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Autore: Jane The Angel    20/11/2006    10 recensioni
"–Non voglio certo rovinarti la reputazione...- sibilò." Da High School Musical. Una coppia importante a cui viene dato poco spazio nel film. Taylor e Chad si accorgono di aver fatto un errore ad allontanare Troy e Gabriella... durante il film, e dopo... me lo lasciate un commentuccio?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Taylor McKessie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La canzone disperata

We’re soarin’, flyin’
There’s not a star in heaven
That we can’t reach

If we’re trying
So we’re breaking free

You know the world can see us
In a way that’s different than who we are

Creating space between us
‘Til we’re separate hearts

But your faith it gives me strength
Strength to believe

We’re breakin’ free

We’re soarin’

Flyin’
There’s not a star in heaven
That we can’t reach
If we’re trying
Yeah, we’re breaking free
Oh, we’re breakin’ free

Can you feel it building
Like a wave the ocean just can’t control
Connected by a feeling
Ohhh, in our very souls
Rising ‘til it lifts us up
So every one can see

-We’re breaking free-

Taylor arrivò a scuola stanchissima e senza aver fatto colazione: la sera prima aveva mangiato così tanto gelato per cercare, invano, di tirarsi su di morale, che non aveva avuto fame.

Arrivata nell’aula della Darbus, si sedette al solito banco al fondo dell’aula. Gabriella si sedette accanto a lei salutandola con un sorriso.

Cinque minuti dopo arrivarono Chad e Troy. Quest’ultimo salutò Gabriella con un bacio a fior di labbra e poi raggiunse l’amico, che si era seduto dalla parte opposta dell’aula.

Taylor guardò per qualche secondo la schiena di Chad, domandandosi se anche lui aveva passato la serata come lei, triste e depresso, o se invece era andato ad una festa, o al cinema, a divertirsi, magari con quell’oca di cui preferiva non pronunciare nemmeno il nome, senza pensare a lei nemmeno lontanamente.

J.Lo. entrò nell’aula sculettando, e fece un gran sorriso a Chad. Dalla posizione in cui era Taylor non poteva vedere la reazione del ragazzo, ma non ci voleva certo un genio per capire che qualunque essere umano maschio si sarebbe sciolto davanti a quel genere di sorriso. Tuttavia...

Era davvero freddo come si era mostrato il giorno prima davanti allo scuolabus? Oppure aveva finto, e un po’ gli dispiaceva che loro due non si parlassero più? Non che dovesse disperarsi e rotolarsi a terra battendo i pugni, però... insomma, davvero non gli importava proprio nulla?

Ma non poteva continuare a pensarci per troppo tempo, la Darbus era entrata e non poteva permettere che il pensiero di Chad la distraesse dalla scuola.

Chad lanciò un’occhiata rapida a Taylor, dopo aver completamente ignorato il saluto di una J.Lo. che si allontanò oltraggiata, ma si voltò nuovamente verso l’insegnante, che li aveva salutati con il suo solito tono entusiasta, riservando un particolare sorriso ai suoi prediletti, che si erano da poco moltiplicati diventando quattro: Sharpay, Ryan, Troy e Gabriella.

-Bene, ragazzi. Oggi, studieremo una poesia di Pablo Neruda.-

Un mormorio di falsa eccitazione percorse l’aula, come quasi ogni volta che dovevano studiare una poesia: tutti fingevano di essere entusiasti per non subire le grida della Darbus, ma le poesie non piacevano a nessuno, in realtà. Erano troppo lontane da loro, ed esprimevano sentimenti che non riuscivano a comprendere. O almeno, la maggior parte delle volte.

-Allora, il titolo è La canzone disperata.-

Altro falso mormorio emozionato. Taylor aprì il quaderno ad un foglio bianco e scrisse il titolo e il nome dell’autore, preparandosi a prendere appunti, e lo stesso fece Gabriella.

-Il tuo ricordo emerge dalla notte in cui sono.
Il fiume riannoda al mare il suo lamento ostinato.

Abbandonato come i moli all'alba.
E' l'ora di partire, oh abbandonato!-

Taylor soffocò un gemito. E ti pareva! Proprio quel giorno doveva mettersi a leggere una poesia spezzacuore?

-Sul mio cuore piovono fredde corolle.
Oh sentina di rifiuti, feroce tana di naufraghi!

In te si accumularono le guerre e i voli.
Da te innalzarono le ali gli uccelli del canto.

Tutto hai inghiottito, come la lontananza.
Come il mare, come il tempo. Tutto in te fu naufragio!

Era l'ora felice dell'assalto e del bacio.
L'ora dello stupore che ardeva come un faro.-

Chad dovette stringere la penna nella mano fino a farsi male per non alzarsi così, in mezzo alla classe, andare da Taylor e baciarla davanti a tutti. Per riprendersi quel bacio che J.Lo., quella cretina, aveva rubato...

-Ansietà di nocchiero, furia di palombaro cieco,
torbida ebbrezza d'amore, tutto in te fu naufragio!
Nell'infanzia di nebbia la mia anima alata e ferita.
Scopritore perduto, tutto in te fu naufragio!
Ti attaccasti al dolore, ti aggrappasti al desiderio.
Ti abbatté la tristezza, tutto in te fu naufragio!
-

Taylor cercò di scrivere qualche frase, qualche passaggio che le sembrava importante, ma non ci riusciva, le tremava la mano. Fingendo di scrivere, si morse il labbro inferiore tenendo lo sguardo basso, per evitare di incrociare quello di Chad.

-Feci retrocedere la muraglia d'ombra,
andai oltre il desiderio e l'atto.
Oh carne, carne mia, donna che amai e persi,
te, in quest'ora umida, evoco e canto.
Come una coppa albergasti l'infinita tenerezza,
e l'infinito oblio t'infranse come una coppa.
Era la nera, nera solitudine delle isole,
e lì, donna d'amore, mi accolsero le tue braccia.-

Chad non riuscì a trattenersi e, anche se aveva deciso che non l’avrebbe fatto, si voltò per lanciare un’occhiata a Taylor. La ragazza non stava guardando verso di lui, prendeva appunti come se niente fosse, come se quella poesia non la toccasse minimamente... ma all’improvviso la vide sfiorarsi la guancia con un gesto tremante, come a voler nascondere qualcosa. Forse...

Fortunatamente, l’ora terminò, e l’insegnante annunciò che avrebbero continuato il giorno seguente.

Grandioso rifletté Taylor uscendo dall’aula Prossimamente su questi schermi: Un’altra ora di tortura per Taylor McKassy. Non vedo l’ora.

Taylor andò al suo armadietto per posare i libri e prendere quelli di storia per l’ora successiva. Appena aprì l’armadietto, però, un foglio bianco di carta intestata attirò la sua attenzione. Sembrava che qualcuno l’avesse infilato nel suo armadietto.

Lo prese e, visto che era piegato in quattro, lo aprì. Erano poche righe, scritte con una scrittura ordinata ma poco comprensibile. Strinse gli occhi per leggere meglio:

Per la signorina Taylor McKassy:

la prego di trovarsi alla serra nel primo intervallo, dopo la seconda ora di lezione,

ho bisogno di discutere con lei di alcuni aggiornamenti riguardanti

il programma del Club delle Scienze per l’anno scolastico, poiché ho avuto una riunione

con gli organizzatori del Decathlon del prossimo anno.

Professor Tynder

Domandandosi perchè mai il professor Tynder, il professore che organizzava il Club delle Scienze, volesse parlare solo con lei invece che con tutti come faceva di solito, e per di più nella serra invece che in laboratorio, Taylor chiuse l’armadietto e si avviò verso la classe di storia.

L’ora di storia, anche senza Neruda, fu dura da sopportare: Chad era giusto dietro a Taylor, e ogni volta che l’uno diceva qualcosa l’altro sentiva qualcosa scuotersi, dentro, provocando più dolore di quanto avrebbero immaginato.

Era strano pensare che fino a pochi mesi prima praticamente non si conoscevano.

Alla fine dell’ora, Chad raccolse velocemente le sue cose, salutò Troy e, mentre l’amico gli augurava -In bocca al lupo-, uscì dalla classe di corsa.

Avrà un appuntamento con J.Lo.... pensò Taylor Oh, ma andiamo, la vuoi piantare, razza di stupida? Come pensi che possa farti bene passare le ore a pensare a lui? Avanti, pensa al programma del Decathlon e basta...

-Gabriella, io devo incontrare il professor Tynder, deve parlarmi del prossimo Decathlon... ti raggiungo a matematica.- disse Taylor quando ebbe finito di riporre i libri nella borsa.

-D’accordo.- sorrise Gabriella.

Taylor uscì dalla classe.

-Salve, Taylor.- la salutò un’odiosa, fin troppo conosciuta voce. Taylor si voltò senza smettere di camminare e J.Lo. la raggiunse –Volevo parlarti, hai un secondo?-

-No.- rispose secca Taylor, senza accennare a rallentare.

-Allora ti parlo mentre camminiamo... volevo dirti che mi dispiace davvero per quello che è successo l’altra sera, ma cosa posso farci, se Chad preferisce me a te, dopotutto, non raccontiamoci idiozie, naturale che quando può avere una co...-

J.Lo. non terminò la frase. Non la terminò perchè qualcuno, che Taylor non avrebbe mai smesso di ringraziare, aveva fatto cadere qualcosa sul pavimento. Qualcosa di umido e scivoloso. Qualcosa che J.Lo. pestò, scivolando come il migliore dei calciatori brasiliani. Caso sfortunato, o meglio,, caso fortunato volle che in quell’istante una bidella passasse dietro di loro, spingendo il contenitore dell’immondizia, contro il quale urtò il braccio di J.Lo., rovesciandolo. Rovesciandoselo in testa, per essere precisi.

Taylor lanciò un sorrisetto di scherno, più che altro per nascondere la tristezza, ad un’esterrefatta J.Lo. con una buccia di banana in testa e del budino sulla maglia e, tra le risate dei presenti, si allontanò.

Uscì in cortile e in dieci minuti arrivò alla serra. Al primo piano, l’insegnante non si vedeva da nessuna parte.

-Professore?- chiamò incerta –Professor Tynder?- ripeté, salendo le scale. Arrivò al secondo piano, ma anche lì non si vedeva nessuno...

-Ciao.-

Taylor sobbalzò spaventata e, lanciando un urletto, si voltò di scatto.

-Scusa.- disse Chad avvicinandosi a lei –Non volevo spaventarti.-

-Non mi sono spaventata.- ribatté lei immediatamente –Ero solo... sorpresa. E poi, che ci fai tu qui? Io aspetto il professor Tynder, quindi sarebbe meglio se tu...-

-Se io me ne andassi?- concluse la frase Chad, continuando ad avvicinarsi.

-Esatto, bravissimo, grandioso, come sei perspicace. Ci si vede eh?- Taylor continuava quasi inconsciamente ad allontanarsi mentre lui si avvicinava sempre di più.

-Non ti sembra strano che io sia qui proprio ora, anche se non ci sono mai venuto in tutta la vita?- le fece notare Chad.

-Non...- Taylor capì d’improvviso ciò che intendeva –Sei stato tu? Era tuo quel biglietto?- domandò con occhi ridotti a fessure.

-Si.- ammise il ragazzo.

-Sei solo un cretino, Chad...- Taylor fece per andarsene, ma mentre passava accanto al ragazzo lui la afferrò per un polso, costringendola a voltarsi verso di lui.

- Taylor, devi ascoltarmi...-

-Devo? Io non devo fare proprio niente, Chad. Sei tu che devi lasciarmi.- ribatté lei sprezzante. Sentiva che le lacrime ricominciavano a spingere per uscire, ma non poteva piangere davanti a lui, non poteva e non voleva.

-Taylor, ti prego.- Chad la guardò così dolcemente, fisso negli occhi, che Taylor rivisse in un secondo tutte le emozioni di due sere prima, compreso l’attimo in cui l’aveva visto con J.Lo., e non riuscì più a trattenersi.

-Perchè dovrei ascoltarti?- domandò mentre una lacrima le rigava la guancia –A me non importa nulla di te...-

-Se non te ne importa...- la interruppe Chad –Perchè stai piangendo?-

-Smettila!- gridò Taylor –Se non mi lasci, giuro che mi metto a urlare!-

-Non l’ho baciata, Taylor. Lei ha baciato me. Io l’ho respinta, io...- Chad sentì che Taylor smetteva di tirare per liberarsi -...io non sono mai stato interessato a lei, Taylor.-

-Perchè mi stai dicendo queste cose?- domandò Taylor soffocando un singhiozzo.

-Perchè io...- Chad non sapeva cosa dire, come spiegare ciò che sentiva, tutte quelle strane emozioni che sentiva in quel momento, ma capì che poteva fare qualcosa di molto meglio che parlare. Si avvicinò e le accarezzò una guancia, asciugandole una lacrima.

Per Taylor, tutto si mosse come un sogno. Chad si chinò su di lei, facendo passare le mani sui suoi fianchi, e le loro labbra si incontrarono lievemente per staccarsi quasi subito. Taylor sentì le gambe cederle, e dovette appoggiarsi a Chad per non cadere.

-Chad io... non... credevo...-

-Nemmeno io.- sorrise Chad, e si chinò nuovamente su di lei.

Gabriella e Troy entrarono a lezione di matematica, ma i posti di Chad e Taylor rimasero vuoti.

We’re breakin’ free
We’re soarin’
Flyin’
There’s not a star in heaven
That we can’t reach
If we’re trying
Yeah we’re breaking free

Ohhhh runnin’
Climbin’
To get to that place
To be all that we can be
Now’s the time
So we’re breaking free
We’re breaking free
Ohhh , yeah

More than hope
More than faith
Gabriella:
This is true
This is fate
And together
We see it comin’
More than you
More than me
Not a want, but a need
Both of us breakin’ free

Soarin’
Flyin’
There’s not a star in heaven
That we can’t reach
If we’re trying

Yeah we’re breaking free
Breaking free

Were runnin’
Ohhhh, climbin’
To get to the place
To be all that we can be
Now’s the time

Now’s the time

So we’re breaking free
Ohhh, we’re breaking free

Ohhhh

You know the world can see us
In a way that’s different than who we are

-We're breaking free-

___________Nota di Herm90

____La poesia è "La canzone disperata" di pablo Neruda_______

Ed eccoci alla fine! Mi spiace che sia finita, veramente... (a noi no! N.d.Tutti... E vabbò, a me si! N.d.A. XD) comunque, prima o poi dovevo chiuderla, e avevo finito i testi delle canzoni! XD no, non è vero... a dire la verità, mi è venuta ben più lunga di quanto avessi programmato all'inizio!

Comunque, ne sto iniziando un'altra, perciò non mi assenterò per molto :)

Allura, ringraziamenti: Pikky91 (sono contenta che tu abbia gradito Chad con i timpani rotti dalla banshee infuriata! E a quella tua compagna così simpatica... potresti farle capitare un piccolo incidente come quello a J.Lo., qui sopra XD), Marty92 (condivido, Taylor/Chad 4ever... e anche Troy e Gabriella, ma si, perchè no... grazie^^), Titty90 (su su, non disperare, ce n'è già in lavorazione un'altra... e poi, io aspetto sempre la tua! Ok, ok, la pianto di romperti con la tua shot... non c'è bisogno di tirare fuori il fucile XD), evanescense88 (ecco, ora che l'hai ribadito un milione è perfetto, almeno la voce si sparga! spero che la conclusione ti sia piaciuta!) e Mirandolina (esimia collega, sempre al tuo servizio! Visto che tu hai continuato la tua -belliximo chappy, ma te l'ho già scritto nel commento- ho pensato di lasciarti completamente intatta la salute psicofisiga continuando il "parallelismo" e postando anch'io il tanto agognato bacio! Alla prossima, o al tuo prox chappy!).

Ok, ora ho davvero finito...

Ciao, e grazia a tutti quelli che hanno letto e sono giunti alla conclusione!

Bacioni!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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