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Autore: lianny    29/04/2012    1 recensioni
Alex si voltò verso la porta e fece per entrare quando venne fermata da una voce.
-e chi saresti tu per dirci cosa fare?- Jeremy era rimasto zitto troppo tempo.
-già e perchè non dovremmo dire a nessuno che ti abbiamo vista?- c'erano rare volte in cui Nat e Jeremy concentravano la loro mutua antipatia verso una terza persona, ed ora era una di quelle volte.
-abiti qui?- si informò Oliver interessato.
-si... no.. a volte!- Alex parve indecisa su cosa rispondere.
-a volte???- Natasha sembrava alterata.
-non è che sei una senzatetto o qualcosa del genere? Magari una ladra!- ricominciò Jeremy
-si è sicuramente così, guardate com'è vestita, non può abitare qui-
-Nat ha ragione, ma ti sei vista allo specchio?-
-ogni mattina principino!-
-come mi hai chiamato? Tu brutta ..!!!-
-ehi non ti alterare cosino azzurro!-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Street Dance


 

Sunbrown Residence – ore 07:17


 

-Alex?- chiese suo padre entrando nella sala da pranzo -cosa ci fai qui?-

-buongiorno papà, è bello rivedere anche te- rispose stizzita mentre mordeva un toast con la marmellata.

-certo certo....- Marc Sunbrown si sedette a capo tavola -vedo che non hai cambiato idea su quel colore di capelli, mi sembra inutile dirti che ti stanno male vero?- iniziò anche lui a fare colazione.

Ignoralo Alex ignoralo, brava così!

-ho pensato potesse farti piacere vedere tua figlia ogni tanto. O almeno farti sapere che sono viva e vegeta. Visto che non mi vai mai a trovare, devo venire io-

-lo saprei subito se tu morissi, cosa credi-

-wow questa è una grande soddisfazione papà-

-non insultarmi ragazzina, sono pur sempre tuo padre!-

-già... pur sempre...-

.

.

-sei qui perchè hai bisogno di soldi?-

-no papà!-

-infatti... sarebbe stato strano... te ne mando a sufficienza ogni mese-

-è inutile che me lo rinfacci... è obbligo di ogni genitore provvedere ai figli-

-non te lo sto rinfacciando, è un dato di fatto-

.

.

.

-signore altro caffè?- si intromise Will in quel silenzio. Ogni volta era la stessa storia. Gli dispiaceva che le cose fossero finite così fra di loro. Sicuramente se la signora Lidia fosse viva, la situazione sarebbe diversa.

-no, grazie Will- si alza dal tavolo -sono già in ritardo alla riunione- e si dirige verso la porta d'ingresso.

-papà!- si alza di scatto anche Alex. Non può lasciarlo andare così, dovevano parlare. Dovevano chiarirsi. Dovevano capirsi. Dovevano...

-si Alex?- chiese lui senza girarsi.

-... niente... buona giornata-

-anche a te...- stettero così fermi qualche secondo prima che Marc riprendesse il suo cammino e sparisse dietro la porta.

-lo spero...- sussurrò Alex a se stessa.

-Alex...- iniziò Will

-lo so, lo so ma siamo troppo diversi. Non andiamo d'accordo su nulla. Non riusciamo neanche ad avere una conversazione decente. Si fa prima a parlare con un muro.- era esasperata. Come faceva suo padre a essere così stronzo?

-ti sbagli Alex, voi due siete identici-

-ma per favore! L'hai visto no? Un padre non si dovrebbe comportare così... non dovrebbe...-

-se è per questo neanche una faglia dovrebbe rispondere così a un padre-

-WILL ma da che parte stai?-

-da nessuna Alex, credimi, voglio solo il meglio per questa famiglia-

-.... è inutile.... due persone che neanche si parlano non si possono definire una famiglia-

-.......-

-Will.... mi manca così tanto....-

-lo so Al..-

TRIIIIIIIIIIIIIIN (campanello)

-ma chi è a quest'ora?- disse scocciata ma in fondo sollevata da quell'intrusione. Non le piaceva parlare del passato. Diventava nostalgica.

-vado subito a controllare- e si diresse verso l'ingresso.


 

-buongiorno William- disse Oliver sorridendo.

-signor Oliver....! a cosa dobbiamo la vostra visita così presto?-

-mi scusi, lo so che è presto ma sono certo che il signor Sunbrown è già sveglio e probabilmente neanche più in casa, vero?-

-quindi deduco che non sia venuto per lui...-

-no... appunto! Speravo di avere due parole con Alexandra-

-non so se sia..-

-FALLO ENTRARE WILL- urla Alex dalla sala.

-bene.... avete sentito... prego- e si fece da parte per farlo passare.

-grazie- Oliver non sa di preciso cosa fosse venuto a fare ma voleva sapere di più su quella ragazza. Si era svegliato alle 6, cosa che non faceva da quasi 2 anni e si era ritrovato a pensare a Alex, quella strana e bella ragazza della sera prima.

Will accompagnò Oliver alla sala e poi li lasciò soli.

-bene bene bene, a cosa devo l'onore della tua visita?- chiese sarcastica Alex, marcando la parola onore.

-acida come ricordavo, perfetto!- sorrise lui -e vedo che il tuo abbigliamento è migliorato da ieri sera-

Alex indossava un paio di jeans e una maglia a v rossa. Per il semplice fatto che non aveva folti vestiti in quella casa. Doveva arrangiarsi come poteva.

-senti un po' tu!.... mettiamo le carte in tavola... sinceramente non mi stai molto simpatico, ne tu ne i tuoi amici di ieri. Sempre pronti a giudicare chi è diverso da loro. Dimmi cosa sei venuto a fare e facciamola finita. Ho un appuntamento fra poco-

-ok... carte in tavola... sinceramente mi stai simpatica- e si sedette di fronte a lei -e non sono molte le persone che mi sono simpatiche. È vero che i miei amici sono stati rudi ma devi ammettere che ti divertivi a stuzzicarli!-

-ammesso e non concesso....quindi?-

-quindi.... ti va di uscire insieme?-

..silenzio

-come scusa?-

-ti va di uscire insieme?-

-ehm.... no grazie!-

-così mi spezzi il cuore però!- e si toccò il petto finto addolorato.

-perchè? Ne hai uno?- chiese Alex

-si, e sicuramente è più grande del tuo- rispose lui.

-colpita.... Allora... vuoi uscire con me....?-

-si-

-e posso sapere perchè? Io mica esco con tutti quelli che mi stanno simpatici-

-neanche io. È solo che ho il bisogno di conoscerti meglio-

-il bisogno?- lo guarda dubbiosa.

-si, il bisogno. Chiamala curiosità se vuoi!-

-.....-

-.....-

-va bene... ma solo se rispondi a una domanda-

-spara- si affrettò a dire Oliver.

-Oliver.... caro Oliver.... perchè hai abbandonato la danza classica?- e socchiude gli occhi nell'esaminare la sua espressione.

..silenzio..... di nuovo.

-come scusa?- è spiazzato da quella domanda. Como faceva a sapere che fino a 2 anni fa faceva balletto? Aveva sentito male?

-perchè hai abbandonato la danza classica?- ripete lei, certa di averlo messo in difficoltà.

-perchè.... lo vuoi sapere?- chiese cauto lui.

-così... sai com'è, ho il bisogno di saperlo! Chiamala curiosità se vuoi!-

-.....- ecco dove voleva parare la perfida canaglia....

-.....-

-colpito... hai vinto! Contenta?- si rassegnò lui.

-molto, grazie!- si alzò dal divano sorridente -ora devo andare al Morsielle,mi stanno aspettando quindi se non ti dispiace, sparisci e per favore non farti più rivedere- e si incamminò verso la porta.

-aspetta!... come facevi a sapere che facevo balletto?- chiese lui afferrandole il braccio.

-leggo nella mente naturalmente-

-Alex...- supplicò lui.

-.... e va bene, diciamo pure che forse ero una tua fan- e strattona il braccio -ma evita di dirlo in giro, tanto nessuno ti crederà!- e va via attraverso il vialetto, lasciando uno scioccato Oliver sulla porta.

-WILL! IO VADO VIA. CI VEDIAMO UN'ALTRA VOLTA- urla Alex prima di sparire dal cancello.

William si avvicina a Oliver da dietro.

-c'è qualcosa che non va signore?- nota che sta sudando e a quell'ora non fa tanto caldo.

-si.. no! No no, tutto bene- riuscì a dire.

-ha bisogno di altro signore?- a Will non piacevano i problemi e aveva cose di cui occuparsi.

-no no! Adesso vado anche io! Grazie dell'ospitalità William-

-quando vuole signore! Arrivederla- e lo accompagnò al cancello.


 

Una sua fan.... questo si che è una sorpresa.


 

Morsielle Club – ore 8:20


 

-ma porca puttana Alex!- sbraitò Brian appena la vide entrare -ti sembrano ore in cui arrivare? Sei in ritardo di 20 minuti. 20!-

-lo so, lo so, un idiota mi ha fatto perdere tempo!- cercò di scusarsi lei.

Brian era il leader del loro gruppo. Lo avevano scelto tutti insieme e fin'ora aveva fatto un ottimo lavoro.

-non mi interessa! Se dico alle 8, significa alle 8!- continuò lui.

-non è il caso che ti incazzi però, ho detto che mi dispiace!-

-appunto Brian lasciala respirare, da quando vi siete lasciati te la prendi sempre con lei- la difese Charlotte.

Ma Alex sapeva che lo aveva fatto nel modo peggiore che potesse immaginare. Era tabù parlare della loro storia di fronte a Brian.

-cosa hai detto Charlotte?- appunto!

-niente che non si sapesse già, calmati un po' Brian- Max oh Max ti faranno santo.

-quale coreografia faremo questo pomeriggio?- chiese Martin, cadendo come al solito dalle nuvole. Ma quella domanda è servita a ritrasformare Brian nel loro leader.

-pensavo di escludere quella di ieri. Anche se abbiamo vinto contro i Rodders, non possiamo massacrarci come ieri, solo per il volontariato di oggi. Pensavo di farne magari 2o3 ma semplici, così da non stancarci troppo- e guarda i suoi compagni -cosa ne dite?-

-pensavo la stessa cosa, veramente!- Alex risponde per prima e riceve un sorriso in cambio.

È in quei momenti che si ricorda come lei e Brian erano finiti insieme. Si capivano sempre alla grande. Molto spesso pensavano la stessa cosa nello stesso momento. Come ora.

Peccato che poi sia finita.

-per noi non ci sono problemi- rispose Max anche per Charlotte.

-idem- Martin, bhe lui non è di molte parole, ma senza lui saremmo persi.

È Martin a ideare molte delle coreografie e aveva un talento innato nel farlo.

-perfetto allora direi di iniziare subito, fino alle 10. Poi ognuno a casa e di nuovo qui alle 16. 16! hai capito Alex?- chiese inclinando la testa verso di lei.

-ho capito, ho capito! Alle 16!- gli sorride convinta.


 

PLAY, musica ok, cuori che palpitano, sono pronti per quella che è la loro passione, il loro lavoro, la loro vita:

la Street dance.


 


 

Goodman Residence – ore 12:50


 

-ricapitolando: stamattina sei a andato a casa Sunbrown per vedere quella Alex. Le hai chiesto di uscire e non solo hai ricevuto un due di picche ma sa anche che hai fatto danza classica?- riassunse Jeremy.

-esatto- confermò Oliver sospirando.

-.... e dovevi interrompermi nel bel mezzo del pranzo per dirmelo?- chiese scettico.

-ho girovagato per ore e mi sono ritrovato qui. E si suppone che siamo amici Jeremy!-

-si certo.... solo quando conviene a te però. Guarda che lo so che pensi che io sia un idiota-

-uhm... una cosa non è collegata all'altra Jeremy- concluse lui.

-cosa? Non cerchi neanche di negare?- sorpreso

-sono sempre stato uno che opta per la verità, lo sai-

-io NON sono idiota!-

-mi basta una parola per farti capire che lo sei-

-ah si? Io non credo proprio sapientone. Sentiamo, che parola sarebbe?-

-ne sei sicuro?-

-si avanti dilla, ti dimostrerò quanto ti sbagli- disse convinto

-Natasha...-

-......-

-......-

-......-

-......-

-quindi, cosa pensi fare con Alex?-

-non lo so ancora- rispose Oliver, sorridendo dell'aria imbarazzata di Jeremy -devo trovare un modo per farmela amica, sennò come la conquisto?-

-conquistare?? che parola grossa! Tanto dopo due scopate te ne annoierai, come sempre-

-forse.... ma non cambia il fatto che per portarla a letto dovrò conquistarla- disse calmo.

-giusto.... senti ma non fai prima a cambiare obiettivo? Quella tipa non mi sembra una che la dà facilmente-

-non lo è infatti e poi detta così sembra che io sia un playboy. Non è colpa mia se mi annoio velocemente di una ragazza. È che sono tutte così.... finte....vuote-

-....come te....-

-.... già- sussurra Oliver -due persone vuote non possono stare insieme. Una di loro deve essere piena per compensare l'altro.... Penso sarebbe interessante se mi innamorassi di Alex-

-uoho! Calma calma calma. Come siamo passati dalla scopata all'amore?-

-dico solo che sarebbe bello se dalla scopata nascesse l'amore. Può capitare no?-

-non sono un esperto e sei tu quello 'adulto' fra i 2, ma ti espongo le mie idee: 1. le probabilità che tu diventi amico di Alex non sono molte. 2. le probabilità che tu le piaccia e che finiate a letto insieme, molto meno. 3. le probabilità che da ciò nasca l'amore, inesistenti!-

-sei troppo pessimista! E poi non accetto consigli da uno che in 3 anni non si è dichiarato-

-non tirare in ballo la mia storia! E poi caro mio sei stato tu a chiedere il mio aiuto!-

-già... e ho fatto male mi sa. Sono più confuso di prima. Me ne vado, ti lascio finire di mangiare- si alza dal tavolo e si allontana.

-bravo bravo sparisci- e si mette un boccone in bocca.

-ah! Jeremy!-

-cofa fe adeffo?- chiese scocciato masticando.

-conosci un posto che si chiama Morsielle? E ingoia prima di rispondere!-

-Morsielle? Morsielle.... Morsielle ah! Il Club! Il Morsielle Club! Si trova vicino al porto. Perchè?-

-uhmm.... curiosità, semplice curiosità!-

-si certo come no! Non fare pazzie!- gli urlò dietro mentre se ne andava.

-no... certo che no....- sussurrò sorridendo.

 

 

Morsielle Club – ore 16:05


 

-Brian, vedrai che arriva subito!- cerca di calmarlo Charlotte.

-lo vedi? Lo vedi? Poi sono io quello che si incazza! E ci credo! Quell'idiota è sempre in ritardo! Non m'interessa se ha da fare! Doveva essere già qui!- sbraitò lui.

È vero. Forse se la prendeva particolarmente con Alex da 3 mesi a quella parte. Ma il povero ragazzo non sapeva come altro comportarsi con lei. Aveva paura che se fosse stato gentile, i suoi sentimenti sarebbero tornati a galla. E non poteva permetterselo. Non ora!

-chi sarebbe l'idiota?! Ti ricordo che ho un nome cretino!- Alex sbalordì tutti. Invece che entrare dalla porta del Club, era uscita dal bagno, alle loro spalle.

-e per la cronaca. Ero qui molto prima di voi- disse sedendosi al tavolo occupato dagli amici.

-.... e perchè ti eri nascosta in bagno?- Brian si era dimenticato della sua rabbia, era proprio strana quella ragazza.

-non mi ero nascosta intelligente! Secondo te perchè si va in bagno?- chiese sarcastica.

E tutti si misero a ridere nell'immaginare le varie ragioni. Dopotutto anche madre natura ha bisogno del suo tempo. Brian invece aveva il broncio per essere stato deriso.

-si si adesso basta però! Abbiamo mezz'ora per provare. Poi 10 minuti di pausa e si inizia lo show- decise lui, e tutti si dettero da fare.


 

Fu nei 10 minuti di pausa che Charlotte fece la fatidica domanda.

-allora... com'è andata ieri da tuo padre?-

-ecco... mi sembrava strano che non mi avessi chiesto niente stamattina jajaja- disser Alex ridendo.

-bhè scusa tanto, aspettavo fossi tu a parlarmene, ma non vorrei te ne fossi dimenticata... quindi-

-quindi me lo hai chiesto. Lo so, lo so. Mio padre l'ho visto solo stamattina a colazione. Abbiamo parlato un po' ma come al solito, non riusciamo a comunicare!- si lamentò.

-dai vedrai che prima o poi vi chiarirete. Ma ricorda che un bel calcio nelle palle rende sempre più abili nell'ascoltare le persone!- ammiccò Charlotte.

-terrò a mente il tuo consiglio amica mia-

E si misero a ridere a crepapelle.

-però.... ieri sera è successa una cosa interessante-

-dimmi dimmi dimmi!- era curiosa, si!

-uhm quando stavo per entrare in camera mia ho incontrato 4 ragazzi. Cioè 2 ragazzi e 2 ragazze. Dovevi esserci! Giuro, sembrava avessero visto un alieno jajajaja- poi smise di ridere -uno di loro era Oliver-

-Oliver?-

-si-

-..... Oliver chi?-

-Oliver! Insomma Charlotte quanti cazzi di Oliver conosci?-

-bhè ne conosco 3 se proprio vuoi saperlo!-

-ok ok, allora... quanto Oliver conosco io?-

-è questo il punto! Tu non conosci nessuno dei 3! insomma non... Oliver hai detto?...- le sembrava che qualcosa le venisse in mente -ahhhh! Quel tipo, quel tipo! Vero? Quello per cui hai pianto davanti alla tv 2 anni fa!-

-ehi! Ehi! Non ricordarmi di quel giorno! È stato un brutto colpo per me ok?- non ci voleva pensare. Altro che impossibilitato! Era solo un codardo quel ragazzo!

-.... e cos'è successo ieri?-

-diciamo che ci siamo un po' insultati a vicenda, tanto per conoscerci meglio! Con lui no in realtà, con i suoi stupidi amici più che altro. Poi sono andata a dormire....-

-ma...?- si vedeva dall'espressione che non era finita lì.

-ma stamattina dopo colazione, si è presentato a casa mia... e mi ha chiesto di uscire...-

-cos..? devi avergli fatto una buona impressione se ti ha chiesto di uscire! E tu?-

-forse è proprio perchè l'impressione è stata cattiva che è interessato. Comunque gli ho fatto capire gentilmente di andare a fanculo e di non farsi più rivedere!- concluse Alex.

-Alex! Ma perchè sei così? Sai quanto darei io per uscire con uno di quei ricconi?-

-guarda che lo dico a Max!- sorrise Alex.

-ma no! Non centra niente! Era per dire! Io amo Max!- cercò di rimediare Charlotte.

-lo so. Ti conosco. Ma anche tu mi conosci e sai che non mi metterei mai con uno come lui.- si rabbui un momento Alex.

-uffff.... tu e la tua testardaggine!- sorrise Charlotte e l'abbracciò -ma è per questo che sono amica tua, nonostante tu non sia una di noi!-

-grazie Char! Non so come farei senza di voi....-

-non devi saperlo! Tanto noi ci saremo sempre per te-

-FORZA! AL LAVORO!- arrivò Brian per indicare l'inizio dello show.


 

ore 17:10


 

Lo show era cominciato da appena dieci minuti ma avevano finito di eseguire una delle coreografie e erano in una piccola pausa prima di iniziare con la seconda.

-senti Alex... ma questo Oliver.... è tanto alto?- chiese Charlotte a tutto un tratto.

-non ne voglio più parlare di quel tipo. E si! È molto alto- sospiro lei.

-uhm... ma senti.... ha i capelli neri e un po di barba?- continuò lei.

-Char la smetti o no? Si! Ha i capelli neri e anche un accenno di barba. Non mi dire che ti attizzano i ragazzi pelosi jajajaja!-

-spiritosa si si! Ma senti...-

-ancora? Perchè ti interessa tanto? Dai che dobbiamo tornare e ballare!-

-solo un ultima cosa!-

-spara dai! E facciamola finita-

-non gli avevi detto di sparire e di non farsi più vedere?- ma perchè ride quella scema? E cosa fa col braccio?

-si proprio cos..!- una brutta sensazione si era impossessata di Alex.

Cazzo....

Fa che non sia vero!

Alex si gira lentamente nella direzione indicata da Charlotte.

CAZZO!

-bhè... sembra che tu non ti sia spiegata molto bene allora!-


 

CHE CAZZO CI FACEVA OLIVER IN MEZZO AGLI SPETTATORI?


 

  
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