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Autore: Out_Ofocus    10/05/2012    4 recensioni
- Ho una novità! – disse guardandolo.
- Dica! -
- Ho … ho trovato delle cose in soffitta! -
- Cosa ci facevi in soffitta? – chiese stupito.
- Cercavo dei vecchi quaderni con degli appunti di Luke! – disse tranquilla lei.
- E non è quello che hai trovato? -
- No, non so dove mio fratello abbia messo i suoi vecchi quaderni! -
- Non sei venuta qua per dirmi dei quaderni di tuo fratello vero? – chiese guardandola.
- No … - disse alzandosi e andando a recuperare la borsa. – Ho trovato queste! – disse tirando fuori le lettere legate insieme da un elastico rosso.
- Cosa … cosa sono? – chiese Nate guardandola.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day Twelve
 

- Chiunque si sia appena sistemato nel mio letto, se ne vada, non è la mattinata giusta per infilarsi nel mio letto!– disse ancora ad occhi chiusi. Era sicura di aver sentito la porta aprirsi e chiudersi velocemente, poi aveva sentito qualcuno che si metteva a sedere dal lato vuoto del letto. Silenzio, nessuno si mosse, niente si mosse, pensò di essersi immaginata tutto e rimase ferma dov’era, occhi chiusi, anche se riaddormentarsi sarebbe stato impossibile. Nella testa le risuonarono le parole di Nate della sera prima, era arrivata a casa piangendo e si era addormentata con gli occhi rossi, sicura di aver imbrattato il cuscino di mascara a matita. Non si era nemmeno infilata il pigiama, si era semplicemente sfilata il vestito per infilarsi a letto con solo la biancheria intima.
- Mandi … - avrebbe riconosciuto quella voce anche in una stanza piena di gente e la musica a tutto volume, il suo modo dolce di chiamarla, solo lui poteva pronunciare il suo nome in quel modo e farla sentire così fragile.
- Come diavolo sei entrato? – disse aprendo gli occhi e tirandosi a sedere non curante di essere con in dosso solo l’intimo, non era la prima volta che la vedeva.
- Tua mamma stava uscendo per fare la spesa e mi ha fatto entrare! – disse guardandola.
- Vuoi farmi sentire ancora un po’ in colpa? – chiese guardandolo seria.
- No … volevo scusarmi! – disse guardandola, avvicinandosi un po’ a lei. – Sono stato un imbecille, lo so, solo che lì per lì non sono riuscito a controllare le parole che uscivano dalle mia bocca! – disse guardandola, Amanda continuava a non dire niente. – Vederti baciare Tom, mi ha dato noia, sono geloso, ho aspettato tre anni per averti e … ora che sei mia … ho paura di poterti perdere da un momento all’altro … ho paura che ti accorga che mettersi insieme è stato solo un errore … e ci starei malissimo, non solo perché perderei la mia ragazza … ma anche la mia migliore amica! – disse guardandola.– Lo so che sei ancora arrabbiata con me, e ne hai tutto il diritto, dopo ieri sera! Lo capisco dal fatto che non parli! – disse accennando un sorriso. – Sono stato sveglio tutta la notte, Amanda mi dispiace davvero, non avrei dovuto dire niente, scusami! –
Amanda lo guardò senza dire niente, lo capiva che era davvero dispiaciuto, lo vedeva dal suo sguardo. Le poche volte che in quegli anni avevano litigato aveva imparato a riconoscere l’espressione negli occhi di Nate quando si sentiva in colpa e dispiaciuto per qualcosa, e ora quell’espressione era lì. Forse avrebbe dovuto fare la preziosa e non perdonarlo subito, ma l’unica cosa che il suo cervello in quel momento le stava comunicando era “Bacialo”. E così fece, si avvicinò al ragazzo e senza dire una parola lo baciò. Un bacio appassionato, che fece capire a Nate che nonostante forse avesse esagerato lei lo perdonava. Amanda, uscì dal sotto il lenzuolo, che ancora le copriva le gambe e si mise in collo a Nate. Le gambe lungo le cosce del ragazzo. Quei baci si stavano trasformando in qualcosa di sempre meno casto, ed entrambi se ne accorsero.
- Credo che qualcuno sia contento di vedermi! – disse sorridendo lei interrompendo il bacio.
- Cosa te lo fa pensare? – disse lui sorridendo, mettendole le mani sulla schiena e tirandola contro il suo petto.
- Beh, il tuo amichetto! – disse sorridendo guardando il cavallo dei pantaloni di Nate.
- Beh, se tu fossi stata un pochino più vestita prima di cominciare a strusciarti addosso a me … - disse baciandola, mettendole le mani tra i capelli.
Amanda sfilò velocemente la camicia che Nate portava aperta sopra la maglietta e la lasciò cadere sul pavimento. Le sue mani si infilarono esperte sotto la maglietta del ragazza, alzandola e staccandosi dal bacio giusto il tempo di fargliela passare dalla testa, per poi lasciarla cadere accanto alla camicia.
- Mandi … aspetta! – disse lui prendendole le mani e guardandola.
- Era il mio modo per dirti che sei perdonato! – disse sorridendo maliziosamente.
- Siamo soli in casa? – chiese lui guardandola.
- Dovremmo! – disse alzandosi dal letto e andando verso la porta, che chiuse a chiave, poi sorridendo e slacciandosi il reggiseno lasciandolo cadere a terra tornò al letto. Una volta tornata da lui tutto successe velocemente, il resto dei vestiti del ragazzo raggiunse il pavimento come gli altri, nel giro di cinque minuti si ritrovarono nudi. Nate si alzò tenendo in collo Amanda e delicatamente la fece stendere a letto, stendendosi sopra di lei facendo leva sulle braccia per non farle sentire tutto il suo peso addosso. I loro corpi scivolavano l’uno sull’altro, combaciavano perfettamente, come se fossero stati modellati per unirsi. Amanda sorrise baciandolo, lui nascose la testa fra i suo capelli cominciando a baciarle il collo. Sentiva le mani di lei scorrergli sulla schiena ogni volta che lei scivolava su di lei. Alzò un attimo la testa e la baciò dolcemente per poi scivolare accanto a lei, che sorrise e si appoggiò al suo petto, respirava affannosamente ma osservandola Nate vide una nuova luce nei suoi occhi, in quei bellissimi occhi azzurri.
- Ti amo! – disse guardandola. L’amava silenziosamente da quando l’aveva vista la prima volta e dopo quello che avevano appena fatto insieme non riusciva a tenerselo più per se.
Amanda lo guardò seria e Nate per un secondo si pentì di aver appena pronunciato quelle due parole. Poi lei sorrise, appoggiò il mento al suo petto e avvicinandosi al suo orecchio gli sussurrò – Ti amo anche io! – per poi baciarlo appassionatamente.
- Ma fai un’altra scenata come quella di ieri sera e non so se ti perdonerò così facilmente.-
- Prometto che non succederà di nuovo! -
- Mi hai fatto sentire un verme!
– disse guardandolo.
- Mi dispiace tanto piccola, davvero! -
- Lo so, ma sei troppo importante per me e sai che non riesco ad essere arrabbiata con te per tanto!
– disse sorridendo e baciandolo di nuovo.
 
-Starei qua con te tutta la mattina, ma credo che mia mamma stia per tornare, visto che sono le undici! – disse lei sorridendo guardandolo.
- Credo sia meglio rivestirsi eh? -
- Si!
– disse alzandosi e raccogliendo le sue mutandine infilandosele.
- Hai impegni stamattina? – chiese lui rimettendosi i jeans.
- Volevo andare al negozio di musica vicino Piccadilly, per comprare degli spartiti nuovi! – disse sorridendo infilandosi i primi pantaloni che aveva trovato nell’armadio.
- Posso accompagnarti? -
- Non hai impegni di lavoro? -
- No oggi giorno libero!
– disse sorridendo.
 - Allora puoi venire! – disse avvicinandosi e baciandolo dolcemente. – Dammi dieci minuti, finisco di prepararmi! – disse sorridendo.
- Io devo pettinarmi, guarda qua, cosa hai fatto con i miei capelli? – disse guardandosi alla specchio e ridendo.
- C’è una spazzola appoggiata lì! – disse indicandola infilandosi la maglietta.
- Vista! – disse prendendola e pettinandosi.
Dieci minuti dopo erano entrambi pronti, scesero le scale tenendosi per mano e quando arrivarono al piano di sotto la casa era ancora silenziosa, segno che la madre di lei non era ancora tornata. Uscirono di casa e si avviarono alla macchina del ragazzo. Amanda prese posto, guardandolo mentre saliva al volante e in retromarcia usciva dal vialetto di casa della ragazza. (Outfits
- Stasera facciamo qualcosa? – chiese sorridendo guardandola velocemente, per poi tornare a guardare la strada.
- Ho promesso a Mollie una serata film e schifezze, scusa, ma è un po’ che non sto con i miei fratelli! – disse sorridendo. – Poi pensavo che dopo che Mollie e Cam se ne saranno andati a letto potrei parlare un po’ con Luke, scusa! – disse guardandolo.
- Tranquilla piccola, no problem! – disse prendendole una mano e sorridendo.
 
- Ehi Amanda!– disse il ragazzo sorridendole non appena entrò nel negozio seguita da Nate.
- Ehi Adam! – disse sorridendo lei.
- Era un po’ che non passavi da queste parti! Credevo mi avessi abbandonato per un altro negozio! -
- Non potrei mai farlo! –
disse la ragazza sorridendo.
- Cosa posso fare per te oggi? -
- Ho bisogno di un po’ di spartiti nuovi!
– disse appoggiando la borsa sul bancone.
- I soliti? -
- I soliti!
– disse sorridendo.
- Vado a prenderteli! – disse guardandola e andando nel retro a prendere gli spartiti per la ragazza.
- Piace? – chiese avvicinandosi a Nate che stava guardando una chitarra.
- Non c’ero mai stato in questo posto! – disse sorridendole e dandole un bacio.
- Davvero? – chiese lei mettendosi a sedere sulla panca del pianoforte vicino al ragazzo.
- Davvero, beh non è proprio in una via molto trafficata! – disse guardandola e sorridendo.
- E’ quello il bello di questo posto, a volte vengo qua a comporre! – disse sorridendo. –Non c’è mai tanta gente e Adam mi da una mano! – disse guardando Nate che si sedeva accanto a lei.
- In tre anni non mi hai mai parlato di questo posto! -
- Perché ci vengo da solo un anno! –
disse baciandolo dolcemente. – E’ poi questo è il mio posto segreto, come tu hai il tuo, è il mio posto per evadere dal mondo, non lo condivido con tante persone! -
 - Eccoli qua! –
disse Adam tornando in negozio. – Con chi lavori? -
- Chi ti dice che lavori con qualcuno? –
disse lei alzandosi e andando alla cassa.
- Li compri solo quando lavori con qualcuno! – disse il ragazzo sorridendo prendendo una busta dal mobiletto sotto la cassa.
- Vero! – disse lei cercando il portafogli. – Beh non te lo dico, te lo dirò se funzionerà! – disse sorridendo.
- Va bene, Miss superstizione! – disse ridendo.

- La prossima volta il film lo scegliamo noi! – disse Cam prendendo una manciata di popcorn dalla ciotola e guardando la sorella minore.
- Beh, l’altra volta hai scelto te quindi questa volta stava a Mollie! – disse Luke mettendosi comodo sulla poltrona.
- Si ma a me non piacciono i musical! – disse guardando il fratello.
- E a me e a Mollie non piacciono gli Horror e l’altra volta siamo state costrette a guardarlo! – disse Amanda mettendosi a sedere sul divano fra Cam e Mollie. – E poi male male ti addormenti! – disse sorridendogli.
- Ragazzi? -
- Si mamma?
– dissero in coro.
- Io e vostro padre andiamo un attimo da nonna e nonno, voi ve la cavate no? –
- Non daremo fuoco a nulla!– disse Luke salutandoli con un cenno della mano.
- Ce la caveremo! – disse Amanda sorridendo.
- Io potrei tentare il suicidio dopo aver visto questo film! – disse Cam con la faccia disperata, come se volesse essere salvato da un imminente massacro.
- Oh ma smettila! – disse Luke tirandogli un cuscino.
- Tu e Nate avete litigato ieri vero? – chiese Mollie guardando la sorella, che in due secondi si ritrovò anche gli occhi di Luke e Cam addosso.
- Come lo sai? – chiese Amanda sorpresa.
- Stamattina quando mamma è uscita a fare la spesa, ero con lei, non sono andata nemmeno oggi a scuola, e anche se ero in macchina ho sentito mamma che chiedeva se c’era qualche problema fra te e lui, perché ieri sera ti aveva sentita tornare e quando si era affacciata in camera tua avevi la faccia stravolta, ma credo tu dormissi, e lui ha detto che avevate avuto un piccolo battibecco ma niente di grave! – disse Mollie tranquilla come se avesse appena raccontato cosa aveva fatto quel pomeriggio.
- Avete litigato? – chiesero in coro Cam e Luke.
- Fate schifo, state insieme da quanto? Una settimana? E già riuscite a litigare io bo! – disse Cam prendendo un’altra manciata di popcorn.
- Non abbiamo litigato, è stato un piccolo batti becco, niente di grave ed è già tutto risolto! – disse guardando i fratello. – Adesso possiamo guardare il film? – chiese mettendosi in bocca una caramella gommosa.
 
Erano le undici quando Mollie e Cam andarono finalmente a letto, Luke e Amanda erano ancora in salotto, Luke aveva il telecomando in mano e faceva zapping cercando qualcosa di decente. I genitori erano tornati da una mezz’oretta ed erano già a letto. La casa era silenziosa se non per le voci che veniva dalla televisione.
- Per cosa avete litigato? -
- Ho baciato Tom … -
- Cosa hai fatto?
– chiese guardandola ad occhi sbarrati.
- Fammi finire, odio quando mi interrompi! – disse tirandogli una leggera sberla su un braccio. – Avevano bisogno di una “modella” perché una delle cinque che avevano per il nuovo video era malata, credo, e hanno chiesto a me, e ci siamo dovuti baciare con Tom … e Nate a fatto una scenata di gelosia! – disse sorridendo.
- Tutto risolto ora? -
- Sisi, tutto apposto!
– disse ripensando alla mattina. – Visto che siamo soli, volevo parlarti delle lettere! -
- Ne hai lette altre? -
- No in questi giorni non ho avuto materialmente tempo!
– disse mettendosi a sedere a indiana sul divano.
- Vuoi che le leggiamo insieme? – chiese bevendo un sorso di coca cola dalla lattina che teneva in mano.
- No, farlo da sola è meglio … volevo solo chiederti, se una volta lette, mi aiuterai a cercare … Cristina! – disse guardandolo.
- Certo che lo farò, te l’ho detto se vuoi una mano basta chiedere Mandy, posso solo immaginare quanto sia dura la cosa! – disse accarezzandole un braccio.
- Dovrò scoprire dove abita! –
- A quello ci posso pensare io senza problemi!
– disse sorridendo.
- E se non mi piacesse quello che scopro? E se avesse un’altra famiglia? -
- Amanda, quando ebbe te aveva una cosa come sedici anni e per gli anni 90 tenere un bambino avuto a sedici anni era un passo più lungo della gamba, credo che in un certo senso sia stata costretta a darti via! -
 disse guardandola. – E poi ripeto se vuoi la cerchiamo sennò nessuno ti costringe a farlo! – disse sorridendole. – Adesso Merdina vado a letto, che domani devo andare in ufficio da Zio alle nove! – disse sorridendo, alzandosi dal divano, scoccandole un bacio in fronte e poi sparendo per le scale.
- Notte Luke a domani! – 




*Space*
Ed ecco a voi il giorno numero DODICI! 
Soooo, ok non riuscivo a farli stare lontano l'uno dall'altro per più di dodici ore, troppo sdolcinati veri? Cercherò di dosare la dolcezza d'ora in poi! 
Vi lascio i link di tre nuove One Shot (She doesn't knoe the effect she can haveTonight could be forgattable cause I'm drinkin' all the alcoholIs this what it feels like to really cry?) se vi interessano magari passate, e poi ho cominciato a lavorare ad un'altra storia che vedrò se pubblicare o no! 
Comunque, beh se vi va lasciate una recensioncina con scritto che ne pensate di questo capitolo, che ho già idee per il prossimo e vi prometto che aggiornerò a breve!

Inoltre vi lascio il link dell’altra FF che sto scrivendo, ha come protagonista i One Direction, se vi interessa è questa qua: 
BLUE ROOM
INOLTRE con Fleur Rebelle abbiamo AGGIORNATO  I Feel Like I'm On Top Of The World With Ur Love per chi di voi la leggesse, aspettiamo la vostra recensione! :D

Paece and Love Ele 

   
 
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