2)Welcome boys
and girls
“In
effetti gli uomini prestano meno fede a ciò che ascoltano
piuttosto che a ciò che vedono”* Quando vedi qualcosa con i tuoi
occhi, l’hai fatta tua, te ne sei appropriata, hai recepito
l’informazione che ti sta davanti e ora spetta a te dare un giudizio,dire
la tua opinione,se sei capace di farlo. I ragazzi erano estasiati da ciò
che avevano davanti. Non che si aspettassero qualcosa di completamente diverso,avevano visto migliaia di foto di quella struttura,sia
esteriormente che internamente,ma non potevano credere di essere finalmente in
quel posto,che visto da diverse angolatura riservava sempre aspetti nuovi,come
se si rinnovasse all’istante. –Credo sia il posto più
incredibile che abbia mai visto!- esclamò Jane mentre stava per entrare
insieme agli altri studenti nell’edificio. Era un castello davvero molto
grande,circondato da varie torri e complessi a se
stanti,come un grande campo per giocare a Quidditch,sport
per eccellenza dei maghi, e da un bosco molto folto , infittito di misteri,a
primo impatto. Li accolse all’interno colei che sembrava avesse
l’aria proprio di un’insegnante. Era di media statura,aveva dei capelli rosso fuoco che le arrivavano fino alle
spalle e dei piccoli occhi color nocciola. Indossava,ovviamente,l’abito
tipico dei maghi con mantello annesso,tutto nero. E sulla testa non poteva
mancare un capello a punta. – Benvenuti a Hogwarts!-
gridò la signora per farsi sentire da tutti. -Io sono la signora Butterfly e sono lieta di avervi qui oggi. Ora vi sistemerete
in questa aula qua accanto- disse indicando appunto una stanza li vicino- e vi
preparerete per la cena di benvenuto che si terra tra mezz’ora esatta. Se
avete bisogno di qualcosa chiedete pure a Mr.Figgins
che sarà felice di esaudire le vostre richieste,di qualunque tipo- e
detto ciò si dileguò,dopo che Mr.Figgins
la guardò male perché con i ragazzi,soprattutto quelli del primo
anno,dopo un po’ si spazientiva.
Jane si guardava
tutt’intorno e stava appiccicata alla sua amica. Il panico si era
impossessata di lei. –Non ce la farò mai!Io non sono come tutti
gli altri- fece un lungo respiro per calmarsi ed entrò in quella camera
per riporre per il momento i bagagli.
E non lamentarti!- disse Beth scrollandosi di dosso l’amica e guardandosi
intorno. Quando erano scesi dal treno non l’aveva più rivisto,era scappato di corsa per trovare un certo Liam,o almeno così aveva capito lei,e non le aveva
nemmeno salutate. Nessuno si cambiò,poiché
non era ne il caso ne il posto adatto,e poi stavano bene così.
L’ora X arrivò e tutti,con l’aiuto
di Mr.Figgins,entrarono nella grande sala
dell’orologio. Era davvero enorme,sembrava non
finire mai. Come diceva lo stesso nome,alla fine stava
un grande orologio che ticchettava ogni minuto che passava,e sempre in fondo
risiedevano tutti i professori con il preside al centro,su un lungo tavolo. E
di tavoli ce n’erano altri quattro,uno per ogni
casa. Esse erano grifondoro,tassorosso,corvonero e serpeverde. Ognuna aveva una propria storia alle spalle,possedeva delle qualità,o difetti talvolta,e veniva
rappresentata da un prefetto,di solito uno studente facente parte
dell’ultimo anno.
-Sapete che questa
è anche la mensa?Ogni giorno verremo a mangiare qui!- disse ad alta voce
una ragazza,una tra quelle che già spiccava fra
i nuovi arrivati. Tutti si sedettero nei posti liberi che c’erano e si
guardavano sempre intorno. –Benvenuti,ragazze e
ragazzi!- iniziò a parlare il preside alzandosi dalla sedia e
richiamando l’attenzione sbattendo leggermente un piccolo cucchiaio su
una coppa.
- Se siete qui è
perché ve lo meritate e son sicuro che passerete un anno meraviglioso.
Potreste sentirvi un po’ spaesati inizialmente,il
che è normale. Ma tutto a suo tempo,piano
piano. Io,da come spero abbiate capito,sono il preside
e mi chiamo Albus Silente. Dopo che avrete finito di mangiare,la professoressa Hutch
porterà qui il capello parlante. Esso cercherà di capire dove
potreste essere smistati. Avrete sicuramente fame,quindi
buona cena e ancora benvenuti da tutti noi!- aveva fatto a tutti simpatia questo
preside. Era alto e abbastanza vecchio ,con una lunga
barba folta e interamente bianca,ma non per questo era anziano anche dentro,
anzi sembrava piuttosto sveglio. Con un suo battito di mani spuntarono nelle
tavole vari piatti ricchi di svariati cibi,tutti molto
deliziosi.
-Finalmente si può
mangiare!Ecco la parte migliore della giornata- esclamò Niall massaggiandosi la pancia,perché
essa aveva iniziato da un po’ a brontolare. Tutti lo sentirono e si
misero a ridere. –Sei sempre il solito- disse Liam
facendo’no’ con la testa.
Jane li aveva notati quei
due ragazzi,perché non erano seduti molti
distanti da lei e la sua amica. –Che ne dici di quel tipo?-
bisbigliò Beth a Jane,accorgendosi
che stava guardando il giovane della frase divertente,se si poteva definire
così. –Che ha fa me sicuramente- rispose lei facendo una piccola
risatina. –A me piace l’amico invece- e con la testa indicò
il ragazzo accanto all’altro. –A te piacciono tutti,è diverso-
-Ma smettila- disse Beth dandole una gomitata. Iniziarono a mangiare con
entusiasmo,non tanto per il cibo ma per il fatto
di essere in quel posto. Il tempo
passò velocemente,perché già era
arrivato il momento tanto atteso,lo smistamento.
-Ora verrete chiamati ad
uno ad uno e dovrete accomodarvi qui- e Silente indicò un piccolo
sgabello davanti il tavolo degli insegnati. Una signora molto alta,con una aria da nobile,un naso all’insù e
degli occhi verdi vispi,si fece avanti portando con se un cappello
all’apparenza semplicissimo. –Questo è il capello parlante.
Frugherà nei vostri pensieri alla ricerca del vostro vero essere,
affinché scelga la casa migliore per voi.-
Chiamavano nomi su nomi.
Il cappello per alcuni non aveva dubbi e li lasciava andare subito,per altri invece ci metteva un po’ di tempo
perché la loro identità risultava un po’ ambigua. –Elizabeth Lampton!-
esclamò la signora Hutch per passare al
prossimo allievo. Era proprio il turno di Beth,che aveva quasi timore di camminare lungo il corridoio che
divideva i tavoli per sedersi in quello sgabello. Jane le fece
l’occhiolino per rassicurarla e le andò cammino a passo più
svelto. Le poggiarono il cappello sulla testa,il quale
iniziò a meditare. –Non mi sembri molto intelligente- questa fu la
prima frase che uscì dalla bocca del cappello,non
ad alta voce. –Hai un cuore d’oro però,anche
se non vorresti ammetterlo- Beth non sapeva cosa dire
e l’ansia si era impossessata di lei. –Non essere agitata..Grifondoro!- subito le fu tolto
il cappello dalla testa e fu accolto da grandi applausi dai ragazzi di quella
casa,dove andò a sedersi. Dopo altri nomi,toccò
alla piccola Jane;la procedura fu la stessa. –Ti prego,grifondoro,grifondoro,grifondoro,grifondoro-
-Come mai grifondoro?- chiese incuriosito il cappello,che non amava che i ragazzi scegliessero al suo posto.
–La mia migliore amica è andata lì e..-
infondo non conosceva bene le quattro case,quindi le sarebbe andata bene
qualunque,a patto che fosse stata con Beth.
–Sei una strana sai? E se io volessi mandarti..mmm..a serpeverde?-
quest’ultima frase si sentì nella stanza e qualche risatina
partì dal tavolo della casa appena nominata e volavano frasi come
–Ma chi, lei?Ma se sembra ancora una bambina?!-. –Vai a Grifondoro..ma sappi che io ti avrei portato da
un’altra parte- lei non capiva cosa avesse voluto dire,ma subito scese e
andò ad abbracciare la sua amica.
I nomi erano tanti,ma alla fine riuscirono a
smistarli tutti. La cerimonia era finita e i giovani ora sarebbe dovuti andare nei loro
dormitori. Giunsero dei ragazzi che avrebbero dovuto guidare le varie case.
-Ehi!Sono qui,attenzione!- si schiarì la voce un ragazzo per farsi
sentire.
- Io sono Louis Tomlinson,e sono il prefetto di Grifondoro. Seguite tutti me,vi
accompagnerò ai dormitori e prima a
prendere i bauli. -Il ragazzo era alto,occhi
azzurri tendenti quasi al grigio e capelli corti castani. Andarono a prendere
tutte le valigie e salirono per delle scale. Quelle non erano semplici scale,si potevano muovere a loro piacimento e portare le persone
in varie parti dell’edificio. –Non giocate con queste scale,potrebbero essere davvero pericolose- disse Louis mentre
proseguiva verso il dormitorio. Un altro gruppo di studenti si poteva scorgere
qualche metro distante da loro. Un tipo,con qualche
difficoltà,cercava di attirare l’attenzione dei fanciulli capitati
tra i serpeverde.
Si preparò la voce
e iniziò a parlare,dopo aver consegnato uno
specchietto che aveva usato per alzare la sua autostima che perdeva in quei
momenti. –
Questo bellissimo fustacchione che vi sta davanti porta il nome di Zayn Jawaad Malik.
Vi seguirà in questo percorso scolastico – qui si interruppe per
osservare che stava parlando in modo davvero bene. Bravo Malik,Bravo,pensò. –e fino al vostro dormitorio. Chi
mi ama mi segue!- Non che tutti lo amassero,anche
perché sembrava ci fossero più maschi che femmine in quel
gruppetto,ma quelle poche che c’erano erano già cadute ai suoi
piedi. Harry aveva trovato il suo amico Liam tra la
folla,felice di sapere che entrambi erano capitati in serpeverde,ma scontenti perché non avevano tanta
voglia di seguire quel tizio.
-Sono sicuro che questa
sia la casa giusta per me- si vantò quasi Harry,che
saliva velocemente quelle strane scale. –Sarei voluto essere con Niall,anche perché sua
madre non mi ha raccomandato altro che tenerlo d’occhio- l’amico si
mise a ridere e gli chiese –Ero intento a guardare una tipa abbastanza
carina quando tuo fratello era
sotto le grinfie di quel cappello,dove è andato a finire?- chiese
curioso della risposta – A grifondoro. Ho
chiesto in giro e
m’hanno detto che avremo delle lezioni insieme a loro,quindi lo
vedrò spesso- Liam era un grande amico di Niall,poi da quando era rimasto solo e lui l’aveva
ospitato a casa sua,il loro legame si era rafforzato. Ognuno aveva appreso
qualcosa dall’altro e continuava a farlo. Zayn
finalmente si fermò di fronte a un grande portone con il segno del serpeverde stampato sopra,ovvero
un serpente. –Questa è la nostra sala comune. Solo chi sa la
password può accedere,perciò state
attenti a ciò che sto per dire- si voltò verso il portone ed esclamò
– Slytherin-. La porta si spalancò e
tutti si ritrovarono davanti una grande stanza arredata da vari mobili e da
qualche tavolo dove,magari,poter studiare in santa
pace. Dalla stanza si diramavano tre scale. –Quelle vi mandano dritto ai
dormitori. Cercate di sistemarvi il più presto possibile. Non ponetevi
alcun problema a fare domande,i miei colleghi saranno
disposti a qualunque ora ad
aiutarvi- e così si dileguò senza lasciar alcuna traccia di se.
-Noi due dobbiamo stare
insieme- disse Harry al biondo di fianco a lui,che
stava già salendo una rampa di scale. –Scegliamo questa stanza-
aprirono un pomello argenteo ed entrarono. Era abbastanza piccolina,c’erano tre letti singoli e una finestra con delle
tende verdi. –Wow. Mi aspettavo una stanza con vasca da bagno enorme e
cose del genere ma mi adeguo- Non che Styles fosse
abituato a grandi appartamenti,ma tutti sognano grandi
cose,si aspettano grandi cose,senza sapere che le migliori le riservano quelle
piccole.
Come tutti gli altri,anche loro iniziarono a sistemarsi ed andarono a dormire
presto,affinché l’indomani fossero vispi e pimpanti.
Il giorno dopo si ritrovarono
tutti quanti nell’atrio principale della scuola,con due professori che li
avrebbero accompagnati a fare compere per tutto ciò che necessitava loro
per le lezioni. Per l’ora di pranzo sarebbero ritornati a avrebbero poi avuto la giornata libera. Lo studio sarebbe
iniziato il giorno seguente.
-Ma hai dormito bene in
quel letto?- chiese Beth mentre camminavano in un
viottolo che li avrebbe condotti a Diagon Alley.
–Si
perché?- rispose Jane.
-Era troppo morbido per
essere vero,secondo me. Ho scoperto che i letti magici
possono lievitare durante la notte,addirittura
portarti in un altro posto!-
- Ma quanti libri hai
letto ieri sera?- chiese Jane alzando un sopracciglio.
-Ti giuro che è
vero!All’incirca tre,ma lascia perdere,non
capirai mai- Beth abbandonò le speranze di far
comprendere qualcosa all’amica e proseguì tranquillamente.
Arrivati a Diagon Alley,entrarono nei più disparati negozi. Comprarono
l’abito del perfetto mago con tanto di capello,7
libri per il primo anno,un calderone per le pozioni,e la tanto rinomata
bacchetta. –Quale vi è capitata?- si sentì una vocina
striminzita da dietro le due ragazze,e si girarono di
colpo. –Ehi Emily. Una di unicorno,un po’
flessibile e- esitò un attimo per ricordarsi ciò che le aveva
detto quello del negozio – dovrebbe essere di noce nero- rispose
soddisfatta Jane,che mostrava con orgoglio la sua bacchetta,che ora sembrava potesse proteggerla da ogni pericolo,pur
non sapendo fare ancora nulla. Beth presentò
la sua,ma non sembrava tanto contenta.
–Chissà se funziona-
- Ogni bacchetta funziona
e sono molto potenti- annuì Emily,contenta di
poter spiegare qualcosa alle loro allieve,dato che era al secondo anno,ma per
motivi ancora inspiegabili si era ritrovata in stanza con loro ed era stata
accolta abbastanza bene. Inoltre si era offerta volontaria per aiutarle nel
giro a Diagon Alley,forse tanto per saltarsi qualche lezione.
Prima di tornare ad Hogwarts,restava un’ultima
cosa da comprare:un animale. Si poteva scegliere tra gufo,gatto
o rospo.
-Guarda, quanto sono brutti
questi rospi?!Ma c’è davvero qualcuno che ha il coraggio di
prendersene uno?- ne guardava uno con disprezzo una ragazza nel negozio,con
disappunto da parte delle tre
ragazze che erano appena entrate.
- Io ne ho uno e mi trovo
benissimo- Emily cercò di dirlo ad alta voce per farsi sentire da quella
ragazza,che si avvicinò per discutere.
- Ma ti sei guardata in
faccia?E’ ovvio che hai un rospo per animale,sei
identica!- e si mise a ridere insieme ad altre due ragazze che le stavano
accanto ed erano comandate a bacchetta da lei. –Sai che vendono anche
galline qui?Dovresti prendertene una,sarebbe uguale
alla padroncina- e con questo la lasciò alla sua furia. Un ragazzo,che aveva assistito alla scena ,non potette che ridere e
attirò l’attenzione di Jane. –Mi ricorda qualcuno questa
risata..-
Il biondo con un paio di
occhi azzurro celestiale,si presentò
direttamente.
-Sono Niall
Horan e ho appena comprato un gufo,non
per mangiarlo però- ci tenne a sottolineare lui,che si ricordava
dell’episodio successo nella sala dell’orologio.
- Io sono Jane Riversoon – gli tese la mano. Quel ragazzo le
ispirava molta tenerezza. –Io sono Beth e
voglio il tuo gufo!- disse lei guardando con occhi scintillanti nella gabbia.
Lui
l’accompagnò nel posto in cui l’aveva trovato,mentre Jane aveva trovato ciò che faceva per lei,un
gatto nero con occhi verdi. –Porta sfortuna!- protestò Emily,che già pensava di averlo tra i piedi nella loro
stanza. –Solo se ti passa
davanti- puntualizzò Niall. –Io
preferisco il mio gufetto,comunque
tu Emi stai attenta ed evitalo- sembrava che tutto fosse risolto. I quattro
uscirono dal negozio soddisfatti degli acquisti e il
biondo incontrò Liam ed
Harry che si stavano divertendo ad usare le bacchette magiche come se fossero
delle spade laser. –Scusate ragazze,io mi
aggrego ai miei amici- disse lui indicando i due tizi in fondo. Beth vide Harry e rimase paralizzata. Non riusciva nemmeno
a muoversi. Avrebbe voluto tanto avvicinarsi a lui e dirgli qualcosa,però vide che stava flirtando con la tipa che si era
comportata davvero male nel negozio di animali,quindi girò i tacchi
portandosi con se le amiche,che non fecero nemmeno in tempo a
salutare il nuovo ragazzo. Fecero il percorso di ritorno scortati da Mr.Figgins e ,una volta
lì,andarono a pranzare e a godersi un pomeriggio di libertà,che
però passarono nelle camere a mettere in ordine i nuovi acquisti e fare
prove su prove. L’indomani sarebbe iniziata la vera avventura.
*Storie di Erodoto: Gige e Candaule
Ecco il secondo capitolo :D
E’ ancora l’inizio e volevo illustrare bene
Tutta la situazione,spero
sia di vostro gradimento c:
Sono entrati gli altri due dei
1D,chissà se vi aspettavate
Che avessero avuto questo ruolo lol
Ovviamente rispetto alla saga vera,ci sono molte
Cose diverse come avevo detto precedentemente
E spero che ugualmente possa in qualche modo
Incuriosire voi lettori :3
Ringrazio tanto coloro che hanno recensito il primo
Capitolo e hanno messo la storia tra le
seguite/preferite/ricordate *-*
Spero di ricevere un po’ di recensioni anche
in questo capitolo *w*
Alla prossima gente :*
P.s. Dato che siamo in tema Potter,se siete su Pottermore
aggiungetemi,
io sono AccioWave20820 (bruttissimo
.____.)
e se volete seguirmi su twitter e
magari essere avvisati
anche lì degli aggiornamenti,io
sono @darrensmonkey c: