano e lottando contro la coperta che gli si era avviluppata sui fianchi come un polipo. Afferrò il cordless e agitandosi come un'anguilla per liberarsi dalle coperte compose un numero. Dopo qualche secondo  realizzò che sua madre non aveva un telefono fisso. Lanciando il telefono contro la porta si accasciò sul letto, coprendosi gli occhi con un braccio e appoggiando l'altra mano sul ventre per controllare la respirazione. Si prese due minuti per riprendersi, prima di prendere un respiro profondo e tirarsi su a sedere. Con un movimento sciolto si liberò dalla presa ferrea delle lenzuola, chiendendosi nel frattempo perché nel suo sogno Sherry lo inseguisse con un attizzatoio e un tipo con i pantaloni di pelle di mucca dovesse offrirgli un lavoro come DJ. Lentamente si diresse verso il bagno. Sentiva il bisogno compulsivo di infilare il cervello in una lavatrice e far partire il candeggio. Aprì la porta, beandosi del suono dell' acqua corrente e del vapore caldo che gli si appiccicava alla pelle.... si fermò di botto, soffocando un urlo. Lui non aveva aperto l'acqua. Il vapore aleggiava nell'aria già da un bel po'. E nella vasca c'era Sherry, fortunatamente coperta fino alle spalle dalla schiuma, la bocca semi-aperta, che lo guardava orripilata. Incapace di fare altro rimase immobile a fissarla come un ebete, un tic all'occhio. Istintivamente si portò le mani sulle orecchie, voltandosi di schiena. Mezzo secondo dopo uno scopino del water volò sopra la sua testa, finendo contro il muro, e un urlo sopra i duemila decibel gli perforò i timpani. Uscì di corsa, rinchiudendosi in camera, e gettando abiti, soprammobili e mobili vari sulla porta, si preparò all' estrema difesa. Si appoggiò con la schiena alla porta, sospirando. Si sentiva più sicuro dietro a una porta chiusa a dodici mandate... o almeno fino a quando un attizzatoio non trapassò la porta, a meno di due centimetri dalla testa di Brago, che ruotò lentamente gli occhi guardando l'attrezzo che per poco non gli aveva infilzato la testa. Forse doveva provare con una mandata in più.

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Il mamodo dal libro oscuro guardò Sherry con gli occhi fuori dalle orbite. Non si sarebbe stupito se fossero rotolati sul pavimento per incastrarsi in una fessura del muro. Sherry lo guardava con quel sorrisetto strafottente che era capace di mandarlo fuori dai gangheri. Lui prese un respiro molto, molto, molto profondo, espirò, chiuse lentamente gli occhi, si massaggiò le tempie, li riaprì e dischiundendo le labbra disse soavemente:
- SCORDATI CHE VENGO IN DISCOTECA CON TEEEEEEEE!!!!! - Belmònt storse il naso, prima di cominciare a giocherellare col suo bastone armato di uno smeraldo che definire pesante come il Titanic
era un eufemismo. Una venuzza cominciò a pulsare sulla sua tempia.

- Dopo quello che mi hai fatto vorresti uscirtene con le mani pulite?
- Quante volte te lo devo dire? Non ho visto nulla!! Avevi addosso tutta quella schiuma, ed eri in acqua!
- Primo: l'acqua è trasparente. Secondo: la schiuma non viene riconosciuta dalla costituzione francese come abito coprente. Terzo: se non fai come dico io...- disse tirando fuori un pacchettino - .... lo mostro a tutti!-  Brago sapeva benissimo cosa c'era là dentro. Sherry lo teneva, come si suol dire, per i maròn con quella roba. Ma il mamodo non voleva abbassarsi a farsi ricattare da una debole umana. Però non poteva nemmeno permettere che mostrasse a tutto il popolo di Youtube il suo segreto più recondito. Aprì e chiuse le mani un paio di volte, digrignò i denti. Sherry sbuffò.
- Insomma Brago, possibile che tu non voglia avere una vita sociale?
- Se con vita sociale intendi uscire con idioti come Tia o Zatch, andare ai concerti di Folgore o Megumi, andare al bar con Kyo o portare a passeggio Ponygon per far colpo sulle ragazze... preferisco rimanere un emarginato sociale a vita.- Sherry pensò che portare a spasso Ponygon non fosse affatto così male, anzi, quanto avrebbe dato per avere un mamodo che si facesse grattare la pancia blaterando "Merumerumerui"!
- Ora basta. Aspetta solo che lo pubblichi sul mio Twitter... - Brago pensò che lanciarsi a folle velocità contro il muro sperando che la testa si sfracellasse contro la parete non fosse poi una così cattiva idea. Almeno nell' oltretomba non esisteva Twitter. Sherry lo prese per un braccio, guardandolo dritto negli occhi. Il mamodo distolse lo sguardo, osservando la parete. Ora non aveva più la possibilità di spalmare la sua materia grigia sul muro.
- Posso venire con la pelliccia o devo mettere i vestiti che mi ha regalato la madre di Kyo?
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- ventimila yen per un biglietto.
- VENTIMILA??? Ma si sono schizzati con la candeggina?
- Bragooooo.... - Sbuffando, tirò fuori il portafoglio, sbattendo un consistente numero di bigliettoni sul tavolo della cassa. Ne ricevette in cambio due pezzi di carta. Bell'affare, pensò. Si diressero verso l'entrata. Il buttafuori li lasciò passare sorridendo.
- Prego signorina, e buon divertimento! - Brago si appuntò mentalmente di aggiungere alla sua lista nera anche il nome di quel gorilla. Anche se non poteva dargli torto. Sherry indossava dei jeans aderenti, tacchi dodici neri e un top rosso, con dei tagli sulla pancia che lasciavano intravedere la pelle chiara e una scollatura un po' troppo spinta. In parole povere, Brago era geloso marcio. Sherry, con una risatina da oca giuliva, entrò nell'edificio. Il mamodo proprio non capiva perché le ragazze dovessero andare in discoteca conciate in quella maniera. Dove si girava, c'erano ragazze vestite in maniera pacchiana. Scollature, vestiti cortissimi e tacchi improbabili erano ordinari. I ragazzi invece sembravano pronti per un'entusiasmante seduta in un circolo di alcolisti anonimi. Brago, essendo il partner della figlia di un milionario, non poteva certo indossare quei quattro stracci che era solito mettere. Perciò aveva una T-shirt nera (molto aderente, per la gioia delle fan) e dei jeans scuri; Sherry gli aveva risparmiato l'andare in giro vestito come un rockettaro. Gli occhi rossi saettavano da una parte all'altra, un po' per controllare la sua alleata, un po' per vedere se in giro c'era qualche bella pollastra da adescare, ma soprattutto per far capire che non era esattamente entusiasta di quella serata. Fece per entrare, ma il buttafuori non lasciò libero il passaggio.
- Mi scusi - disse Brago, con un evidente sforzo di controllarsi.
- Amico, questo è un ambiente chich. Non puoi entrare. - Immediatamente Brago sclerò, ma fortunatamente Sherry evitò il peggio, affacciandosi dal'entrata.
- Mi scusi, lui è con me. Davvero - disse prendendolo per un braccio per mostrare al gorilla la veridicità delle sue parole. L'uomo non potè far altro che scrollare le spalle e far passare anche il mamodo. Brago gonfiò il petto come un tacchino, nemmeno avesse realizzato il sogno di diventare il re dei mamodo. Pochi metri dopo, però, si pentì amaramente di non esser rimasto a fare a botte col buttafuori. Infatti la musica martellava sul suo cranio come un martello pneumatico, l'aria era irrespirabile e le persone andavano avanti e indietro come indemoniate. Al bar si doveva fare a pugni anche solo per urlare al barman il drink. Come se non bastasse, luci psichedeliche ovunque. Come se le persone non fossero abbastanza rincoglionite, pensò acidamente. Sherry invece zompettava da una parte all'altra esaltata. Il mamodo aveva già adocchiato un divanetto libero, nella speranza di venire ingoiato da quest'ultimo e evitare il peggio, ma con un urlo beduino la sua alleata lo prese per un braccio, facendolo voltare con forza bruta.
- iiiihhhh!!! Guarda! Guarda la pista da ballo!!
- Oh, no... Santo Dio delle discoteche, ti prego, esiliami da qui!! - il volume della musica impedì a Sherry di sentire la preghiera disperata del ragazzo. Senza nemmeno preoccuparsi di sentire il parere di Brago (peraltro già scontato), lei lo prese per un braccio, trascinandolo in mezzo a una massa informe semi-mobile, formata da persone schiacciate come sardine che a quanto pare si divertivano un casino a farsi prendere a gomitate dagli altri. Quella sembrava essere l'idea di divertimento di anche Sherry, dal momento che bisognava assolutamente andare in mezzo alla calca, sennò non ci si divertiva. Il poveraccio così si trovava pressato come una piadina da ogni lato, con Sherry che si dimenava come una psicopatica. Doveva ammettere che però lei era dannatamente sexy... la cosa continuò a piacergli fino a quando un tizio non cominciò a strusciarsi impudicamente contro di lei. Ah no! Subito lo scansò con fare pericoloso, prendendo il suo posto e ballando con Sherry, senza però staccare gli occhi da lui. Quello, leggermente incacchiato, se ne andò. Sentì una risatina.
- Wow Brago, non pensavo fossi così intraprendente... - arrossendo come un pomodoro, Brago si staccò immediatamente da lei.
- Se cominci a fare la prostituta col primo che capita, non pretendere che io sia... - si morse la lingua prima di dire il termine fatale.
- Intendi dire "geloso"? - Era pronto a ribattere, quando una voce fastidiosamente familiare gli trapanò le orecchie.
- ehehehehe!! Oh fratelli! In alto le mani! - la gente seguiì immediatamente l'ordine. Il mamodo pensò che se quel tipo avesse puntato una pistola contro di loro, non avrebbe ottenuto un risultato migliore.
- Fratelliiiiii!!! Sono Dj Johnny, pronti a ballare? Niiiiiiiiiiiiiyyyyyeeee ah ah ah ah! Niiiiiiyyyeeee ah ah aha!! Essiamo noi essiamo noi! - "O santo IPad! Devo portare via Sherry prima che..."
- Brago! Perché non alzi le braccia come me? Dai, divertiamoci un po'!!
- Vado a bere un drink. - Facendo lo slalom fra la gente stravaccata sui divani, adossata sui cubi o ubriachi che barcollavano in giro, finalmente riuscì ad arrivare al bar. La barista lo guardò sorridendo.
- Emh... un... - sentì qualcuno urlare "un Cuban Dry!", e decise di fare lo stesso. Venti secondi dopo un bicchiere stracolmo di ghiaccio e alcol gli comparve misteriosamente sotto il naso.
- Settecento yen.
- Ma questa non è una discoteca, è un covo di ladri! - Volente o nolente, il drink doveva pagarlo. Lanciò letteralmente i soldi, afferrando la bibita e cominciando a gironzolare senza una meta precisa per il locale. Notò che parecchie ragazze lo guardavano con fare quasi lussurioso. Scrollò le spalle, fregandosene. A parte che probabilmente avrebbe dovuto portare Sherry a casa caricandosela sulle spalle come un sacco di patate (sperando che non vomitasse), ma tutte ai suoi occhi sembravano delle gran... be', avete capito. Improvvisamente sentì nuovamente quella voce fastidiosa strillare qualcosa. Fece per fare dietrofront, quando notò un particolare che prima gli era sfuggito. Guardò nuovamente in direzione del dj, e inorridì. Indossava dei pantaloni, fatti di pelle di mucca. Rimase così, immobile in mezzo alla calca, e sembrava a suo agio come un carciofo in una friggitrice. Deglutendo si allontanò lentamente, quando sentì qualcuno prenderlo per le spalle. Subito suonò come un campanello d'allarme. Prontamente afferrò le mani del suo aggressore, sollevandolo senza troppi sforzi.
- Oh fratello! Sei una forza! Dai portami a cavalluccio per la discoteca! Niiiiiiiiiiiiiyyyyyeeee ah ah ah ah! Niiiiiiyyyeeee ah ah aha!
- Idiotaaaaa, smettila di agitarti o mi farai cadere!!! - I due si ritrovarono a correre per tutto il locale, uno cercando di disarcionare il suo "cavaliere", l'altro cercando di non cadere. Quando finalmente il mamodo riuscì a spiaccicare il dj contro il muro, si accorse che quasi tutte le persone della discoteca avevano segiuto il loro esempio. Le ragazze erano a cavallo del primo essere di sesso opposto che si erano trovate a fianco, urlando come deficenti e facendo impazzire i poveri animali da soma.... pardon, partner. Comunque sia, il dj si alzò da terra.
- Fratello, ma tu spacchi!! Ti offro un drink!!!

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Il giorno dopo, Sherry cominciò a ridere come un'ossessa davanti al PC. Brago, sdraiato sul divano e la faccia mezza coperta da una borsa del ghiaccio, con fare alquanto irritato scansò la borsa quel tanto che gli consentiva di parlare, e disse:
- Non sei esattamente un tonico per il doposbornia, Sherry. - la francesina si girò, trattenendo a stento le risa.
- Queste devi assolutamente vederlo...!! - Il mamodo per tutta risposta continuò a soffrire in silenzio gli effetti collaterali della sbornia, senza preoccuparsi tanto. Improvvisamente partì a tutto volume un video sul computer. "Ehi fratelli! Questa dovete vederla! Il mio amico laggiù è uno che SPACCA!!! Ehi! Fratello! Niiiiiiiiiiiiiyyyyyeeee ah ah ah ah! Niiiiiiyyyeeee ah ah aha!" Una voce fastidiosamente familiare rispose emulando lo stesso tipico verso. Brago stava per lanciare un Reis al PC, quando realizzò di chi era la voce. Si catapultò a velocità impressionante verso la scrivania dove Sherry stava guardando il video, puntò le pupille sullo schermo, e inorridì. Il video ritraeva LUI, Brago-il-mamodo-dal-libro-nero-alleato-di-Sherry, mentre su un cubo era intento a spiaccicarsi una mano sulla fronte dimenandosi. Come se non bastasse, sul video si tolse la T-shirt, provocando urla indemoniate da parte delle donne. Dopodichè corse (o meglio, barcollò velocemente) fino al bar, saltò sopra il bancone e ignorando le proteste dei baristi si esibì in quello che poteva essere definito un burlesque versione maschile. Afferrò la spina della Coca-Cola, e aprendola cominciò a versarla con fare sexy su quel fisicaccio muscoloso. Le donne sembravano prese da una voglia improvvisa di bere bevande analcoliche dalla schiena del mamodo. L'inquadratura passò su una faccia da ebete che, vista l'angolazione, era colui che stava riprendendo.
- Oh ragazzi! Quello sì che sa come farci con le ragazze! Guarda tipo quella! Presa!! Hahahahaha! - subito inquadrò nuovamente Brago, ormai in boxer neri, aderenti e bagnati dalla bevanda frizzante. Sherry comparve nel video, prendendo Brago per un braccio e portandolo via prima che ci pensassero i buttafuori.
- Brago, chiudi quella bocca o ti ci entreranno le mosche! - disse Sherry notando l'espressione allibita del suo alleato.
- Sherry... la prossima volta ve la prendete in quel posto lì tu e la discoteca, intesi?? E NIENTE SPECIAL GUEST DI NOME JOHNNY GROOVE!


 
   
 
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