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Autore: aleintheskywithdiamonds    28/04/2012    1 recensioni
Paul is dead, abbreviato con la sigla PID. Una delle prime e forse delle più famose leggende sulla storia del rock che vede Paul McCartney, cantante e bassista dei Beatles, morto in un incidente d'auto e poi sostituito da un sosia. Una leggenda derisa da molti, ma che riesce a stare in piedi grazie ai vari indizi contenuti negli album successivi al 1966 dei quattro baronetti di Liverpool.
(Io non credo in questa leggenda, però trovo che sia una storia affascinante)
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Vuoto. Vuoto totale. Lo stesso vuoto di prima. Niente, proprio un bel niente. Brian aveva trovato una soluzione? Era meglio seguirlo con la bocca cucita e il peso di un segreto che mai, dico MAI, dovranno rivelare al mondo?

 

John.

Il suo migliore amico, Paul. Ricordava bene il giorno in cui lo aveva incontrato. Anzi, benissimo. Siamo a luglio, il 6 luglio 1957. John suonava con la sua band skiffle, i Quarry Men, era sul piccolo palco allestito dietro alla parrocchia di St Peter's Parish Church e un giovane Paul di appena 15 anni, li guardava esibirsi con un'aria compiaciuta. La stessa sera il suo amico Ivan, il bassista del gruppo, presentò Paul a John.

Paul aveva un'aria fin troppo pulita, infatti continuava a prenderlo in giro per il fiorellino che portava nel taschino destro della giacca, ma nonostante quello, Paul prese coraggio e iniziò a suonare, colpendo così John... Lì era iniziato tutto.

"But of all these friends and lovers there is no one compares with you." diceva John in In My Life e forse, senza nemmeno accorgersene parlava proprio di lui, di quel piccolo quindicenne che teneva la chitarra al contrario, come gli ripeteva ostinatamente Lennon.

Insomma, insieme le avevano vissute tutte, inutile stare a raccontare quante, perché cosa hanno combinato lo sanno solo loro.

Un'amicizia interrotta senza nemmeno un saluto, un cenno. Forse nemmeno si erano ancora detti quato era grande l'amore che uno provava per l'altro, ma tanto loro lo sapevano già...

 

George.

Paul aveva 9 mesi in più di lui. Sull'autobus che li portava fino a scuola lo guardava come se fosse superiore a lui, ma la musica fu la cosa che li legò strettamente.

< Io ho una tromba. Mio padre me l'ha comprata e sta cercando di convincermi a suonarla. > diceva Paul.

< Io invece ho una chitarra. Amo le chitarre. > rispondeva George mostrandogli le varie chitarre scarabocchiate sui quaderni di scuola.

Da lì partirono conversazioni infinite sulla musica, scambi di idee, proposte.

Paul ha sempre trovato l'amico un ottimo chitarrista, è stato lui a convincere John a far parte dei Quarry Men.

In quel periodo erano in ottimi rapporti. George si era appena sposato con Pattie e voleva a tutti i costi che Paul gli facesse da testimone. Quando pensava al fatto che l'amico quella sera aveva alzato un po' troppo il gomito, gli saltava alla bocca un piccolo sorriso, un sorriso alla George, timido, ma che veniva dal cuore.
Proprio in quel periodo doveva perderlo. No, non ora. Perché proprio ora? Il destino fa brutti scherzi... È la vita... Non tutto gioca a nostro favore. Risposte che sarebbe meglio non sentire a queste domande.

 

Ringo. 
< Fermi ragazzi. Prima di voi si esibirà un altro gruppo. > Amburgo, 1960 circa. La prima volta in cui i ragazzi di Liverpool si esibivano con un contratto a nome "The Beatles". 
< Che gruppo sarebbe? >
< Rory Storm and The Hurricanes. >
I ragazzi seguirono il concerto con calma e interesse, seduti su una sedia in fondo al locale, maggiormente occupato dal piccolo palco dove i ragazzi suonavano. Tra di loro spiccava un giovane batterista, avrà avuto più o meno vent'anni, Ringo. Chiamato così per i tanti anelli che teneva alle dita, così tanti che sembrava che guidassero loro le bacchette.

Ringo si godeva il minor numero di fama all'interno del gruppo, siccome Paul e John ne condividevano la leadership, ma nonostante quello, i rapporti con Paul erano più che buoni.
Insieme scherzavano, portavano allegria tra le quattro mura in cui erano costretti a stare prima dei concerti. Tra Ringo e Paul non ci sono mai stati problemi seri.

Perdere Paul per Ringo era come perdere un amico di vecchia data, quelli che ti conoscono meglio degli altri e che non scambieresti per nulla al mondo.

  
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