°°°PERCHE' RIDI?°°°
Correva per
il corridoio, quello stesso corridoio che poco prima aveva percorso con Yuriy..
Aveva sentito della grida.. grida assurde, quasi da film dell'orrore, e aveva
ben riconosciuto la voce del suo compagno di squadra! Ma che gli avevano fatto?
Lo stavano torturando? Lo stavano picchiando a morte..? Si, probabilmente si..
A Borcov non era mai andata giù l'idea che il suo blader spietato per
eccellenza fosse stato insieme ad una ragazza.. non aveva mai accettato l'amore
che lui le poteva dare.. perchè per lui l'amore non esisteva in quel monastero,
non doveva esistere! L'unico sentimento valido era odio.. odio estremo, senza
rispetto.. E lei aveva lentamente cancellato l'odio dal cuore di Yuriy.. Sicuramente
lui si era opposto al volere di quell'uomo.. aveva visto lo sguardo di
disprezzo che il ragazzo dai capelli rossi aveva nei suoi occhi, quando era
sulla soglia di quella stanza... Aveva notato la sua rabbia, che traspariva in
ogni suo minimo gesto.. Ma no, Yuriy non era così stupido da rischiare la
propria pelle per una ragazza, sebbene lei fosse stata l'unico vero amore della
sua vita.. Non era uno stupido..! Forse
Borcov gliela stava facendo pagare per quello che "aveva fatto", per
essersi lasciato andare a sentimenti, secondo lui, inultili.. Oppure.. proprio
non lo sapeva: fatto stava che non l'aveva mai sentito gridare in quel modo..
Le sue urla erano arrivate fino alle sue orecchie, alla distanza di 3
corridoi.. doveva essersi strozzato per aver gridato così forte! Arrivò fino
alla porta della stanza in cui l'aveva poco prima lasciato; l'aprì sbattendola
contro il muro, per poi fermarsi sulla soglia, guardandosi in giro.. Lui non
c'era già più.. Fissò per
qualche istante la poltrona della macchina a cui lo avevano forse sottoposto..
era già vuota.. ma lui dov'era? Ancora
prima che la sua mente potesse formulare altre domande, Borcov si voltò verso
di lui, avvicinandosi di qualche passo... -Pavlov,
cos'è questa irruenza??-BORCOV Ivan non
rispose: continuò invece a guardare l'intera stanza sbalordito, ancora
sconvolto da quelle terrificanti urla.. Borcov
sogghignò, avendo capito,dopo qualche istante, a cosa lo sguardo del ragazzino
alludeva.. -Stai
cercando Yuriy, non è vero?-BORCOV -Dov'è..?-IVAN Rispose con
la voce tremante, fissando con paura gli occhi dell'uomo ormai davanti a lui,
che per un attimo rimase zitto, per poi rispondere, sempre con un ghigno sulle
labbra: -In
prigione.. a pagare per i suoi errori..-BORCOV -Hey, ma
quello è il capitano della squadra..-xxx Yuriy
camminava lentamente, scortato dai due uomini.. quella prigione... quante volte
ne aveva sentito parlare, ma mai ci aveva messo piede.. Era sorvegliata meglio
di un manicomio, e l'ingresso era vietato a tutti, se non agli uomini di
guardia e alle povere vittime di quel pazzo.. Ora era lì, vittima come quei
ragazzini con un grande sogno andato in rovina.. Era un
luogo infernale: il buio l'avvolgeva in ogni suo minimo angolo, e il tetto
basso sembrava togliere il respiro.. Poche finestre, minuscole, dalle quali
sembrava non entrare nemmeno un filo di luce nonostante la loro presenza..
Tantissime piccole celle, alcune vuote, alcune no.. Non appena
sentì la voce di un ragazzino si girò.. lo fissò.. era scioccato, spaventato a
morte.. Era pallido in viso e molto magro, quasi scarnato.. chissà da quanto
non mangiava più.. chissà quanto tempo ci avrebbe messo lui prima di diventare
così.. No, forse non avrebbe raggiunto quello stato.. forse l'avrebbero
ammazzato molto prima.. Riabbassò
la testa, nonostante il commento di quel piccolo prigioniero, ormai destinato
ad un'orrenda fine.. e tutto a causa di un sogno..! Che luogo orribile, che
schifo gli faceva!! Ma come ci era finito lì dentro?? Non se lo ricordava, non
ricordava un minimo fotogramma del suo arrivo.. Non ricordava niente della sua
infanzia.. E sapeva benissimo il perchè.. Attirare
centinaia di bambini, di poveri innocenti, facendo loro promesse di gloria..
per poi rinchiderli in una prigione per un minimo errore, distruggendo non solo
il loro sogno, ma anche la loro vita.. Errare è umano.. tutti sbagliano.. ma lì
sbagliare non era ammesso.. Sospirò,
prima di sentirsi bloccare dai due.. -Capolinea
bastardo..-xxx Solo allora
alzò lo sguardo, ma non fece nemmeno in tempo a vedere la sua cella che subito
i due lo sbatterono dentro con violenza, buttandolo al suolo. Sentì la
serratura chiudersi, per poi udire i loro passi allontanarsi.. Se ne stavano
andando finalmente.. ora poteva rimanere solo.. con la sua disperazione, col
suo dolore.. ma col suo dolcissimo ricordo, che mai nessuno avrebbe potuto
toccargli.. Si alzò a
sedere, appoggiandosi contro un muro.. si guardò in giro.. quella cella era
invivibile, ma non gli importava! Sorrise
tristemente, lasciandosi scappare una risatina.. Era solo, in un luogo
orrendo.. Lontano da tutto e da tutti.. ma con lei vicino..! Quello gli
importava, solo quello! Finchè il suo ricordo fosse vissuto in lui, tutto
sarebbe stato dolce, soave.. Avrebbe avuto il tempo di piangere, di rallegrarsi
per averla avuta al suo fianco.. di ricordare i più bei momenti della loro
storia.. tutto quello riusciva a scaldargli il cuore, in una zona fredda e
oscura come quella prigione.. Con quel tepore interno si sarebbe sentito
sicuro.. felice.. Ripensò al
suo volto triste per qualche istante, poco prima del suo addio.. lei non voleva
vederlo soffrire, l'aveva lasciato per evitargli una terribile punzione..
Chissà cosa avrebbe fatto se solo avesse saputo ciò che gli stavano facendo.. e
ciò che tra non molto gli avrebbero fatto..! Si sarebbe arrabbiata a morte.. o
forse avrebbe pianto.. o forse avrebbe fatto ancora l'imbronciata con lui, come
un tempo.. Non lo sapeva.. Ma lui non poteva dar retta a quelle pochissime
parole: lei forse nemmeno si immaginava cosa avesse voluto dire stare senza di
lei, senza nemmeno un suo ricordo.. Era peggio di qualsiasi tortura, di
qualsiasi punizione.. Sperò che
mai lei l'avrebbe saputo, sperò che nessuno dei suoi compagni di squadra, una
volta che sarebbero venuti a conoscenza dell'accaduto, gliel'avrebbero mai
detto.. Non voleva farla soffrire.. lei non doveva star male.. Chiuse gli
occhi, sorridendo.. finalmente tranquillo.. finalmente libero di richiamare
alla memoria i loro momenti passati insieme.. Sia brutti.. che belli.. ____________________________________________________ Si
gelava lì fuori! Si stringeva in sè stessa, camminando avanti e indietro
davanti all'enorme cancello del monastero, cercando di farsi caldo. Yuriy aveva
dimenticato il suo bey nella sua borsa, durante un allenamento esterno, e lo
aveva chiamato per riportarglielo, quella notte. Purtroppo, ci fu uno
spiacevole imprevisto, dal quale riuscì ad uscire al meglio, fortunatamente..
Cercò di non pensarci più.. si era spaventata a morte, ma per fortuna non
troppo: aveva avuto il coraggio di reagire.. quegli anni di arti marziali
avevano funzionato! Avevano dato i loro frutti, quella notte.. Vide la
figura del suo ragazzo correre per il cortile, fino ad arrivare di fronte a
lei; non perse un secondo nel vederla così infreddolita: aprì con numerosi giri
di chiave il cancello e la fece entrare, per poi abbracciarla senza dire una
parola, quasi volesse scaldarla.. -Grazie
per essere venuta..-YURIY -ma
figurati..-KIM Si
staccarono, guardandosi per qualche istante in volto, non riuscendo però a
vedersi molto: era parecchio buio.. -Dai
entriamo..-YURIY Dopo
aver percorso l'intero, immenso cortile, entrarono per il portone che dava alle
stanze dei balder. Una ventata tiepida li assalì, facendo arrossire ancora di
più il naso della ragazza, che ormai era un pezzo di ghiaccio. Subito estrasse
il bey di Yuriy dalla tasca e glielo porse, gentilmente.. -Grazie..
se solo avessero saputo che l'avevo dimenticato..-YURIY Non
finì la frase.. La guardò in volto, per la prima volta alla luce, e ne rimase
quasi scioccato.. -ma che
hai fatto??-YURIY La
ragazza sorrise tristemente, accarezzandosi la guancia destra ormai dipinta di
un grosso livido quasi viola.. -Ho..
avuto uno spiacevole imprevisto mentre venivo qua..-KIM Il
ragazzo la guardò meglio: sembrava quasi sconvolta.. La invitò a salire nella
sua stanza e, quando vi furono dentro, lei si tolse il pesante giubbotto,
lasciandogli intravedere qualche pesante livido anche sulle braccia.. -Ora mi
spieghi che è successo!-YURIY Lei si
sedette sul letto di fianco a lui, guardandolo ancora più scioccata, prima di
cominciare a parlare.. -beh..
mentre venivo qua, ho incontrato un.. un mezzo teppistello.. sai, quei
ragazzini che girano e che si credono chissà chi..-KIM -Che ti
ha fatto?-YURIY -Mi ha
bloccata da dietro puntandomi un coltellino alla gola.. Io.. mi sono spaventata
ma... ho reagito.. mi ha picchiato e io ho risposto alle sue botte! Non era
molto grande, era solo un ragazzino.. ma picchiava forte..-KIM -Dio
mio.. si vede! Guarda come sei conciata!-YURIY -Poi
per fortuna è arrivato un poliziotto che mi aveva sentito gridare, e l'ha
cacciato via..-KIM -Non ti
ha fatto nient'altro?-YURIY -No..
tranquillo..-KIM Lei gli
sorrise tristemente, prima di sentire le sue clade abbraccia stringerla a lui.. -Come
faccio a stare tranquillo? Qua non gira gente troppo bella.. ad una
ragazza come te potrebbero fare di tutto.. meno male che non ti ha fatto
nient'altro..-YURIY -Dai
non ti preoccupare.. è.. tutto a posto..-KIM Quel
dolce abbraccio le aveva persino fatto passare lo spavento.. quasi le
sembrò di non sentire più nemmeno il lieve dolore dei lividi.. Sorrise, mentre
sentiva il respiro pesante di Yuriy, probabilmente che stava ancora
ringraziando il cielo che non fosse successo niente di poi così tanto grave..! Si
staccò lentamente da lei, prendendole con delicatezza le braccia.. -Ti
fanno male?-YURIY -No..
non tanto.. sto bene grazie..-KIM -E
pensare che se io non ti avessi chiesto di riportarmi..-YURIY Lo
zittì, poggiando lievemente una mano sulle sue labbra; si avvicinò molto a lui,
prima di levare quella mano intrusa per poi baciarlo, prima dolcemente, poi
sempre con più passione. Lui l'abbracciò per la vita, ricambiando quel bacio:
era tutto quello che desiderava in quel momento! I suoi baci erano un qualcosa
di magico: lo facevano stare bene, si sentiva in paradiso ogni volta che quelle
labbra tanto delicate toccavano le sue.. sembrava che tutto, intorno a loro,
sparisse lentamente, lasciando posto solamente a loro due.. tutti i pensieri
negativi scomparivano come per incantesimo, facendo loro provare un'immensa
felicità.. la felicità di essersi trovati, di voler stare sempre insieme, senza
minimamente pensare che qualcuno avrebbe potuto ostacolarli.. Kim si
staccò, sussurrandogli: -Devo
andare.. non sarebbero molto contenti di vedermi qui..-KIM Ma lui
la strinse ancora di più a sè: -Non
vai da nessuna parte, non ti è bastato quello che è successo? Tu stanotte
rimani qui..-YURIY -Ma non
posso..-KIM -Non me
ne frega niente.. non ti mando ancora sola là fuori..-YURIY Lei lo
guardò per qualche istante, per poi ridere dolcemente: -Ok, va
bene.. grazie..-KIM -Ma è
il minimo..-YURIY ______________________________________________________ Sorrise da
solo, sotto gli sguardi del piccolo blader nella cella accanto alla sua, che lo
stava ad osservare allibito, senza però volerlo disturbare.. Chissà che aveva
da ridere? Era nella prigione sotterranea, mai nessuno era uscito integro da
lì, e lui lo sapeva benissimo.. Aveva visto dei suoi compagni di gioco essere
trattati nei peggiori di modi, e sapeva che ben presto sarebbe toccato anche a
lui subire le stesse identiche cose.. Cercò di
non pensarci e tornò a guardarlo, mentre continuava a sorridere.. Nella mente
di Yuriy i ricordi vagavano all'infinito, senza mai sembrare di volersi
fermare.. Quella notte.. quello che era successo dopo mai nessuno lo aveva
saputo..però qualcuno lo aveva intuito! Le sue
dolci mani.. i loro corpi uniti... il loro amore che cresceva ogni istante di
più sotto quei gemiti di piacere.. il caldo che lei gli sapeva donare, che gli
scaldava l'anima, gli scaldava il cuore.. Una notte
consumata dal loro amore, che li rendeva felici nel sentirsi l'uno nell'altra.. Riuscì
quasi a percepire un brivido: ancora, se solo ci pensava, poteva quasi riuscire
a sentire sulla sua pelle quello che lei gli aveva fatto provare.. e non solo:
dopo quella notte, i loro altri momenti di amore intenso e concreto si erano
trasformati in un qualcosa che sembrava farli uscire dal mondo.. sembrava
portarli su un altro pianeta, insieme ai loro giochi maliziosi, che riuscivano
a far diventare ogni loro volta qualcosa di particolare, di diverso.. Sorrise
timidamente, al ricordo di quella panna montata spalmata sui loro corpi, ma
cercò di trattenersi! Scosse la testa, tornando a pensare alla mattinata
successiva a quella magica notte.. ____________________________________________________ Dormiva
ancora come un ghiro, non voleva svegliarla: era così bella.. Le accarezzò
dolcemente il viso, prima di stiracchiarsi e alzarsi dal letto.. Era presto, ma
tra non molto sarebbe dovuto scendere per raggiungere gli altri. Andò in bagno,
chiudendo la porta dietro di sè; si guardò allo specchio.. aveva un
bell'aspetto sconvolto in viso, e i capelli erano tutti scompigliati.. Chiuse
gli occhi, respirando profondamente, mentre alcune immagini di quello che era
successo la notte precedente tornarono come dei flash nella sua mente..
Sorrise: sarebbe stata la notte più bella di tutta la sua vita.. l'amava con
tutto sè stesso, e quel loro atto aveva significato molto per lui.. Intanto,
nel letto, qualcuno si stava svegliando.. aveva sentito dei rumori che avevano
interrotto il suo dolce sonno! Aprì lentamente gli occhi,
stropicciandoseli, prima di lanciare dei mugugni assonnati. Si guardò
intorno, per poi sentire il rumore dell'acqua che scorreva provenire
dal bagno: Yuriy si era già alzato.. che coraggio che aveva! Lei era
stanchissima! Respirò profondamente, immersa nella sua felicità immensa.. ora
si sentiva sua.. completamente sua.. Si sentiva come se nessuno avesse mai
potuto dividerli, perchè loro appartenevano l'uno all'altra.. erano uniti più
che mai.. Improvvisamente
qualcuno bussò alla porta.. lei si nascose di scatto sotto le coperte,
coprendosi fino ai capelli, mentre quel qualcuno era ormai entrato senza
nemmeno aspettare la conferma di poterlo fare.. -Yuriy,
che ci fa ancora a letto, alzati!!-BORIS Kim si
spaventò.. e se l'avessero scoperta? Cosa avrebbe detto? -ma sei
sordo??-BORIS Cosa
fare? L'unica era fingere di essere il suo ragazzo.. -Ehm..
ecco..-KIM .. ma
le loro voci non erano per niente simili.. -Yuriy?
da quando in qua hai la voce da ragazza?-BORIS In quel
preciso istante, la salvezza sembrò arrivare: Yuriy uscì dal bagno, con
l'asciugamano in mano, tranquillissimo... -Hey
Boris, mi stavi cercando?-YURIY Boris
rimase ammutolito... guardò prima il suo compagno, poi la sagoma sotto le
coperte.. -Chi
sta lì sotto?-BORIS Indicò
con un dito il letto, senza più sapere cosa pensare.. Ancora nessuno, lì al
monastero, sapeva della loro storia.. Yuriy era molto riservato, non ne parlava
mai.. forse, anche per gelosia.. era molto geloso della sua ragazza.. Molti
l'avevano vista entrare nel monastero di sfuggita, ma mai nessuno aveva capito
chi fosse stata quella misteriosa ragazza.. Entrava e usciva, sempre di fretta:
sapeva che non sarebbe mai dovuta essere lì.. Il
ragazzo dai capelli rossi rise, sotto gli occhi straniti di Boris; si avvicinò
al letto, per poi sedersi di fianco alla sua ragazza... -Amore..
sei sveglia?-YURIY -Amore??
O_O #_#-BORIS La
ragazza fece capolino da sotto le coperte, completamente rossa in volto,
sorridendo tale quale una deficiente.. -Ehm..
ciao.. ^///^-KIM -Ti
presento Kim, la mia ragazza..-YURIY -ragazza??
O_O-BORIS Il
poveretto rimase senza parole per qualche istante.. Ecco chi era quella tizia
che vedeva ogni tanto in giro.. ora aveva capito cosa ci veniva a fare lì! ma..
Yuriy con una ragazza..? Non era possibile.. no, non era vero! Scosse la testa,
prima di tornare a guardare la dolce coppietta sorridente davanti a lui, ancora
sotto shock.. -E' uno
scherzo.. vero?-BORIS -No.. è
la mia ragazza, giuro..-YURIY la vide
tenersi le coperte fino sotto le ascelle: probabilmente non aveva niente
sotto.. dette un'occhiata in giro.. i vestiti erano sparpagliati qua e là e i
due erano visibilmente stanchi e sconvolti.. Sentì come una morsa prendergli lo
stomaco: non poteva essere.. eppure tutto faceva pensare a.. -Beh,
che c'è?-YURIY -N..niente..
solo che.. non me l'aspettavo..-BORIS Yuriy
sorrise, come per dire "a tutti capita, prima o poi".. Ma no, quello
non era il suo compagno di squadra! Beh, in effetti negli ultimi tempi sembrava
cambiato, però mai avrebbe immaginato una cosa del genere! Cercò di fare ordine
nella sua mente, quella notizia gli aveva messo confusione in testa.. No, un
sogno non era, era sveglio..! Eppure.. Yuriy innamorato? Ma quando mai? Era
inconcepibile! Però era successo.. ci era dentro in pieno, a quando poteva
vedere.. Sospirò
nervosamente, cercando di calmarsi.. le cose stavano così, punto e basta..Erano
affari suoi.. anche se ci avrebbe messo non poco tempo ad abituarcisi.. -Beh
io.. cmq.. sono Boris..-BORIS -Piacere,
Kim! ^///^-KIM -Io..
ehm.. allora andrei.. Yuriy sbrigati..-BORIS uscì
dalla camera nervosamente, chiudendo la porta alle sue spalle. I due sorrisero
imbarazzati: tra poco tutti l'avrebbero saputo, ma poco importava! _________________________________________ Da quel
giorno, cominciarono a stare insieme davanti agli occhi di tutti, non avevano
più niente da nascondere, perchè mai avrebbero dovuto farlo? Erano felici,
volevano dirlo a tutti.. Ma purtroppo a qualcuno non andava giù la loro
felicità.. qualcuno aveva fatto loro rimpiangere di non aver nascosto
tutto ancora per molto tempo..forse per sempre.. Una lacrima
scese dai suoi occhi, interrompendo quel sorriso imbarazzato che ancora era
dipinto sul suo volto.. Se l'asciugò, stendendosi a terra supino.. -Scusa..-XXX Yuriy si
girò verso quella voce.. -Si?-YURIY Di fianco
alla sua cella stava rinchiuso un bambino, non molto piccolo però, con lo
sguardo serio e abbattuto.. -Tu sei il
capitano della nostra squadra?-XXX -Si..-YURIY Non capiva
dove volesse arrivare.. -E sei
rinchiuso qua dentro?-XXX -Si..-YURIY Gli rispose
come se avesse voluto dire "si, che c'è di strano.. prima o poi tutti ci
finiscono, se sbagliano o provano sentimenti da esseri umani.." -Ma.. come
mai?-XXX Yuriy
sospirò, prima di tornare a sorridere, sotto gli occhi ancora più allibiti del
povero ragazzino.. -Perchè
sono umano..-YURIY -Cosa?-XXX -Perchè qua
gli umani non sono accettati..-YURIY -Non ti
capisco..-XXX Il ragazzo
dagli occhi azzurri sorrise in un ghigno divertito, prima di voltare lo sguardo
al soffitto.. -Gli umani
hanno sentimenti magnifici, che si sprigionano quando incontrano la persona che
è capace di ricambiarli, di accoglerli.. di farti felice.. Ma qua questi
sentimenti noi non possiamo averli.. Io sono stato punito perchè ho
amato..-YURIY -Amare..?
Tu hai amato?-XXX -Tutti mi
conoscono per la mia vecchia reputazione, tutto ciò non fa che farmi schifo..
Cmq si, ho amato una ragazza.. ho smesso di essere quello che ero, ho smesso di
essere il loro robot.. sono diventato umano e loro me l'hanno tolta.. mi hanno
tolto lei.. hanno cercato di farmi tornare come ero una volta ma non ci sono
riusciti.. Loro mi vogliono pieno d'odio, spitetato.. ma tutto quello che sono
è pieno d'amore per lei.. me l'hanno tolta, certo, ma non riusciranno mai a
togliermi i suoi ricordi.. non riusciranno mai a farmi tornare quello di una
volta..Per questo sono qua.. ti sembra una ragione valida?? Ti sembra giusto
punire qualcuno per aver fatto l'errore di essere stato e di essere ancora un
umano come tanti altri??-YURIY Il
ragazzino non rispose.. abbassò lo sguardo, di fronte a quegli occhi azzurri
che erano tornati a fissarlo.. Era incredulo, non riusciva a credere a quello
che le sue orecchie stavano sentendo.. ma era tutto vero.. -Tu che hai
fatto?-YURIY -Io..
niente.. io ero stanco durante un allenamento e.. ho smesso un attimo per
riprendermi.. e sono finito qua..-XXX Vide delle
lacrime scendere sagli occhi del ragazzino.. -Io cos'ho
fatto?? Dimmelo tu, che li conosci più di me!! Cos'ho fatto, li ho forse delusi
in quel modo??-XXX Yuriy si
alzò a sedere, tranquillo.. quella storia era vecchia, fin troppo.. e
soprattutto era sempre la stessa.. -Mi
dispiace, ma ancora non riesco a capire la mente non umana.. ma tu lo sei
ancora, le tue lacrime lo dimostrano.. Se un giorno dovessi uscire di qua,
scappa.. Ti rovineranno la vita con promesse inutili, come hanno rovinato la
mia.. non sarai più un ragazzo.. e quando non servirai più per i loro scopi..
beh..-YURIY Alzò le
spalle, aggrottando le ciglia, fissando il ragazzino in maniera spaventosa..
sapeva la fine che facevano i ragazzini che non servivano.. quelli troppo
deboli per loro.. Lo vide
tremare per qualche istante, ma quella era la pura verità.. Spaventava, più dei
loro progetti e dei loro ordini nel contesto di quel luogo orrendo, ma le cose
stavano così, ed era giusto fargliele sapere.. -Spero mi
darai retta..-YURIY Il
ragazzino annuì spaventato, prima di tornare a fargli un'altra domanda, forse
la più curiosa.. -Ma..
perchè sorridevi prima? Non sei spaventato.. sei forse sicuro di uscire?-XXX Il ragazzo
dai capelli rossi chiuse gli occhi, per pi riaprirli fissando il pavimento.. -No.. forse
non uscirò mai.. o forse morirò prima.. Tsk, ho fatto il peggior errore che mai
avrei potuto fare.. bastardi! Ma non m'importa.. Rido perchè, se morirò,
preferirò morire da umano, invece che morire psicologicamente diventando il
loro fedele burattino.. Non so cosa mi faranno, che fine farò.. ma rido perchè
ho il suo ricordo che mi farà sempre compagnia, che nessuno di loro potrà mai
togliere dalla mia mente facendomi tornare quello di una volta.. rido perchè
morirò con dei sentimenti per lei..-YURIY