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Autore: Cielo_Nuvole    28/04/2012    5 recensioni
Cinque ragazze decidono di passare i tre mesi delle vacanze estive in un campeggio a Jesolo. Lì incontreranno molte persone tra cui cinque ragazzi molto affascinanti che gli faranno perdere la testa. Così tra sabbia, mare, falò, feste in spiaggia e molto altro, tra loro nascierà l'amore. La mia prima fic e spero vi piaccia...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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 Cap 26: L’amico di Milano
3 Luglio ore 9:15
-E poi cos’è successo?- chiese Sakura. Hinata, sotto il loro ombrellone accerchiata dalle sue amiche, stava raccontando cos’era successo prima che loro si svegliassero. –E poi niente. Kiba è arrivato e ci ha interrotti.- disse sospirando e guardando avanti, dove Naruto era riuscito a buttare in acqua Sasuke, Shikamaru, Neji e Gaara. –No! Cavolo, ci dispiace!- disse Matsuri –Eppure gli avevo detto di non venir da voi, ma lui ha fatto come ha voluto!- rispose Ino mettendo il broncio –Massi, vedrai che prima della fine delle vacanze riuscirete a darvi questo benedetto bacio!- disse Tenten ottimista –Il fatto è che dopo che è arrivato Kiba io sono scappata. Chissà cosa starà pensando di me!- disse coprendosi la faccia con le mani.
-Dai non preoccuparti!- disse Temari. E si scambiarono un abbraccio di gruppo.
In quel momento i ragazzi tornarono dal bagno e con loro arrivò anche Kiba con due granite in mano. Una all’amarena per Ino e una alla menta per lui.
-Ehi, Hinata! Vieni a farti un bagno?- chiese Naruto –E-ehm…-. Le sue amiche la spinsero e allora lei disse –O-ok-
-Aspettateci veniamo anche noi!- disse Kiba mettendo giù la sua granita e tirando per il braccio Ino.
Naruto lo guardò male, ma non poté fare niente, almeno in presenza di Hinata. –Voi v-venite?- chiese lei alle sue amiche –Va bene.- dissero all’unisono. –E voi invece?- chiese Kiba –Io passo- rispose Shikamaru mettendosi comodo sullo sdraio. –Anche io.- disse Neji accomodandosi nella sedia vicino al moro. –Tu vieni Sasuke?- chiese Sakura con occhi dolci –Va bene-.
Gaara si stava per sedere, ma dopo un’”amorevole” guardo di ghiaccio di Matsuri decise che forse era seguire gli altri.
Sotto l’ombrellone erano, così, rimasti solo Shikamaru e Neji.
-Shika… ehm… posso parlarti?-. E visto che il ragazzo non dava segni di vita, Neji cominciò a scuoterlo. –Shika! Dai svegliati, devo dirti una cosa, ed è importante…-  -Mmm… Cosa vuoi Neji??- -Si tratta di una specie di “consiglio”.- Nessuna risposta, solo una specie di “verso”, che Neji interpretò come un “vai avanti”. –Ho un amico… di Milano.- . A quella frase Shikamaru si tirò su e il suo interesse divenne maggiore. –E da quando hai un amico che abita a Milano?- -Ehm… L’ho conosciuto in un viaggio una volta, ha il carattere molto simile al mio, e, perciò, da allora … ci teniamo in contatto… Comunque... mi ha scritto un’email chiedendomi un consiglio. Lui ha un’amica con cui ultimamente si sente strano. Cosa potrebbe avere?- -Ehm… Vediamo… cosa prova in sua presenza?-.
Sul viso di Neji si dipinse un leggero sorriso –Be’… ecco… Si sente strano. Ogni volta che la vedo… cioè vede non riesce ad essere lo stesso. Non riesce a smettere di sorridere e non riesce a toglierle gli occhi di dosso. Di giorno la pensa e di notte la sogna. Cerca ogni scusa per starle vicino, per perdermi… cioè perdersi nei suoi bellissimi occhi nocciola o per sfiorarle quei suoi morbidissimi capelli castani. 
Insomma, ultimamente è diverso. Secondo te cosa gli sta succedendo?-
-Neji, Neji, Neji… Te l’hanno mai detto che l’hanno mai detto che l’amore cambia le persone?- -Secondo te mi… cioè si è innamorato?- -Si, Neji. Sei innamorato!- rispose Shikamaru con un sorrisetto – è? Guarda che non mi stavo riferendo a me, ma al mio amico!- -Oh, ma andiamo, Neji! La scusa dell’ “amico di Milano” è la più vecchia del mondo!-. Neji abbassò lo sguardo, colpevole. Ma per, dopo un istante, rialzarlo e chiedere –Secondo te cosa dovrei fare?- -Diglielo- rispose con naturalezza Shika –Non è così semplice!- -E perché? Fidati, per una volta puoi mettere da parte il tuo orgoglio. Guarda me per esempio: l’ho fatto e ora… - -ora sei sottomesso da una donna?- -No… Sono felice, come non lo sono mai stato.- rispose sorridendo.
-Ehi, pelandrone! Vieni a farti un bagno?- Temari era arrivata davanti allo sdraio del suo ragazzo. Era tutta bagnata, ma questo le dava un tocco ancora più selvaggio, perciò più bello. –Uff…Va bene, seccatura! Tu, che fai Neji?- -Io resto ancora un po’ qui, andate pure.- -Ok, fai quello che vuoi, ma pensa a quello che ti ho detto!- disse il moro prima di andarsene trascinato da Temari.
“Forse Shika ha ragione. In fondo non ho niente da perdere. Chi l’avrebbe mai detto: io innamorato?” Pensò prima di addormentarsi con le note della canzone “L’amore verrà” diffusa dagli altoparlanti della spiaggia.          

4 luglio ore 4:30
Come ogni mattina Neji e Tenten erano a correre. Nel cielo il sole non era ancora sorto e pennellate di color cobalto facevano da sfondo ai due ragazzi. –Ehi Neji che hai?- -Niente.- -Come niente? Questa mattina mi hai fatto alzare prestissimo e adesso ti ho perfino battuto nella gara di scatti! Dai ,dimmi, che hai?- -Al dire il vero… Be’ lasciamo perdere. Dai ricominciamo. Su muoviti!- -Ok! Ma aspettami!- disse la ragazza raggiungendolo.
-Proviamo ad andare di qua.- disse Neji indicando una strada secondaria-Sei sicuro che non ci perdiamo?- chiese Tenten titubante -No, dai, fidati- disse il ragazzo prendendole la mano –O-o-ok-.
In quel pezzo di spiaggia sembrava non esserci nessuno. Non era brutta, ma era pericolosa, infatti molti sassi e rocce rendevano la strada tortuosa. –Ahhh.- La ragazza stava per cadere, ma una mano la prese –Ehi, attenta- -Grazie, Neji-. La ragazza si girò. I loro visi erano a poca distanza. –Ehm…Riprendiamo?- chiese Tenten –Si-
 Ma dopo aver attraversato quel tratto arrivarono in un pezzo di spiaggia priva di impurità. Andarono un po’avanti, ma videro una cosa che attirò la loro attenzione: un piccolo pontile. Non era lunghissimo, e non era neanche un granché, ma semprava “speciale”
-Vieni- disse Neji.
Si sedettero, e poi stesero sul bordo a osservare il cielo.
Imponenti strisciate di arancione prendevano il sopravvento nel cobalto cielo e con loro anche strisce più delicate di color rosa: il sole stava sorgendo.
Con voce roca, Neji iniziò a parlare, interrompendo il magico silenzio e voltandosi verso di lei. –Ecco uno dei motivi per cui ti fatta alzare così presto.- -Grazie. È davvero uno spettacolo meraviglioso!- -Ma non solo per questo…- -E per cosa?- chiese ingenuamente voltandosi verso di lui. –Ecco… Ti devo dire una cosa…-
“Wow! Neji imbarazzato! Chissà cosa mi dovrà dire” pensò la ragazza. –Dimmi- -Io non so cosa mi stia succedendo ultimamente. Ne ho parlato con Shika e secondo lui è un sentimento nuovo per me, che solo tu riesci a farmi provare… Penso… Penso di essermi innamorato di te. Per me sono difficili da pronunciare queste parole perché…-.
 Ma non finì la frase perché Tenten posò le sue labbra sopra a quelle di Neji. Lui provò una strana e piacevole sensazione.
 –Anche io ti amo. E pensavo che non mi avresti mai detto le parole di prima- Pronunciò lei ad un soffio dal suo orecchio. -Scusa- -Non ti preoccupare, sai come si dice: " Meglio tardi che mai!"- -Già-
Restarono per molto stesi sul quel pontile a coccolarsi e a baciarsi, felici di essersi trovati, con solo il rumore delle onde che si infrangeva come sottofondo.
“è vero che l'amore cambia le persone, ma, infondo,  non è poi così male.” Pensò Neji.
                                               
  
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