1.
«
Oh no, no, no... » Kathy mi rincorse per le scale bloccandomi
per un
braccio « ...i tuoi ci hanno lasciato casa libera per il
week-end e
noi non lo sprecheremo! » mi disse decisa.
« Se qualcuno ci
ascoltasse penserebbe che tu mi stia convincendo a venire a letto con
te! » sdrammatizzai, come era mio solito fare, facendo vagare
lo
sguardo per il salotto.
In quel momento ci raggiunsero anche
Minnow e Cher che si posizionarono ai piedi della scala.
« Amie!
» bastò quel semplice richiamo per farmi puntare i
mie occhi nei
suoi con fare scocciato.
Paternale
in arrivo
pensai aspettando che iniziasse a parlare « Ci dobbiamo
divertire,
non deprimerci! »
« Ok ma chiudiamo l'argomento Harry Styles! »
le guardai una per una quasi con fare minaccioso.
Non bastava
essere invisibile per lui, ci mancavano anche che le mie amiche si
mettessero a prendermi per il culo e poi sarei davvero finita a
vedere film sdolcinati, che tra l'altro mi facevano vomitare, mentre
mi ingozzavo di cioccolato.
Tutte e tre giurarono chi urlando
“Parola di Scout”, chi mettendo la mano sul cuore e
l'altra in
aria con il palmo aperto e chi baciando una croce che aveva formato
con le dita.
Le scrutai di nuovo e dopo aver sorriso mentre
scuotevo la testa mi diressi di nuovo in cucina senza un reale
motivo.
« Comunque tra tutti quanti quello più figo
è Harry! »
sbottò Kathy sedendosi sull'isola, che si trovava proprio al
centro
della cucina, fissandomi con sguardo ammiccante.
« Cos'è che non
hai capito? Il concetto “chiudiamo l'argomento Harry
Styles” o
forse non sai cos'è un giuramento? » le risposi
fulminandola con lo
sguardo. Era tanto difficile da capire che non volevo parlare di
lui?
« Non sto parlando di ciò che provi tu, in
realtà non sto
parlando proprio di te, sto solo dicendo chi mi porterei a letto tra
i cinque. » con un salto agile scese dal piano su cui era
seduta per
avvicinarsi a me e darmi un buffetto « Ma non preoccuparti,
non te
lo porterò via! » esclamò infine
beffarda cancellando con solo
otto parole ciò che pochi secondi prima aveva affermato con
un
enorme giro di parole.
La guardai dalla testa ai piedi stupendomi
per la 943509745 volta di quanto cazzo fosse bella la mia migliore
amica: il suo fisico snello e alto era marcato dai dei pantaloncini
di jeans a vita alta e da una canottiera bianca accompagnata da un
cardigan blu che arrivava più o meno fino al sedere. Ai
piedi aveva
come al solito i suoi fidatissimi tacchi, che fossero
decoltè o
zeppe per lei non faceva differenza, bastava che fossero tacchi.
Lì
indossava in ogni situazione ci mancava solo che ci andasse a fare
anche la spesa o che li usasse come pantofole al contrario di me che,
nonostante adorassi le scarpe alte, indossavo nike, supra, adidas e
converse in ogni occasione tranne per feste, matrimoni e cose del
genere.
Comunque, tornando a Kathy e al suo aspetto fisico, aveva
gli occhi celesti proprio come me con la differenza che i suoi erano
leggermente più scuri, i capelli biondissimi le arrivavano
al fondo
schiena mentre la carnagione era bianca, quasi cadaverica.
L'impressione di chi la vedeva per la prima volta era sempre la
stessa: fragile. Appena apriva la bocca però si ricredevano
visto
che era paragonabile ad un camionista per quante fossero le parolacce
che riusciva ad inserire in una frase, diciamo che su 10 parole
almeno 8 erano imprecazioni o offese non molto fini, e poi era una
provocatrice nata, delle volte risultava anche stronza.
Le pestai
un piede godendomi l'espressione di dolore che le disegno il viso.
«
Te l'hanno mai detto che sei una bastarda? » mi chiese
retoricamente
tra i gemiti di dolore mentre saltellava per tenersi il piede.
«
Si, tu ogni giorno! » le sorrisi falsamente spintonandola con
due
dita per la spalla. Cadde col sedere a terra come una pera cotta.
Io,
Cher e Minnow scoppiammo a ridere mentre lei lanciava occhiate
infuocate a tutti e tre ma dopo una manciata di secondi anche lei
scoppiò a ridere mantenendosi la pancia.
Era questo il bello di
stare con loro, qualsiasi cosa succedesse vedevano il lato comico di
esso. Per noi qualsiasi occasione era buona per offenderci anche
pesantemente ma la prendevamo sul ridere perché sapevamo che
stavamo
scherzando anzi pensandoci bene quello era il nostro modo di dire
“ti
voglio bene”.
Inaspettatamente la bionda tirò il piede a Minnow
facendola cadere all'indietro dopo aver provato a restare in
equilibro agitando le braccia e quindi scatenando inevitabilmente la
nostra ilarità. Quel giorno qualcuno oltre ad avercela con
me ce
l'aveva anche con lei perché la porta-finestra alle sue
spalle era
aperta quindi finì stesa a terra sul porticato di legno.
Le
risate, comprese quelle di Minnow, aumentarono sempre di più
ma
quando poi si accorse che oltre a noi altre cinque teste, ovvero
quello del mio vicino e dei suoi amici, la stavano guardando
divertite si bloccò diventando rossissima, fortuna che la
sua
carnagione un po' lo mascherava. Tra tutte noi lei era la
più scura
ed era anche l'unica ad avere gli occhi verdi e i capelli castani,
era anche un po' bassina e questo unito alla magrezza la faceva
sembrare uno scricciolo.
« Stai cercando qualcosa? » le chiese
Louis. Non riuscii a capire se il suo era un modo per non farla
sentire in imbarazzo a causa della figuraccia appena fatta o se era
una cosa sparata così, senza senso, il che se fosse stato
vero
avrebbe confermato le voci che giravano.
In qualsiasi caso decisi
di rispondere anche se dovevo ammetterlo, me la sarei potuta
risparmiare « Probabilmente la voglia di vivere, dopo una
figura di
merda del genere c'è ne vuole tanta! »
I cinque si trattennero
dal ridere mentre Cher e Kathy non si fecero tanti problemi a
scoppiarle a ridere in faccia.
Niall con un salto scavalcò il
piccolo muretto che divideva il mio giardino da quello di Harry
porgendo poi la mano a Minnow per aiutarla ad alzarsi.
La mia
amica accettò il suo aiuto un po' titubante.
Quando si fu rimessa
in piedi mormorò un « Grazie! » non
staccando neanche per un
secondo lo sguardo dagli occhi del biondo.
Lui le sorrise
dolcemente e le spostò una ciocca di capelli che le erano
finiti sul
viso dietro. Sembrava di essere in uno di quei film dove la ragazza,
puntualmente vergine e quindi inesperta, per una figura di merda
conosceva un dolce ragazzo, puntualmente con l'aspetto di un Dio
Greco, che la aiutava. Poi i loro sguardi si incrociavano e BUM,
scattava il colpo di fulmine. Peccato che fosse la realtà e
quindi
Minnow non era ne vergine ne inesperta mentre Niall, nonostante fosse
molto bello, non era un Dio Greco per non parlare poi di noi sette
che li fissavano divertiti.
Dopo un po' l'Irlandese si riscosse
volandosi verso di me « Scusami ho invaso la tua
proprietà! » si
gratto la nuca imbarazzato.
« Oh non preoccuparti! » rispose al
posto mio Minnow ancora totalmente presa a fissarlo.
« Non avrei
dovuto dirlo io? » chiesi sempre più divertita
dalla situazione.
Ok, lo ammettevo, non ero molto d'aiuto per la mia amica ma era la
prima volta in 14 anni che la vedevo talmente presa da un ragazzo da
essere così imbranata, proprio lei poi che era la
più razionale del
gruppo.
Noi sette sghignazzammo sotto i baffi mentre i due
piccioncini se ne fregavano altamente di noi.
« Avete intenzione
di stare così tutto il giorno? » sbottò
dopo un po' Zayn
visibilmente stufo di quella situazione.
Vidi Niall indicare agli
amici di rientrare in casa con la mano destra tenendola ben nascosta
dalla visuale di Minnow.
Io e Kathy ci guardammo capendo che era
arrivato il momento di lasciarli soli anche se era veramente
esilarante.
Ci voltammo per rientrare ma con la coda dell'occhio
vidi che Cher non si muoveva, la
solita romantica,
perciò la afferrai per un braccio spingendola all'interno
della
cucina.
Dopo
esserci guardate tutte e capite al volo corremmo in salotto spiandoli
dall'unica finestra che dava sul giardino.
« Non sento niente. »
si lagnò Kathy non moderando il tono i voce.
« Ahia Cher mi hai
pestato il piede! » le diedi uno schiffetto sul braccio.
«
Abbassa la voce Amie se non vuoi che ci scoprano! » mi
riprese Kathy
non distogliendo lo sguardo da Minnow e Niall.
« Guarda chi
parla! » controbattei io cercando di leggere il loro labiale.
«
State zitte! » sbottò infine Cher.
« Le mie amiche ci stanno
spiando. » sentii uscire dalle labbra di Minnow quelle parole
accompagnate da un risolino.
« Non preoccuparti, lo stanno
facendo anche i miei amici! » le rispose Niall dolcemente.
«
Allora ci vediamo questa sera! » lo salutò la mia
amica avviandosi
verso la porta-finestra.
« Non vedo l'ora! » esclamò il
biondino prima di sparire nella casa accanto alla mia.
« Ci
vediamo stasera? » chiesi confusa alla diretta interessata.
« Mi
ha chiesto di uscire! » saltellò felicissima
sbattendo le
mani.
Minnow e Cher iniziarono a sclerare correndo per tutta la
casa mentre io e Kathy guardavamo la tv a dir poco esterrefatte.
E
così, tra una Minnow al settimo cielo e una Kathy che le
consigliava
ogni tre secondi di portarselo a letto stesso quella sera,
arrivò
l'ora per la mora di uscire e la nostra per cenare.
Ci mettemmo a
guardare un film e poi dopo aver sparlato delle ragazze nella nostra
scuola e dei nuovi gossip andammo a dormire.
Il
giorno seguente, inaspettatamente, fui la prima a svegliarmi.
Andai
in cucina per bere ma mi bloccai nel soggiorno quando vidi che Minnow
si era addormentata, ancora vestita, sul divano. Mi avvicinai per
svegliarla anche se un po' dispiaciuta, aveva un espressione angelica
in volto quindi ne dedussi che la serata con l'Irlandese era stata
perfetta.
« Minnow. Minnow. » le sussurrai in un orecchio
scuotendola.
Lei mugugnò qualcosa prima di mettersi a sedere e
strofinarsi un occhio « Che ore sono? »
sussurrò con la voce
ancora impastata dal sonno.
« Quasi le dieci. Come mai ti sei
addormentata qui e ancora vestita? » mi sedetti accanto a lei.
«
Sei ancora vestita? Questo vuol dire che siete tornati tardi quindi
avete fatto sesso in macchina o dietro un cespuglio vero? E dimmi
è
vero quello che si dice in giro ovvero che gli Irlandesi sono bravi a
letto? » si intromise una Kethy eccitatissima. Corse dalla
cima
delle scale accanto a noi battendo le mani come un ossessa, manco ci
fosse stata lei a letto con Niall!
« No non ci ho fatto sesso ne
in macchina ne dietro ad un cespuglio. Mi ha portato al cinema e poi
in pizzeria, è stato magnifico! » ci
raccontò abbracciando il
cuscino e quasi mi venne voglia di vomitare d'avanti tutta quella
dolcezza.
« E sei in queste condizioni per questo? Ma dai! »
quasi urlò Kathy alzandosi per prendersi un bicchiere di
latte,
sembrava addirittura delusa.
Scossi la testa sorridendo mentre
seguivo con lo sguardo i suoi movimenti, quella lì era tutta
matta.
« Sono felice per te ma smettila! » gli tolsi il
cuscino
dalle mani schifata dall'espressione sdolcinata che aveva in viso.
«
Anche io lo sono è così dolce e simpatico!
» continuò ad ogni
sognanti. Ok, questo le era concesso farlo.
« Mi fa piacere per
te! » urlò Kathy dalla cucina mentre si ingozzava
di cereali.
«
Quando vi vedrete la prossima volta? » chiese proprio la
bionda
sedendosi accanto a noi con la sua amata tazza tra le mani.
«
Oggi! » rispose semplicemente lei mettendo su un sorrisino
che non
preannunciava nulla di buono.
« Dove andate? » incrociai le
gambe e mi girai con mezzo busto verso di lei per guardarla meglio.
«
Qui! » rispose lei con un'alzata di spalle non perdendo
comunque
quel sorrisino inquietante.
« Come qui? » gli chiesi prima di
aver rubato un cucchiaio di cereali a Kathy.
« Ho invitato lui e
i suoi amici qui! » rispose lei con non-calanche.
Sputai i cerali
e latte rischiando quasi di affogarmi più per la notizia che
per
altro « Tu cos'hai fatto? » urlai con gli occhi
sgranati.
« Ho
invitato i One Direction a mangiare qui! » ripete timorosa
della mia
reazione.
« Sei impazzita? » urlai ancora scattando in piedi.
«
E invece è un mito, così ti potrai avvicinare a
Harry! » si
intromise Kathy dando il cinque a Minnow.
« Ma io non voglio che
si avvicini, voglio che resti lontano e freddo! » protestai,
ci
mancava solo che mi mettevo a battere i piedi.
« Ma chi vuoi
darla a bere Amie? » mi spintonò Kathy
scherzosamente.
« Non
sto scherzando! » continuai a gridare fulminando entrambe con
lo
sguardo.
« Ti prego Amie stasera devo tornare a casa e sai che
mio padre non mi lascerà mai uscire con un ragazzo
perciò qui è
l'unico posto dove posso vederlo. » iniziò Minnow
quasi
inginocchiandosi.
« No! » le risposi irremovibile, non mi sarei
lasciata convincere neanche per tutto l'oro del mondo.
« La
prossima volta che lo potrò vedere sarà
lunedì! » tentò ancora
appoggiandomi le mani sulle spalle.
Continuai a scuotere la testa
mentre lei mi supplicava con lo sguardo.
Continuammo in quel modo
per un paio di minuti fino a quando dopo l'ennesimo « Ti
prego! »
sbuffai biascicando un « Va bene! »
Minnow urlò -seguita da
Kathy felice anche se era totalmente presa dal contemplare i suoi
cereali- e mi abbracciò felicissima.
« Grazie, grazie, grazie! »
dopo essersi staccata corse al piano di sopra a svegliare
Cher.
Fissai il soffitto iniziando a prepararmi mentalmente a
trascorrere una giornata col ragazzo di cui ero cotta da praticamente
una vita ma che non mi filava neanche di striscio.
Non mi accorsi
minimamente della bionda che si stava avvicinando a me per
abbracciarmi.
« Hai fatto la scelta giusta! » mi
sussurrò in un
orecchio.
« È così autolesionistico! »
borbottai quasi in
lacrime e probabilmente la mia reazione era esagerata ma cazzo,
l'ultima cosa che avrei voluto era trovarmi in quella situazione. Non
volevo starci insieme tutta la giornata, non lo volevo in casa mia,
non volevo avvicinarmi a lui. Mi bastava guardarlo dietro uno scherzo
o farmi film da oscar e sapevo perfettamente che non c'era cosa
più
patetica ma se essere patetica significava non affrontarlo mi stava
bene così. Si, sono d'accordo, oltre ad essere patetica ero
anche
una codarda ma avevo troppa paura che non ricambiasse ciò
che io
provavo nei suoi confronti per rischiare.
« Perché dici così?
Può essere un occasione per farti conoscere e non rifilarmi
il
discorso “posso non piacergli” perché
sei bellissima e
intelligentissima. Cazzo Amie, questo ragazzo è capace di
farti
diventare insicurissima. Perché? Non lo sei mai stata!
» si staccò
cominciando a passeggiare su e giù per la stanza. Sembrava
una pazza
sclerotica inferocita.
« Perché è Harry Styles! » lo
dissi
quasi come un lamento sedendomi come un peso morto sul divano in
pelle bianca.
« E tu sei Amie De Curtis! » mi rispose sedendosi
accanto a me.
« Perché ho detto si? » era una domanda
più a me
stessa che a lei.
« Perché ami vedere le tue amiche felici!
»
mi sorrise dolcemente.
« Perché amo vedere le mie amiche felici?
» le chiesi come se fossi una con dei problemi mentali.
« Perché
hai un grande cuore! » mi assecondò lei allargando
sempre di più
il suo sorriso.
« Non mi piace avere un grande cuore! » scossi
la testa ripetutamente e mi sentii per davvero una ragazza con dei
problemi mentali.
Kathy ridacchiò dandomi una pacca di
incoraggiamento sulla spalla « Andrà tutto bene!
» esclamò prima
di lasciarmi un bacio sulla guancia e riprendere a mangiare quei
dannati cereali.
-
_ihatebeingme's space -
Ciaooooo
ppppopolo di xfactor(?) :3
Ok no, torniamo seri e lasciamo stare
Francesco Facchinetti xD
Come ve la passate? Io non molto bene tra
compiti e interrogazioni
ma nonostante questo trovo il tempo per
scrivere...eheh no, non vi
libererete facilmente di me xD
Allora,
inizio...anche se in verità non è proprio un
inizio visto
che
già ho iniziato xD... con dirvi che sono felicissima di
aver
ricevuto una recensioni e che la storia sia nelle storie
seguite e
preferite di due persone, non siete molte ma sappiate
che mi
rendete comunque felicissima e vi ringrazio tantissimo!
In
questo capitolo, fanno la loro entrata i ragazzi anche se
per
pochissimi minuti ma da come avrete potuto capire, nel
prossimo
capitolo saranno mooolto più presenti.
Ora, vi saluto
visto che mi sono accorta di aver scritto
tantissimo e vi sto
sicuramente annoiando quindi...alla prossima.
Baci :3
P.s. Me
la lasciate una recensione anche piccola piccola?
P.s2 Scusate per gli eventuali errori ma devo tornare a studiare e non posso rileggere =) LOL!
Spoiler: