Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Congliocchipienidite    26/04/2012    27 recensioni
Io e Harry.
Due amici di classe.
Un amicizia normale.
Ma c’è sempre qualche cosa a rovinare tutto.
~
«Qualsiasi cosa succeda, io e te, ci odieremo per sempre»
~
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 




«Lei è nostra figlia»  
Un gran casino di voci risuonavano nella mia testa,facendomi totalmente impazzire.  
Ero seduta su una poltrona nera di pelle,ascoltando i miei genitori parlare con questi colleghi aristocratici , che a primo impatto, non li reggevo nemmeno un po’.  
Erano stati loro ad offrire l’offerta di lavoro a Parigi a mio padre,maledico il giorno in cui gli hanno fatto questa proposta.  Sono felice per lui,chi non lo sarebbe? Ma..ricominciare tutta una vita, non è facile. 
Sospirai rumorosamente,presentandomi a queste persone.  «Sono Amelie,Amelie Smith»   Porsi la mano verso di loro, fingendo di essere contenta  , quando invece, avrei appiccicato tutti al muro.
La maggior parte degli uomini, mi sorrisero,guardandomi in un modo ‘eccitante’.  Mi dava altamente sui nervi questa situazione. Perché non potevo dargli un benedetto cazzotto in faccia? Dovevo mantenere la calma,non era difficile,infondo.
«Sei davvero una bella ragazza»  Disse con una voce roca, un signore su una quarantina d’anni, alto e magro.  Gli mandai degli sguardi fulminanti, facendogli capire che con me non aveva alcuna speranza.  
Mi domando : Non hanno una povera moglie?
Diamine, si vanno a cercare delle adolescenti. Ma in che mondo viviamo? Un mondo di pervertiti,ecco.
«Tesoro c’è qualcosa che non va?»   Mia madre si accorse subito che ero nervosa. Mi  diede un bicchiere con dell’acqua dentro,forse sperava..che..Mi sarei ripresa?Non penso che sarebbe mai successo.
Bevvi a piccoli sorsi,staccando poi le mie labbra dal bicchiere,per parlare. «Sono stufa, sono stufa di dover lasciare tutta la mia vita qui» Tutti mi guardarono , non capendo la mia frase. Io però, riuscivo a capirla benissimo. Sì, non avrei mai voluto andare in quella fottuta Francia e cambiare ogni cosa. Volevo rimanere a Londra, rimanere con i miei amici. 
Era così difficile da capire? 
Mio padre iniziò a scusarsi per il mio comportamento ‘non appropriato’, cercando tutte le scuse possibili e inimmaginabili. Cosa avevo detto di così strano? Avevo detto la verità, non stavo mentendo. 
«Esco a prendere un po’ d’aria, scusatemi»    Lasciai tutti a bocca aperta,correndo verso la porta  di quell’ufficio, dirigendomi  fuori, fuori da quelle maledette mura che mi rinchiudevano.
Sarei voluta scappare ,urlare ad alta voce,dire tutto quello che pensavo. Di cos’ho paura? 
Quando uscii fuori,incontrai Katherine, stranamente da sola.  «Cosa ci fai qui? »   Mi chiese, tirando su delle buste, con grande sforzo, appoggiandosi poi al muretto vicino a lei. 
Tirai fuori una sigaretta dalla mia borsa,accendendola.  
Il fumo fa male, il fumo uccide” Solite parole che frullano nel mio cervello. Non dovrei fumare , lo so bene.. Ma in questi casi, tutto mi è concesso. 
«Sono qui con i miei genitori, niente di importante»  Feci uscire tutto quel fumo dalla bocca, facendo venire perfino la nausea a Kat, per l’odore fastidioso che emanava. Non aveva tutti i torti.
«Non dovresti essere con gli altri?»   Chiesi subito dopo, mentre la cenere cadeva a terra. 
«Sono impegnati a preparare le valige, Zayn infatti, è molto nervoso»  Sbuffò pensierosa, controllando il suo cellulare per vedere probabilmente,  se aveva ricevuto qualcosa dal ‘SUO’ Malik.  
Haley era partita da poco, ora mancavano solo i ragazzi e poi… me.  Stava davvero succedendo tutto questo? Stavo davvero per lasciare tutto? Impossibile.  
«Credo di essermi presa una bella cotta»  Quando disse quelle parole, la mia felicità era a mille.  Sarebbe nato qualcosa prima o poi, ne ero sicura. E poi  dopo averli visti sbaciucchiarsi appassionatamente, credo proprio che siano cotti.  
Fantasticai ancora per qualche minuto , poi finalmente, tornai a parlare.  «E’ una notizia grandiosa,davvero!»  Gli presi le mani, stringendole dalla gioia. 
Katherine stava per avere una crisi di panico, non sapeva più cosa dire, cosa fare.   Passai la mia mano davanti i suoi occhi, a dir poco persi nel vuoto.  C’era da preoccuparsi?
«Devo regalargli qualcosa, ma non so cosa»   Sprofondò nel panico più assoluto, sgranocchiandosi le sue povere unghie, che scomparirono all’istante.  
Mi misi a pensare , cercando una soluzione a tutto ciò. Cosa poteva regalare a quel ragazzo? Scelta difficile,molto difficile. 
«Potresti.. non so…»
«Un bracciale?»   Disse convinta,forse avevamo trovato la nostra ‘soluzione’. Il bracciale era perfetto, i ragazzi amano i bracciali,credo.
Ad un tratto, mi trascinò in una gioielleria a pochi passi da noi. Per tutto il tragitto mi strinse il braccio,lasciandomi anche dei lividi.  «C’era bisogno di portarmi in questo modo?»  
Non  ascoltò per niente quello che gli avevo detto ,anzi, mi ignorò completamente.  
Si era ormai imbambolata a guardare un bracciale d’argento, con un piccolo ciondolo a croce.  Fu amore a prima vista.  
«Ti piace?»  Indicai il piccolo gioiello,incantandomi anche nel guardare gli altri. Sarei rimasta volentieri una giornata intera a fissare tutte quelle cose brillanti. 
 «E’ perfetto per Zayn!»   La mia cara e dolce amica, senza pensarci, chiese subito alla commessa di impacchettargli quel bracciale.  Ero più che sicura che gli sarebbe piaciuto.
Intanto che lei pagasse, vidi mio padre fuori dal negozio.  Mi ero già preparata un bel discorsetto, ed  ero pronta per tirarlo fuori.  
«Scusami Kat» Aprii la porta, scendendo il piccolo gradino,ritrovandomi faccia a faccia con lui.
Aveva le braccia incrociate e un viso leggermente imbronciato,ma non di molto.  
«So già il motivo per cui sei qui»   Parlai prima che lui potesse dire qualcosa.  
«Ah sì? E quale sarebbe?»    Mi stava prendendo in giro o cosa? 
Morsicai il labbro dall’agitazione, non capii nemmeno il motivo. Non c’era niente per la quale dovevo agitarmi. 
«Prima che tu dica qualcosa che mi faccia innervosire, sappi che se sono uscita così all’improvviso, è perché ne avevo bisogno. Come pensi che io stia? Sapere che fra poche ore partirò e non tornerò più qui? Come pensi che abbia reagito a questo? Fidati, non sto reagendo bene.  
Londra non sarà il massimo, ma qui ci sono cresciuta, non posso dimenticarmi di tutto e tutti
«Amelie..»   Provò di nuovo a parlare,ma lo interruppi.
«Perché non riesci a capirmi? Perché non riesci a capire come mi sento? Vorrei che provassi  almeno una minima parte del mio dolore, da poter comprendere almeno un po’ quello che sento. E ora, puoi sgridarmi, dire tutto ciò che vuoi.»
«Veramente io..»     La mia mano fu stretta da qualcuno, era sicuramente mio padre che voleva scusarsi o non so.  Di solito ,quando deve fare un discorso serio, lo fa sempre.
«Papà smettila di prendermi la mano!»  Alzai il tono della voce, facendo girare tutte la gente che passava per quella stradina. Diventai rossa come non so cosa, sapevo solo di essere bollente dalla vergogna. 
«Guarda che non sono io a tenertela» 
Alla mia destra mi trovai Harry che rideva come un pazzo, senza riuscire a fermarsi.   Dire che ero confusa in quel momento, era dire poco.   
Sentii le sue dita giocare con le mie, caddi totalmente in un altro modo. 
«E’ venuto  in ufficio per vederti, ti siamo venuti a cercare ,senza trovarti. Finché poi, ti abbiamo vista qui»
Non riuscivo a crederci.
«Perché sei venuto?»  Lo guardai, aspettando che mi rispondesse.  Continuava a sorridermi, non capendo che quando lo faceva, mi scioglievo come un ghiacciolo al sole.
Mio padre si allontanò con la scusa che doveva tornare da mia madre, così io e lui, rimanemmo per qualche minuto,da soli. 
«Allora? Posso sapere qual buon vento ti porta qui da me?»
Slegò la sua mano dalla mia, spostandola tra i miei lunghi capelli,muovendoli dolcemente.
«Avevo voglia di vederti»   Dolci e melodiche parole. Se aveva intenzione di farmi morire, ci stava riuscendo alla perfezione.
Mi alzai in punta di piedi, arrivando vicino al suo viso, così  vicino , che morivo dalla voglia di baciarlo.  
«Ehi Am…Oh ,ciao Harry!»    Katherine si fermò appena lo vide, si sentiva come se avesse interrotto qualcosa.  
 Subito dopo, arrivarono Louis,Niall,Liam e ZAYN.   
Mandai vari segnali a Kat, ma lei non capì minimamente cosa gli stessi dicendo.  
«Pensi che gli piacerà il regal.. »   Iniziò a dire, quando alla fine, gli tappai immediatamente la bocca. Malik ci guardò ridendo, insieme a tutto il resto del gruppo.
«Uh che coincidenza, anche voi qui?»  Dissi ,sorridendo a trentadue denti,facendo poi riprendere il respiro a Kat, che era rimasta abbastanza sconvolta, dopo aver visto il suo amato.
«Eh già.»  Rispose Payne , abbottonandosi per bene la camicia che indossava «Vi va di venire a casa?»
Guardai Harry, forse per avere una sua conferma.  Non potevo rifiutare,questa sarebbe stata l’ultima volta che li avrei visti,L’ultima volta che rideremo insieme,L’ultima volta avrei girato in quella casa, L’ultima volta che li avrei guardati negli occhi.
 
 
                                                               





  *
 
 








«Chi vuole assaggiare i miei biscotti?»
Quanti ricordi avrei lasciato, quante cose ho passato con loro, quante cose mi ripercorreranno nella mente. 
Ci sedemmo a terra, nella camera di Styles. Niall aveva appena preparato dei biscotti con gocce di cioccolato , nel guardarli , mettevano molto appetito.  Ne presi uno, facendo a metà con Harry, che non vedeva l’ora di assaggiarli.
«Vi rendete conto? Noi partiremo per l’America»   Si sdraiò sul pavimento Louis, osservando il soffitto biancastro,mangiando anche lui i biscotti fatti da Horan.
«Ci mancherai ,Amy»   disse triste il biondo, ingozzandosi di cibo.   Li guardai tutti nei loro profondi occhi, incoraggiandoli con un sorriso ,anche se dentro, stavo morendo.
Mi sarebbero mancati, in tutto e per tutto.
Non ci sarebbe più stato l’irlandese Niall, il più tenero del gruppo, sempre pronto per mangiare.
Non ci sarebbe più stato il ragazzo serio Liam, che mi avrebbe aiutato in ogni situazione complicata.
Non ci sarebbe più stato quel ragazzo modesto di nome Zayn,che ci provava con tutte.
Non ci sarebbe più stato il pazzo Louis, che anche lui, ne combinava  sempre qualcuna delle sue.
Non ci sarebbe più stato quel ragazzo montato,provocante, che un solo gesto,riusciva a farmi crollare. Sì,era lui,Harry Styles.
«La nostra vita prima di conoscerti, era vuota»   Mi dissero tutti insieme, stringendomi poi, tra le loro muscolose braccia.   Si unì anche Kat, dopodiché Eleanor e Danielle che arrivarono in quel preciso momento.
«Abbraccio di gruppo?» Rise Danielle, con la sua risata inconfondibile. Liam la guardò con occhi pieni d’amore, stringendola forte a lui. 
Volevo che le ore non passassero mai, ma purtroppo,era impossibile.
Almeno che non avessi una bacchetta magica.
«Voi non potete immaginare come io mi senta…»
Eleanor si sedette accanto a me, accarezzandomi la spalla. «Non ci pensare ora,okay? Non pensare a niente, goditi queste ultime ore come si deve»   Avrei voluto ascoltarla, ma era più forte di me.
«Amelie!»  Gridò Styles, tirandomi un cuscino in faccia.  Rimasi immobile, guardandolo molto ma molto male.  Lo rincorsi per tutta la stanza, e tutti gli altri dietro di me, provando a fermarmi. Sapevano benissimo che il povero Harry, avrebbe fatto una brutta fine se lo avessi avuto tra le mie mani.
Lo afferrai per la maglia, cadendo tutti e due a terra, come due idioti.   «Pesi troppo,cavolo!»  Si lamentò,mettendosi la mano sul petto, ridendo senza alcun motivo. «E’ questo che mi mancherà di te,mi mancherà il fatto che non mi prenderai più a pizze, che non potrai sgridarmi..»
«Ed è questo che mancherà a noi. I vostri litigi, le vostre urla, tutto.. »    disse Malik,guardando dritto negli occhi Katherine, che ricambiò prontamente. 
La vidi tremare , non era assolutamente da lei. 
E’ sempre stata una tipa tosta, senza paure,pronta a superare ogni cosa.  Ma quando si tratta di amore, le persone cambiano.
Un po’ come me ,no? Sono sempre stata una ragazza strana e ora, mi ritrovo accanto un ragazzo , che è il più popolare di tutta la scuola  e famoso in tutto il mondo.  Ma non mi importa questo. L’ho sempre visto con occhi diversi da come lo vedevano tutte, l’ho sempre visto come un ragazzo normale. Forse ero l’unica a non dargli importanza.
Ancora adesso quando mi capita di guardarlo, mi chiedo com’è possibile che sia successo. 
Amelie Smith e Harry Styles? Cane e Gatto. Sì, questa era la definizione adatta per noi due.  Litigavamo dalla mattina fino alla sera, eppure, non riuscivamo a stare lontani l’uno dall’altra.
E ora  al solo pensiero di non vederlo più, mi fa sentire strana,una sensazione che è davvero difficile da spiegare.
«Amy.. potrò chiamarti quando sarò in America,vero?»   La tenerezza di Niall,superava ogni cosa. Credo di non aver mai incontrato un ragazzo più tenero di lui. 
Mi attorcigliai una ciocca di capelli,ridendo per la sua domanda, teneramente dolce. «Puoi farlo tutte le volte che vorrai»  
«Ehi Niall! Ti ricordo che hai anche Haley …dovrai chiamare anche lei!»  Gli diede una pacca sulla spalla Liam, facendogli l’occhiolino. Lui si nascose tra i suoi capelli biondi, imbarazzato.
«Ohoh, quindi avevo visto bene quella sera?»  Ridacchiai,seguita da tutti gli altri. L’irlandese diventò rosso fuoco in viso e per non farsi vedere,  fissò il pavimento.  «P-p-parliamo d’altro»  Si inceppò perfino con le parole. 
Andai da lui , alzandogli quel viso paffuto,con un dito.  Aveva gli occhi color cielo, uno spettacolo della natura.  «Non c’è niente di cui ti debba vergognare»   Gli lasciai un bacio sulla guancia, facendolo finalmente sorridere, togliendo  tutto quell’imbarazzo che si era creato.
Qualcuno mi sollevò da terra, ritrovandomi così,in braccio a Tomlinson e Styles. «Cosa avete intenzione di fare?»   Risero tra di loro, lanciandomi sul letto, facendomi anche male alla schiena.  Hanno delle maniere davvero da ‘principi’.
Si buttarono tutti,facendomi diventare una cosa microscopica. Mi stavano letteralmente schiacciando.
«Ragaz-z-i!»  
«Amelie fammi spazio!»  
«Harry sei tu quello di troppo»   Tentai a buttarlo giù da letto, ma riuscì subito a rialzarsi.  Alzai gli occhi al cielo,cercandomi un posticino comodo.  
«Sapete cosa c’è?»  Aprì il discorso Payne,attirando la nostra attenzione al massimo.  Eravamo pronti ad ascoltare cosa aveva da dirci. 
«Stare in America senza di voi»   Ci indicò una per una , con il sorriso sempre sulle labbra.  «Non sarà la stessa cosa»
Le ragazze si fiondarono su i loro ragazzi, baciandoli con tutto l’amore che provavano verso di loro. Horan si levò da lì, aveva appena ricevuto una chiamata ‘misteriosa’. 
Mentre io…  beh io.
«Vieni qui»  Mi allungò il braccio Harry,aspettando che andassi da lui,magari per… baciarlo.
Tra tutte quelle coppiette mi sentivo a disagio, non avrei mai fatto una scena così davanti a tutti,nemmeno se mi avessero pagata.
Okay era esagerato, ma cosa pretendeva?  Che gli saltassi addosso o non so?
Nah, non lo avrei mai fatto.
«Harry Edward Styles se tu pensi che io ti bacia..o che…»
«Non mi importa se tu voglia baciarmi o meno, mi basta solo guardarti negli occhi»
Il mio cuore si capovolse, era come se si ingrandisse sempre di più, fino a scoppiare.
Sudavo freddo,le parole erano intrappolate e non riuscivano ad uscire fuori,le mani non si muovevano.   Sentivo solo il suo respiro sfiorare la mia pelle.
Con il corpo tremolante, mi distesi sul letto, e questa volta, era come aveva detto lui. Ci perdemmo nei nostri sguardi, senza trovare una via d’uscita.
Ero a pezzi, il mio corpo non avrebbe retto ancora per molto. Tutta questa cosa della partenza, mi aveva ridotto in queste condizioni. 
Chiusi gli occhi,riaprendoli subito. Non potevo addormentarmi proprio ora.
«Devo chiederti una cosa»  Harry  e la sua voce, erano come una dolce ninna nanna che ti faceva addormentare.  Annuii , curiosa di sapere cosa mi avrebbe mai chiesto.
«Devi promettermi che non verrai all’aeroporto» 
Cosa stava blaterando? 
«Ma..Harry..tu.. part…»
Mi fece tacere con un suo bacio,ma si distaccò subito.  «E’meglio per entrambi, fidati di me»   Non ebbi nemmeno la forza di reagire. Gli occhi iniziarono ad appesantirsi, e ogni cosa intorno a me, diventò oscura.
 
 
                                                                 





     *
 







Il ticchettio della sveglia,la vibrazione del telefono,sentivo ogni piccolo rumore.
Girai la testa , aprendo finalmente gli occhi.  Sentivo un gran peso , non riuscivo a ricordarmi niente.  Cos’era successo? Perché ero sul letto a dormire?
Lo schermo del cellulare si illuminò all’improvviso. Avevo un messaggio ricevuto, ero davvero curiosa di sapere chi era stato a mandarmelo.
Ricordi? Io e te ci odieremo per sempre, è una promessa”
Ciao Amelie.      –H.
 


Ricordai tutto improvvisamente.Prima che mi addormentassi, mi aveva chiesto di non raggiungerlo all’aeroporto. 
Ora mi trovo in questa camera ,da sola, senza sentire le urla di quei cinque ragazzi,  le loro risate, i loro dispetti. Non potevo rimanere lì, non potevo lasciarli andare senza salutarli.
Presi la mia borsa,il cellulare e anche le chiavi che avevano lasciato sul comodino. Avevano già programmato tutto.
Scesi di fretta le scale, uscendo da quella casa piena di ricordi.
«Ma guarda guarda»  Sentii un forte rumore del clacson di una macchina, mi voltai ,sapendo già che era sicuramente qualche ragazzo che ci provava,quando invece, al volante, c’era Jake.
«Dio,ci mancavi solo tu!»  Sbottai, andando in mezzo alla strada, risistemando le chiavi in borsa, dove lì ,sarebbero state al sicuro. 
«Dove stai andando , baby?»    Prese una sigaretta dal suo pacchetto,sentendosi altamente figo, quando in realtà, non lo era.  
«Devi portarmi all’aeroporto» 
«Aeroporto? Ma..»
«Fallo»   Aprii lo sportello della macchina entrando velocemente.  «Sbrigati,cazzo!»  
«Ai tuoi ordini»  Accese il motore, avviandosi.  Controllai l’orario, mancava davvero pochissimo , se non si sarebbe sbrigato, lo avrei ucciso.
«POTRESTI ACCELERARE?»  Dissi ad alta voce, abbassando il volume della musica, almeno così, avrebbe sentito meglio. 
Si massaggiò l’orecchio e fece finta che non esistessi.
«Sto parlando con te!» 
Jake accelerò, senza darmi ancora una risposta. Ero forse.. noiosa? Forse.
Ma cosa potevo farci? Non riuscivo a trattenere il nervoso, non ci riuscivo.  A volte, mi odio da sola e penso come facciano gli altri a sopportarmi.  Se ci fosse una persona come me sulla faccia della terra, la disintegrerei.
«Potrei avere una motivazione a tutto questo?»   Si voltò verso di me,tornando poi a guardare la strada. 
Mi accomodai per bene sul sedile, girandomi verso di lui.  «Ci sono troppe cose che dovrei raccontarti, e credimi, averti incontrato lì sulla strada,è stato un miracolo»
«Per me averti incontrata è stato un miracolo»  Tutta questa dolcezza da dove spuntava fuori?
«Oh non fare lo sdolcinato!»   
Rise sotto i baffi, contagiando anche me.  Era da tanto che io e lui non parlavamo.  
Riesco ancora a ricordare le gelosie di Harry all’ospedale e i miei sentimenti confusi..
Quante cose accadranno ancora? Quante cose dovrò superare?
«Harry è fortunato. Trovare una ragazza come te, non è una cosa da tutti i giorni»
Parcheggiò l’auto in un posto abbastanza stretto, dove però ,centrammo perfettamente  «Siamo arrivati»
Scesi dalla macchina, ringraziandolo.  
Sembrava una scena da film, l’innamorata che va a cercare la persona che ama tra tutte quelle persone.
Davvero, c’era di tutto.
C’era chi tornava da un lungo viaggio e che correva dalla propria famiglia,piangendo.
Chi invece stava per partire.
Chi era disperato.
Ed io ero lì, a cercare il suo volto.
Annunciarono che il volo stava per partire. Dovevo trovarlo,dovevo trovarlo a tutti i costi.
«Se stai cercando un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi, è in quella fila laggiù» 
Riconobbi quella voce, era di Jake. 
Corsi tra quella fila, facendomi fare un po’ di spazio. La gente non era gentile come mi aspettavo anzi, era scorbutica. 
C’è chi mi mandava a quel paese o invece, persone che mi facevano passare.
Ripresi in mano il cellulare, rispondendo al messaggio di Styles.
"Odiami come si deve"  -A
 
I suoi occhi verdi, si scontrarono con i miei.
Le sue valige caddero a terra.
Rilesse il messaggio.
Si sistemò i ricci, scosso da quello che aveva davanti ai suoi occhi.
Camminai verso di lui,quando accelerò sempre di più il passo, ritrovandomelo davanti. 
«Sei consapevole del fatto che ora ti odierò più di prima?»   Aveva gli  occhi che gli brillavano, aveva un colore indescrivibile, non sarei riuscita a descriverlo.
Fissò insistentemente le mie labbra, ma l’unica cosa che riuscì a fare, era fissarle.
«Credevi davvero che sarei rimasta a casa, senza salutarti?» 
«Credevo davvero che mi avresti ascoltato»
«Perché non volevi che venissi?»  Harry spostò lo sguardo sulla folla, non rispondendo alla mia domanda.  Si tirò il labbro,tornando poi a guardarmi.  «Sarebbe stato tutto più complicato averti qui,per questo.. non volevo»
Lo baciai,toccando finalmente quelle labbra, quella morbida pelle.
 Ero come un puzzle, un piccolo puzzle a cui mancava un pezzo,e quel pezzo mancante, era lui.
 Lui completava ogni parte del mio corpo, ogni piccola e minuscola cosa.
Quando mi toccava, era come se provassi un infinità di emozioni messe insieme, come se nel mio stomaco si creassero una marea di fiori che erano pronti  per sbocciare. 
L’ho odiato fin dall’inizio, l’ho odiato fino all’ultimo respiro. 
Ma imparai ad innamorarmi, ad innamorarmi di Harry Styles, con tutti i suoi difetti e pregi.
Mi insegnò ad amare, ad amarlo. 
Amarlo per quello che era,per i suoi atteggiamenti e i suoi modi odiosi che utilizzava per provocarmi, per il modo in cui mi faceva cedere, per  ogni sorriso,carezza,sguardo.
Quanti i baci rubati, ricambiati,voluti.
Era strano ritrovarci lì,io e lui.
Lo amavo in un modo inspiegabile,in un modo che forse non riuscivo nemmeno ad esprimere.
Ma se non lo avessi incontrato, non sarei quella che sono ora.
 
La sua lingua bagnò le mie labbra ed entrambi aprimmo gli occhi.
«Ti bacerei ogni secondo della mia vita»   Mi sussurrò all’orecchio,così da farmi riavvicinare lentamente alle sue labbra , ma questa volta, fu lui a baciarmi.
Le lacrime di mescolarono con quel bacio.
Diventò qualcosa di amaro ma allo stesso tempo dolce.
Staccai la mia bocca dalla sua,guardandolo con le lacrime che rigavano tutto il viso. 
«Questo è un addio?»  A volte vorrei esprimere meglio le mie emozioni, ma per quanto possa impegnarmi, sembra che non ci riesca mai.
«No Amelie, è un arrivederci.»
 
Si concluse tutto così in fretta.
Le nostre strade stavano per dividersi.
Tutto sarebbe cambiato.
Noi saremo cambiati.
Le nostre vite sarebbero cambiate.
 
Ma ogni ricordo vivrà dentro di me.










No,non ci credo!
Siamo arrivate all'ultimo capitolo ç_ç cioè, vi rendete conto?çç
Ci ho messo tutto il pomeriggio per scriverlo, mi sono impegnata tantissimo T.T
E vi giuro, stavo malissimo quando lo scrivevo, mi prenderete per un idiota, lo so (?)
Harry e Amelieeeeeeeee <333
Non li mollerò mica, huhuhu.
Preparatevi per il continuo di Where's the Love!
Appena avrò tempo mi metterò a scrivere la nuova story, quante cose succederanno!
Aspettatevi di tutto :')
Il nome dovrebbe essere 'It's Here.'  
Spero che la seguirete come questa, sennò mi ammazzo (?)

Volevo ringraziarvi per tutte le recensioni che avete lasciato e che continuerete a lasciare,non avrei mai continuato la storia senza di voi,davvero.

Sappiate che vi amo con tutto il cuore e che siete fantastiche!  
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e alla prossima storia! :)
  
Leggi le 27 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Congliocchipienidite