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Autore: Kagome_86    13/05/2012    8 recensioni
Ashley è in viaggio per passare l'estate con sua zia Sam in Italia. Durante uno scalo a Heathrow conosce un gruppo di cinque ragazzi che saliranno sul suo stesso volo. Con quali conseguenze?
Dal primo capitolo:
«Amo i voli per l’Italia. Per quanto ti impegni saranno sempre più in ritardo di te!» mi volto verso l’autore della battuta e mi rendo conto che è un ragazzo castano con gli occhi chiari che sembra sia stato buttato giù dal letto proprio ora e che si sta rivolgendo al suo amico, un biondino tutto spettinato che sta prendendo la chitarra dalla custodia.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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EXTRA #3 - Errori di dimensioni epiche

«Niente, Ash. È una cosa che mi dicono sempre anche loro. Spiacente di avere un cervello.»
Ecco qui. Liam inizia a risponderle male. Perché dovrei lasciare che la tratti così? E so perfettamente che non mi devo impicciare, ma non posso fare a meno di scuotere la testa, quando vedo che Ash si sta per avvicinare a lui. Lo vedo che ci rimane male, specialmente quando Zayn lo raggiunge e lei non capisce cosa si stanno dicendo. La voglia di abbracciarla e farle tornare il sorriso è tanta, ma non posso. Non devo.
Non capisco cosa le dica Niall, ma la sua risposta è abbastanza chiara e non posso fare a meno di stringerla.
«Dai che lo troviamo un modo per farti tornare il sorriso» le dico.
Il suono della sua risata, quando Liam mi minaccia, e il bacio sulla guancia che mi dà per ringraziarmi – e per sfidare Liam – mi rendono all’improvviso il ragazzo più felice del mondo.
Possibile che io sia sempre così sdolcinato, quando penso a lei?
Lo sguardo che mi rivolge Liam è tutto tranne che pacifico. Tolgo il braccio dalle spalle di Ashley e li lascio battibeccare. Faccio finta di andare in bagno e invece mi rifugio in camera mia. Chiudo la porta alle mie spalle, sicuro che la serata finirà con Liam e Ashley che se ne vanno per litigare e fare pace in privato.
Mi sono appena buttato sul letto, quando sento sbattere la porta di casa e subito dopo qualcuno bussare alla mia stanza.
«Avanti» dico. Mi stupisce trovarmi di fronte un Liam abbattuto.
«Pensavo fossi uscito.»
«No. Era Ashley, stavolta l’ho fatta incazzare sul serio. Mi spieghi come fai tu?»
«A fare cosa?» rispondo e chiedo, alzandomi a sedere sul letto mentre lui si siede a sua volta.
«A non farla arrabbiare.»
«Semplicemente la metà delle cose che dico non le interessano e la metà che la interessa riguarda te. E comunque non è vero che non la faccio arrabbiare, Liam. Solo che di te le importa molto di più, e quindi si arrabbia di più» gli spiego, mentre mi rendo conto che la situazione è esattamente questa. Ashley con me non si arrabbia perché quello che penso non è importante. O almeno non lo è quanto il parere di Liam.
«È che stavolta non capisco proprio cosa ho fatto» sospira e butta indietro la schiena sul letto.
«Vuoi che ci vada a parlare io?» gli chiedo e spero che risponda di sì. Sospira un’altra volta, e so che è combattuto all’idea di mandarmi da lei. Che abbia capito la reale portata dei miei sentimenti per lei?
«Sì» dice alla fine di un interminabile minuto di riflessione.
Mi alzo in piedi. «Tra dieci minuti scendi.»
Se non avessi una scadenza potrei non rispondere delle mie azioni. Io di quella ragazza sono seriamente innamorato. Pensavo di riuscire a mantenere la promessa che ho fatto a Sam, ma a questo punto non ne sono più tanto sicuro. Prima o poi farò una cazzata. Prima o poi mi tradirò anche con lei.
Mentre mi dirigo verso la porta di ingresso sento lo sguardo dei miei compagni sulle mie spalle. È il loro il giudizio che temo di più, se dovessi commettere un errore. È quello di Louis lo sguardo che mi pesa di più, perché mi sembra di venire meno a una promessa che ho fatto anche a lui.
Non mi volto, non parlo con nessuno, non do spiegazioni. Lascio il compito a Liam. Esco di casa e scendo in strada. Qui a Londra ancora possiamo stare in pace, le fan non sanno dove è di preciso casa nostra, perciò io e Louis abbiamo ancora il problema di dover puntare la sveglia… ma abbiamo anche la possibilità di scendere in strada e parlare con un’amica senza doverci rintanare di corsa nel portone. Santa Sam che non ci ha mai permesso di venire direttamente a casa dall’aeroporto.
La vedo subito, quando raggiungo la strada. È di spalle e guarda la luna, e io mi ritrovo a sperare che non stia piangendo, perché altrimenti non saprei come trattenermi dal rompere – di nuovo – il naso di Liam.
Sospira, così decido di parlare. D’altra parte stare qui a guardare lei che guarda la luna non risolverebbe niente e poi tra dieci minuti Liam sarà qui e si farebbe delle domande, se mi trovasse in silenzio a guardare la sua ragazza.
«Lo sai che ama solo te.» Le mie parole spezzano il silenzio e fanno sussultare Ashley, che si volta verso di me con gli occhi sorpresi. Non riesce a nascondere le sue emozioni, ha gli occhi troppo grandi e sinceri, in questo è come me. Beh, come il me che non era innamorato della ragazza di uno dei suoi migliori amici.
«Come sei riuscito a convincerlo a mandare te, dopo il siparietto da uomo di Neanderthal di poco fa?» dovevo aspettarmi che avrebbe reagito così. È delusa dal fatto che non sia sceso subito Liam, ma non vuole dargli la soddisfazione di saperlo. Come se io andassi da lui a dirglielo.
«Perché era appunto un siparietto, e Liam lo sa bene. È come un fratello, per me, come potrei portargli via la persona che ama di più?»
È proprio questo il problema, in fondo. Che so che non potrei mai portare via Ashley a Liam. Se non fosse per l’affetto che ci lega sarebbe comunque un problema sul lavoro. Un casino di dimensioni colossali, come l’ha chiamato una volta Sam, ripetendo le esatte parole di Lou.
«Non so. Hai provato a dare un appuntamento a Zayn?»
«Sì, milioni di volte, ma è troppo fedele a Liam.» Scoppio a ridere, non vorrei ma lo faccio. E sono contento di averlo fatto quando mi trovo le sue mani sul viso. «Ehi, che fai, tocchi?»
Ride anche lei, adesso, ma non toglie le mani dal mio viso. Incontro i suoi occhi e la tentazione di fare quello che sarebbe un errore di proporzioni epiche è tanta.
Smetto di ridere, all’improvviso, e cerco di calmare il mio cuore che batte come un forsennato. È la vicinanza di Ashley, il suo profumo, o forse semplicemente sta cercando di ricordarmi che non posso sempre metterlo da parte?
«C’è rimasto malissimo, quando te ne sei andata sbattendo la porta.»
Parlare di Liam è un porto sicuro. Mi ricorda che lui esiste, che non devo fare cazzate e che lei è impegnata.
«Poteva corrermi dietro e invece ha mandato te.» Sospira.
«Seriamente, quanto hai intenzione di farlo penare?»
«Direi fino a quando smetterà di fare strani pensieri di cui non posso far parte. Considerato che è impossibile, immagino che fra dieci minuti scenderà in strada per vedere che fine abbiamo fatto.»
La guardo. Non so se essere sorpreso o ammirato per la facilità con cui è riuscita ad entrare nella routine di Liam in così poco tempo. Sorrido in modo del tutto involontario, perché per un attimo mi illudo che prima o poi capiterà anche a me la fortuna di trovare una ragazza così dolce, ma allo stesso tempo combattiva.

Finalmente capisco qual è il problema di stasera. È un mese che stanno insieme e Liam non se ne è ricordato. Cerco di calmarla e farle presente che la memoria di Liam per gli anniversari è pressoché pari a zero e poi le spiego perché Liam si è tanto arrabbiato per quella frase del tutto innocente che gli ha rivolto.
Ho la fortuna di vederla arrossire, è così bella quando è in imbarazzo, e mi diverto un po’ a prenderla in giro. Fino a quando il suo principe azzurro non scende in strada e io batto in ritirata in casa mia.
Quando rientro trovo Louis, Niall e Zayn tutti presi da una partita a FIFA 2012. Il dolce è sul tavolo intatto e decido di tagliarmene una fetta. Lou mi si avvicina.
«Posso averne una fetta anche io?»
«No. Tu non sei in carenza d’affetto» gli rispondo, infilando in bocca il primo boccone. Lo guardo per qualche secondo, ma non ce la faccio a rimanere serio e scoppio a ridere.
«Grazie, Lou. Ci sei sempre quando ho bisogno di te.»

***

I miei tempi si stanno allungando a dismisura... tra lo studio, la stesura della tesi e svariati altri impegni che non sto neanche a raccontarvi, trovare il tempo per scrivere la storia sta diventando sempre più difficile, ecco perché sto dilatando i tempi di pubblicazione. Spero comunque che rimaniate qui per aspettarmi :)

In questo Extra Harry ci ha raccontato cosa ha provato quella sera in cui Liam ed Ashley hanno litigato durante la cena a casa sua e iniziamo anche ad intuire come la pensano gli altri membri del gruppo (nessuno è felice, ma gli rimangono accanto comunque... in particolar modo Louis).
La canzone che avevo pensato di abbinare al capitolo è I should have kissed you, solo che a differenza del 'protagonista' della canzone, Harry sa perfettamente qual è la situazione sentimentale della ragazza di cui è innamorato e alla quale non ha ancora avuto il coraggio di confessare i suoi sentimenti.

Ringrazio, come ogni volta, le sante ragazze che continuano a recensire la storia, facendomi sapere esattamente cosa hanno provato e se hanno provato qualcosa con il capitolo... la storia rimarrà la stessa che ho in mente nonostante i vostri 'schieramenti', ma sono contenta di sapere che siete confuse quanto Ashley, al momento. Perciò, un mega-ringraziamento va a: Mistina, Clo_97, Love5Carrots, Heyitscaren, Zamieluna, xIlovePanda, Marti__

Per tutti quelli che me l'hanno chiesto, lo ripeto ancora una volta: LA STORIA NON E' FINITA. Riprenderò a raccontare dall'arrivo di Ashley negli Stati Uniti dopo aver finito di pubblicare tutti gli Extra. Siamo arrivati al #3, ne mancano ancora 3. Per l'elenco degli Extra potete guardare QUESTO POST sul mio blog :)

Non mi pare ci sia da dire altro... per tutto ciò che volete sapere e a cui non ho dato risposta... potete chiedere nelle recensioni ;)

Bacio a tutti
-K-

   
 
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