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Autore: AndyandCiuli    30/04/2012    1 recensioni
L'amore incondizionato di due persone diverse tra loro. Due donne che con la loro sola forza, riescono a far nascere il più grande dei sentimenti.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una notte come tante altre. Non riuscivo a dormire. Ero stesa sul letto, intenta a guardare il soffitto. Cosa stava accadendo dentro di me? Avevo bisogno di aria nuova. L’indomani avrei girovagato un po’ per la città. Non avevo voglia di andare a scuola. Chiusi appena gli occhi, e con mia grande sorpresa mi trovai nel mondo dei sogni. Sogni che solo io controllavo. Sogni che mi facevano vivere ogni giorno. 

Ore 7:00. Mamma che chiama. Che rottura. Mi alzai lentamente, con occhi pesanti e le gambe che mi impedivano di camminare. Entrai in bagno e mi spogliai. Una volta nuda, entrai in doccia. Avevo bisogno di un po’ di relax. Aspettai che i miei andassero a lavoro, per attuare il mio piano. Uscii, dopo essere stata certa che se ne fossero andati, e mi vestii: minigonna, maglietta scollata, calze a rete e trucco aggressivo. Volevo fare colpo per una fottuta volta. Presi le chiavi di servizio, che i miei mi lasciavano per aprire casa quando tornavo da scuola, la borsa, tesoro sconfinato, ed uscii. Mi sentivo poco a mio agio, tutti mi guardavano, come se fossi uscita da un bordello. Camminai lentamente, a causa dei miei tacchi alti. Stavo sul procinto di cadere, quando sentii due braccia che mi tenevano. Mi girai di scatto e la vidi. Lei, la ragazza che mi avrebbe salvato. – Ciao, io mi chiamo Giorgia. Ho visto che eri un po’ incerta sul camminare, allora mi sono fiondata per salvarti.- rise. Una risata che apriva le porte del paradiso. Era davvero bellissima, con i capelli del colore del grano. Gli occhi, non riuscivo neanche a descriverli: battevano il cielo e il mare. Mi sembrava un piccolo angelo che aveva bisogno di trovare la persona che gli era stata assegnata. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Lei continuava a parlare, ma non mi importava ciò che diceva. Avevo bisogno di conoscerla meglio, di capire come era fatta. Una volta che riuscii, con molto sforzo, a ritornare in me, le parlai. – Io sono Giulia. Mi fa piacere averti conosciuta, davvero.- Le sorrisi. Un sorriso sincero, pieno di tenerezza. Mi guardò, sorridendo. – Senti, se vuoi possiamo tenerci in contatto. Mi dai il tuo numero, che se passo da queste parti, vengo a salvarti di nuovo.- Rise. Mi aveva chiesto il numero. Non riuscivo a parlare o fare un discorso logico. Le diedi subito il mio numero, e lei il suo. Ci salutammo e io ritornai svelta a casa. Mi chiusi in camera e respirai profondamente. A dir la verità, non mi erano mai piaciuti i ragazzi. Forse alcuni, ma quando ero piccola giocavo sempre con le bambine della mia età. E tentavo anche di baciarle. Risi al pensiero di quei momenti felici. Mi stesi piano sul letto e chiusi gli occhi. Il suo nome rimbombava nelle mie orecchie. Ora capivo cosa provava Petrarca alla vista di Laura. La stessa identica cosa era successa a me. E’ come se Dio mi aveva portato il suo dono più grande. Avevo bisogno di rivederla. L’avrei chiamata, prima o poi. Ma la paura mi assaliva: E se aveva capito male? Io non volevo semplice amicizia. Se lei avesse voluto questo? Tanti dubbi mi stavano assalendo. Pensai che era meglio dormirci sopra ed avere una mente più lucida. E infatti, fu quello che feci.




ANGOLO AUTORE:
Ciao ragazze. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa storia, ovviamente anche critiche negative.
Buona lettura, a presto!
  
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