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Autore: Cilyan    09/05/2012    3 recensioni
Assomigliava proprio ad un dolce , ad una di quelle Haribo che tanto amavo.
" Sweet" , "Sweet", "Sweet".
#larrystylinson
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"The beginning of Larry Stylinson"


Erano ore che stavamo li sul divano senza dire niente. Si sentivano solo i mugugnii di Sweet che poppava il latte dal biberon stando tra le braccia di Lou.
Io più li guardavo e più sentivo nascere dentro di me un sentimento di leggerezza, di sollevamento. Sì, la tempesta ormai era passata ed era tornato il sereno, restava solo da pensare come risolvere quella situazione. Solo in quel momento realizzai di essermi portato a casa un bambino di cui non sapevo assolutamente nulla, eppure me ne ero praticamente innamorato, avevo sentito che era mio, che io avrei dovuto badare ad una creatura così minuta ed indifesa.
Se persino io avevo bisogno della badante come avrei fatto?
E gli altri che c’erano a fare?
Ma no, per una volta avrei tanto voluto essere io quello maturo.
A diciotto anni uno comincia a chiedersi per che cosa ha vissuto fin ora,per le cavolate? Sì.
 Per le emerite cavolate di Harry Styles. Questa è stata la mia vita fin ora, tutto un susseguirsi di stupidaggini.
 Dietro la faccia del bravo studente, l’angioletto di mamma, l’ottimo figlio di papà, il capace pasticciere, c’era solo uno stupido pervertito deficiente, che non è mai stato capace di dire davvero che ama, perché si io, Harry Styles, amavo ed amo un uomo, ma ho sempre preferito tenere questa maschera da etero so tutto io, invece di aprire davvero il mio cuore.
Più lo guardavo accudire quel piccolo angioletto, lui lo era non io, e più mi convincevo che Louis fosse l’uomo che avevo sempre atteso.
E lui? Lui non mi aveva degnato di uno sguardo da quando si era letteralmente ” rubato” il mio Sweet. Sì insomma, come si fa a criticare il tuo migliore amico per aver fatto tardi ed essersi portato appresso un piccolo pargolo, se poi sei tu stesso a prendertelo? Già.
Critica, critica eppure Louis alla fine è sempre stato quello che ha fatto tutto  ciò che non voleva che facessero gli altri.
Se Niall mangiava tanto lui gli diceva di non ingozzarsi e poi si prendeva tutto il suo pasto;
 se io andavo a letto con qualche “sgualdrina” come le chiamava lui, era sbagliato, ma se lo faceva lui era corretto;
oppure se Zayn si guardava, da bravo vanitoso qual è , allo specchio cercando di migliorare anche la più piccola imperfezione ( che poi quali imperfezioni può avere mister Malik ho la chioma alta 6 cm e me ne vanto), lui diceva che fosse esagerato,ma ,intanto, si guardava pure lui insistentemente allo specchio per decidere se il suo look, da perfetto marinaio, andasse bene;
 oppure se Liam continuava a stufarci con le sue solite raccomandazioni, era eccessivamente esagerato per i suoi gusti ( bhè un po’ per quelli di tutti), mentre se lui si metteva a fare il finto saggio tutti lo dovevano ascoltare.
 Ormai ci ero abituato a  questo suo comportamento , così mutevole, lui era o non era Louis William Tomlinson? Sì lo era e come se lo era! Uno più pazzo di lui ancora lo devo conoscere! Lo so e lo sapevo anche a l’ora:
io non avrei mai ammesso di essermi innamorato di un pazzo.
Ma perché io ero sano di mente? I sani di mente raccolgono i bambini i mezzo alla strada e se li portano a casa invece di lasciarli in ospedale o in orfanotrofio?
 No, non mi pare proprio, quindi meglio che mi stia zitto, come stetti zitto nel momento in cui Luois finalmente si girò, distogliendo lo sguardo del bambino e ,guardandomi dritto negli occhi, mi disse:
<< Harry, Harry, Harry ma quando imparerai che le persone non si devono fissare a questo modo? Guardati hai anche la bava alla bocca tra un po’, ma che sei un cane? Smettila , è maleducazione non te lo hanno insegnato?!>> mi disse accarezzandomi i ricci folti e intensi.
<< Ma, ma , ma io veramente … va bene, scusa non lo farò più ! è - è - è -è solo che pensavo che foste
così carini che … >> non riuscii a dire altro e così decisi che fosse meglio tacere. Io non ero un tipo come Liam di tante parole , o come Zayn che ti sa esprimere tutto con un solo sguardo, o come Niall che sa dirti tutto unicamente attraverso la sua risata, no, non ero neanche come Lou che con le sue carezze è capace di farti sentire in paradiso mentre sembra che ti sussurri lievemente che va tutto bene, no, io ero un tipo da anima.
 Sì, può sembrare strano, ma allora era un tipo che trasmetteva tutto col pensiero, con l’anima? Ed ora? Ora non saprei dire, ma sento che qualcosa è cambiato. Io non sempre stato uno che crede nell’aura e nello spirito, lo credo e lo credevo, quindi forse è ancora così: ma allora era diverso …
Non riuscivo a trasmettere a Lou i miei pensieri in quel momento. Era come se ci fosse una certa barriera che ci teneva lontani, divisi e che ci impediva di guardarci direttamente negli occhi. Lui mi sorrideva si, mentre mi porgeva un dolcissimo Sweet addormentato, eppure sentivo che mancasse qualcosa, ma quando presi il bambino in braccio sentii un calore inumano. Era ancora quella sensazione di essere a casa in famiglia , come se fossi tornato indietro nel tempo quando ancora bambino abitavo ad Holmes Chapel e quando Louis mi abbracciò, finalmente sentii che non mancava più niente.
 Così ci addormentammo tutti e tre coperti da quell’immensa coperta di pile che tenevamo sempre sul nostro divano, rigorosamente in pelle rossa, per far onore ai pantaloni preferiti da Lou.
Quando mi svegliai non ero sul divano bensì nel mio letto e vicino a me c’erano Sweet, che dormiva indisturbato tra le mie braccia, strano per un bambino di così pochi anni, e dall’altra parte del letto c’era Louis, che teneva le sue gambe tra le mie e che  in quel momento mi stava accarezzando le gote come se fossi io il vero bambino.
<< Ti amo>> mi disse di botto, ma io pensando che scherzasse gli dissi:
<< Ma questo lo so Lou, anche io ti amo!>> dissi contento sapendo che dietro alle mie parole scherzose di nascondesse la semplice e pura verità. Lui mi guardò come soddisfatto e si avvicinò vertiginosamente a me facendo collassare quasi le mie labbra al contatto con le sue.
Fece attenzione a non schiacciare il pargolo ,che tenevo tra le mie braccia, e mi baciò lentamente. E quando ci staccammo dissi solo:
<< Ma  perché lo hai fatto?>>
<< Perché ti amo no? Mica scherzavo prima!>>
<< Ti amo anch’io e ti ho sempre amato! >> gli dissi.
Era nato così tutto da un semplice bambino trovato per strada eppure il dolce Sweet, proprio come suggerisce il nome, ci aveva aperto i cuori come un Niall che scarta felice la sua caramella e la porge con amore alle persone a cui tiene di più.
Si era stata la magia di quel dolce e piccolo pargolo che ora ha cinque anni e vive con me ed il mio semplice e vero amore, finalmente puro, come quello di un bambino.



Hello!

 Anche questo capitolo lo dedico a _Lou sperando di non deludere le sue aspettative,
Un bacione
CIlyan
  
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