Mi trovai sul tetto dell’Empire State Building. Avevo deciso di fare ciò che mai avrei pensato: scusarmi. Avevo chiamato Chuck e gli avevo detto che avevo bisogno di vederlo. Era vero. Il suo sguardo, la sua voce mi avevano sempre messo in bilico l’esistenza, mi avevano fatto fremere fino a morire.  Temevo in realtà che non si sarebbe presentato, probabilmente spaventato dal fatto che l’avrei ferito di nuovo. Era l’ultima delle mie intenzioni..tutto ciò che volevo era scusarmi. Ciò che sarebbe venuto dopo sarebbe dipeso da lui.

Ad un tratto arrivò. Aveva un mazzo di peonie rosa in mano. Non smetterà mai di stupirmi, nemmeno dovesse scusarsi lui.

“Mi sembra una scena già vista” mi disse con il suo sorriso beffardo che aveva accompagnato la mia vita negli ultimi cinque anni.

Non dissi altro che “Mi dispiace”.

Rimanemmo in silenzio per parecchio..non so di preciso quanto. E’ come se in un secondo avessimo proiettato in testa lo stesso film. Louis, l’incidente, il matrimonio, la dote, Dan. Tutto in qualche minuto. Una storia d’amore, di sotterfugi, di bugie. Ma cosa era rimasto? Solo l’amore. Lo sentivo. Correva tra noi due come una scarica elettrica che ci avvicinava inevitabilmente. Ci legava come un filo sottile, che sì si sfalda ma non si rompe mai del tutto, perché la sua anima è indissolubile, è troppo forte.

Alla fine, l’unica cosa che fece fu baciarmi la mano. Non disse niente.

Allora continuai io: “ Avevi ragione. L’hai sempre avuta. In tutti questi anni per un motivo o per un altro ho sempre cercato di allontanarti. Alcune volte avevo dei buoni motivi, ma certe volte solo ora capisco che non esistevano veramente. La verità è che avevo paura di affrontare una vera vita con te. Dopo tutto ce lo ripetiamo continuamente che riusciamo solo a distruggerci a vicenda. Probabilmente è vero, però è questo che rende le cose belle tra di noi. Ho capito che alla fine la mera felicità stufa. Mi dispiace Chuck di non aver subito capito che sei l’unica persona con cui voglio passare la mia vita. Mi dispiace di averlo capito e di essermi poi rimangiata tutto. Mi dispiace di aver anche solo pensato che potessi comprarmi di nuovo come mi avevi venduta per il tuo hotel. Mi dispiace di aver dubitato che non potessi essere cambiato. Ma ora sono qui. Con il mio cuore in mano.. sta a te decidere cosa farne. Lo potrai distruggere..o farlo palpitare sempre più forte fino a farlo scoppiare.

Chuck aveva gli occhi lucidi. Non l’avevo quasi mai visto piangere. E mi disse: “Sono sempre stato qui Blair, ad aspettarti ma non l’hai mai capito. Aspettavo il momento in cui saresti tornata da me. Speravo con tutto il cuore che succedesse anche se non ne ero sicuro. Cercavo di renderti a felice anche da lontano. Mi hai fatto soffrire è vero. Ma infine questa sofferenza  ha avuto risultati: ora sei qui con me e non ho intenzione di lasciarti andare ancora.

Poi d’un tratto mise la mano in tasca e ne tirò fuori una piccola scatoletta blu.

“Blair..vuoi sposarmi?” disse con quella voce irresistibile e lo sguardo intenso.

“Sì” e mi mise l’anello al dito.

“Non l’avevi restituito?” dissi.

“Non potevo. Sarebbe stato come vendere una parte di me”.

Non ci fu momento più bello. Avevo ritrovato quella parte di me che si era persa, era la sua. Eravamo indissolubilmente legati, per sempre.

E' solo di due capitoli, lo so ! Spero vi sia piaciuta..spero veramente che finisca così :') E che Blair rinsavisca dall'attuale rincoglionimento degli ultimi tempi !

Recensite se vi è piaciuta, grazie in anticipo! :D      -A.