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Autore: musichild    30/04/2012    8 recensioni
«-Cos’è stato?- chiese allarmato Niall a Liam,alzandosi per affacciarsi dal finestrino. Una ragazza,che era stata con loro da metà viaggio,sembrava aver già capito tutto. Sorrise in modo furbo e disse – Siamo arrivati ad Hogwarts- »
{Ispirata ad HP}
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2)Welcome boys and girls

2)Welcome boys and girls

 

In effetti gli uomini prestano meno fede a ciò che ascoltano piuttosto che a ciò che vedono”* Quando vedi qualcosa con i tuoi occhi, l’hai fatta tua, te ne sei appropriata, hai recepito l’informazione che ti sta davanti e ora spetta a te dare un giudizio,dire la tua opinione,se sei capace di farlo. I ragazzi erano estasiati da ciò che avevano davanti. Non che si aspettassero qualcosa di completamente diverso,avevano visto migliaia di foto di quella struttura,sia esteriormente che internamente,ma non potevano credere di essere finalmente in quel posto,che visto da diverse angolatura riservava sempre aspetti nuovi,come se si rinnovasse all’istante. –Credo sia il posto più incredibile che abbia mai visto!- esclamò Jane mentre stava per entrare insieme agli altri studenti nell’edificio. Era un castello davvero molto grande,circondato da varie torri e complessi a se stanti,come un grande campo per giocare a Quidditch,sport per eccellenza dei maghi, e da un bosco molto folto , infittito di misteri,a primo impatto. Li accolse all’interno colei che sembrava avesse l’aria proprio di un’insegnante. Era di media statura,aveva dei capelli rosso fuoco che le arrivavano fino alle spalle e dei piccoli occhi color nocciola. Indossava,ovviamente,l’abito tipico dei maghi con mantello annesso,tutto nero. E sulla testa non poteva mancare un capello a punta. – Benvenuti a Hogwarts!- gridò la signora per farsi sentire da tutti. -Io sono la signora Butterfly e sono lieta di avervi qui oggi. Ora vi sistemerete in questa aula qua accanto- disse indicando appunto una stanza li vicino-  e vi preparerete per la cena di benvenuto che si terra tra mezz’ora esatta. Se avete bisogno di qualcosa chiedete pure  a Mr.Figgins che sarà felice di esaudire le vostre richieste,di qualunque tipo- e detto ciò si dileguò,dopo che Mr.Figgins la guardò male perché con i ragazzi,soprattutto quelli del primo anno,dopo un po’ si spazientiva.

Jane si guardava tutt’intorno e stava appiccicata alla sua amica. Il panico si era impossessata di lei. –Non ce la farò mai!Io non sono come tutti gli altri- fece un lungo respiro per calmarsi ed entrò in quella camera per riporre per il momento i bagagli.

E non lamentarti!- disse Beth scrollandosi di dosso l’amica e guardandosi intorno. Quando erano scesi dal treno non l’aveva più rivisto,era scappato di corsa per trovare un certo Liam,o almeno così aveva capito lei,e non le aveva nemmeno salutate. Nessuno si cambiò,poiché non era ne il caso ne il posto adatto,e poi stavano bene così. L’ora X arrivò e tutti,con l’aiuto di Mr.Figgins,entrarono nella grande sala dell’orologio. Era davvero enorme,sembrava non finire mai. Come diceva lo stesso nome,alla fine stava un grande orologio che ticchettava ogni minuto che passava,e sempre in fondo risiedevano tutti i professori con il preside al centro,su un lungo tavolo. E di tavoli ce n’erano altri quattro,uno per ogni casa. Esse erano grifondoro,tassorosso,corvonero e serpeverde. Ognuna aveva una propria storia alle spalle,possedeva delle qualità,o difetti talvolta,e veniva rappresentata da un prefetto,di solito uno studente facente parte dell’ultimo anno.

-Sapete che questa è anche la mensa?Ogni giorno verremo a mangiare qui!- disse ad alta voce una ragazza,una tra quelle che già spiccava fra i nuovi arrivati. Tutti si sedettero nei posti liberi che c’erano e si guardavano sempre intorno. –Benvenuti,ragazze e ragazzi!- iniziò a parlare il preside alzandosi dalla sedia e richiamando l’attenzione sbattendo leggermente un piccolo cucchiaio su una coppa.

- Se siete qui è perché ve lo meritate e son sicuro che passerete un anno meraviglioso. Potreste sentirvi un po’ spaesati inizialmente,il che è normale. Ma tutto a suo tempo,piano piano. Io,da come spero abbiate capito,sono il preside e mi chiamo Albus Silente. Dopo che avrete finito di mangiare,la professoressa Hutch porterà qui il capello parlante. Esso cercherà di capire dove potreste essere smistati. Avrete sicuramente fame,quindi buona cena e ancora benvenuti da tutti noi!- aveva fatto a tutti simpatia questo preside. Era alto e abbastanza vecchio ,con una lunga barba folta e interamente bianca,ma non per questo era anziano anche dentro, anzi sembrava piuttosto sveglio. Con un suo battito di mani spuntarono nelle tavole vari piatti ricchi di svariati cibi,tutti molto deliziosi.

-Finalmente si può mangiare!Ecco la parte migliore della giornata- esclamò Niall massaggiandosi la pancia,perché essa aveva iniziato da un po’ a brontolare. Tutti lo sentirono e si misero a ridere. –Sei sempre il solito- disse Liam facendo’no’ con la testa.

Jane li aveva notati quei due ragazzi,perché non erano seduti molti distanti da lei e la sua amica. –Che ne dici di quel tipo?- bisbigliò Beth a Jane,accorgendosi che stava guardando il giovane della frase divertente,se si poteva definire così. –Che ha fa me sicuramente- rispose lei facendo una piccola risatina. –A me piace l’amico invece- e con la testa indicò il ragazzo accanto all’altro. –A te piacciono tutti,è diverso-

-Ma smettila- disse Beth dandole una gomitata. Iniziarono a mangiare con entusiasmo,non tanto per il cibo ma per il fatto di  essere in quel posto. Il tempo passò velocemente,perché già era arrivato il momento tanto atteso,lo smistamento.

-Ora verrete chiamati ad uno ad uno e dovrete accomodarvi qui- e Silente indicò un piccolo sgabello davanti il tavolo degli insegnati. Una signora molto alta,con una aria da nobile,un naso all’insù e degli occhi verdi vispi,si fece avanti portando con se un cappello all’apparenza semplicissimo. –Questo è il capello parlante. Frugherà nei vostri pensieri alla ricerca del vostro vero essere, affinché scelga la casa migliore per voi.-

Chiamavano nomi su nomi. Il cappello per alcuni non aveva dubbi e li lasciava andare subito,per altri invece ci metteva un po’ di tempo perché la loro identità risultava un po’ ambigua.  –Elizabeth Lampton!- esclamò la signora Hutch per passare al prossimo allievo. Era proprio il turno di Beth,che aveva quasi timore di camminare lungo il corridoio che divideva i tavoli per sedersi in quello sgabello. Jane le fece l’occhiolino per rassicurarla e le andò cammino a passo più svelto. Le poggiarono il cappello sulla testa,il quale iniziò a meditare. –Non mi sembri molto intelligente- questa fu la prima frase che uscì dalla bocca del cappello,non ad alta voce. –Hai un cuore d’oro però,anche se non vorresti ammetterlo- Beth non sapeva cosa dire e l’ansia si era impossessata di lei. –Non essere agitata..Grifondoro!- subito le fu tolto il cappello dalla testa e fu accolto da grandi applausi dai ragazzi di quella casa,dove andò a sedersi. Dopo altri nomi,toccò alla piccola Jane;la procedura fu la stessa. –Ti prego,grifondoro,grifondoro,grifondoro,grifondoro-

-Come mai grifondoro?- chiese incuriosito il cappello,che non amava che i ragazzi scegliessero al suo posto. –La mia migliore amica è andata lì e..- infondo non conosceva bene le quattro  case,quindi le sarebbe andata bene qualunque,a patto che fosse stata con Beth. –Sei una strana sai? E se io volessi mandarti..mmm..a serpeverde?- quest’ultima frase si sentì nella stanza e qualche risatina partì dal tavolo della casa appena nominata e volavano frasi come –Ma chi, lei?Ma se sembra ancora una bambina?!-. –Vai a Grifondoro..ma sappi che io ti avrei portato da un’altra parte- lei non capiva cosa avesse voluto dire,ma subito scese e andò ad abbracciare la sua amica.  I nomi erano tanti,ma alla fine riuscirono a smistarli tutti. La cerimonia era finita e i giovani  ora sarebbe dovuti andare nei loro dormitori. Giunsero dei ragazzi che avrebbero dovuto guidare le varie case.

-Ehi!Sono qui,attenzione!- si schiarì la voce un ragazzo per farsi sentire.

- Io sono Louis Tomlinson,e sono il prefetto di Grifondoro. Seguite tutti me,vi accompagnerò ai dormitori e prima a  prendere i bauli. -Il ragazzo era alto,occhi azzurri tendenti quasi al grigio e capelli corti castani. Andarono a prendere tutte le valigie e salirono per delle scale. Quelle non erano semplici scale,si potevano muovere a loro piacimento e portare le persone in varie parti dell’edificio. –Non giocate con queste scale,potrebbero essere davvero pericolose- disse Louis mentre proseguiva verso il dormitorio. Un altro gruppo di studenti si poteva scorgere qualche metro distante da loro. Un tipo,con qualche difficoltà,cercava di attirare l’attenzione dei fanciulli capitati tra i serpeverde.

Si preparò la voce e iniziò a parlare,dopo aver consegnato uno specchietto che aveva usato per alzare la sua autostima che perdeva in quei momenti. –

Questo bellissimo fustacchione che vi sta davanti porta il nome di Zayn Jawaad Malik. Vi seguirà in questo percorso scolastico – qui si interruppe per osservare che stava parlando in modo davvero bene. Bravo Malik,Bravo,pensò. –e fino al vostro dormitorio. Chi mi ama mi segue!- Non che tutti lo amassero,anche perché sembrava ci fossero più maschi che femmine in quel gruppetto,ma quelle poche che c’erano erano già cadute ai suoi piedi. Harry aveva trovato il suo amico Liam tra la folla,felice di sapere che entrambi erano capitati in serpeverde,ma scontenti perché non avevano tanta voglia di seguire quel tizio.

-Sono sicuro che questa sia la casa giusta per me- si vantò quasi Harry,che saliva velocemente quelle strane scale. –Sarei voluto essere con Niall,anche perché sua madre non mi ha raccomandato altro che tenerlo d’occhio- l’amico si mise a ridere e gli chiese –Ero intento a guardare una tipa abbastanza carina  quando tuo fratello era sotto le grinfie di quel cappello,dove è andato a finire?- chiese curioso della risposta – A grifondoro. Ho chiesto in giro  e m’hanno detto che avremo delle lezioni insieme a loro,quindi lo vedrò spesso- Liam era un grande amico di Niall,poi da quando era rimasto solo e lui l’aveva ospitato a casa sua,il loro legame si era rafforzato. Ognuno aveva appreso qualcosa dall’altro e continuava a farlo. Zayn finalmente si fermò di fronte a un grande portone con il segno del serpeverde stampato sopra,ovvero un serpente. –Questa è la nostra sala comune. Solo chi sa la password può accedere,perciò state attenti a ciò che sto per dire- si voltò verso il portone ed esclamò – Slytherin-. La porta si spalancò e tutti si ritrovarono davanti una grande stanza arredata da vari mobili e da qualche tavolo dove,magari,poter studiare in santa pace. Dalla stanza si diramavano tre scale. –Quelle vi mandano dritto ai dormitori. Cercate di sistemarvi il più presto possibile. Non ponetevi alcun problema a fare domande,i miei colleghi saranno disposti a qualunque  ora ad aiutarvi- e così si dileguò senza lasciar alcuna traccia di se.

-Noi due dobbiamo stare insieme- disse Harry al biondo di fianco a lui,che stava già salendo una rampa di scale. –Scegliamo questa stanza- aprirono un pomello argenteo ed entrarono. Era abbastanza piccolina,c’erano tre letti singoli e una finestra con delle tende verdi. –Wow. Mi aspettavo una stanza con vasca da bagno enorme e cose del genere ma mi adeguo- Non che Styles fosse abituato a grandi appartamenti,ma tutti sognano grandi cose,si aspettano grandi cose,senza sapere che le migliori le riservano quelle piccole.

Come tutti gli altri,anche loro iniziarono a sistemarsi ed andarono a dormire presto,affinché l’indomani fossero vispi e pimpanti.

Il giorno dopo  si ritrovarono tutti quanti nell’atrio principale della scuola,con due professori che li avrebbero accompagnati a fare compere per tutto ciò che necessitava loro per le lezioni. Per l’ora di pranzo sarebbero ritornati a avrebbero poi avuto la giornata libera. Lo studio sarebbe iniziato il giorno seguente.

-Ma hai dormito bene in quel letto?- chiese Beth mentre camminavano in un viottolo che li avrebbe condotti a Diagon Alley.

 Si perché?- rispose Jane.

-Era troppo morbido per essere vero,secondo me. Ho scoperto che i letti magici possono lievitare durante la notte,addirittura portarti in un altro posto!-

- Ma quanti libri hai letto ieri sera?- chiese Jane alzando un sopracciglio.

-Ti giuro che è vero!All’incirca tre,ma lascia perdere,non capirai mai- Beth abbandonò le speranze di far comprendere qualcosa all’amica e proseguì tranquillamente. Arrivati a Diagon Alley,entrarono nei più disparati negozi. Comprarono l’abito del perfetto mago con tanto di capello,7 libri per il primo anno,un calderone per le pozioni,e la tanto rinomata bacchetta. –Quale vi è capitata?- si sentì una vocina striminzita da dietro le due ragazze,e si girarono di colpo. –Ehi Emily. Una di unicorno,un po’ flessibile e- esitò un attimo per ricordarsi ciò che le aveva detto quello del negozio – dovrebbe essere di noce nero- rispose soddisfatta Jane,che mostrava con orgoglio la sua bacchetta,che ora sembrava  potesse proteggerla da ogni pericolo,pur non sapendo fare ancora nulla. Beth presentò la sua,ma non sembrava tanto contenta. –Chissà se funziona-

- Ogni bacchetta funziona e sono molto potenti- annuì Emily,contenta di poter spiegare qualcosa alle loro allieve,dato che era al secondo anno,ma per motivi ancora inspiegabili si era ritrovata in stanza con loro ed era stata accolta abbastanza bene. Inoltre si era offerta volontaria per aiutarle nel giro a Diagon Alley,forse tanto per saltarsi qualche lezione.

Prima di tornare ad Hogwarts,restava un’ultima cosa da comprare:un animale. Si poteva scegliere tra gufo,gatto o rospo.

-Guarda, quanto  sono brutti questi rospi?!Ma c’è davvero qualcuno che ha il coraggio di prendersene uno?- ne guardava uno con disprezzo una ragazza nel negozio,con disappunto  da parte delle tre ragazze che erano appena entrate.

- Io ne ho uno e mi trovo benissimo- Emily cercò di dirlo ad alta voce per farsi sentire da quella ragazza,che si avvicinò per discutere.

- Ma ti sei guardata in faccia?E’ ovvio che hai un rospo per animale,sei identica!- e si mise a ridere insieme ad altre due ragazze che le stavano accanto ed erano comandate a bacchetta da lei. –Sai che vendono anche galline qui?Dovresti prendertene una,sarebbe uguale alla padroncina- e con questo la lasciò alla sua furia. Un ragazzo,che aveva assistito alla scena ,non potette che ridere e attirò l’attenzione di Jane. –Mi ricorda qualcuno questa risata..-

Il biondo con un paio di occhi azzurro celestiale,si presentò direttamente.

-Sono Niall Horan e ho appena comprato un gufo,non per mangiarlo però- ci tenne a sottolineare lui,che si ricordava dell’episodio successo nella sala dell’orologio.

- Io sono Jane Riversoon – gli tese la mano. Quel ragazzo le ispirava molta tenerezza. –Io sono Beth e voglio il tuo gufo!- disse lei guardando con occhi scintillanti nella gabbia.

Lui l’accompagnò nel posto in cui l’aveva trovato,mentre Jane aveva trovato ciò che faceva per lei,un gatto nero con occhi verdi. –Porta sfortuna!- protestò Emily,che già pensava di averlo tra i piedi nella loro stanza.  –Solo se ti passa davanti- puntualizzò Niall. –Io preferisco il mio gufetto,comunque tu Emi stai attenta ed evitalo- sembrava che tutto fosse risolto. I quattro uscirono dal negozio soddisfatti degli acquisti e il biondo incontrò Liam ed Harry che si stavano divertendo ad usare le bacchette magiche come se fossero delle spade laser. –Scusate ragazze,io mi aggrego ai miei amici- disse lui indicando i due tizi in fondo. Beth vide Harry e rimase paralizzata. Non riusciva nemmeno a muoversi. Avrebbe voluto tanto avvicinarsi a lui e dirgli qualcosa,però vide che stava flirtando con la tipa che si era comportata davvero male nel negozio di animali,quindi girò i tacchi portandosi con se  le  amiche,che non fecero nemmeno in tempo a salutare il nuovo ragazzo. Fecero il percorso di ritorno scortati da Mr.Figgins e ,una volta lì,andarono a pranzare e a godersi un pomeriggio di libertà,che però passarono nelle camere a mettere in ordine i nuovi acquisti e fare prove su prove. L’indomani sarebbe iniziata la vera avventura.

 

*Storie di Erodoto: Gige e Candaule

 

Ecco il secondo capitolo :D

E’ ancora l’inizio e volevo illustrare bene

Tutta la situazione,spero sia di vostro gradimento c:

Sono entrati gli altri due dei 1D,chissà se vi aspettavate

Che avessero avuto questo ruolo lol

Ovviamente rispetto alla saga vera,ci sono molte

Cose diverse come avevo detto precedentemente

E spero che ugualmente possa in qualche modo

Incuriosire voi lettori :3

Ringrazio tanto coloro che hanno recensito il primo

Capitolo e hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate *-*

Spero di ricevere un po’ di recensioni anche in questo capitolo *w*

Alla prossima gente :*

 

P.s. Dato che siamo in tema Potter,se siete su Pottermore aggiungetemi,

io sono AccioWave20820 (bruttissimo .____.)

e se volete seguirmi  su twitter e magari essere avvisati

anche lì degli aggiornamenti,io sono @darrensmonkey c:

  
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