Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Marauders    02/12/2006    10 recensioni
Dedicata a quelli che come me, usciti dalla scuola si sono trovati a contatto con una realtà completamente diversa come quella dell’università o simili. Ho descritto questo posto ispirandomi al dipartimento di matematica della mia città, dove ho seguito una materia. Spero che anche chi non ha potuto toccare con mano queste esperienze, si immedesimi comunque nei personaggi e nelle sensazioni di disagio per la novità che cercherò di trasmettere. A voi tutti do il benvenuto nell’Accademia Auror e vi auguro buona lettura! Padfoot
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 3: Desperate house-men

 

 

Abitare alla Tana?

 

Assolutamente no!

 

Harry e Ron avevano preso un quattro vani già arredato in affitto al terzo piano di questa palazzina.

 

Si sarebbero divisi le spese dell’affitto e avrebbero abitato insieme fino alla fine degli studi.

 

Non a caso avevano preso la casa più vicina possibile all’Accademia che avesse il miglior prezzo.

 

“Casa…” Sospirò Ron una volta entrato.

 

“Cosa ci manca?” Chiese Harry appendendo il mantello all’appendi abiti nell’ingresso.

 

Ron si guardò intorno cercando di raccapezzarsi tra gli scatoloni già accumulati nella stanza che fungeva da cucina, salotto e sala da pranzo. “Dunque…i nostri vestiti sono qui…pentole e stoviglie qui…”

 

“Gli scatoloni con la biancheria per la casa e gli effetti personali. Il resto dobbiamo andarlo a comprare. Ho visto un supermercato all’angolo della strada.”

 

Ron lo guardò un po’ curioso poi scosse il capo e disse…“Allora andiamo alla Tana.”

 

I due si smaterializzarono per poi ricomparire a casa Weasley.

 

“AAAARGH!” Urlò Molly saltando per aria.

 

“Mamma! Non fare così! Siamo noi!” Sbuffò Ron ignorandola.

 

“Oh! Ronnie…tesoro…mi hai fatto prendere proprio un gran bello spavento! La casa è così vuota e silenziosa…ora pure voi ve ne andate…eh, pazienza…Siete venuti a prendere le ultime cose, non è così?”

 

“Esatto.” Rispose il figlio facendo un cenno d’assenso col capo.

 

“Bene. Allora vengo con voi a dare una sistemata alla casa. Ci saranno i letti da rifare, da pulire i bagni e sistemare tutto quello nelle scatole! Qui ci vuole proprio una mano femminile! Avete sentito Hermione?” Chiese la signora Weasley alzandosi dalla poltrona dove stava lavorando a maglia.

 

“No…” Sbuffò il rosso seguendola.

 

“Se la sentite salutatemela tanto! È una così cara ragazza…” Sorrise innocente Molly.

 

Ron inspirò nervosamente.

 

“Allora…ci sono cinque scatole. Cominciate con due, poi tornate. Io intanto vado a cambiarmi.” La madre uscì dalla stanza del ragazzo e i due si guardarono sospirando, già stanchi prima ancora di cominciare.

 

Quando tutte le scatole e la signora Weasley furono alla nuova casa di Harry e Ron…

 

“È davvero carino qui! Mi è piaciuta fin da subito!” Molly sospirò entusiasta guardandosi intorno. Poi batté le mani “Bene! Cominciamo!”

 

“Serve una mano, signora Weasley?” Si propose Harry avvicinandosi alla donna.

 

“Assolutamente no.” Scosse il capo con energia lei.

 

“Allora noi usciamo. Dobbiamo comprare un po’ di cose per la casa.” Le annunciò Ron cercando una scusa per poter scappare.

 

“Ok, ragazzi! A più tardi.”

 

Harry prese le chiavi di casa, se le ficcò in tasca e insieme a Ron uscì.

 

“Cosa dovremmo comprare?” Chiese il rosso sistemandosi il giubbotto.

 

“Tutto! Dai cereali per la colazione al sapone per il bagno.”

 

“Bene…speriamo che bastino!” Disse il rosso controllando il portafoglio con i suoi risparmi.

 

“Non credo che ti serviranno falci o galeoni!” Ridacchiò Harry.

 

“Giusto…ma dove li scambiamo? Dobbiamo andare alla Gringott?”

 

“No…ho già parlato con Bill sabato sera…pago io per ora. Ho già tutto scambiato.”

 

“Sei un geniaccio… ma poi ci dividiamo la spesa!” Lo ammonì Ron arrossendo.

 

“Va bene…”

 

Entrarono al supermercato e preso un carrello, Harry guidò un entusiasta Ron che non aveva mai visto un posto così. “Da noi c’è il farmacista…insomma…quello ha tutto, ma non è certo così!”

 

“So com’è una farmacia, Ron.” Sospirò il moretto

 

“…E poi mia madre preferisce preparare tutto con cose della campagna che coltiviamo! Poi carne e altre cose così se le fa mandare…” Continuò il rosso ignorando il sospiro dell’amico…

 

Arrivarono al banco dei surgelati e Harry dovette pestare il piede di Ron per ricordargli di non urlare “Surgelati?!” a voce così alta davanti a tutto quel popò di gente babbana.

 

“Surgelati?” Chiese ancora sbalordito Ron, abbassando la voce “Come si mangiano le cose surgelate? Mamma le conserva e basta! Non so come cavolo faccia…però…come si mangiano? Cioè…è assurdo!”

 

“Le devi cucinare, Ron…” Spiegò pazientemente Harry “…sono cibi precotti…e siccome io non sono un genio della cucina ne tanto meno tu, possono essere molto utili. Allora…pesce fritto…minestrone…cordonbleu…piselli …ma si, prendiamo un paio di pizze…”

 

“Un paio di cosa?”

 

“Pizze!” Ron alzò un sopracciglio piuttosto incerto. “Ehm…Lo saprai sta sera a cena. Non ne mangio da anni! Ogni tanto i Dursley mi rifilavano la pizza fredda del giorno prima…”

 

“Devo preoccuparmi?” Chiese Ron ancora poco convinto.

 

“No…Fidati! Ok, andiamo avanti. Se mi viene in mente qualcos’altro torniamo. Vuoi yogurt a colazione o no?”

 

“Yogurt?! Porridge! Uova, bacon, salsicce e pane imburrato con tre chili di marmellata di fragole!”

 

“Il porridge è difficile da preparare…non sono poi così bravo ai fornelli come crede tua madre…ma il resto ce lo possiamo procurare.”

 

Cominciò a riempire il carrello di cereali per la colazione, tè, latte, caffé, uova, marmellata…

 

“Non c’è quella di zucca?” Chiese il rosso scorrendo con lo sguardo l’infinita quantità di marmellate.

 

La signora accanto a Ron si voltò bruscamente a guardarlo.

 

“No, solo quelle che vedi, Ron.” Harry ormai stava cominciando a rinunciarci…Ron e mondo dei babbani non si sarebbero mai capiti!

 

“Oh, bhe…allora quella alle fragole!”

 

Disse mettendone un barattolo nel carrello.

 

Harry andò a prendere poi un panetto di burro e una cassetta da sei bottiglie d’acqua…ma quando tornò al carrello lo trovò solo e abbandonato a se stesso.

 

“Ron…?”

 

Nessuna risposta.

 

Harry sbuffò un po’ e dopo aver caricato il carrello di ciò che aveva preso cominciò a girare per gli scaffali in cerca dell’amico.

 

Nel frattempo prendeva ciò che gli poteva servire: zucchero, farina, concentrato di pomodoro, sale da cucina, panna da cucina…trovò Ron nel reparto dei detersivi intento a leggere tutte le etichette degli shampoo.

 

“Non ci capisco niente, Harry!! Qual è quello che devo usare?” Chiese il ragazzo disperato appena vide l’amico avvicinarsi.

 

“Per te è meglio questo, giovanotto!”

 

Gli rispose felice una signora li vicino indicando una confezione e allontanandosi.

 

Ron lo prese e lesse.

 

“ ‘Per capelli colorati o tratti chimicamente.’ Ehi! Io non ho i capelli tinti!”

 

Harry ridacchiò e prese uno shampoo che solitamente usava dai Dursley.

 

“Ma tu guarda ‘stà babbana…! Harry…secondo te sembrano tinti?” Chiese alterato il rosso guardando la più lunga ciocca dei suoi capelli.

 

“No…” Ammise l’amico “…ma sono un colore particolare…”

 

Ron lasciò andare il ciuffo e sbuffò sonoramente“ Si chiama rosso irlandese. Sono quelle le origini dei Weasley!”

 

Harry prese il sapone per le mani, quello per i piatti e l’ammorbidente per la lavatrice benché non sapesse proprio come usare quell’affare: confidava nell’aiuto di Hermione.

 

“Cos’è tutta questa roba?” Domandò Ron guardando Harry gettare nel carrello tutte quelle strane confezioni colorate.

 

“Saponi.” Rispose semplicemente Harry.

 

Ron alzò un sopracciglio “ Non ti piace il ‘Gratta e Netta’?”

 

“A casa lavi i piatti col ‘Gratta e Netta’?”

 

“ No! Quello lo adopero per la gabbia di Leo!” Rispose orripilato l’altro

 

“Appunto…”

 

“Oh…” Ron rimase un attimo in silenzio. “Hai preso tutto?”

 

“Non so…ci mancano frutta e pane, ma li andiamo a prendere da un’altra parte…stessa cosa per la carne…i formaggi e i salumi. Dai, andiamo.”

 

Harry spinse il carrello e con un gesto rapido prese il dentifricio e il bagnoschiuma che aveva dimenticato di prendere.

 

Arrivarono al bancone e, preso il numero, aspettarono il loro turno, mentre Ron guardava con particolare interesse l’affettatrice e la macchina per triturare il formaggio.

 

“Comincia a pensare a qualche formaggio che ti interessa.” Gli propose Harry.

 

“Lo svizzero.” Disse Ron senza smettere di guardare incantato lo strano affare ruotante.

 

“ Ok, poi?”

 

“Ehm…gorgonzola.”

 

“Poi?”

 

“Ehm…C’è quello con i pezzi di prosciutto dentro? Quello che mangiavamo a Hogwarts…”

 

Un signore si voltò a guardare Harry e Ron.

 

“No, non c’è Ron.” Harry sospirò per l’ennesima volta nell’ultima mezz’ora.

 

“Oh…ehm…non saprei…” Si rammaricò Ron.

 

“Ok, ok…ci penso io.”

 

Arrivò il loro turno.

 

“Prego?” Chiese cordiale il banconista.

 

“1 etto e mezzo di svizzero. 2 etti di formaggio grattugiato. 1 etto di gorgonzola. 1 etto e mezzo di salame. 2 etti di prosciutto. 2 etti e mezzo di bacon e…” Harry guardò il bancone…“8 mozzarelline fiordilatte.”

 

Il banconista obbedì alla comanda e preparò il sacchetto. “Basta così?” Chiese infine.

 

“Si, grazie. Arrivederci…”

 

Preso il pacco e messo nel carrello, Harry e Ron  continuarono il loro tour per il supermercato.

 

Presero riso e pasta…

 

“La sai preparare? Nemmeno a mia madre viene poi così bene…” Ammise Ron.

 

Questo scoraggiò Harry che posò senza tanti ripensamenti la pasta sullo scaffale.

 

“Tu dovrai darmi una mano però! Non potrò cucinare solo io.”

 

“Ma tu almeno qualcosa la sai fare! Io no…” Sbuffò Ron mettendosi le mani in tasca.

 

“Tranquillo che per sopravvivere imparerai anche questo!” Gli fece Harry dandogli una pacca sulla spalla. “A questo punto…il passato di pomodoro.”

 

Pagarono alla cassa e uscirono tenendo due sacchetti l’uno e Ron la cassetta dell’acqua.

 

Il fruttivendolo era poco distante e lo raggiunsero subito.

 

“Salve! In cosa posso esservi utile?” Chiese l’ometto basso e baffuto con il grembiulone verde lungo fino ai piedi.

 

“Salve…vorremmo 2 kg di mele, 1 kg di arance, 4 banane, mezzo kg di lenticchie secche.”

 

“Bleah…” Commentò piano Ron, il quale sperava che la vita lontano dalla madre gli avrebbe permesso di mangiare meno verdure e più schifezze!

 

“Hai sentito quello che ha detto Turner, no?” Gli ricordò Harry, alludendo alla dieta degli Auror.

 

“Poi?”

 

“Mezzo kg di carote, una lattuga da insalata, 1 kg di pomodori da insalata…poi…del pepe già tritato?”

 

“ Certo…altro?”

 

“ Una fascetta di spinaci…”

 

Ron sgranò gli occhi “Harry…lo sai che li detesto!”

 

“Allora proponi tu qualcosa!”

 

“Zucchine verdi.”

 

“Tolgo la fascetta di spinaci?”

 

“No, la lasci…”

 

Ron fece una smorfia “Sembri Hermione…”

 

“E ci aggiunga mezzo kg di zucchine.”

 

Dopo aver pagato il fruttivendolo e comprato anche pane e carne, i due ragazzi, carichi di sacchetti ritornarono nella loro casa a Willow Street n°20.

 

“Mamma…siamo a casa!” Annunciò Ron posando i sacchetti della spesa all’ingresso.

 

“Oh, Ron! Tesoro…è suonato quel coso già tre volte! Io non so proprio che fare!”

 

Il telefono riprese a suonare e Molly lanciò un gridolino.

 

Harry si affrettò a rispondere.

 

“Pronto? No, ha sbagliato numero…arrivederci.

 

Harry posò la cornetta e guardò Ron e Molly ancora nell’ingresso accerchiati dai sacchetti della spesa.

 

“Hanno sbagliato” Rispose sorridente.

 

I due Weasley tirarono un sospiro di sollievo dopo l’attimo di allarmismo.“Meno male che tu ci capisci qualcosa, Harry! Insomma…si…lo so usare il telefono, ma solo per chiamare!”

 

“L’importante è che non urli!” Disse Harry memore dell’unica telefonata ricevuta da Ron anni addietro.

 

Ron sorrise “Già…”

 

“Avete preso tutto?” Chiese Molly presa dal verificare che non avessero preso cose che non considerava cibo.

 

“Credo di si…” Disse Harry togliendosi la giacca.

 

Molly uscì il pesce surgelato.

 

“E cos’è questa schifezza?”

 

“Cose che mangiano i babbani, mamma!” Rispose Ron sfilandoglielo velocemente dalle mani.

 

“Oh, santo cielo Ronnie…vi farò avere io qualcosa di sano e genuino!”

 

“Andiamo, mamma…ce la sapremo cavare!”

 

“Si, proprio tu che non hai mai messo le mani ai fornelli! Harry, ti prego…almeno tu che sai cucinare bene…insegnagli qualcosa…!”

 

“Proverò…” Rispose Harry con una scrollata di spalle riempiendo il freezer precedentemente acceso, dei surgelati.

 

“Oh, meno male…avete preso anche la frutta e la verdura…” Esultò soddisfatta Molly controllando un altro sacchetto.

 

“Già…Turner ci tiene!” Sbuffò il rosso.

 

“E anche tua madre, Ron! Harry, ti prego…tienilo d’occhio!”

 

Harry sorrise alla signora Weasley, mentre appallottolava il primo sacchetto di plastica svuotato.

 

Alle sette di sera la casa era uno splendore.

 

Molly aveva insegnato a Harry e Ron un semplice incantesimo per rifare rapidamente il letto e per pulire i piatti da soli.

 

Ogni cosa comprata nel pomeriggio era al suo posto, così come tutto quello che si erano portati dalla Tana.

 

“Molto bene, ragazzi…abbiamo finito!”

 

Harry e Ron si lasciarono cadere sul divano esausti.

 

“E’ dura essere dei casalinghi, eh? Su, su…non fate così! Diventerete più responsabili e parsimoniosi!”

 

“Ma si, dai…” Fece Ron passandosi una mano sugli occhi e stiracchiandosi un po’.

 

“Allora io vado. Arthur tornerà a momenti e io devo ancora preparare la cena.”

 

Harry aprì gli occhi all’istante e balzò in piedi. “Signora Weasley…”

 

“Si, Harry?” Rispose distratta questa prendendo la borsa.

 

“Ecco…bhe…”

 

Ron sghignazzava alle spalle dell’amico.

 

“Ron…fila in camera tua!” Gli sibilò a mezza bocca.

 

“No, devo godermi la scena! Peccato che non ci siano pure Fred e George…” Il rosso si sistemò meglio sul divano ridacchiando e intrecciò le mani sul ventre in attesa.

 

“Harry, che devi dirmi?” Chiese Molly sulla soglia.

 

“Venerdì sera ci sarà il ballo delle matricole. Mi chiedevo se potreste fare un permesso a Ginny farla venire qui a Londra e farla restare per il fine settimana.” Disse tutto d’un fiato Harry e Molly lo vide diventare di tutti i colori.

 

“Vuoi invitare…la mia Ginny…” La donna si portò una mano al cuore e cominciò a singhiozzare di gioia.

 

Ron prima si tappò il naso per non ridere, poi sfogò i risolini contro il cuscino del divano.

 

“Signora Weasley?” Chiese titubante Harry avvicinando la mano alla spalla della donna.

 

“Ma certo!” Esultò Molly e Harry ritrasse la mano spaventato.

 

“Come?”

 

“Scriverò sta sera stessa a Minerva! Dirò che è una questione familiare e…oh Harry! Che bello!!” Mamma Weasley abbracciò Harry singhiozzante e il ragazzo non poté fare altro che darle delle pacchette sulle spalle. “Come sono contenta!” Lasciò andare il ragazzo… “Vi farò sapere la risposta della McGranitt. In caso…Ron…potrete ospitare qui Ginny per un paio di notti! La camera degli ospiti…ho sistemato anche quella e…aspettate vado a fare di corsa il letto!”

 

Molly lasciò la borsa e sparì nell’ultima stanza.

 

Harry si voltò verso Ron sospirando.

 

“Meno male…”

 

“Uscirai il vecchio smoking?” Ridacchiò ancora l’amico.

 

“Mi starà piccolo…” Disse Harry pensieroso. “Tu, piuttosto…puoi procurartene uno nuovo!”

 

Ron lo guardò allarmato.

 

La voce di Molly giunse dalla stanza degli ospiti. “E tu con chi ci vai, Ron?”

 

“Ehm…ci sto ancora pensando!” Mentì il figlio.

 

“Perché non inviti Hermione?”

 

Questa volta a sghignazzare era Harry.

 

Ron arrossì improvvisamente “Mamma! Smettila!”

 

“Perché? Che  ho detto, tesoro?”

 

“…lascia perdere.” Fece Ron sbuffando.

 

La signora Weasley si smaterializzò pochi minuti dopo, ma non senza prima salutare Harry e il figlio.

 

Poi…Harry si mise a trafficare col forno nel tentativo di preparare la cena.

 

Ron invece sedeva al tavolo, con una pergamena vuota sotto il naso e la piuma dietro l’orecchio, mentre si mordeva un po’ l’unghia del pollice.

 

“Che le scrivo?”

 

Harry ci pensò un attimo, poi mise la voce in falsetto e prese in giro l’amico “Cara Hermione ti amo da impazzire, baci baci Ron!”

 

“Harry…”

 

“Dai Ron…sto pensando alla nostra cena!”

 

Ron sbuffò e intinse la piuma nel calamaio.

 

Maledisse una goccia che gli cadde sul foglio e cominciò a scrivere.

 

Venti minuti dopo, mentre Harry usciva due pizze fumanti dal forno, Ron posò la piuma e disse…

 

“Vuoi sentire?”

 

“Ovviamente…”

 

“Dunque…” Ron si schiarì la voce e lesse. “ ‘Cara Hermione,

l’Accademia è un posto strano: frenetico e preciso allo stesso tempo. Oggi non abbiamo fatto un granché…abbiamo dovuto rispondere a una ventina di domande, ci siamo presentati al nostro compagno di squadra, Simon Mc Cullers -era di Tassorosso- e abbiamo fatto un giro del posto prima di pranzare con Tonks.

Ora siamo nella nostra nuova casa. Siamo andati a comprare quello che ci serve nel pomeriggio e insieme a mia madre abbiamo fatto un po’ d’ordine.

Ginny passerà con noi il fine settimana.

Abbiamo la festa delle matricole in Accademia e Harry a chiesto a mia madre di fare un permesso a mia sorella per un paio di giorni.

Tu che fai venerdì sera dalle 20.30 in poi?

Mi domandavo se ti piacerebbe accompagnarmi.

Fammi sapere! Il nostro nuovo indirizzo lo trovi sulla busta.

Spero che la tua risposta sia positiva.

                                                                                                                                              Con affetto

                                                                                                                                                     Ron.’”

 

Ron lasciò andare la lettera e alzò lo sguardo verso Harry. “Com’è?”

 

“Da te non me lo sarei mai aspettato…” Scherzò Harry.

 

“Non prendermi per il culo, altrimenti appena divento Auror te la farò pagare con gli interessi.”

 

“Uh! Che paura…”

 

Ron mandò Leo con la lettera e dopo essersi lavato le mani si sedette a tavola.

 

“Che sarebbe?” Chiese Ron guardando quella cosa dura, fumante, rossa con macchie bianche e polverina verde nel piatto al suo posto.

 

“Pizza.” Harry già addentava felice e soddisfatto la prima fetta.

 

“Cioè?”

 

Harry ingoiò un morso e incitò l’amico a prendere posto “Su, Ron…non fare il diffidente e assaggia! Ti piacerà.”

 

L’espressione di Ron mentre assaggiava la prima fetta di pizza della sua vita era davvero strana…le sopracciglia aggrottate e l’aria incerta di chi sta assaggiando una Tuttigusti+1.

 

Poi l’espressione compiaciuta. “Ehi! È buona sta roba!”

 

Harry sorrise addentando il secondo quarto della sua pizza.

 

Dal nulla comparve di nuovo Molly.

 

“Ho parlato con Minerva, Harry!”

 

“Mmm” Harry imprecò mentalmente per essersi scottato col formaggio filante “…e che le ha detto?”

 

“Ginny arriverà alle 12.12 a King’s Cross. Tornerà allo stesso orario sempre dallo stesso punto domenica. Dovrete pensarci voi, chiaro?”

 

“Ottimo! Così facciamo vedere a Ginny la nuova casa!” Affermò soddisfatto Ron.

 

“Bene. Oh! Stavate mangiando…scusate! Bhè…buon appetito allora…ciao, ciao…” E ancora una volta Molly sparì.

 

“Meno male…”Sospirò il moretto.

 

Ron invece sembrava scoraggiato “Che fortuna, Harry…”

 

“Dai, Ron…sono sicuro che Hermione verrà con te al ballo.” Tentò di rincuorarlo l’altro.

 

“In un’altra vita, magari…”

 

Avevano finito di cenare da più di un’ora quando Harry rientrò in salotto trovando Ron che cambiava rapidamente i canali del televisore.

 

“Cos’è questo affare?” Chiese ridendo.

 

“Lascia perdere la TV, Ron! È tornato Leo!”

 

Ron sgranò gli occhi e fece volare il telecomando in aria che Harry dovette prendere al volo per evitare che si rompesse.

 

Il rosso entrò di corsa in camera e chiuse la porta.

 

Poi corse di nuovo in cucina e abbracciò Harry strillando.

 

“Ha detto di si! Ha detto di si! Ha detto di si! Ha detto di si! Ha detto di si!”

 

E qui cominciò a sculettare ritmicamente facendo una specie di danza della gioia…che ricordava tanto quella improvvisata dai gemelli Weasley e da Ginny dopo il processo prima del quinto anno.

 

“Calmo Ron…” Disse Harry ridendo tenendo ancora il telecomando in mano. “Posso leggere questa lettera?”

 

“Tieni…ma attento a non stropicciarla! È una lettera sacra, Harry!”

 

“Non potrei stropicciarla più di quanto non l’abbia già fatto tu Ron!”

 

Harry sventolò la busta strappata e il foglio piuttosto malconcio. E dopo aver lanciato ancora uno sguardo a Ron che cercava in frigo qualcosa con cui brindare lesse a mente la lettera di Hermione che così rispondeva.

 

“Caro Ron,

sono contenta che finalmente ti sia deciso a scrivermi. O forse ti ha costretto Harry?

Comunque sia l’arrivo della tua lettera mi ha fatto molto piacere.

Anche la mia Accademia è frenetica e ordinata, ma il clima è amichevole e cordiale.

Siamo per lo più ragazze e i rari maschi lavorano in un unico gruppo.

Ho incontrato un paio di vecchie conoscenze di Hogwarts, anche di anni passati che ora sono avanti nel corso.

Seguirò diverse materie, soprattutto Incantesimi, Pozioni e Arti Oscure. Dovrò imparare a distinguere un effetto di Incantesimi da un altro.

Oh, dimenticavo Creature Magiche: proprietà e danni.

Ho già studiato buona parte dei libri, anche se hanno detto che impareremo più con la pratica che con i volumi consigliati. Spero di cavarmela, comunque per qualsiasi evenienza abbiamo una biblioteca fornitissima!

Spero che vi siate ambientati nella nuova casa: non siete molto lontani da casa mia. Certo…un po’ di strada c’è se vi muovete a piedi, ma sono solo due fermate con la “tube” e la stazione più vicina da casa mia dista di soli due isolati!

Venerdì sono libera, ti accompagnerò con vero piacere.

Mi passi a prendere tu a casa o vi devo raggiungere io da qualche parte? Fammelo sapere venerdì, a pranzo, se puoi. Adesso vorrei studiare un po’ e domani a cena sono fuori coi miei per festeggiare il compleanno di una mia cugina. Questo è il mio numero 0044-**********.

                                                                                                                           Spero di sentirvi presto

                                                                                                                                             Hermione.”         

 

Continua…

 

 

 

Ragazzi…che faticaccia…correggere questo capitolo è stato davvero impossibile!

 

Non tanto per la lunghezza…quanto per il poco tempo a disposizione!

 

Lunedì quattro ho due esami!! DUE!!! E non due a caso…Chimica Generale la mattina e matematica il pomeriggio…

 

Sto studiando come una matta, quindi vi prego di scusare questo mio abnorme ritardo!!

 

Comunque ho buone notizie per voi!

 

Sappiate che se volete sapere di eventuali aggiornamenti sulle mie storie…sul nostro forum, che potete visitare liberamente, nella sezione Padfoot (wow! Uno spazietto tutto mio!!! *.*) scriverò, il più assiduamente possibile, eventuali stati delle mie storie!(se le stò scrivendo, se le sto correggendo, quando conto di pubblicare, se ci sono imprevisti…e così via!).

 

In più, sempre nella mia sezione (wow…la mia sezione…*.* ), metterò i disegni che riguardano questa storia (ne ho uno di Simon McCullers bello e pronto…devo solo caricarlo sul sito e conto di farlo quanto prima, così ve lo presento!! ^^) e delle altre (qualcuno di voi ricorderà che avevo accennato a un disegno della storia ‘Padre e Figlio’…ci sarà, ci sarà…).

 

Insomma! Lì potrete scrivermi di tutto!

 

Faccio anche ff su commissione, come ho già detto!

 

E in più abbiamo aperto delle discussioni e troverete il link per il trailer di HP5!!! (Io l’ho visto: è favoloso!!!!)

 

Quindi…venite numerosi e iscrivetevi al nostro forum!

 

 http://the4marauders.forumfree.net/

 

E fatevi sentire!!

 

Tornando ad ‘Accademia’…

 

Sono felicissima che vi siano piaciuti questi primi due capitoli…e dire che è ancora l’inizio…^^

 

Volevo rispondere, in particolare, ad una domanda posta da Edvige86…la quale chiedeva (cito…)

 

“…su tuo consiglio ho appena letto il prologo di "ACCADEMIA", e vorrei chiederti alcune cose in merito: harry verso l' inizio dice che hermione "nn doveva ricordare quello che era successo",ma poi tutti ne parlano come se si sapesse che lei in realtà ricorda quello che ha fatto a Ron...perciò volevo sapere se e' harry a nn rendersi conto che la sua amica in realtà ne e' cosciente, o no...E poi, il fatto che hermione abbia Torturato Nevil e Ron, influirà sulla loro storia?nel senso lei si farà bloccare dai sensi di colpa?...”

 

Dunque…Harry per lo più spera che la sua migliore amica non ricordi quello che ha vissuto, anche se è difficile...ma non preoccuparti!

 

Considerala pure acqua passata.

 

Il ballo che ho descritto era un modo per mettere un bel punto e a capo alla vicenda con Voldemort.

 

Ora comincia qualcosa di diverso!

 

Hermione non si farà bloccare in nessun modo, anzi! E' animata da una gran voglia di vivere e divertirsi!

 

Aspetta e vedrai...nel prossimo capitolo, d’altronde, c'è un altro ballo...^_^

 

Spero di aver chiarito ogni tuo dubbio…^^ Per qualsiasi cosa contattatemi nel forum lasciandomi un messaggio privato (mp)  o un messaggio in qualche discussione!

 

Io passo a controllare ogni giorno, non temete!! ^.^

 

Ringrazio dunque:

 

EDVIGE86

redRon

MORFEA

Giuly Weasley

blacksmile

karmyGranger

loony11

diavolettadark

 

e, ovviamente, tutti coloro che hanno anche solo letto lo scorso capitolo! Spero che prima o poi tutti si facciano vivi!!! ^__^

 

Ringrazio anche

 

Killer e Aurora

 

Che hanno commentato “Ballo in Fa Diesis Minore”, che ricordo essere il prologo di “Accademia”!

 

Già che ci sono ringrazio anche coloro che hanno recensito “Rosso marca Weasley”.

 

Bene…

 

Penso di aver detto tutto…^^

 

Ricordatevi del forum e aiutateci a riempirlo! Se avete immagini…notizie…dai! Rendiamolo più bello! Che se possiamo lo trasformeremo addirittura in un sito!! (si spera…)

 

Dunque alla prossima…e speriamo di passarli questi maledetti esami! (Ma perché non mi sono iscritta nell’Accademia d’Auror…mannaggia a me?!)

 

Bacioni!!

 

Padfoot

 

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Marauders