EXTRA #3 - Errori di dimensioni epiche
«Niente,
Ash. È una cosa che mi dicono sempre anche loro.
Spiacente di avere un cervello.»
Ecco qui. Liam inizia a risponderle male. Perché dovrei
lasciare che la tratti così? E so perfettamente che non mi
devo impicciare, ma
non posso fare a meno di scuotere la testa, quando vedo che Ash si sta
per
avvicinare a lui. Lo vedo che ci rimane male, specialmente quando Zayn
lo
raggiunge e lei non capisce cosa si stanno dicendo. La voglia di
abbracciarla e
farle tornare il sorriso è tanta, ma non posso. Non devo.
Non capisco cosa le dica Niall, ma la sua risposta è
abbastanza chiara e non posso fare a meno di stringerla.
«Dai che lo troviamo un modo per farti tornare il
sorriso»
le dico.
Il suono della sua risata, quando Liam mi minaccia, e il
bacio sulla guancia che mi dà per ringraziarmi – e
per sfidare Liam – mi
rendono all’improvviso il ragazzo più felice del
mondo.
Possibile che io sia sempre così sdolcinato, quando penso a
lei?
Lo sguardo che mi rivolge Liam è tutto tranne che pacifico.
Tolgo il braccio dalle spalle di Ashley e li lascio battibeccare.
Faccio finta
di andare in bagno e invece mi rifugio in camera mia. Chiudo la porta
alle mie
spalle, sicuro che la serata finirà con Liam e Ashley che se
ne vanno per
litigare e fare pace in privato.
Mi sono appena buttato sul letto, quando sento sbattere la
porta di casa e subito dopo qualcuno bussare alla mia stanza.
«Avanti» dico. Mi stupisce trovarmi di fronte un
Liam
abbattuto.
«Pensavo fossi uscito.»
«No. Era Ashley, stavolta l’ho fatta incazzare sul
serio. Mi
spieghi come fai tu?»
«A fare cosa?» rispondo e chiedo, alzandomi a
sedere sul
letto mentre lui si siede a sua volta.
«A non farla arrabbiare.»
«Semplicemente la metà delle cose che dico non le
interessano e la metà che la interessa riguarda te. E
comunque non è vero che
non la faccio arrabbiare, Liam. Solo che di te le importa molto di
più, e
quindi si arrabbia di più» gli spiego, mentre mi
rendo conto che la situazione
è esattamente questa. Ashley con me non si arrabbia
perché quello che penso non
è importante. O almeno non lo è quanto il parere
di Liam.
«È che stavolta non capisco proprio cosa ho
fatto» sospira e
butta indietro la schiena sul letto.
«Vuoi che ci vada a parlare io?» gli chiedo e spero
che
risponda di sì. Sospira un’altra volta, e so che
è combattuto all’idea di
mandarmi da lei. Che abbia capito la reale portata dei miei sentimenti
per lei?
«Sì» dice alla fine di un interminabile
minuto di
riflessione.
Mi alzo in piedi. «Tra dieci minuti scendi.»
Se non avessi una scadenza potrei non rispondere delle mie
azioni. Io di quella ragazza sono seriamente innamorato. Pensavo di
riuscire a mantenere
la promessa che ho fatto a Sam, ma a questo punto non ne sono
più tanto sicuro.
Prima o poi farò una cazzata. Prima o poi mi
tradirò anche con lei.
Mentre mi dirigo verso la porta di ingresso sento lo sguardo
dei miei compagni sulle mie spalle. È il loro il giudizio
che temo di più, se
dovessi commettere un errore. È quello di Louis lo sguardo
che mi pesa di più,
perché mi sembra di venire meno a una promessa che ho fatto
anche a lui.
Non mi volto, non parlo con nessuno, non do spiegazioni.
Lascio il compito a Liam. Esco di casa e scendo in strada. Qui a Londra
ancora
possiamo stare in pace, le fan non sanno dove è di preciso
casa nostra, perciò
io e Louis abbiamo ancora il problema di dover puntare la
sveglia… ma abbiamo
anche la possibilità di scendere in strada e parlare con
un’amica senza doverci
rintanare di corsa nel portone. Santa Sam che non ci ha mai permesso di
venire
direttamente a casa dall’aeroporto.
La vedo subito, quando raggiungo la strada. È di spalle e
guarda la luna, e io mi ritrovo a sperare che non stia piangendo,
perché
altrimenti non saprei come trattenermi dal rompere – di nuovo
– il naso di
Liam.
Sospira, così decido di parlare. D’altra parte
stare qui a
guardare lei che guarda la luna non risolverebbe niente e poi tra dieci
minuti
Liam sarà qui e si farebbe delle domande, se mi trovasse in
silenzio a guardare
la sua ragazza.
«Lo sai che ama solo te.» Le mie parole spezzano il
silenzio
e fanno sussultare Ashley, che si volta verso di me con gli occhi
sorpresi. Non
riesce a nascondere le sue emozioni, ha gli occhi troppo grandi e
sinceri, in
questo è come me. Beh, come il me che non era innamorato
della ragazza di uno
dei suoi migliori amici.
«Come sei riuscito a convincerlo a mandare te, dopo il
siparietto da uomo di Neanderthal di poco fa?» dovevo
aspettarmi che avrebbe
reagito così. È delusa dal fatto che non sia
sceso subito Liam, ma non vuole
dargli la soddisfazione di saperlo. Come se io andassi da lui a
dirglielo.
«Perché era appunto un siparietto, e Liam lo sa
bene. È come
un fratello, per me, come potrei portargli via la persona che ama di
più?»
È proprio questo il problema, in fondo. Che so che non
potrei mai portare via Ashley a Liam. Se non fosse per
l’affetto che ci lega
sarebbe comunque un problema sul lavoro. Un casino di dimensioni
colossali,
come l’ha chiamato una volta Sam, ripetendo le esatte parole
di Lou.
«Non so. Hai provato a dare un appuntamento a Zayn?»
«Sì, milioni di volte, ma è troppo
fedele a Liam.» Scoppio a
ridere, non vorrei ma lo faccio. E sono contento di averlo fatto quando
mi
trovo le sue mani sul viso. «Ehi, che fai, tocchi?»
Ride anche lei, adesso, ma non toglie le mani dal mio viso.
Incontro i suoi occhi e la tentazione di fare quello che sarebbe un
errore di
proporzioni epiche è tanta.
Smetto di ridere, all’improvviso, e cerco di calmare il mio
cuore che batte come un forsennato. È la vicinanza di
Ashley, il suo profumo, o
forse semplicemente sta cercando di ricordarmi che non posso sempre
metterlo da
parte?
«C’è rimasto malissimo, quando te ne sei
andata sbattendo la
porta.»
Parlare di Liam è un porto sicuro. Mi ricorda che lui
esiste, che non devo fare cazzate e che lei è impegnata.
«Poteva corrermi dietro e invece ha mandato te.»
Sospira.
«Seriamente, quanto hai intenzione di farlo penare?»
«Direi fino a quando smetterà di fare strani
pensieri di cui
non posso far parte. Considerato che è impossibile, immagino
che fra dieci
minuti scenderà in strada per vedere che fine abbiamo
fatto.»
La guardo. Non so se essere sorpreso o ammirato per la
facilità con cui è riuscita ad entrare nella
routine di Liam in così poco
tempo. Sorrido in modo del tutto involontario, perché per un
attimo mi illudo
che prima o poi capiterà anche a me la fortuna di trovare
una ragazza così
dolce, ma allo stesso tempo combattiva.
Finalmente
capisco qual è il problema di stasera. È un mese
che stanno insieme e Liam non se ne è ricordato. Cerco di
calmarla e farle
presente che la memoria di Liam per gli anniversari è
pressoché pari a zero e
poi le spiego perché Liam si è tanto arrabbiato
per quella frase del tutto
innocente che gli ha rivolto.
Ho la fortuna di vederla arrossire, è così bella
quando è in
imbarazzo, e mi diverto un po’ a prenderla in giro. Fino a
quando il suo
principe azzurro non scende in strada e io batto in ritirata in casa
mia.
Quando rientro trovo Louis, Niall e Zayn tutti presi da una
partita a FIFA 2012. Il dolce è sul tavolo intatto e decido
di tagliarmene una
fetta. Lou mi si avvicina.
«Posso averne una fetta anche io?»
«No. Tu non sei in carenza d’affetto» gli
rispondo,
infilando in bocca il primo boccone. Lo guardo per qualche secondo, ma
non ce
la faccio a rimanere serio e scoppio a ridere.
«Grazie, Lou. Ci sei sempre quando ho bisogno di
te.»
***
I miei tempi si stanno allungando a dismisura... tra lo studio, la stesura della tesi e svariati altri impegni che non sto neanche a raccontarvi, trovare il tempo per scrivere la storia sta diventando sempre più difficile, ecco perché sto dilatando i tempi di pubblicazione. Spero comunque che rimaniate qui per aspettarmi :)
In questo Extra Harry ci ha raccontato cosa ha provato quella sera in cui Liam ed Ashley hanno litigato durante la cena a casa sua e iniziamo anche ad intuire come la pensano gli altri membri del gruppo (nessuno è felice, ma gli rimangono accanto comunque... in particolar modo Louis).La canzone che avevo pensato di abbinare al capitolo è I should have kissed you, solo che a differenza del 'protagonista' della canzone, Harry sa perfettamente qual è la situazione sentimentale della ragazza di cui è innamorato e alla quale non ha ancora avuto il coraggio di confessare i suoi sentimenti.
Ringrazio, come ogni volta, le sante ragazze che continuano a recensire la storia, facendomi sapere esattamente cosa hanno provato e se hanno provato qualcosa con il capitolo... la storia rimarrà la stessa che ho in mente nonostante i vostri 'schieramenti', ma sono contenta di sapere che siete confuse quanto Ashley, al momento. Perciò, un mega-ringraziamento va a: Mistina, Clo_97, Love5Carrots, Heyitscaren, Zamieluna, xIlovePanda, Marti__
Per tutti quelli che me l'hanno chiesto, lo ripeto ancora una volta: LA STORIA NON E' FINITA. Riprenderò a raccontare dall'arrivo di Ashley negli Stati Uniti dopo aver finito di pubblicare tutti gli Extra. Siamo arrivati al #3, ne mancano ancora 3. Per l'elenco degli Extra potete guardare QUESTO POST sul mio blog :)
Non mi pare ci sia da dire altro... per tutto ciò che volete sapere e a cui non ho dato risposta... potete chiedere nelle recensioni ;)
Bacio a tutti
-K-