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Autore: Phoenix    29/04/2004    6 recensioni
Sono già tornata! ^__^ (Nooooo.. NDtutti) (ç.ç NDme).. ehm.. -_-" Questa è una storia abbastanza triste e drammatica.. un cyborg perduto, che ora è un ragazzo, come tanti altri.. un ricordo che non deve essere cancellato, ciò che lo ha reso umano.. e che tra non molto quei maledetti cercheranno di far sparire dalla sua mente, per farlo tornare quello di una volta.. Riuscirà a resistere quel dolce ricordo..? la lotta interiore di un ragazzo, che combatte per salvare i propri sentimenti.. il proprio cuore.. Commy please! ^__^ Thanks!
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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°°°MI RICORDERAI?°°°

 

 

 

 

28 Marzo 2004

 

Caro diario,

sono le tre del pomeriggio, anche se in realtà qua nel monastero non c'è ora... tutti i giorni sono uguali, tutte le ore sono uguali.. Ore di depressione, devastamento.. tortura.. Mi sembre di vivere in un mondo grigio, un mondo che una volta era bianco.. bianco come la neve che ora sta cadendo a terra dolcemente, candida.. menefreghista di quello che sta per succedermi.. che sta per succedere a me, un ragazzo che non ha una vita, che non ha una dignità.. che non ha più lei..

E' vero, qua non c'è un'ora.. ma oggi ci sarà un'ora ben precisa, un'ora in cui ho un terribile appuntamento, un'ora in cui i miei più bei ricordi verranno cancellati per sempre.. bellissimi e irreali ricordi, ma solo per me.. non per loro, non per quel bastardo di Borkov.. Lei se ne andrà dalla mia mente tra pochissimi minuti, e mai ci tornerà.. perchè lei è stata un danno secondo l'Organizzazione, un danno alla mia reputazione, al mio animo freddo e glaciale.. La causa della mia sconfitta nell'ultima mia sfida al torneo mondiale contro quel bambinetto, Takao.. Ma lei non è mai stata niente di tutto questo.. o forse, una cosa lo è stata.. si, è stata un danno per il mio ghiaccio interiore, è stata il sole che lo ha fatto sciogliere.. lentamente.. senza sosta!  Ma ora, lei non c'è più, quel sole se ne è andato, e il freddo è tornato a impossessarsi di me, della mia persona, della mia anima..! ma non è un freddo bastardo... un freddo possessivo e malvagio.. è un freddo vuoto, incolmabile di un qualcosa che mai più potrò riavere: lei, la sua pelle, le sue labbra.. il suo ricordo..

Sono già passati cinque minuti.. perchè passa così velocemente il tempo?? Perchè non potrò mai esaudire il suo ultimo desiderio..?

 

"Mi ricorderai...?"

 

Aveva gli occhi pieni di lacrime, ma non voleva piangere.. Mentre io ormai ero come un ramo senza le sue foglie, un mare senza onde.. Perchè lei se ne stava andando, la persona che era stata capace di amarmi nonostante quello che ero se ne stava andando.. e non sarebbe mai più ritornata.. e tutto per causa loro! Maledetti, vi odio!! Me l'avete tolta, mi avete ucciso nel peggiore dei modi: mai ricordo di aver subito una tortura tale, MAI! E ora, non mi permettete nemmeno di esaudire il suo desiderio.. un desiderio innocente.. quello di un ricordo..

Tra poco meno di due ore tornerò a leggere questo diario, e forse mi ritroverò a pensare: "ma chi è la persona di cui sto parlando?".. è terribile.. ma voglio scriverlo, voglio imprimerlo su carta: almeno da qualche parte un suo ricordo rimarrà per sempre..

Lei è stata la mia salvezza, la mia luce nella penombra, il mio sole ardente.. la persona che mi ha ridonato magicamente quei sentimenti che mi avevano cancellato a forza.. cosa impossibile a farsi più che a dirsi.. mai nessuno c'era riuscito, nemmeno i miei compagni di squadra, nemmeno quelle mezze oche che mi hanno sempre girato intorno.. Ma in quell'anima c'era una salvezza.. Lei mi ha ridonato quello che pensavo di aver perso per sempre.. la capacità di amare..! Ancora mi chiedo come abbia fatto! Mi chiedo cosa sia stata quella forza maggiore, quella catena che mi legava e mi trascinava a lei, sempre con più forza, vincendo con infinita facilità il mio ghiaccio..

Mi aveva amato, mi aveva donato il suo cuore.. e in cambio mi aveva chiesto solamente un ricordo.. No, non amore eterno.. solo un ricordo, un semplicissimo ricordo.. che io non sarei mai stato in grado di darle.. Per loro.. tutto per causa loro.. dei loro piani, del loro volermi spietato e gelido nei confronti di tutti!!

Ancora ricordo le loro parole..

 

"Lei è un danno.. lei deve sparire dalla tua vita.. o ti puniremo in una maniera che non scorderai tanto facilmente.. decidi tu.."

 

Avrei preferito essere punito, ora che mi rendo conto che la punizone più grande è non averla più al mio fianco...  ma lei non ha voluto..

 

"Non voglio che ti puniscano per me.. non voglio vederti soffrire"

 

Mi amava.. io l'amavo.. Non si era resa conto che avrei sofferto comunque?? Una cinquantina di frustate non sarebbero state niente in confronto al suo "addio", pronunciato poco dopo.. Da quel giorno, ho cominciato ad odiare questo monastero con tutte le mie forze, con tutta la mia mente e anima!! Chi sono loro?? E soprattutto, chi sono io per loro?? Un cyborg, da comandare a loro piacimento.. un cyborg a quanto pare perduto.. perchè ora al suo posto c'è un ragazzo, con un cuore, con sentimenti veri.. Ma poco importa: tra poco tornerò ad essere quello di una volta..

Voglio andarmene, voglio scappare!! Ma non posso.. mi ucciderebbero.. beh, tanto meglio.. forse starei meglio in una bara, senza pensieri..

 

La porta della stanza si aprì, e ne entrò un ragazzino basso, con uno sguardo serio.. ma anche stranamente piuttosto triste..

-Yuriy.. è quasi ora..-IVAN

-Lo so..-YURIY

Il ragazzo alla scrivania si girò verso il compagno, smettendo di scrivere, mentre una lacrima gelida scendeva dai suoi bellissimi occhi azzurri.. lacrima che lasciò senza parole il compagno di squadra..

Yuriy se l'asciugò, lentamente, senza poi alzare nuovamente lo sguardo..

-Mi dispiace..-IVAN

-Non fa niente Ivan.. questa è una vita di merda.. ma alla fine.. ad ognuno la sua..-YURIY

Ivan sospirò: come era cambiato... era irriconoscibile.. Eppure, dovette ammettere che quel ragazzo di fronte a lui non poteva che essere un ragazzo migliore.. Lei lo aveva aiutato.. era stato come un raggio di sole, un arcobaleno in quella zona buia.. E non solo per lui..

-------------------------------------------------------------------------------------

"-Ivan!! Ivan, dove sei??-KIM

La ragazza entrò nella stanza del piccolo balder come un fulmine, con il naso completamente rosso e le mani bagnate di acqua di neve sciolta..

-Hey, che succede?-IVAN

Uscì dalla porta del bagno, col suo solito sguardo serio..

-Vieni, devo farti vedere una cosa, patata!-KIM

-Patata?? O.o"-IVAN

-Si dai, vieni fuori!-KIM

Lei si mise a correre, inseguita da Ivan, sempre più sospettoso.. Uscirono nel cortile del monastero, dove lei era riuscita ad entrare per grazia del suo ragazzo, e subito si fermò nel bel mezzo di esso con un grande sorriso stampato sulle labbra..

-Mbeh?-IVAN

-Guarda!! Ta dan!!-KIM

Si scostò, lasciando così intravedere al ragazzino un pupazzo di neve alto quanto lui, rotondo quanto e lui e.. con un naso.. fatto da una patata!!

-hey!!-IVAN

-Bello vero, patata? Il naso è identico!! ^__^-KIM

->.< Ti faccio vedere io a cosa è identico al mio naso!!-IVAN

la rincorse per tutto io cortile, senza però riuscire mai a prenderla: sembrava essere più veloce della luce quella piccola pestifera! Ad un tratto, lei si fermò, bloccandolo nella sua corsa per le spalle: in fondo, non le ci volle molto a fermarlo..!

-Dai, te la sei presa?-KIM

-Grr!! Non riesco proprio a capire come abbia fatto Yuriy ad innamorarsi di te!! >.<-IVAN

-^__^-YURIY

-Sei una cosa oscena!!-IVAN

-^__^-KIM

-E non ridere!!-IVAN

-Patata... PA-TA-TA!-KIM

-Grrrr!!! >.<%%%%% Ringrazia Dio che sei la ragazza del mio capitano o ti avrei picchiato a sangue!-IVAN

-Oohhh O_O-KIM

-Peste! >.<-IVAN"

------------------------------------------------------------------------------------

Ivan sorrise.. forse aveva esagerato quella volta! In fondo lei era fatta così.. era solare, amava scherzare.. e forse era stato proprio quello a far innamorare Yuriy.. gli aveva fatto scoprire cosa a lui forse sconosciute!

Improvvisamente tornò triste.. la realtà era che mancava a tutti, quella peste.. gli mancava quando lo chiamava "patata" e lui la chiamava "Dumbo" per le sue orecchiette un po' a sventola, anche se non troppo..! mancava a Serjey, mancava molto stranamente anche a Boris.. Lei e lui litigavano sempre, per ogni minima cosa.. e forse era un po' per quello che il suo compagno dai capelli viola ne sentiva la mancanza.. Lui non lo ammetteva, ma si vedeva.. Probabilmente gli mancavano le loro litigate stratosferiche, roba da cinema!

Era inutile dirlo: quella ragazza aveva stravolto la loro vita, e non solo quella di Yuriy.. ma soprattutto la sua..

Alzò lo sguardo: non parlava più, era tornato a scrivere su quel suo diario segreto, segreto a tutti, come se non notasse più la sua presenza.. Lo lasciò fare, tristemente.. Sapeva che stava scrivendo di lei, forse nel vano tentativo di ricordare ancora qualcosa di quella ragazza dopo quello che gli avrebbero fatto..

 

..perdonami piccola.. perdonami, per favore.. anche se mi meriterei solo il tuo disprezzo.. ti ho fatta soffrire.. forse non avremmo mai dovuto incontrarci.. ma sappi che ti amo, che mi hai trasformato in un qualcosa di migliore e speciale! Il tuo ricordo fa male, ma è la cosa più bella che io abbia mai potuto avere! Sei stata un qualcosa di magico nella mia vita.. sei unica piccolina.. TI AMO.. Spero che almeno tu ti ricorderai di me, ti ricorderai di quel ragazzo che ti ha amato con tutto quel cuore che tu hai ripulito dolcemente dal ghiaccio.. di quel ragazzo.. che tra poco non sarà più un ragazzo.. sarà la rovina in persona..

Mi hai detto "addio" per evitarmi una terribile punizione, ma io non ti dirò mai addio..

Scusami ancora, luce.. TI AMO..

 

Chiuse il diario e guardò la foto di loro due per qualche istante, sulla sua scrivania.. l'avevano scattata in mezzo alla neve, l'uno abbracciata all'altra.. l'uno scaldato dal calore dell'altra.. non esisteva il freddo.. esisteva solo il suo caldo e innocente sorriso a scaldargli l'anima.. a dargli un cuore e dei sentimenti..

Sentì un'altra lacrima cadere dai suoi occhi, ma non l'asciugò.. la lasciò cadere, le lasciò rigare il suo volto per tutto il lungo, come se quel sale depositato fosse rimasto per sempre come una briciola del ragazzo che era, e che tra poco non sarebbe più stato..

Ivan era ancora lì, alla porta, che lo guardava piangere lentamente.. Yuriy che piangeva.. non era mai successo.. ma ora stava succedendo..

Guardò l'ora: le 3.30..

-Yuriy..-IVAN

Yuriy si girò con gli occhi semichiusi: non voleva sentire nessun'altra parola.. ma Ivan andò avanti a parlare..

-E' ora di..-IVAN

-No, non dirlo.. lo so..-YURIY

Si alzò dalla sua sedia e andò verso il compagno, per poi uscire con lui dalla stanza di quel maledetto monastero, ora odiato.. odiato fino alla morte! Perchè lo stava facendo, perchè stava obbidendo ai loro ordini?? Sorrise in un ghigno.. per la vita.. lo stava fecendo per salvarsi la pelle.. Condizione peggiore non poteva esistere! Una vita buttata via, gettata al vento.. senza un briciolo di dignità.. Si fece schifo da solo per quello che stava succedendo.. Avrebbe forse preferito morire, tanto, che cambiava? Meglio non averla la vita, che averne una orrenda e piena di dolore e sottomissione.. ma vuota di sentimenti e.. umanità.. una cosa che non avrebbe più avuto..

Nonostante quei pensieri, le sue gambe avanzavano con passo moderato per quei corridoi, insieme a quelle di Ivan..

Era uno schifo, un maledetto schifo! Tradire quel suo ultimo desiderio per una vita di merda!!

Strinse i denti...cercando di cacciare via quei pensieri..

"Sono uno schifo, piccola.. non ti meriti uno come me.. scusami.. ma io ti amo.."YURIY

 

 

  
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