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Autore: LadyOA    27/04/2012    1 recensioni
“...nel cuore nascosto a occhi oscuri, protetta dal Hito no ushi e dal labirinto...si nasconde la fonte della salvezza...solo a coloro che hanno il cuore nobile la via sarà concessa...”
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chopper, Nuovo personaggio | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non è finita...e il cap è corto ma non ho avuto tempo di scrivere di più ^^ spero di non deludere nessuno e il prox dovrebbe essere l’ultimo ^^ e poi mi riconcentro su Burlesque ^^ besos

Per te querida <3

 

Bitoku aveva portato Nami alla fonte, dove subito gli altri animali lo aveva accolto sorpresi nel vederlo tornare con un’umana tra le braccia, subito era corso dall’anziano un vecchio leone dalla criniera bianca

-anziano aiutala- il leone guardò prima lei e poi tornò con gli occhi su Bitoku

-perché l’hai portata qui...sai che gli umani non sono ammessi-

Il giovane toro cambiò le sue sembianze in umano, era alto con le spalle larghe, capelli lunghi neri raccolti i una coda bassa, occhi marroni e profondi, indossava solo un pantalone stracciato nero, niente maglia, guardò l’anziano con occhi iracondi

-anche io lo sono! Salvala! È incinta! Moriranno entrambi!-

-perché dovrei?-

-perché se non lo facessi saresti al pari degli uomini...gli animale hanno più sentimenti delle persone...se facessi morire questa ragazza con suo figlio saresti come Jack e i suoi uomini-

A quelle parole il leone fissò ancora la ragazza tremante tra le mani del giovane mezzo toro

-forza seguimi-  detto questo iniziò a camminare seguito subito da Bitoku, tutti gli altri animali guardavano curiosi i tre, ma soprattutto Nami, percepivano da lei l’odore di sangue e molti grandi felini, si leccavano i baffi e provavano ad avvicinarsi ma il giovane li inceneriva con lo sguardo. Si fermarono poco dopo davanti ad un enorme fonte con una bellissima cascata che scendeva lungo una parete di roccia, circondata da una folta vegetazione, era un posto bellissimo paradisiaco, il leone si girò verso il giovane

-poggiala per terra, devo vedere le sue condizioni-

Subito mise Nami per terra, le si avvicinò e la scrutò bene, vedeva il suo tremolio, la carnagione quasi bluastra, il sudore ma la cosa che lo colpiva era il forte odore di sangue dalla testa ma soprattutto dall’inguine

-è molto grave...dobbiamo agire in fretta...presto toglile i vestiti e immergila nella fonte, SBRIGATI-

Subito le tolse gli abiti facendola rimanere in intimo, subito notò il rosso che ormai aveva imbrattato le delicate mutandine di pizzo celeste, senza perdere tempo la prese ancora in braccio e entrando nella fonte con lei tenendola tra le sue braccia la immerse, facendo rimanere fuori dall’acqua solo il viso, bagnando anche la testa

-falle bere un po’ della fonte, così anche il bambino ne beneficerà-

Annui con la testa e piano le apri la bocca, si abbassò con il volto e raccolse un po’ d’acqua nella propria bocca e poggiando le sue labbra su quelle di lei le passò l’acqua, non aveva altro modo per farlo, sentiva le labbra fredde di lei rimanere ferme e immobili senza vita, appena gli fece bere l’ultima goccia d’acqua si staccò da lei guardandola fissa in volto, notò subito un miglioramento sia nel colorito che nella respirazione, rilasciò un respiro di sollievo e guardò verso l’anziano, questi lo guardava con sguardo serio

-falle bere ancora un po’ d’acqua e poi uscite, così dovrebbe bastare ad entrambi-

-va bene-

Subito si sbrigò nel svolgere gli stessi movimenti di prima, prese l’acqua e poggiò le sue labbra su quelle di lei, facendola bere, finita l’operazione uscì con delicatezza dall’acqua

-la porto nella mia tana, deve riposare-

-vai ma appena si sveglia portala via-

-no...ha bisogno di aiuto-

Detto questo andò via, camminò tra la vegetazione e dopo 10 minuti arrivò ad una grotta, davanti a questa sull’entrata c’erano ad aspettarlo 2 tigri una femmina e una maschio, subito il maschio gli si avvicinò

-chi è?- gli chiese

-una ragazza che ho attaccato credendo che fosse con Jack...ma...mi sbagliavo-

-che intendi?- chiese guardando male la giovane tra le braccia del giovane

-dopo averla attaccata ho notato che Jack teneva prigionieri dei ragazzi...forse erano i suoi compagni...e lei cercava di liberarli...non li avevo mai visti con Jack...e pensare che sia lei che il suo piccolo stavano morendo per causa mia...mi sono sentito in colpa...mi ha implorato...e...-

-ti ha ricordato tua madre- parlò la tigre femmina alzandosi con fatica da terra mostrando il grande pancione, anche lei era incinta

-si...non l’ho mai vista...ma grazie a te e Riku, che mi avete raccontato di quando l’avete trovata in fin di vita che era incinta di me...vedendo questa ragazza ho immaginato di vedere lei...- disse tristemente mentre entrava nella grotta poggiando Nami su un giaciglio di paglia, la femmina di tigre le si avvicinò e la studiò vide il corpo ancora bagnato e guardò verso l’esterno della grotta vedendo il vento alzarsi, non era buono che prendesse freddo così piano le si avvicinò salendo sul giaciglio e stendendosi accanto a lei facendole mettere il capo sul suo collo e mettendo la sua testa delicatamente sulle sue gambe all’altezza del grembo, così da riscaldarla ma non da pesarle troppo, Riku il maschio la guardo e le si stese accanto poggiando la sua testa su suo collo, da quella posizione i capelli della giovane gli solleticavano le narici trasmettendogli il suo odore di mandarino, il giovane sorrise a quella scena, che gli ricordava tanto quando da piccolo sentiva freddo durante la notte o quando si sentiva triste per essere l’unico uomo tra loro...l’unico uomo che poteva trasformarsi in toro quando voleva...era stata Hina la femmina di tigre a fargli mangiare il frutto per proteggerlo dalla foresta e per farsi aiutare nel difendere la fonte...ma alle volte odiava quel suo essere mezzo uomo e mezzo toro

-Bito...vieni- lo invitò Hina vedendo il suo sguardo perso nel vuoto, il giovane si riprese, guardò i due grandi felini che proteggevano la ragazza dal freddo e trasformandosi in toro si unì a loro, mettendosi alla destra di Nami coprendola dal vento che arrivava dall’apertura, quando si sarebbe svegliata avrebbero parlato.

   
 
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