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Autore: My Pride    07/05/2012    4 recensioni
Un giorno. Un singolo giorno.
Chi l’avrebbe mai immaginato, però, che sarebbero trascorsi tutti quegli anni dalla loro confinazione a Little Garden.
[ Protagonisti: Dori e Brogi ]
[ Seconda classificata e vincintrice del Premio Mosca Bianca e del Premio Mugiwara al contest «Courage, honor and nakamaship» indetto da AngelSword ]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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One hundred years on Little Garden
[ Seconda classificata e vincintrice del Premio Mosca Bianca e del Premio Mugiwara
al contest «Courage, honor and nakamaship» indetto da AngelSword ]


Titolo:
One hundred years on Little Garden
Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Personaggi: Dori e Brogi
Citazione: 44. Se uno potesse già conoscere l’esito degli avvenimenti d’oggi! Ma basterà che si concluda il giorno e tutto si saprà. [William Shakespeare]
Colonna sonora: //
Tipologia: Flash Fiction 
[ 635 parole [info]fiumidiparole ]
Rating: Verde / Giallo
Genere: Generale, Introspettivo, Vagamente sentimentale
Avvertimenti: Missing Moment, Slice of Life, Pre-One Piece


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.


[ Se uno potesse già conoscere l’esito degli avvenimenti d’oggi! Ma basterà che si concluda il giorno e tutto si saprà. ]
 
    E
ra cominciato tutto per caso, da un’innocua domanda uscita dalle labbra innocenti di una piccola bambina.
    In quanto Capitani della Ciurma dei Giganti Guerrieri di Erbaf, non ci avevano pensato due volte a sistemare la questione alla vecchia maniera: avevano deciso di scontrarsi per dimostrare chi dei due fosse il migliore e chi avesse dunque ragione o torto, e solo uno di loro sarebbe riuscito in seguito a tornare a casa. Chi l’avrebbe mai immaginato, però, che sarebbero trascorsi tutti quegli anni dalla loro confinazione a Little Garden. Sin da subito avevano creduto che sarebbe stata una cosa rapida, una passeggiata come poche, ma nessuno dei due aveva messo in conto la forza smisurata dell’altro, pur conoscendola fin troppo bene.
    Un giorno. Un singolo giorno. Avevano pensato che, conclusasi quella giornata, avrebbero saputo chi dei due avesse ottenuto la vittoria, conoscendo l’esito di quello scontro in un batter d’occhio e accantonando così quell’avvenimento così inaspettato, ridendoci magari su in seguito davanti ad un bel boccale di liquore.
    E invece, accidenti... quanto tempo era passato, con esattezza? Mezzo secolo o poco più, forse? Dori non sapeva dirlo con certezza, ma giunti a quel punto, ormai, non importava poi così tanto. In verità non rammentava nemmeno come - e soprattutto perché - fosse iniziata quella loro lunga ed estenuante battaglia, però anche quello sembrava essere un dettaglio abbastanza trascurabile, dal punto di vista del gigante. Avrebbe soltanto continuato a combattere fino a che uno dei due non sarebbe più riuscito a farlo, tenendo alto l’onore che caratterizzava i guerrieri di Erbaf. 
    La sua spada - ormai logorata dalle lunghe battaglie che aveva affrontato contro Brogi, suo amico ed eterno rivale - avrebbe continuato a levarsi fiera e spavalda verso il cielo azzurro e sconfinato che li sovrastava, risplendendo come un diamante prima di abbattersi con furia selvaggia contro l’arma possente del suo avversario.
    Si sarebbero entrambi battuti fino allo stremo delle forze per palesare il rispetto che provavano l’uno verso l’altro, senza mai mostrare pietà o compassione nei riguardi dell’avversario. Quello sarebbe stato il disonore più grande, per un guerriero, e nessuno dei due, per quanto tra loro vi fosse un’accesa rivalità, aveva intenzione di macchiare l’animo dell’altro con tale onta.
    Una sonora risata scaturì d’un tratto dalla gola di Dori, a quei pensieri. Detergendosi il sudore dalla fronte e districando la lunga barba scura dalle schegge di corteccia che vi si erano impigliate all’interno dalla precedente battaglia, si ritrovò a scoccare una rapida occhiata in direzione del falò di cui ormai restava solo la cenere e le ossa della sua preda; fece scorrere lo sguardo in tutto il perimetro e si soffermò sulla propria arma, abbandonata contro una grossa roccia accanto al grosso elmo arrugginito. L’antico splendore era andato pian piano scemando durante tutti quegli anni passati in quel paradiso prestorico, ma la cosa parve quasi farlo sorridere.
    Si stava rivelando una gran bella sfida, quella. Una sfida ardua, un’impresa che alla fine avrebbe visto sconfitto uno di loro, però, forse, non avrebbe cambiato quel momento con nessun altro. Era un modo come un altro per mettere alla prova la propria forza e per dimostrare quanto coraggio possedessero i Capitani della Ciurma dei Giganti Guerrieri di Erbaf; nonostante il clima inospitale e le creature pazzesche che popolavano quel luogo, affrontava quel nuovo giorno che sorgeva con rinnovata determinazione, andando in contro al destino che si erano scelti.
    Con un grugnito d’incoraggiamento, Dori si alzò, sentendo tremare la terra sotto i propri piedi. E si ritrovò a sollevare ancora una volta un angolo della bocca in un sorriso quando, recuperata la propria arma e l’elmo con cui si proteggeva il viso, volse lo sguardo verso la grande montagna che aveva dinanzi, fissandola come in attesa.
    In quel mentre il vulcano eruttò, segnando la fine della resa con il suo implacabile ruggito. Lo scontro stava per ricominciare
.








_Note conclusive (E inconcludenti) dell'autrice
Allora, partiamo con il dire che questa storia è stata scritta per il contest Courage, honor and nakamaship indetto da AngelSword, nel quale si è classificata Seconda con mio enorme stupore, vincendo anche il Premio Mosca Bianca per la storia più originale e il Premio Mugiwara per la miglior storia su One Piece.
Ammetto, però, che persino per me è stata una ventata d'aria fresca, questa storia.
Okay, non ha né capo né coda, tratta di due personaggi che praticamente non si vedono se non per una sola saga, ma, accidenti, ho sentito il bisogno fisico di scriverci qualcosa su, spronata specialmente dal contest al quale ho partecipato, anche perché l'alternativa, altrimenti, sarebbero stati Noland e Calgara x)
Di male in peggio, insomma... ho un'insana passione per i personaggi che non vengono cagati manco di striscio e credo che ormai si sia ben notato u_u
Spero che vi sia piaciuta in qualche modo.
Alla prossima. ♥


 



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