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Autore: Reina    24/11/2006    5 recensioni
Quando bene e male hanno un significato ben diverso da quello che gli viene generalmente attribuito. Quando a distanza di 12000 anni la tragedia rischia di ripetersi ancora una volta e due anime devono lottare per proteggere il loro amore... un amore che per alcuni, invece, è sinonimo di peccato. Attenzione: Il penultimo capitolo è stato modificato. Per coprendere al meglio alcuni avvenimenti ne è consigliata la lettura.
Genere: Triste, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Lassù qualcuno mi odia

- Lassù qualcuno mi odia!  

Era sera quando Sakura rientrò dagli allenamenti.

Come al solito il suo intuito di recente era diventato a dir poco infallibile, e si malediceva per questo.

Qualcosa nella testa la mattina le urlava di non alzarsi e rimanere a poltrire sotto le coperte, ma lei, no, mai una volta che l’ascoltava, e ora ecco il risultato.

Bastava vedere com’era ridotta per capire che quella era stata una giornataccia.

Tra i capelli che necessitavano di sedute intensive dal parrucchiere e i vestiti, sembrava che avesse avuto un dibattito con delle cesoie da giardiniere.

- Perché… ma dico perché l’unica volta nel giro di tre anni che raccolgo i capelli in una coda di cavallo quell’imbecille di Naruto me li… me li… me li pota, ecco. Dimmi Hinata! che ho fatto di male per meritarmi una cosa del genere?!

- Beh… ecco…

In quel momento Hinata stava uscendo dalla cucina, ma essendosi perso il 90% del discorso non seppe ovviamente come rispondere, poi notò lo stato pietoso dei capelli.

- Ma che diavolo è successo ai capelli

- Lascia perdere. Ti spiego tutto più tardi. Forza, vai che sta per scattare l’ora X.

- Ah! Hai ragione. È meglio che vada o col cavolo che riesco a tovare Naruto all’Ichiraku!

Le due ragazze avevano cominciato a convivere da alcuni mesi in un appartamento tutto loro, anche perché capitava spesso di assentarsi per lunghi periodi per delle missioni particolarmente impegnative, anche se con questa decisione volevano dimostrare ai loro famigliari di essere abbastanza responsabili per fare una cosa del genere e fare un passo in avanti verso l’indipendenza.

All’inizio i genitori di entrambe si erano opposti alla loro decisione, ma si erano arresi.

Ora Hinata aveva iniziato uno speciale addestramento per apprendere l’arte medica approfittando del suo Byakugan, concordando con l’altra che bastava una coinquilina forzuta; Sakura aveva completato il suo, anche se continuava a studiare da autodidatta, passando assieme a Naruto allo studio di Ninjutsu elementari. L’amico si era scoperto portato per quelle di elemento vento, lei invece si era rivelata abile in tutte quelle elementari di livello Genin, ma man mano che il livello di difficoltà aumentava, era chiaro che la sua abilità protendeva più verso quelle d’acqua e fuoco.

Lo stesso Kakashi si era offerto di insegnarle la Doton: Shinjuu Zanshu no Jutsu (Arte della Terra: Tecnica della Decapitazione Suicida Doppia… avete presente quando durante l’esame da Genin Kakashi trascina Sasuke sottoterra lasciando fuori solo la testa? Ecco, è proprio quella!! NdA)

Le due tra un addestramento e l’altro erano diventate molto amiche e Sakura aveva scoperto come Hinata fosse diventata forte di carattere, meno timida e più estroversa. Peccato che quando incontrava il ragazzo-volpe ricominciava a balbettava, arrossiva passando in un nanosecondo per sette gradazioni diverse di rosso e… si dimenticava di respirare.

Ecco spiegata la ragione dei continui svenimenti della ragazza ogni qualvolta incontrava il biondino dopo il suo ritorno dall’addestramento di Jiraiya.

Certo, era vero che Ino era la sua indiscussa migliore amica, ma era come se avesse una certa affinità con la ragazza dagli occhi perlacei, spesso quando spettegolavano la sera veniva colta da un senso di nostalgia e anche Hinata aveva ammesso di sentire lo stesso “Come se non fosse stata la prima volta che parliamo così intimamente. O come se ci fossimo conosciute prima di incontrarci all’accademia, o molto prima, in un’altra vita”.

Quando la giovane Hyuga aveva detto queste parole aveva poi scosso la testa dicendo di non far caso alle sue parole, che erano delle sciocchezze, ma in fondo anche Sakura la pensava allo stesso modo.

Ora le due erano una difronte all’altra.

Sakura con gesto secco protese il braccio verso l’amica con la mano serrata a pugno.

- Fight!

- Hai! 

E l’altra aveva alzato il braccio facendo il segno della vittoria, poi era corsa fuori casa per raggiungere il cosiddetto campo di battaglia.

 

Ora era in casa da sola.

Decise che era proprio il caso cambiarsi e fare qualcosa per quei poveri capelli.

Più ci pensava e più si convinceva che portare i capelli lunghi non rientrava nel suo destino.

Prima li aveva tagliati durante l’esame di selezione dei Chunin, per non parlare dell’incidente di sette mesi prima durante l’addestramento con Lady Tsunade che l’aveva costretta a farli scalare ed ora un altro incidente che ora sarebbe  significato un taglio radicale.

- I miei poveri capelli. Perché sempre e solo loro (ç.ç)

- Forse perché, partendo dal presupposto che tu per sbaglio stavi per schiacciarlo con un masso, e che lui non voleva fare la fine della schiacciatina… direi che O si sta facendo più furbo, O è talmente scemo da fare la prima cosa che gli è passata per l’anticamera del cervello

Alto come la maggior parte degli uomini, con pantaloni rigonfi attorno ai polpacci per via delle bende che gli fasciavano le caviglie, un paio di calzature che decisamente non avevano a che vedere con i sandali dei ninja, un mantello scuro e un particolarissimo bastone da chiaramente da sacerdote.

Se non fosse stato per i capelli viola a caschetto, avrebbe giurato che il demone fosse un parente di un qualche grado del compagno di gruppo.

Con quell’espressione ebete perennemente stampata in faccia e gli occhi socchiusi ricordavano tantissimo Naruto in fase riflessiva, ma il demone aveva quel di più che ti faceva venir voglia di prenderlo a mazzate, e il più forte possibile. Ma quando gli occhi chiusi a fessura si spalancavano rivelavano due ametiste tagliate a metà da pupille feline che tradivano una crudeltà inaudita e uno sguardo così gelido da sentirsi gelare fino al DNA; e tutto ciò che si poteva fare nei momenti immediatamente successivi era pregare per una morte rapida e più indolore possibile.

- Xellos Metallium. Che ci fai TU qui nel mio appartamento. Lo sai che non mi piace averti in giro. 

- Ah, lo so, ma sai, è così divertente osservarti mentre tu e il biondino vi allenate vicino alle cascata. 

Un dubbio amletico la colse

- Prima di quella PICCOLA reazione a catena Naru mi ha detto di aver sentito un brivido lungo la schiena che gli ha fatto sbagliare mira. Non è che tu ne sai qualcosa - nel mentre il suo sopracciglio trema visibilmente

- Ah, parli di quando ha lanciato il kunai…

- …che avvolto da Chakra ha tranciato la sequoia…

-  …che stava poi ha cominciato a cadere verso di te…

- …e per evitarla ho dovuto saltare sul una sporgenza rocciosa vicina alla cascata…

- …che però ha ceduto sotto il tuo peso, è caduto su una sporgenza rocciosa che è franata e…

- …e Naruto ha dovuto usare la Fuu… la fuu….

- …la Fuujin no Tsurugi no Juutsu (Traduzione: Tecnica della spada del Dio del vento). È una tecnica personale di Temari, ma Naruto le ha chiesto di insegnargliela tempo fa dopo una missione che abbiamo svolto a Suna. – Sakura ha un sorriso stampato in faccia.

- Ritornando a noi. Quindi: lui ha usato… beh, ci siamo capiti e per evitare il colpo ti sei gettata a terra e il resto si vede di per sé.

Sakura piagnucolava al ricordo.

I suoi vestiti erano ridotti ad uno stato pietoso, e anche se era riuscita miracolosamente a non farsi scoperchiare il cranio i suoi poveri capelli non erano stati del tutto fortunati.

Intanto Xellos stava ridacchiando sotto i baffi.

Quella faccia, ecco cosa poteva risvegliare l’istinto omicida.

Non un sorriso idiota ma genuino come quelli di Naruto, bensì il ghigno strafottente di chi fa il tutto per tutto per farsi sottovalutare, per il semplice gusto di fare arrabbiare chi ti sta accanto.

La rabbia prese il sopravvento, così decise di dare un po’ di sfogo al suo del control che ora come or faceva acqua da tutte le parti, e afferrò in una morsa d’acciaio il collo del Priest, da un lato lo stava strangolando, dall’altro lo agitava come una maracas.

- AMMETTILO BASTERDO!!! SEI STATO TU, VERO!? È COLPA TUA SE ABBIAMO RISCHIATO DI TIRARE LE CUOIA IN UN MODO COSÌ ASSURDO!!!! 

Lei era letteralmente bordeaux per l’incazzatura, ma l’altro da canto suo era cianotico

- Cough… soffoco… Cough 

- AMMETTILO BASTERDO!!!

- Cough… Mea culpa…Cough… vostro onore… Cough

- Non ho sentito!

E cominciò a pensare a cose positive e zuccherose facendolo passere da bluastro, a bianco latte con sfumature verde muffa

- Su liberalo. 

- Garv?! E tu da dove spunti? No, non me lo dire. Teletrasporto?!

- Se lo sai allora perché me lo chiedi?

- Così! A certe cose devo ancora farci l’abitudine. 

- Se lo dici tu!

Tra i tre presenti cadde un silenzio di tomba.

Dopo diversi minuti la ragazza prese l’iniziativa e continuò la discussione.

- L’avete trovata?! 

Ancora silenzio.

Xellos stava per aprire bocca quando Sakura lo zitti di colpo.

- Prova ad uscirtene con un “Sore wa, himitsu desu!(1)” che ammazzo. E stai zitto che sai che ne sarei perfettamente capace.

- Non finché il sigillo è attivo. – la contraddisse Garv

- Appunto, finchè è attivo. Ora non cambiare discordo. L’avete trovata si o no?

- Per ora abbiamo trovato il vero corpo. A quanto pare quelli dell’Akatsuki stanno cercando di trovare uno spirito alternativo idoneo. Per ora stanno provando con i Jinchuuriki (2), ma non hanno concluso nulla di fatto, così vogliono provare a inserirli tutti.

- Perché!

- Per conquistare il mondo. Sai, una cosetta da nulla.

Aveva il capo chino.

- Cosa pensi di fare. Su, rispondimi Miori. 

La porta cigolò mentre si apriva lentamente rivelando una Hinata visibilmente stupita

- Mi-Miori? E questo… e questo cosa significa! Dov è Sakura!? Rispondete!  

- Hinata. Calmati posso spiegare.

Sakura (Miori) si avvicino alla ragazza che aveva attivato il suo Byakugan che trasalì scoprendo che dei due uomini, uno non avevano un autentico sistema circolatorio del Chakra (Garv) mentre l’altro ne era totalmente sprovvisto (Xel).

- Che diavolo!   

- Hinata. È meglio che ti metti comoda, perché ci sono tante cosa che devo spiegarti, e non credo che ti faranno molto piacere

 

 

 

Angolo dell’autrice

 

Innanzitutto sono contenta che molti apprezzino la storia.

Molte cose verranno svelate nel prossimo capitolo, compresa una spiegazione generica sui demoni, perché sono certa che non avrete capito assolutamente nulla sul perché Xellos no abbia un sistema circolatorio del Chakra.

Ora, per chi non se lo ricordasse, i Jinchuuriki(2) sono i demoni a più code che da Shukkaku a Kyuubi  quelli dell’Akatsuki stanno cercando di raggruppare. Invece “Sore wa, himitsu desu!(1)”, che sta letteralmente a significare “Mi spiace, è un segreto!” è la battuta con cui Xel se ne esce quando sa perfettamente cosa sta accadendo in una data situazione, ma non puòvuole dare spiegazioni.

  
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