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Autore: emme30    11/05/2012    10 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivò dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciò almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardò e cercò di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, non essere geloso!”
 

Era venerdì sera e Sebastian stava rientrando dal lavoro dopo un'intensa giornata a insultare incompetenti che non erano in grado di fare il proprio mestiere e finendo quindi a farlo lui stesso al posto loro. Insomma, non glielo aveva mai detto nessuno che fare il capo era così stancante.

Aprì esausto la porta di casa e appoggiò le chiavi sul mobiletto all'entrata, aspettandosi un minimo di considerazione da parte della sua famiglia, ma fu solo il silenzio ad accoglierlo.

Sono a casa!”

Rimase immobile finchè non sentì un paio di rumori provenire dal soggiorno e, subito dopo, Papillon gli trotterellò incontro per salutarlo. Lui le sorrise e le fece due carezze sulla testa, continuando a guardarsi intorno, come ad aspettarsi che sbucasse qualcuno per dargli il bentornato.

Sospirò e ridacchiò tra sé e sé: i bei tempi in cui, non appena metteva piede in casa, aveva le sue piccole pesti addosso che non lo lasciavano neanche cambiare per portarlo in camera a giocare sotto il sorriso di Blaine ormai erano finiti da un pezzo. Non si sarebbe mai aspettato di provare nostalgia per quei momenti.

Ma, ad ogni modo... Blaine che fine aveva fatto? Non lavorava il venerdì e, comunque, era solito avvertirlo se faceva tardi. Con tutti quei dubbi, si avviò in cucina per constatare se ci fosse qualcuno in casa. Arrivato sulla porta, capì per quale motivo lo aveva accolto il silenzio quando era rientrato.

Seduto al tavolo della cucina c'era Tommy, con gli auricolari nelle orecchie e concentratissimo sullo schermo del pc che aveva davanti, probabilmente impegnato in qualche gioco.

Rise e gli si avvicinò da dietro, per poi togliergli un auricolare dall'orecchio e farlo saltare sulla sedia.

Pà cazzo, mi hai fatto spaventare!”

L'intenzione era proprio quella.” rise divertito Sebastian guardando lo schermo del portatile. “Peccato, speravo di beccarti a guardare qualche porno.”

Certo, perchè io mi metto a guardare i porno sul tavolo della cucina.”

Beh, questo tavolo un po' di cose le ha viste...”

Tommy inorridì a quella affermazione e scosse la testa imbarazzato, facendo ridere di gusto il padre.

Informazione non richiesta, grazie. Parliamo d'altro? Sto cercando di far funzionare Photoshop ma mi sembra di essere stupido.”

Ti sembra?”

Non capisco davvero come faccia Annie ad essere così brava. E non mi dire che è perchè ha preso da te perchè ti sputo.”

Sebastian alzò le mani in direzione del figlio e sorrise innocente. “A proposito di Annie... lei e papà?”

Sono usciti poco fa che la stupida doveva comprare non so che cosa. Dovrebbero arrivare da un momento all'altro.” Sebastian stava per chiedere se ci fosse qualcosa da preparare per cena, quando Tommy lo precedette. “Ah sì, papà ha detto di mettere su la carne e di preparare un contorno.”

Lui annuì e sbadigliò appena. “Va bene, metti tavola intanto che vado a cambiarmi.”

Nel giro di dieci minuti, la tavola venne apparecchiata di tutto punto e Sebastian, che era nella sua smagliante tenuta da casa, stava tagliando le verdure sul tagliere e controllava di tanto in tanto la cottura della carne, con Tommy che ancora imprecava sotto voce contro il pc facendolo ridacchiare.

Non ci volle molto prima di sentire l'uscio aprirsi e dei rumori all'ingresso, segno che tutta la famiglia era finalmente a casa.

Sebastian continuò a tagliuzzare le verdure, sentendo la voce del marito e di Annie avvicinarsi, accompagnati dall'abbaiare di Papillon. Si voltò verso la porta della cucina giusto in tempo per vedere la figlia entrare e Blaine dietro di lei che parlava al telefono.

La ragazza gli si avvicinò e si allungò sulle punte dei piedi per lasciargli un bacio sulla guancia.

Ciao papà. Cosa mangiamo?” chiese alzando i coperchi delle pentole sul fuoco.

Dove credi di andare conciata in quel modo?” rise lui, ignorando la domanda della figlia per indicarle la scollatura.

Rompiscatole,” scherzò lei tirandogli una gomitata, cosciente dei punzecchiamenti che erano soliti farsi.

Vai a cambiarti che tra poco è pronto. E, ti prego, insegna a tuo fratello come si usa Photoshop che è un incapace.”

Non è vero!” si lamentò Tommy da un lato del tavolo, ma bastò uno sguardo tra padre e figlia per farli scoppiare a ridere.

L'uomo tornò ad affettare le verdure mentre in sottofondo Annie e Tommy discutevano di quanto lui fosse negato con la grafica, finchè anche Blaine non entrò in cucina con il telefono attaccato a un orecchio.

Sebastian si aspettava un bacio o un cenno con la testa, eppure il marito lo ignorò, intento a conversare al telefono, chissà con chi poi.

...ma quindi fammi capire: lei ha detto di non dire nulla a nessuno quando invece aveva sparso la voce per screditarla? No? No, ok, spiega daccapo perchè non ho capito. No, Kurt, non sono stupido, sei tu che mi dici cinquanta cose tutte insieme e non capisco.”

Sebastian si irrigidì immediatamente quando sentì Blaine pronunciare quel nome, il sorriso gli scomparve dal volto e strinse con più forza il coltello che aveva in mano.

Si morse il labbro e, cercando di contenere il suo disappunto, tornò ad affettare le carote che aveva davanti, senza però rendersi conto della forza con cui faceva cadere la lama sul tagliere e del rumore secco che faceva ad ogni taglio.

Ah ok, ho capito adesso finalmente! No, Kurt, eri tu ad esserti spiegato male, no tu!”

Sebastian si morse il labbro nel sentire le risata di Blaine all'apparecchio, ma non alzò gli occhi dal tagliere per guardarlo. Carote. Doveva pensare ad affettare le carote.

Sì, certo, tranquillo. Annie ti voleva parlare, te la passo?”

Finalmente, mormorò tra sé e sé Sebastian afferrando un'altra carota, non apprezzando comunque il modo in cui Blaine stava salutando Kurt al telefono.

Annie si alzò dal tavolo, prese l'aggeggio dalle mani del padre e, trascinandosi Tommy e il computer dietro, lasciò i due uomini soli in cucina mentre conversava entusiasta con Kurt.

Scusa se non ti ho avvertito che sono uscito, ho lasciato Tommy in casa apposta.” Sebastian non rispose, rimase concentrato sulle sue carote mentre Blaine si versava un bicchiere d'acqua.

Comunque...” continuò Blaine dopo aver bevuto avvicinandosi a lui da dietro, allacciandogli le braccia intorno alla vita e lasciandogli un bacio su una spalla. “Ciao, eh. Tutto bene oggi al lavoro?”

Sì,” rispose Sebastian secco, ignorando il tono della voce di Blaine che in altre occasioni amava chiamare “voce da coccole”.

Sicuro? Mi sembri un po' teso,” chiese nuovamente lui, facendo aderire il suo petto alla schiena del marito e carezzandogli la pancia.

Sebastian non si scompose, non si preoccupò neanche di rispondergli, continuò ad affettare le carote con la stessa foga di poco prima, utilizzando il coltello con forza e facendolo cadere pesantemente sul tagliere.

Blaine si staccò da lui un po' confuso, ma mise quel pensiero da parte, andando a tirare su i coperchi delle pentole e guardare cosa aveva preparato il marito.

Cosa hai fatto di contorno?” chiese sorridente.

Carote,” tagliò corto Sebastian facendo un rumore secco con la lama che aveva in mano.

Carote?”

Carote,” affermò di nuovo lui stringendo più forte il coltello e riempendo la cucina con un tac che non era tanto rassicurante.

Blaine rimase in silenzio per qualche secondo, finalmente cosciente che qualcosa non andava.

Sebastian?”

Uhm.”

Posa il coltello.” Blaine gli mise una mano su un braccio, cercando di fermarlo.

Perchè?”

Perchè mi fai paura e c'è qualcosa che ti turba.”

Sebastian appoggiò la lama sul tagliere con forza, facendo movimenti veloci e con una smorfia in volto senza dire una parola. Si lavò le mani nel lavandino sotto lo sguardo confuso di Blaine e stava quasi per uscire dalla cucina arrabbiato quando sentì qualcosa prendergli la mano. Si voltò giusto in tempo per incontrare gli occhi caldi e ambrati di miele del marito.

Lui sospirò facendogli un sorriso e, senza dire nulla, lo fece accomodare su una sedia, per poi sedersi a cavalcioni sulle sue gambe.

Sebastian non replicò, rimase zitto e lasciò che Blaine lo guidasse in ogni movimento, evitando lo sguardo del marito anche quando il suo volto era a pochi centimetri di distanza e gli aveva avvolto le braccia intorno alle spalle.

Ehi.”

Uhm.”

Guardami.”

Sebastian alzò lo sguardo per incontrare il sorriso di Blaine.

Non puoi essere geloso di Kurt dopo tutto questo tempo.”

Sebastian gli lanciò un'occhiataccia, sentendosi colto nel vivo da quella affermazione.

Io non sono geloso di nessuno.”

Blaine lo guardò e scosse la testa, prima di avvicinarsi al suo viso per baciarlo, facendogli scorrere una mano tra i capelli e allacciando un braccio intorno al suo collo. Sebastian rimase sorpreso un paio di secondi dalla foga di quel bacio e, senza preoccuparsi di nulla, lo strinse a sé, senza smettere neanche per un attimo di baciarlo.

Nessuno dei due si accorse che sulla porta della cucina Annie li guardava ridacchiando, il telefono attaccato all'orecchio. Chiuse la porta in silenzio e rise sottovoce contro l'apparecchio.

Te l'avevo detto io che papà avrebbe fatto la scenata... Kurt, li hai sentiti pure tu, dai... sì che li ho lasciati da soli... e comunque, la scommessa l'ho vinta io.”

 


Non ho idea di cosa scrivere nelle note di fine capitolo quindi BOH, spero solo che vi sia piaciuta :)
Grazie alla mia metà per il betaggio e alla prossima :3
Marti
   
 
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