L'aura malefica emanata da Gerard si faceva sempre più intensa, quasi soffocante. Quel tizio voleva Reborn e, cosa ancor più grave, nessuno sapeva dove fosse finito lo studente di quest'ultimo:

Reborn: “Come ci sei riuscito?” - esordì lui dopo una così palese minaccia da parte del giovane mago

Gerard: “A sostituirmi al tuo allievo intendi? Immagino che tale domanda derivi dal fatto che nemmeno tu abbia notato lo scambio di persona”

Reborn: “È inutile che cerchi di incantarmi con le tue belle parole, rispondi semplicemente alla mia domanda....come ci sei riuscito?”

Gerard: “Che sbadato, voi non potete di certo comprenderlo...la chiave del mio successo è quella che viene comunemente chiamata “magia”.... ”

Gokudera: “Ti sembriamo degli idioti forse? Solo uno scemo come Yamamoto crederebbe ad una sciocchezza simile!”

Ryohei: “Con chi pensi di avere a che fare! Sasagawa Ryohei non si lascia prendere in giro da uno della tua specie, tienilo bene a mente!”

Gerard: “Qualcuno pare ansioso di affrontarmi....su coraggio, attaccatemi pure, vediamo se siete in grado di impedirmi di arrivare all'Arcobaleno dal ciuccio giallo!”

Gokudera: “Dacci un taglio!”

L'arroganza che il presunto mago sfoggiava davanti ai guardiani di Tsuna mandò letteralmente in bestia quelle teste calde di Gokudera e Ryohei. Il giovane pugile non ci pensò due volte a lanciarsi all'attacco del losco individuo dai capelli blu: avrebbe sferrato il Maximum Cannon più potente di sempre.

Tuttavia tale proposito morì sul nascere, difatti Gerard si spostò dalla traiettoria del colpo di Sasagawa con una velocità impressionante, sorprendendo così tutti i presenti.

Ryohei: “Ma come cavolo ci è riuscito?!?!?”

Yamamoto: “Dei movimenti davvero impressionanti”

Gokudera: “Piantala di elogiare il nemico, stupido idiota del baseball! Dobbiamo sconfiggerlo e farci dire dove ha nascosto lo Juudaime!”

Gerard: “Siete molto sicuri di voi a quanto vedo, ma fidatevi, agite meglio di così se desiderate quantomeno graffiarmi”

Si prendeva gioco di loro, sebbene i colpi incalzanti del Sasagawa, il quale non si era dato per vinto all'insuccesso del pugno iniziale e stava continuando ad attaccarlo da ogni direzione, intenzionato a metterlo al tappetto solo ed esclusivamente con la propria forza fisica. Il desiderio del Guardiano del Sole della Famiglia Vongola si sarebbe presto rivelato irrealizzabile.

Gerard: “Tutto qui?” - domandò in modo sarcastico

Giunti a questo punto, Gokudera non resistette più alle sue provocazioni: ora, come non mai, era risoluto a sconfiggere colui che aveva osato prendere le sembianze della persona che più ammirava.

Osservandolo combattere contro Ryohei, dedusse che affrontare un tizio del genere, in grado di muoversi assai rapidamente, richiedeva un piano ben studiato. Optò quindi per la seguente strategia: il sistema C.A.I, l'arma più complessa a disposizione della decima generazione poteva portare ad una vittoria schiacciante.

Guardando Gerard con gli occhi traboccanti di odio, Hayato infiammò il proprio Vongola Ring della Tempesta e aprì il Box, attivando così l'arma con cui pensava di mettere la parola “fine” allo scontro.

Gokudera: “Questo è un lavoro per il braccio destro del Decimo”- disse lui rivolgendosi a Yamamoto - “se mi intralci sarà peggio per te”

Gerard: “Quale onore, potrò misurarmi con il famoso sistema C.A.I!”

Gokudera: “Ma com...?”

Gerard: ”A differenza vostra che non vi informate riguardo le caratteristiche degli avversari, io so tutto quello che mi occorre per sconfiggervi!”

Dal cannone a forma di teschio, legato al braccio destro, Gokudera sparò uno speciale proiettile che combinava le sue fiamme con quelle di attributo Pioggia. Queste ultime avrebbero dovuto rallentare in maniera considerevole i movimenti di Gerard.

Ma non fu così.

Gerard: “Ciò è decisamente offensivo nei miei confronti, usare una tecnica già utilizzata nella battaglia contro “Tenku no Gamma”......semplicemente patetico!”

La sua prontezza di riflessi non venne minimamente intaccata delle fiamme della Pioggia, che si dissolsero non appena entrarono in contatto con lui.

Deviò il proiettile in direzione di Sasagawa, che ancora sferrava i suoi pugni più forti per abbattere il giovane mago, ma alla fine il Guardiano del Sole di Tsuna, colpito in pieno da una scarica molto potente di fiamme della Tempesta, finì a terra privo di sensi.

Gerard: “Bene, meno uno”

Gokudera: “Maledetto!”

Yamamoto: “Gokudera, calmati.... non potremo tenergli testa se non rimaniamo concentrati”

Gokudera: ”Stai zitto!”

In quel momento Hayato capì di trovarsi ad un passo dalla morte. Troppo impegnato ad addossare la colpa di tutti i problemi degli ultimi tempi ad un fantomatico “qualcuno”, non si rese conto che il nemico era proprio dietro di lui.

Gerard: “Una delle regole base del combattimento consiste nel non perdere mai di vista l'avversario”

Detto ciò il mago stese le braccia davanti a sé, dal palmo delle mani apparve un piccolo cerchio di luce dorata con al centro una stella.

Gerard: “Ammira la potenza della magia, mandami una cartolina dall'inferno quando arrivi”- commentò lui

Gokudera: “Ti piacerebbe”

Gerard: “Heavenly Beams!!!”

Dal cerchio che aveva creato fuoriuscirono delle sfere luminose, estremamente potenti.

Gokudera tentò di proteggersi innalzando gli scudi circolari di cui il sistema C.A.I disponeva, ma qualche istante dopo li vide sgretolarsi davanti ai suoi occhi poiché cedettero all'intensità dei colpi ricevuti.

Intanto Gerard, si avvicinava ad un ormai indifeso Guardiano della Tempesta: che fosse giunta davvero la fine per il povero Hayato?