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Autore: Medy    08/05/2012    1 recensioni
Sirius Black, ormai diplomato e quasi Auror non ha abbandonato i suoi modi irresponsabili da vero malandrino. Re delle notti folli , non è intenzionato a sacrificare la propria libertà.
Anche se un incontro forse cambierà la sua intera visione delle cose. Due occhi, profondi, capaci di arrivare a quell'animo che sembra irraggiungibile. Quel sorriso che tocca il cuore e i suoi modi di fare , saranno il Mix perfetto per gettare l'erede dei Black K.O. . Dolce come un Muffin, delicata come un sufflè, forte come il cacao, questo nuovo personaggio entrerà nella vita di Sirius come un uragano. Anche lei sarà coinvolta in qualcosa di troppo grande, che condurrà Sirius a prendere una delle decisioni più difficili e dolorose .... Ambientata nella OLD GENERATION, ritorno con una nuova FF...SPERANDO DI COLPIRVI E INCURIOSIRVI!! Baciii!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Wonderful Life is while you’r in the World-
-Fifteenth Chapter-
 
 

Angy stai bene?” Sirius l’affiancò e la sorresse per le spalle. Aveva il viso pallido e si appoggiò a lui.
“Non mi avevi detto che mi sarei sentita cosi…” Sussurrò lei, cercando di rimanere salda e in piedi, ma trovò molta difficoltà a farlo.
“Ti abituerai e non ti capiterà più” . Angy lo fulminò con lo sguardo, lo stomaco brontolava ancora e la testa vorticava velocemente. Avrebbe vomitato ancora, ma cercò di trattenersi. Era stato imbarazzante farlo d’avanti a lui,  anche se Sirius sembrò non preoccuparsi.
“Possiamo andare o vuoi aspettare ancora un po’?”
“No , andiamo…Mi passerà..” Cercò di rimettersi in sesto. Sistemò i capelli e stringendo la mano a Sirius si incamminarono verso l’enorme casa, che solitaria, dominava un colle di un paesino del Nord dell’inghilterra. La neve aveva ricoperto la stradina e proprio in quel momento iniziò a nevicare. Guardò Angy, che ancora pallida , guardò quella casa, e dovette armarsi di tutto il suo coraggio per premere il pulsantino che annunciò la loro venuta.
 
 
                                          ******
 
“Signora Lewis, la signora Angelica è alla porta… è appena arrivata” Una donna anziana fece il suo ingresso nella suntuosa camera da letto dei coniugi Lewis. La Signora Lewis, si voltò per accogliere la notizia. Il viso non mostrava nessuna traccia del tempo passato, la carnagione scura poteva classificare la donna come una lontana discendente del popolo Egizio.
“Sarha ti ringrazio, chiama Ivy e Lulù, saranno felici di sapere che la loro adorata sorella si è degnata di farsi viva…” Il volto si perse in una smorfia di rabbia. Congedò la coffer e ritornò a fissare la sua immagine .Erano due anni che la piccola Angelica Lewis era scappata di casa per intraprendere una vita di stenti e rinunce. Aveva rifiutato l’agiatezza che lei e il padre gli avrebbero potuto donare, aveva rinunciato ad intraprendere una carriera brillante , per gettarsi tra i dolci e caramelle. Per due anni si era rifiutata di vederli, si era rifiutata di accoglierli in casa sua e renderli partecipi della sua nuova vita, e per la prima volta , dopo questi due anni, aveva accettato quell’invito. Si alzò , si stirò per bene l’abito che indossava, e cercando di apparire felice, e non ferita, come il suo cuore le urlava , raggiunse l’ingresso per accogliere quella figlia che per due anni era sparita dalla sua vita.
 
 
 
“Bentornata signorina Angelica, la stavamo aspettando con ansia, la Signorina Ivy e la Signorina Lilù l’attendono nel salone principale” Sarha, la coffer di fiducia , accolse con un raggiante sorriso l’ingresso di Angy e Sirius. Il malandrino soffocò una risata, nel sentire il modo in cui la donna si rivolse a lei.
“Zitto, non dire nulla” Sibilò tra i denti Angy. Sirius alzò le mani .
“Non ho detto nulla” esclamò lui , cercando di non ridere . Non avrebbe mai immaginato che quella ragazza appartenesse ad una famiglia del genere. Nulla in lei l’accostava all’eleganza di quel luogo e all’idea di feste suntuose e cibi di alta qualità. Sirius per un attimo gli sembrò di ritornare a molti anni addietro, quando feste del genere facevano parte anche della sua vita. Quando piccoli elfi domestici, accoglievano il suo ingresso , quando anche lui, cercava di nascondere quella parte di vita, che non amava mostrare al mondo. Angy  non aveva mai parlato di quella vita, non lo aveva nemmeno minimamente accennato, cosa che fece comprendere a Sirius, che non era fiera di appartenere Ad un Elitè del genere.
Camminarono in silenzio, gettandosi solo occhiate divertite e provocatorie. Entrarono in un’enrome stanza circolare, adornata con addobbi natalizi e un enorme albero di natale posto al centro della sala. Su un tavolino erano stati posti dolci di pan di zenzero e tazze colme di zabaione. Shara lo porse ai due ospiti. Sirius si astenne nel berlo, mentre Angy, si perse dietro alla tazza, pronta ad affrontare le sorelle che li avrebbero raggiunti da li a poco. Era nervosa. Non le vedeva da ben due anni, e l’ultima volta non si erano lasciati nel migliore dei modi. Troppe lacrime, e troppe urla avevano accompagnato la sua uscita di scena.
“Non lo bevi?” Domandò Angy notando la titubanza di Sirius.
“Non mi piace questa Roba….” Disse lui, guardando quel liquido denso con disgusto. Lo poggiò nuovamente sul tavolo e abbracciò Angy. In quel momento ritornò tranquilla, sapendo di avere lui al suo fianco.
“Grazie..” Sussurrò piano, e prima di ricevere risposta, nella sala saettarono due ragazze, che si gettarono su Angy, tirandola via dalle braccia di Sirius. Entrambe abbracciarono la sorella , squittendo allegramente.
“Angelica! Che bello riaverti a casa” Esclamò una delle due, Angy gettò un occhiata di aiuto a Sirius, che ghignando si accomodò ad una delle poltrone e rifiutò quella richiesta. Angy lo fulminò con lo sguardo e garbatamente si staccò dalle due sorelle.
“Ivy, Lulù… “ Non sapeva cosa dirle, era nervosa, e si sentì a disagio. Non faceva parte più di quella vita e non faceva parte più della LORO vita, e per un attimo sperò di potersi svegliare e ritrovarsi nel suo letto, e scoprire di essere in un sogno. Le erano mancate, ovviamente, ma di sua spontanea volontà aveva scelto di cancellarsi dalla loro vita, di sua spontanea volontà aveva deciso di abbandonarle.
Ivy si sporse al di la delle spalle di Angy e guardò Sirius, che fissando fuori dalla finestra, attirò la sua attenzione. Guardò il nuovo accompagnatore della sorella e non potè non mostrare il suo apprezzamento.
“Angelica Lewis, non ricordavo questa tua poco mancanza di tatto. Non ci presenti il tuo nuovo amico?” Ivy scostò la sorella di lato e senza attendere che Angy si preoccupasse delle presentazioni, si indirizzò verso Sirius, che non si preoccupò di sfoderare il suo sangue Nobile, e con eleganza, si alzò dalla poltrone per porgere la mano e stringere quella di Ivy che gli sorrise .
“Mia sorella non sa cosa vuol dire buone maniere. Io sono Ivy Lewis, la sorella maggiore…” Angy alzò gli occhi al cielo. Naturalmente doveva aspettarsi nel tentativo di metterla in cattiva luce, e farla apparire come quella con poca educazione.
“è un piacere conoscere la sorella di Angy, io sono Sirius Black…” Sirius sfoderò il suo miglior sorriso, e rese libero il suo lato che aveva cercato di sopprimere. Baciò elegantemente la mano di Ivy , come da uomo di altri tempi, e con la coda dell’occhio guardò Angy, che si irrigidì . Si avvicinò, con al seguito Lulù, che continuava a stringerle la mano.
“Naturalmente Sirius, ti ho detto che mia Sorella Ivy è in procinto di sposarsi, a breve…” Angy lo schiaffeggiò con le parole, e lui si divertì a guardare come il suo viso divenne paonazzo.
“Io invece sono Lulù, la piccola di casa…” Lulù, con molta più gentilezza nei confronti della sorella, si presentò, non sottolineando la poca educazione che Angy aveva dimostrato non presentando il suo “ amico” alle sorella.
“Non mi aveva detto che avesse due sorelle davvero meravigliose” .Esclamò il Malandrino, gia partito con l’idea di divertirsi un po’. Angy incrociò le braccia e assottigliò lo sguardo. Ma non fu abbastanza, perché Sirius non sembrò intimorirsi.
“Naturalmente Angy, non ti ha detto una miriade di cose , immagino..” La voce di Ivy era una lama a doppio taglio, e Angy presagì che quella permanenza in quella casa non sarebbe durata molto. Non era cambiata per nulla e fu felice di affermare che la sua decisione di lasciare quella casa era stata la migliore.
“Immagino che tu sarai felice di aggiornarmi …” Naturalmente l’intento di Sirius era quello di trascorrere del tempo e non di sedurre la sorella di Angy. Conosceva bene quel tipo di donna, era stato a contatto con loro per anni, e la madre era una di quelle. Amavano mettersi in mostra, amavano stare al centro dell’attenzione mettendo in ombra tutti gli altri, e naturalmente Sirius sapeva come gestirle e comportarsi. Ammiccò in direzione della fidanzata, che stava per perdere la pazienza. E porgendo il braccio all’”adorata”  cognata , si diressero fuori dalla stanza, pronti a ciarlare.
“è davvero carinissimo…. Vivete insieme?” Lulù attese la loro uscita di scena per commentare l’accompagnatore della sorella. Naturalemente , lei a differenza di Ivy era più interessata all’arrivo della sorella e non a metterla in cattiva luce. Angy strabuzzò gli occhi al solo pensiero di condividere con Sirius la casa come due novelli sposi. Non sarebbe mai accaduto, o almeno affinchè lui si sarebbe comportato in quel modo.
“No, stiamo insieme da poco, molto poco…” Sussurrò lei, guardando la sorellina che le sorrise raggiante. Le differenza che le legava erano incredibile, era sorelle ma nessuno lo avrebbe mai detto. Ivy era biondo cenere, con pelle porcellanata ed eleganza nel portamento, sempre pronta a mettersi in mostra e competitiva in tutto, ciò le aveva permesso di incontrare un uomo di alta fama che le aveva promesso una vita agiata. Angy era scura , marcata con modi meno eleganti e spirito intraprendente e non amante di quella vita fin troppo raffinata, mente Lulù era una piccola ragazzina, dalla pelle scura, e dagli occhi vivaci, amante della danza e dei libri. Era il genio della famiglia e non mancava a mostrarlo ogni volta che aveva occasione. Erano completamente diverse tra di loro, e se non fosse stato per il cognome , il legame di sangue  non si sarebbe mai potuto notare.
“Papà sta per tornare, mentre mamma, sai com’è mamma, sicuramente è persa in un bagno di Fango a levigare la sua adorata pelle” Angy annuì a quelle informazioni, e per un attimo sperò che il padre non arrivasse in tempo e che la madre si addormentasse in quel bagno per svegliarsi direttamente il giorno della sua partenza. Non era ancora pronta per incontrarli, erano trascorsi due anni , due anni di silenzi e di notizie mai ricevute, due anni in cui lei aveva immaginato di essere orfana e non possedere famiglia. Sirius era sparito con Ivy , e per quella sera Sirius avrebbe saputo tutto ciò che lei aveva cercato di soffocare. Forse aveva sbagliato a nascondergli quella vita, Sirius si era spogliato dei suoi dubbi e problemi, mentre lei si era armato di corazza invalicabile, ma purtroppo quella corazza stava perdendo forza ed entro quella sera , sarebbe caduta del tutto.
“Voglio sapere cosa hai fatto in questi due anni, mi sei mancata molto” Angy guardò la sorella che non smetteva di sorriderle raggiante, ed annuendo accettò di darle tutte le informzioni che lei avrebbe voluto. In fondo le era mancato il raccontarsi e confidarsi le cose. La loro base era la stanza che condividevano, e come se Lulù avesse avuto la stessa idea, la trascinò su per le scale, dove la introdusse nuovamente in quel mondo che per due anni aveva cancellato dalla sua vita. Entrarono in quella che un tempo era stata la sua camera. Nulla era cambiato. C’era ancora tutto. Le foto del Liceo sparse per la parete. I libri che lei non aveva avuto modo di portarsi via, il letto a baldacchino rosa Schokking che in fondo aveva sempre odiato, per la troppa area regale e per il colore troppo …ROSA.
“Questa adesso è mia, ma io ho deciso di non cambiare nulla. È rimasta come tu l’hai lasciata…In fondo speravo che un giorno saresti ritornata a casa…” Lulù si gettò sul letto e attese che Angy la seguisse.
“Grazie, ma non credo che sarà possibile…” Disse lei, apparendo troppo dura. In fondo Lulù aveva sperato di rivedere sua sorella, e aveva sperato un riconciliamento con l’intera famiglia.I suoi sedici anni le permettevano ancora di sognare e di vedere solo la positività della vita. Angy le accarezzò il viso, sperando di non averla fatto del male con quelle parole.
“Ho una nuova vita e non posso lasciarla…” Cercò di giustificare quelle parole, e Lulù parve capire. Sorrise alla sorella , non era in collera con lei, non la odiava, ma le mancava la sua voce, la sua vivacità che sempre avevano colorato quella casa. Era stata un modello di vita per lei, aveva cercato di seguire i suoi comportamenti e i suoi modi di fare, ma era stata stroncata subito. Non avrebbero permesso la nascita di una nuova ribelle. Non avrebbero permesso che anche lei compiesse gli stessi sbagli di Angelica.
“Dai racconta…Voglio sapere tutto” Lulù la guardò con occhi colmi di curiosità e lei l’accontentò e partì con i suoi racconti di quei due anni che per loro erano stati un mistero.
 
 
 
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“Hai deciso di ritornare…. Non mi stupisco che mia sorella ti abbia tenuta impegnato, vi siete divertito a sparlare di me?” Angy era alle prese con l’abito che l’avrebbe accompagnata per quella sera . Sirius entrò nella stanza che era stata assegnata ai due, e rimase a fissare i tentativi di Angy di alzare la zip dell’abito. Si avvicinò e la soccorse, per poi appoggiare il capo sulle spalle e baciarle delicatamente il collo.
“Mi sono divertito a conoscere la tua sorellina frivola, e notare quanto poco vi assomigliate, e a quanto sia felice di aver conosciuto te e non lei…” Sussurrò piano lui, incrociando il suo sguardo nello specchio. Angy arrossì lievemente e il tono di rimprovero assunto poco prima mutò.
“Allora non avete parlato di me?” Chiese lei, sperando davvero che Ivy non fosse scesa in particolari scomodi.
“Invece abbiamo parlato di te. Mi ha dato delle informazioni interessanti, che avrei tanto volute che fossi stata tu a darmi” Sirius non era ne arrabiato e ne deluso. Non era in collera con lei per avergli tenuto nascosto alcuni particolari. Ma comunque riuscì a farla sentire colpevole, colpevole di quelle omissioni.
“Io avevo cancellato del tutto questa vita, quindi dirti che la mia famiglia è schifosamente ricca e che io sono scappata di casa proprio come facesti tu a sedici anni,  non era opportuno. Sono due anni che non li vedo, e da due anni mi inviano l’ennesimo invito per Natale che io ho sempre ignorato. E adesso , presentarmi qui, è strano. Mia madre non è venuta nemmeno a salutarmi e mio padre, era impegnato a lavoro, quindi li vedrò questa sera e …”
“Shh… Non mi interessa il motivo per cui non volevi venire, o per cui sei scappata di casa. Io voglio che stasera ti diverta e sia felice. Questo è il nostro primo Natale e non voglio che venga rovinato solo perché non hai voluto studiare giurisprudenza come volevano i tuoi, e hai voluto dedicarti ai dolci…” Sirius la strinse ancora di più a se. Ivy per tutto il tempo in cui era stato in compagnia di Sirius aveva cercato di metterla in cattiva luce. Gli aveva raccontato del periodo in cui Angy aveva studiato in un collegio in Svizzera e degli innumerevoli richiami che i genitori ricevevano ogni giorno, di come lei si era sempre rivelata la ribelle della famiglia, non ascoltando i consigli dei genitori, e facendo sempre di testa sua, sfidandoli ogni giorno. Aveva cercato di fargli capire che Angy era volubile, testarda e incosciente. Tutte qualità che lui aveva percepito di gia , e che lo avvicinavano ancora di più a lui. Erano simili anche in quello, erano spiriti liberi , che correvano insieme, e non cercavano di calmare, ma alimentavano ogni giorno. A lui piaceva così com’era , non avrebbe cambiato un solo particolare di lei.
“Allora te lo ha detto…è odiosa” Angy si voltò verso di lui e mostrò la sua rabbia verso la sorella.
“Mi ha detto anche della tua carriera al Collegio in Svizzere e della volta in cui a soli 13 anni sei fuggita da li per ritornare in Inghilterra….Hai dato un bel filo da torcere..” Sirius sorrise fiero di lei. E di come si era sempre distinta da quella famiglia troppo snob.
“Si, e non me ne pento affatto. Se lo meritavano” Esclamò lei sorridendo a quei ricordi.
“Ecco perché ti trovo perfetta e ti…” Si fermò, e sentì il cuore tremare. Angy lo fissò negli occhi, e deglutì, sperando di sentire quelle parole uscire da quelle labbra così perfette. L’aveva appena definita perfetta. Perfetta per cosa? Non aveva nulla che le altre ragazze non avevano, non aveva nulla di diverso o particolare. Era una frana in tutto, solo i dolci erano la sua carta forte . Eppure Sirius Black l’aveva definita perfetta. Sirius Black il rampollo ribelle di una famiglia purosangue magica. Era meglio  della favole del principe azzurro, e proprio lei era divenuta la protagonista. E inoltre adesso, le stava rivelando il suo amore, li, prima di una festa scomoda, le avrebbe rivelato che l’amava e magari, sarebbero andati a vivere insieme proprio come aveva sperato sua sorella Lulù. Attese quelle parole, attese quelle parole che avrebbe ricambiato e avrebbe accettato la proposta di andare a vivere con lui, ovunque lui avesse deciso. Il cuore tamburellò forte, le mani tramarono e il fiato divenne corto, quasi fino a mancare.
“Ti adoro….” Concluse.  Angy abbozzò un debole sorriso, delusa di quella conclusione, delusa da se stessa che si era immaginata una favola che esisteva solo nella sua mente. Non uscirono quelle parole, non era quelle le parole che aveva atteso, e il cuore ritornò a battere normale, o forse più lentamene, come il fiato riprese il ritmo consueto.  Baciò Sirius leggermente sulle labbra  e ritornò ad occuparsi di se stessa. Sirius la fissò ancora per un po’, non capendo il motivo per cui si era imbambolato per qualche secondo. Cosa avrebbe voluto dirle davvero? Era perfetta e non poteva fare a meno di guardarla, e di assaporare quelle labbra. Anche in quel momento non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Non riusciva a non guardare il modo in cui, con goffaggine, tentava di raccogliersi i capelli, e il modo in cui si fissava nello specchio insoddisfatta del risultato finale. E allora perché non aveva concluso la frase come anche lui aspettava che si concludesse. Non provava davvero quei sentimenti, o le sue paure erano state più forti ?.
“Sei bellissima…” Sussurrò lui, sorridendole amorevolmente e cercando di cacciar via quei pensieri.
“Grazie..:” Rispose lei, notando l’aria di imbarazzo che si era creata. Sirius sparì per concedersi una doccia e prepararsi anche lui alla festa che si sarebbe svolta tra pochi minuti.
 
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La sala principale dell’imponente casa era colorata di luci natalizie e di festoni vivaci. Una dolce musica proveniva dalla piccola banda posta ai lati della sala. Persone di alto rango ben vestiti con le mogli al seguito, fiere di mostrare i loro gioielli più preziosi, girovagavano per la sala, salutando conoscenti e augurando “ Buon Natale”. Angy aveva partecipato a quelle feste per anni, e dopo due anni lontano da tutto quello, ritornare non fu facile. Non aveva mai amato feste del genere, soprattutto in ricorrenze importanti come il Natale. Aveva sempre sognato una cena intima in famiglia e lo scartar i regali la mattina del giorno dopo, magari d’avanti ad una buona colazione, ma la madre amava tutto quello sfarzo e tutta quell’eleganza . Ivy si muoveva con molta tranquillità al braccio del futuro marito, mentre Lulu era accanto alla madre, ancora troppo piccola per stare al braccio di un uomo.
“Sembra essere tornato a casa…” Esclamò Sirius divertito. Angy ricambiò quel sorriso, l’unico che quella sera sarebbe stato sincero. Si aggrappò saldamente a lui e si fecero largo tra la folla. Molti la riconobbero e la salutarono molto gentilmente, altri fecero come se non ci fosse, altri invece erano del tutto allo scuro della sua identità o esistenza. Angy scorse Ivy accanto ad alcuni uomini di affari che ridevano compiaciuti a qualche sua battuta di pessimo gusto. Ivy saettò con lo sguardo verso di lei e Sirius, e congedandosi educatamente, li raggiunse, con il futuro marito al seguito.
“Angelica, è bello rivederti” L’uomo baciò la cognata ormai persa da anni, per poi rivolgersi all’accompagnatore.
“Lei deve essere  l’amico …” Il tono che usò volle mettere in chiaro che Angy non era tipo da storia seria o cose del genere. Era l’ennesimo tentativo di gettare del fango sul suo nome, e magari farla apparire come una poco di buono.
“Preferisco definirmi fidanzato.Sirius Black, molto piacere” . Angy sorrise soddisfatta. Sirius non mancava mai di renderla fiera di lui. Era sempre pronto a mettere in chiaro le cose e non permettere che altri potessero mettere Angy in cattiva luce. L’uomo annuì senza dire altro, era stato messo bene al suo posto, e lo sguardo che Sirius gli rivolse mise in chiaro che con lui non si scherzava.
“ Mamma sarà felice di conoscerti Sirius, se mi permetti voglio accompagnarti da lei…” Ivy tentò nuovamente di trascinarlo via dalle braccia di Angy, ma questa volta lei non lo permise.
“Sono in grado di presentarla a nostra madre. Quindi con permesso, vado in cerca di mamma” Salutarono i due e si persero nuovamente tra l’orda di invitati. Angy sempre al braccio di Sirius, e Sirius pronto a mettere in evidenza quanto odiasse i posti del genere.
“Non dirlo a me ti prego…Avrei voluto trascorrere il natale con Lily e James…Si staranno divertendo più di noi in questo momento”. Sussurrò Angy, mentre fingeva un sorriso ad una coppia di vecchi amici di famiglia.
“Sicuramente…” Rispose Sirius, prendendo a volo due calici colmi di Champagne e porgendone uno a Angy che lo prese e lo sorseggiò tutto di un fiato.
“Ne avrò molto bisogno  se voglio arrivare a fine serata…” Sirius alzò il calice e fece lo stesso.
Camminarono ancora, in cerca della madre che trovarono poco dopo. Stava tenendo una conversazione con alcuni amici, e non appena Lulù le fece notare la presenza di Angy, lei si voltò e fissò la figlia. In due anni non era cambiato nulla di lei. Era così come la ricordava. Per un attimo ebbe l’istinto di correrle incontro e abbracciare quella figlia che l’era molto mancata, ma poi, da donna ferita , irrigidì il volto e si diresse verso di lei, con la piccola di casa accanto.
“Sei pronto a conoscere la strega?” Sussurrò Angy  strappando a Sirius un sorriso che non si spense nemmeno quando la Signora Lewis lo fulminò con lo sguardo per poi passare la sua attenzione alla figlia.
“Angelica, è un piacere vederti…” L’abbraccio  fu privo di calore e amore. Il tono era duro e nessuna traccia d’amore materno si scorse in quelle parole.
“Mamma, lui è Sirius, il mio fidanzato” Aggiunse lei, indicando il suo accompagnatore, che sfoderando il suo Charm da rampollo le strinse la mano e la baciò elegantemente. Ma ciò la infastidì ancora di più.
“ Vedo che non hai perso tempo , hai approfittato di questa occasione per presentarcelo” Il sorriso freddo e falso non ingannò i due ragazzi che percepirono il fastidio che in quel momento la donna stava provando.
“ In realtà Signora Lewis , Angy  non voleva venire , io l’ho persuasa nel farlo …” Sirius partì all’attacco. Era infastidito quanto lei  e non si sarebbe preoccupato a metterlo in mostra. Quella donna doveva capire che la loro presenza li era un privilegio per lei.
“Ma davvero? Sirius cosa ti ha spinto a farlo. Non sai che Angelica ha sempre odiato la sua famiglia? Non ti ha detto nulla?”. La Signora Lewis naturalmente non avrebbe dato la vittoria ad un ragazzino conosciuto da poco. Non si sarebbe sentita in colpa per qualcosa che lei sentiva giusto, e non avrebbe permesso che quello sconosciuto si permettesse di entrare in affari che non gli riguardavano.
“Angy mi ha detto tutto, e dato che è Natale, avevo pensato che magari potevate abbassare le armi, e ricordare che siete una famiglia” . Angy strinse il braccio di Sirius, che in quel momento stava valicando il limite massimo. Conosceva la madre e sapeva che un affronto del genere non lo avrebbe mai accettato. La Singora Lewis socchiuse gli occhi , e sorrise amaramente.
“Ricordare che noi siamo una famiglia è sempre stata la mia priorità, a differenza di Angelica che lo ha dimenticato due anni fa, quando decise che questa casa era troppo scomoda per lei e i nostri modi troppo rigidi… “ Lulù strattonò il braccio della madre, cercando di zittirla e lo stesso fece Angy, che in quel momento voleva andare via. Quel discorso stava assumendo pieghe scomode, e lei non se la sentiva di rimanere li un minuto in più . Erano ancora in tempo per raggiungere Londra e andare da Lily e James che li avrebbero accolti più che volentieri.
“E lei non ha pensato magari di ascoltare sua figlia e di accettare semplicemente le sue decisioni senza imporle nulla?”. Sirius si sentì fremere, stava rivivendo di nuovo la sua storia a casa Black. Anche lui si era ritrovato in quel modo, ad odiare una madre ed essere odiato a sua volta.
“Adesso fai parlare gli altri per te Angelica cara? Non ricordavo questa tua codardia. L’ennesima delusione….Complimenti” Angy si sentì colpita. L’ennesima delusione …
“Parlano gli altri per me perché io avrei da dirti cose di cui non andresti fiera. In fondo ogni cosa che io faccio ti delude, ogni cosa che dico non è ciò che vorresti da me…Quindi, ti ringrazio , ma vado via. Non intendo rimanere un solo minuto qui. Sono scappata due anni fa per lo stesso motivo per cui vado via adesso. Buon natale mamma….” Si voltò, e prendendo Sirius per la mano attraversò nuovamente la sala, senza fingere questa volta, senza sorridere ai presenti. Lulù cercò di seguirli , magari per convincerli a rimanere, ma la madre la fermò.
“Non hai più una sorella…” Sussurrò lei, per poi ritornare nuovamente ad occuparsi dei suoi ospiti. Lulù vide la sorella andar via, e un forte dolore la colpì in petto. Avevaperso una sorella e non per sua spontane volontà.
 
 
“Amore sei grandiosa” Esclamò su di giri Sirius, quando furono fuori la villa dei Lewis. Angy si fermò, sotto la neve e si sentì libera. Anche questa volta aveva fatto di testa sua e anche questa volta ritenne di aver fatto la cosa giusta. Si voltò verso Sirius e lo baciò. SI perse nelle sue braccia e si sentì bene. Non mancava nulla in quel momento. Era tutto perfetto.
“Andiamo a casa….” Sussurrò lui sulle labbra e si smaterializzarono a casa dei Potter, che non appena li videro sobbalzarono .
“Sirius, Angy” James si alzò da tavola e andò ad abbracciare gli amici.
“C’è posto per noi?” Chiese Sirius. Guardando i presenti e notando che ne erano troppi e forse loro erano in più.
“C’è sempre posto per voi” Esclamò James, e questa volta Angy si sentì davvero a casa.
 
 
 
 
 
 
 
  
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