1° Capitolo
1
La giornata era iniziata
dolcemente bene in casa Hallywell. Quel giorno era il
secondo del sesto mese e si prestava ad essere uno degli ultimi di scuola per
le quattro sorelle Hallywell.
I raggi del sole come sempre,
avevano svegliato per primo, il membro più giovane che vi abitava.
Discordia Hallywell
si alzò titubante dal letto a futon nella sua camera,
cercando di fare il meno possibile rumore, tanta era l’agitazione che le
impediva di ragione su quello che faceva e provocava.
Andò a sbattere contro una
decina di pareti prima di entrare definitivamente in bagno per farsi una doccia
veloce e lavarsi i denti. Aprì i rubinetti e si immise
nella vasca. Sotto il getto d’acqua la sua mente
immagazzinò le idee che si era fatta la notte sul giorno avvenire e contenta,
in dieci minuti era già linda e pronta per preparare la colazione a tutta la
sua famiglia.
Sapeva che tanto non si
sarebbero svegliati entro due ore e quindi la calma si fece persona in lei ed
incominciò a preparare accuratamente frittelle, caffè
latte, uova e becon per sei persone: la mamma, Cup, Astrid, Alyce,
Aaly e lei, Discordia.
Con la divisa scolastica
impeccabile come sempre, girò per la casa applicata a dimenticare la noia e non
trovando niente da fare,si concentrò sugli anime
registrati i giorni prima alla Tv del salotto, mentre sorseggiava un thé caldo, seduta sull’unica poltrona della stanza.
Riguardò e riguardò
un episodio di Full Metal Alchemist, meditando su
quanto era bello il suo personaggio preferito e chiuse gli occhi per sentire
meglio ciò che accadeva al piano superiore.
La mamma e Cup si era svegliati ed erano intenti a buttar giù dal
letto le gemelle già capricciose e irascibili di prima mattina.
Per sapere come
erano in verità le tre ragazze più popolari della scuola, era opportuno
andarle a trovare la mattina appena svegliate e allora sì, che si sarebbe
capito il loro vero carattere: tre menefreghiste a cui non potevi non voler
bene.
Sorrise e sì accoccolò meglio sulla poltrona, per nascondersi alla vista
della madre appena scesa, che non sopportava d’essere intralciata di prima
mattina.
Allora buona
buona continuò ciò che stava facendo ed
aspettò che tutti fossero pronti per uscire.
Alle otto e un quarto era già
uscita, senza aspettare minimamente i comodi degli
altri, tanto era scocciata di arrivare sempre in ritardo a scuola.
- Mamma! Dov’è
Didia? - la maggiore delle tre stava cercando da più di dieci minuti la sorella
minore che non accennava a saltar fuori per essere trovata.
- Ma
è già uscita quella stupida? - ringhiò davanti alle altre sorelle.
- Che ci si
può fare. Non le andava di
aspettare la mamma che ci accompagnasse - pronunciò Alyce.
- O forse non desiderava
avere compagnia una buona volta – sentenziò Aaly, che mentre diceva ciò, sorseggiava svogliatamente il caffè latte - Ma questo latte fa schifo! Quando
imparerà a cucinare decentemente quella? - finì esasperata.
- Forse mai, …le frittelle
sono gommose e poco saporite – constatò la mezzana.
Pheobe Hallywell entrò poco
aggraziata nella cucina e osservò le figlie.
- Dov’è
Dis? – chiese
- E’ già uscita. Non
chiedermi a che ora - la maggiore baciò una guancia della madre e le fece i
suoi soliti occhi dolci, che facevano sciogliere il cuore ad ogni persona che
li vedeva.
- Ma
tesori miei, perché non l’avete seguita? Oggi non vi posso accompagnare a
scuola! – e come una padellata in testa, le ragazze
guardarono di scatto la madre, che sorrideva in malo modo per averglielo
ricordato solo in quel momento e non la sera prima.
- Scusatemi! Scusatemi! – e come un fulmine uscì dalla porta sul retro per cercare di
sviarsi dalla situazione, con la scusa che di andare ad annaffiare le piante in
giardino.
- Dobbiamo assolutamente
muoverci o questa volta il Professor Macoslon, non ce
la farà passare liscia - strepitò la più piccola delle tre, catapultandosi in
soggiorno e poi alla porta principale dall’abitazione.
2
Dopo l’uscita teatrale delle
sorelle, Pheobe Hallywell
chiamò suo marito dalla cucina, dopo essere rientrata silenziosamente.
- Dis
avrà preso però il capello? –
- Tesoro, la piccola se la sa
cavare anche se la gente la nota. Ormai a quasi
quindici anni, no? - Cup era comparso sullo stipite
della porta e la guardava dolcemente negli occhi.
- Non è per quello…-
un’occhiata dell’uomo e la sua risposta cambiò -Sì, è per quello… -
- Va bene che sei sua madre,
ma un po’ di fiducia potresti anche dargliela - pensò
ad alta voce Cup.
- Mi preoccupo solo per lei,
visto che si caccia sempre nei guai… - alla mano poggiata sul tavolo arrivò un manga dimenticato e lo prese fra le mani - … e non pensa ad
altro che a questi! - disse amareggiata ma con qualche tonalità di ira.
- E’ l’adolescenza che la fa
comportare così, nient’altro –
- No, non è l’adolescenza, ma
il suo sangue -
Cup per risposta le depositò un casto bacio sulla fronte
ed afferrò il manga dalle mani della moglie - A questo
ci penso io - disse già intento a riportarlo in camere di Discordia.
- Ok,
ma appena la vedi, digli che non voglio più vedere in
giro per casa quella roba! –
- Ok,
ok… - la discussione finì fino a che, dopo una
mezz’oretta la casa non fu attraversata da un’immensa luce che accecò coloro
che vi erano ancora dentro.
- Cup!
Cup! Cosa è stato? - chiese Pheobe, mentre si dirigeva dove sembrava essere sfociata la
luce.
- Pheobe,
credo che non potrò andare a prendere le ragazze
oggi a scuola – Cup
mormorò dal soggiorno.
- Perché?
– chiese la donna.
Arrivò al marito con qualche
problema visivo, ma quello che si presentò ai suoi occhi, le fece smorzare il
fiato.
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Che ve ne pare il primo capitolo? Lo voglio assolutamente
sapere, quindi COMMENTATE!
W.I.N.R.Y. : bhè, per saperlo va
letta no? ^^ spero vivamente che leggerai anche i prossimi capitoli! ^^
ciao!ciao!!