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Autore: flower_moon    13/05/2012    4 recensioni
Una bambina, un vampiro.
Una ragazza, un vampiro.
Occhi, sangue, terrore.
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La luce del primo giorno mi porta a svegliarmi.
Damon è ancora accanto a me. Le nere ciocche dissidenti sparse sulla fronte ampia e gli occhi azzurri ancora celati dalle palpebre abbassate. 
Le labbra socchiuse. Rosa, perfette. 
Le mie mani sono fredde anche se, sotto questo piumone, tutto è caldo. 
E soprattutto è caldo il legame che coesiste tra me e lui. 
Allungo un braccio per posare una mano sulla sua fronte.
Deve essere molto presto, perchè non c'è rumore per tutta la casa, nemmeno il mattiniero Stefan.
Mentre questo pensiero passa nella mia mente, il braccio continua irremovibile la sua strada, fino a quando riesco a poggiare la mano. E' calda, molto di più di quello che mi aspettavo. Molto più caldo di me. 
Non poso tutta la mano, ma solo un dito, quello che basta per portare indietro i capelli, sentirlo lamentarsi con voce roca e aprire gli occhi.
-Che cosa ci fai già sveglia?- sussurra.
Stringo le spalle, sorridendo -Ho freddo.-
-Vieni...- dice stendendosi supino, mi attira a se facendomi appoggiare la guancia al suo petto- E' vero, sei ghiacciata!- sorrido ancora una volta. 
Sono contenta di essere qui, con lui. La persona giusta al momento giusto. Niente di programmato, niente regole, niente pressioni. 
Solo amore e passione.
-Saranno le cinque del mattino, è meglio se dormi, e poi le conversazioni alle cinque del mattino non sono mai molto brillanti e interessanti.-
-Mi sembra che non stia andando male.- rispondo solamente, mentre richiudo gli occhi. 
Respiro tutto il profumo della sua pelle. Leggero e insistente allo stesso tempo. Ti entra nelle narici e non ti abbandona mai. 
La sua mano sale e scende sulla mia schiena, provocandomi brividi e pace allo stesso tempo.
Voglio che questo momento duri per sempre, il sonno mi avvolge con le sue braccia, o meglio con quelle di Damon, e mi fa addormentare.
Non so quanto tempo sia passato, ma sono sveglia, ancora una volta. Sento solo il materasso caldo sotto di me e le coperte sopra. Niente di più, niente di meno. Damon non è accanto a me e per un momento mi sento sola. 
Apro gli occhi, sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Damon deve essere al piano di sotto.
I vestiti sono sparsi per terra, come tante foglie cadute da un albero a fine autunno, quando tutto è giallo e rosso, come quelle poche gocce di sangue cadute sul lenzuolo bianco.
Prendo le mie mutande e la camicia bianca di Damon, che mi arriva fino alle cosce. 
Il bellissimo vestito rosso è disteso sul pavimento e i piccoli brillanti sfavillano alla luce del sole.
Apro la porta, che deve aver chiuso per non farmi svegliare da qualcuno. 
Scendo le scale e mi dirigo verso il salotto, cammino lentamente, non come ieri sera, ma c'è ancora una questione in ballo: Elena, Stefan e il loro tradimento.
-Buongiorno Rossa.-
-Buongiorno!-
-Come ti senti?- mi chiede.
-Stai pensando a quello che sto pensando io?-
-Se pensi a Elena e Stefan, sì.-
-Penso che dovremmo ascoltare cosa ha saputo Elena, d'altra parte...-
-Ehy ehy, ehy, aspetta, la stai difendendo? Ancora?-
-No, voglio solo uccidere Klaus, e voglio sapere che cosa ha in mente la perfida Ester.- dice con un tono buffo e avvicinandosi a me. 
Mi fa sorridere, mi cinge il viso con le mani e posa le sue labbra sulle mie. 
-Ciao ragazzi.-
Non appena finisce quel bacio, Elena e Stefan entrano nel salotto salutandoci.
-Cosa hai scoperto?- dico senza tanti giri di parole.
-Klaus può essere ucciso. Ma può farlo solo la Veela e la Doppelganger.-
-Ovviamente.- risponde Damon a Elena.
-Come facciamo?-
-La Doppelganger deve uccidere la Veela e poi i poteri si trasferiranno e potrà uccidere Klaus.-
-Non se ne parla! Non ucciderai Hope!-
-E' chiaro che non voglio ucciderla Damon.-
-Ci deve essere un altro modo.- dice Stefan, parlando e intromettendosi nella discussione per la prima volta.
-Si, c'è.- rispondo sicura -Esiste un altro modo. Ho cercato in parecchi libri, mentre voi due cercavate di ucciderci, o almeno di farci del male.-
-Cosa hai trovato?- dice Damon. 
-Ho trovato un altro modo per uccidere Klaus, questo modo non prevede la morte di una di noi due. Ester vuole solo fare fuori me, per fare i suoi sporchi comodi ed essere la donna più potente sulla faccia della Terra, ma non sono stupida.- so che Damon è ancora attratto da Elena. -Con questo modo dovremo solo fare un rituale. Ricordo che mi avete raccontato che prima dell'arrivo a Mistic Falls del corpo di Klaus, aveva impossessato Alaric no? Bene, noi intrappoleremo il suo spirito, faremo un incantesimo uccidendo quello.-
-Cosa serve?-
-Serve mescolare il sangue della Doppelganger e della Veela, fare un cerchio e intrappolarlo. C'è solo un pericolo.-
-E quale sarebbe?-
-Che potrebbe arrivare il suo corpo con il suo spirito. E il suo corpo potrebbe ucciderci e noi non potremmo ucciderlo, perchè servirebbero paletti di quercia bianca.-
-Quanto tempo ci vuole per fare questo coso?- chiede Damon con termini estremamente ricercati.
-Ci vogliono all'incirca 4 ore.- rispondo.
-Ok, cominciate, forza. Voglio che questa cosa finisca.- Prende il suo bicchiere di Bourbon e se ne và dalla sala.
-Sai Damon, se dovessi contare su di te per queste cose, non combinerei mai nulla.-
-Quanto sei gentile...- esclama dall'altra camera pensando di non essere sentito.
-Anche tu...- rispondo semplicemente -Forza, mettiamoci al lavoro.-
Faccio avvicinare Elena al tavolino, prendo il coltello facendo pressione prima sulla mia mano e poi sulla sua. Faccio combaciare le nostre ferite, come vuole l'incantesimo, e il nostro sangue si mescola. Le gocce cadono nella ciotolina. 
Nessuno parla, non una mosca vola nella stanza.
Ne ho abbastanza. Prendo la ciotola e disegno sul pavimento un cerchio con un pentagono.
-Questo servirà per intrappolarlo in modo che non vada in giro per tutta la casa fluttuando qua e là...-
Annuiscono.
-Bene. Damon? Ci siamo!-
-Si, ma prima...tieni.- Damon mi porge un paletto. E' diverso dagli altri, ha tutto un altro potere racchiuso in se. Non solo il potere di uccidere, ma anche il potere di creare.
-E' un paletto?-
-E' un paletto di quercia bianca. Può uccidere un originale. Si può sapere per quale motivo hai aspettato fino ad ora per darmelo?-
-Non sapevo se potevo fidarmi di te. Ma da ieri ne sono certo.- Sospiro.
-Grazie. Adesso è meglio se andiamo.-
-Aspetta.-
Mi attira a se, prendendomi per un polso. Dio quanto amo quando fa così. 
Le sue labbra poggiano sulle mie. E' una bacio. Che mi sconvolge. Che mi fa stare male perfino. Non so per quale maledetto motivo, ma dentro il mio cuore so che è l'ultimo.
-Andiamo, è meglio.-
Ritorniamo nella stanza. 
Elena mi guarda con uno sguardo assassino. 
Ecco il motivo per cui ho appena pensato che quel bacio fosse l'ultimo. Si, era l'ultimo. 
So già che oggi morirò.
Forse non morirò fisicamente, ma moralmente morirò di sicuro.
Morirò guardando Damon e Elena allontanarsi da quella porta. Andare via da me e dalla mia vita. 
Luci, che si spegneranno. Quelle luci che Damon ha acceso nel mio cuore illuminando la mia vita, facendola uscire dal baratro, mi ha cambiata.
Da una stupida ragazza di un istituito per orfane, ad una donna, capace di capire il ruolo che porta sulle spalle, forte e sicura, ma con quella debolezza che deve essere tipica di tutte le ragazze.
Quella debolezza che l'uomo della loro vita saprà colmare. 
Quella mia debolezza che proprio Damon ha colmato.
Quella luce è quella che proviene dai suoi occhi di uomo. La luce che solo io penso di aver colto. Nessuno sa come sia veramente Damon. Neanche Elena, perchè sbaglia. Dovrebbe amarlo non cercare di cambiarlo in qualcosa che non è. Non cercare di cambiare la sua natura in quella di Stefan.
Damon và accettato, non criticato. Damon è la luce la luce che ora si sta spegnendo nel mio cuore, perchè, so che Damon farà la sua scelta, ma al posto di continuare la strada ed arrivare a me, farà inversione e correrà incontro ad Elena.
-Stai bene?- chiede, con i suoi occhi ghiaccio preoccupati.
-Si, sto bene. Sono solo un po’ preoccupata.-
-Forza facciamo questa cosa e tutto sarà finito, finalmente.-
-Non sarà mai finita almeno per me, almeno fino a quando guarderai Elena in quel modo.-
-Non sai quello che ha passato lei.-
-Oh mio Dio...ci risiamo! E quello che ho passato io Damon? Quello non conta, perchè io sono quella che è forte, quella che sa cavarsela, ma io ho bisogno! Ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino e tu questo devi ancora capirlo. Sei talmente accecato da Elena che non riesci neanche a vedere come lei ti stia cambiando. Quando c'è lei, tu sei completamente diverso. Con me sei il mio Damon, ma non un Damon diverso da quello che è esistito da prima che Elena ti facesse questo. Non so nemmeno come chiamarlo.-
E' talmente arrabbiato che i suoi occhi divengono rossi e le pupille quasi argentee. Non ho paura.
-Uccidiamo Klaus.- sibila tra i denti.
Avevo ragione. Ecco. Dentro di me sto morendo.
-Spiriti potenti io vi invoco,
aiutatemi in questo mio gioco.
Lo spirito del vampiro originario fatemi arrivare,
e l'eterna lotta fate cominciare.- 
Pronuncio l'incantesimo, mentre intorno a noi il vento inizia ad innalzarsi e ci sferza. 
Lo spirito di Klaus si manifesta a noi, ma come temevo con lui è arrivato anche il corpo.
-Cazzo! Ma perchè tutto và storto.-
-Salve Veela. Non sei l'unica a fare questo tipo di incantesimi, ho molti maghi e stregoni al mio servizio.-
-Ma sei comunque bloccato. Il cerchio fondato con il mio sangue e quello della Doppelganger non ti lascerà via di scampo.-
-Stanno lavorando anche su questo. Guarda piccola Veela.-
Una scossa ci scuote, come un terremoto. Stefan e Damon cadono, e con loro anche Elena.
Io riesco a mantenere l'equilibrio, ma il sigillo si crepa e Klaus riesce a uscire.
-Sei morta.-
-No!- Damon si para davanti a me, iniziando a combattere contro Klaus. -Prendi il paletto!- 
-Avanti Damon, non penserai che un paletto possa uccidermi.-
Cerco di raggiungere il paletto bianco, ma Klaus lo allontana con la forza della mente.
-Ma cosa? Adesso ha anche poteri magici?- esclama Elena.
-Prendi quel stramaledetto paletto Elena!-
Intanto anche Stefan è arrivato a dare man forte a Damon. Entrambi combattono con un avversario che sanno già in partenza non possono uccidere.
-Ascolta, ho un piano.- dico prendendo Elena per le braccia. -Finchè Damon e Stefan combattono con lui sarà distratto. Noi pianteremo il paletto nel suo cuore.-
-No.-
-Come no? Sei completamente impazzita?-
-Se Klaus rimane vivo anche il legame tra me e Damon sarà duraturo.-
-Qui non si tratta di te e di Damon, o di me. Si tratta del mondo intero! Della sua salvezza. Elena, cosa ti è successo? Chi sei? Non sei la stessa ragazza che ho incontrato mesi fà. Ma una ragazza diversa. Vorrei tanto che la mia migliore amica ritornasse da me. Dalla sua amica Hope.- abbassa la testa -Se non lo farai tu lo farò da sola.-
Afferro il paletto avvicinandomi a Klaus. Corro. Non so esattamente cosa fare. Decido solo di correre e quando arriverò deciderò cosa fare.
Eccomi ci sono, ora sangue freddo e pianta quel paletto. Ecco lo faccio. Arriva anche Elena che viene poi lanciata a terra da Klaus.
Klaus cade ai miei piedi. La sua faccia diviene grigia come la morte, e le vene si segnano di nero sul suo volto.
E' finita. Finalmente.
Mi volto. Ed ecco che muoio definitivamente anche io, muoio perchè vedo Damon, il suo Damon, baciare Elena. Si voltano. Mi fissano. E sono capace solo di dire.
-Non voglio sapere nulla. Ti chiedo solo una cosa. Quando Elena ti lascerà, perchè lo farà, e avrai il cuore spezzato, torna da me- cerco di trattenere tutte le lacrime che possiedo nei miei occhi.- e uccidimi, non sopporterei di vederti così. Come un mostro.-
Detto questo esco dalla casa, e dalla mia vita appena finita.

 

 

La luce del primo giorno mi porta a svegliarmi.

Damon è ancora accanto a me. Le nere ciocche dissidenti sparse sulla fronte ampia e gli occhi azzurri ancora celati dalle palpebre abbassate. Le labbra socchiuse. Rosa, perfette. 

Le mie mani sono fredde anche se, sotto questo piumone, tutto è caldo. E soprattutto è caldo il legame che coesiste tra me e lui. 

Allungo un braccio per posare una mano sulla sua fronte.Deve essere molto presto, perchè non c'è rumore per tutta la casa, nemmeno il mattiniero Stefan.Mentre questo pensiero passa nella mia mente, il braccio continua irremovibile la sua strada, fino a quando riesco a poggiare la mano.

E' calda, molto di più di quello che mi aspettavo. Molto più caldo di me. Non poso tutta la mano, ma solo un dito, quello che basta per portare indietro i capelli, sentirlo lamentarsi con voce roca e aprire gli occhi.

-Che cosa ci fai già sveglia?- sussurra.

Stringo le spalle, sorridendo

-Ho freddo.-

-Vieni...- dice stendendosi supino, mi attira a se facendomi appoggiare la guancia al suo petto

- E' vero, sei ghiacciata!- sorrido ancora una volta. 

Sono contenta di essere qui, con lui. La persona giusta al momento giusto. Niente di programmato, niente regole, niente pressioni. Solo amore e passione.

-Saranno le cinque del mattino, è meglio se dormi, e poi le conversazioni alle cinque del mattino non sono mai molto brillanti e interessanti.-

-Mi sembra che non stia andando male.- rispondo solamente, mentre richiudo gli occhi. 

Respiro tutto il profumo della sua pelle. Leggero e insistente allo stesso tempo. Ti entra nelle narici e non ti abbandona mai. La sua mano sale e scende sulla mia schiena, provocandomi brividi e pace allo stesso tempo. Voglio che questo momento duri per sempre, il sonno mi avvolge con le sue braccia, o meglio con quelle di Damon, e mi fa addormentare.

Non so quanto tempo sia passato, ma sono sveglia, ancora una volta.

Sento solo il materasso caldo sotto di me e le coperte sopra. Niente di più, niente di meno. Damon non è accanto a me e per un momento mi sento sola. 

Apro gli occhi, sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Damon deve essere al piano di sotto.

I vestiti sono sparsi per terra, come tante foglie cadute da un albero a fine autunno, quando tutto è giallo e rosso, come quelle poche gocce di sangue cadute sul lenzuolo bianco.

Prendo le mie mutande e la camicia bianca di Damon, che mi arriva fino alle cosce. Il bellissimo vestito rosso è disteso sul pavimento e i piccoli brillanti sfavillano alla luce del sole.

Apro la porta, che deve aver chiuso per non farmi svegliare da qualcuno. Scendo le scale e mi dirigo verso il salotto, cammino lentamente, non come ieri sera, ma c'è ancora una questione in ballo: Elena, Stefan e il loro tradimento.

-Buongiorno Rossa.-

-Buongiorno!-

-Come ti senti?- mi chiede.-Stai pensando a quello che sto pensando io?-

-Se pensi a Elena e Stefan, sì.-

-Penso che dovremmo ascoltare cosa ha saputo Elena, d'altra parte...-

-Ehy ehy, ehy, aspetta, la stai difendendo? Ancora?-

-No, voglio solo uccidere Klaus, e voglio sapere che cosa ha in mente la perfida Ester.- dice con un tono buffo e avvicinandosi a me. Mi fa sorridere, mi cinge il viso con le mani e posa le sue labbra sulle mie. 

-Ciao ragazzi.-Non appena finisce quel bacio, Elena e Stefan entrano nel salotto salutandoci.

-Cosa hai scoperto?- dico senza tanti giri di parole.

-Klaus può essere ucciso. Ma può farlo solo la Veela e la Doppelganger.-

-Ovviamente.- risponde Damon a Elena.

-Come facciamo?-

-La Doppelganger deve uccidere la Veela e poi i poteri si trasferiranno e potrà uccidere Klaus.-

-Non se ne parla! Non ucciderai Hope!-

-E' chiaro che non voglio ucciderla Damon.-

-Ci deve essere un altro modo.- dice Stefan, parlando e intromettendosi nella discussione per la prima volta.

-Si, c'è.- rispondo sicura -Esiste un altro modo. Ho cercato in parecchi libri, mentre voi due cercavate di ucciderci, o almeno di farci del male.-

-Cosa hai trovato?- dice Damon. 

-Ho trovato un altro modo per uccidere Klaus, questo modo non prevede la morte di una di noi due. Ester vuole solo fare fuori me, per fare i suoi sporchi comodi ed essere la donna più potente sulla faccia della Terra, ma non sono stupida.- so che Damon è ancora attratto da Elena. -Con questo modo dovremo solo fare un rituale. Ricordo che mi avete raccontato che prima dell'arrivo a Mistic Falls del corpo di Klaus, aveva impossessato Alaric no? Bene, noi intrappoleremo il suo spirito, faremo un incantesimo uccidendo quello.-

-Cosa serve?-

-Serve mescolare il sangue della Doppelganger e della Veela, fare un cerchio e intrappolarlo. C'è solo un pericolo.-

-E quale sarebbe?-

-Che potrebbe arrivare il suo corpo con il suo spirito. E il suo corpo potrebbe ucciderci e noi non potremmo ucciderlo, perchè servirebbero paletti di quercia bianca.-

-Quanto tempo ci vuole per fare questo coso?- chiede Damon con termini estremamente ricercati.

-Ci vogliono all'incirca 4 ore.- rispondo.

-Ok, cominciate, forza. Voglio che questa cosa finisca.-

Prende il suo bicchiere di Bourbon e se ne và dalla sala.

-Sai Damon, se dovessi contare su di te per queste cose, non combinerei mai nulla.-

-Quanto sei gentile...- esclama dall'altra camera pensando di non essere sentito.

-Anche tu...- rispondo semplicemente-Forza, mettiamoci al lavoro.-

Faccio avvicinare Elena al tavolino, prendo il coltello facendo pressione prima sulla mia mano e poi sulla sua. Faccio combaciare le nostre ferite, come vuole l'incantesimo, e il nostro sangue si mescola. Le gocce cadono nella ciotolina. Nessuno parla, non una mosca vola nella stanza. Ne ho abbastanza. Prendo la ciotola e disegno sul pavimento un cerchio con un pentagono.

-Questo servirà per intrappolarlo, in qualsiasi modo arrivi, poiche non vada in giro per tutta la casa fluttuando...-Annuiscono.

-Bene. Damon? Ci siamo!-

-Si, ma prima...tieni.- Damon mi porge un paletto. E' diverso dagli altri, ha tutto un altro potere racchiuso in se. Non solo il potere di uccidere, ma anche il potere di creare.

-E' un paletto?-

-E' un paletto di quercia bianca. Può uccidere un originale.-

-Si può sapere per quale motivo hai aspettato fino ad ora per darmelo?-

-Non sapevo se potevo fidarmi di te. Ma da ieri ne sono certo.- Sospiro.

-Grazie. Adesso è meglio se andiamo.-

-Aspetta.-

Mi attira a se, prendendomi per un polso. Dio quanto amo quando fa così. Le sue labbra poggiano sulle mie. E' una bacio. Che mi sconvolge. Che mi fa stare male perfino. Non so per quale maledetto motivo, ma dentro il mio cuore so che è l'ultimo.

-Andiamo, è meglio.-Ritorniamo nella stanza. Elena mi guarda con uno sguardo assassino. Ecco il motivo per cui ho appena pensato che quel bacio fosse l'ultimo. Si, era l'ultimo. So già che oggi morirò. Forse non morirò fisicamente, ma moralmente morirò di sicuro.Morirò guardando Damon e Elena allontanarsi da quella porta. Andare via da me e dalla mia vita. Luci, che si spegneranno.

Quelle luci che Damon ha acceso nel mio cuore illuminando la mia vita, facendola uscire dal baratro, mi ha cambiata.

Da una stupida ragazza di un istituito per orfane, ad una donna, capace di capire il ruolo che porta sulle spalle, forte e sicura, ma con quella debolezza che deve essere tipica di tutte le ragazze.Quella debolezza che l'uomo della loro vita saprà colmare. Quella mia debolezza che proprio Damon ha colmato.

Quella luce è quella che proviene dai suoi occhi di uomo. La luce che solo io penso di aver colto. Nessuno sa come sia veramente Damon. Neanche Elena, perchè sbaglia.

Dovrebbe amarlo non cercare di cambiarlo in qualcosa che non è. Non cercare di cambiare la sua natura in quella di Stefan.Damon và accettato, non criticato.

Damon è la luce la luce che ora si sta spegnendo nel mio cuore, perchè, so che Damon farà la sua scelta, ma al posto di continuare la strada ed arrivare a me, farà inversione e correrà incontro ad Elena.

-Stai bene?- chiede, con i suoi occhi ghiaccio preoccupati.

-Si, sto bene. Sono solo un po’ preoccupata.--Forza facciamo questa cosa e tutto sarà finito, finalmente.-

-Non sarà mai finita almeno per me, almeno fino a quando guarderai Elena in quel modo.-

-Non sai quello che ha passato lei.-

-Oh mio Dio...ci risiamo! E quello che ho passato io Damon? Quello non conta, perchè io sono quella che è forte, quella che sa cavarsela, ma io ho bisogno! Ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino e tu questo devi ancora capirlo. Sei talmente accecato da Elena che non riesci neanche a vedere come lei ti stia cambiando. Quando c'è lei, tu sei completamente diverso. Con me sei il mio Damon, ma non un Damon diverso da quello che è esistito da prima che Elena ti facesse questo. Non so nemmeno come chiamarlo.-E' talmente arrabbiato che i suoi occhi divengono rossi e le pupille quasi argentee. Non ho paura.

-Uccidiamo Klaus.- sibila tra i denti. Avevo ragione. Ecco. Dentro di me sto morendo.




-Spiriti potenti io vi invoco,

aiutatemi in questo mio gioco.

Lo spirito del vampiro originario fatemi arrivare,

e l'eterna lotta fate cominciare.- 



Pronuncio l'incantesimo, mentre intorno a noi il vento inizia ad innalzarsi e ci sferza. Lo spirito di Klaus si manifesta a noi, ma come temevo con lui è arrivato anche il corpo.

-Cazzo! Ma perchè tutto và storto.-

-Salve Veela. Non sei l'unica a fare questo tipo di incantesimi, ho molti maghi e stregoni al mio servizio.-

-Ma sei comunque bloccato. Il cerchio fondato con il mio sangue e quello della Doppelganger non ti lascerà via di scampo.-

-Stanno lavorando anche su questo. Guarda piccola Veela.-

Una scossa ci scuote, come un terremoto. Stefan e Damon cadono, e con loro anche Elena.Io riesco a mantenere l'equilibrio, ma il sigillo si crepa e Klaus riesce a uscire

.-Sei morta.-

-No!- Damon si para davanti a me, iniziando a combattere contro Klaus.

-Prendi il paletto!-

-Avanti Damon, non penserai che un paletto possa uccidermi.-

Cerco di raggiungere il paletto bianco, ma Klaus lo allontana con la forza della mente.

-Ma cosa? Adesso ha anche poteri magici?- esclama Elena.

-Prendi quel stramaledetto paletto Elena!-Intanto anche Stefan è arrivato a dare man forte a Damon.

Entrambi combattono con un avversario che sanno già in partenza non possono uccidere.

-Ascolta, ho un piano.- dico prendendo Elena per le braccia. -Finchè Damon e Stefan combattono con lui sarà distratto. Noi pianteremo il paletto nel suo cuore.-

-No.-

-Come no? Sei completamente impazzita?-

-Se Klaus rimane vivo anche il legame tra me e Damon sarà duraturo.-

-Qui non si tratta di te e di Damon, o di me. Si tratta del mondo intero! Della sua salvezza. Elena, cosa ti è successo? Chi sei? Non sei la stessa ragazza che ho incontrato mesi fà. Ma una ragazza diversa. Vorrei tanto che la mia migliore amica ritornasse da me. Dalla sua amica Hope.- abbassa la testa-Se non lo farai tu lo farò da sola.-

Afferro il paletto avvicinandomi a Klaus. Corro. Non so esattamente cosa fare. Decido solo di correre e quando arriverò deciderò cosa fare.Eccomi ci sono, ora sangue freddo e pianta quel paletto.

Ecco lo faccio. Arriva anche Elena che viene poi lanciata a terra da Klaus.

Klaus cade ai miei piedi. La sua faccia diviene grigia come la morte, e le vene si segnano di nero sul suo volto. E' finita. Finalmente. Mi volto. Ed ecco che muoio definitivamente anche io, muoio perchè vedo Damon, il suo Damon, baciare Elena.

Si voltano. Mi fissano. E sono capace solo di dire.

-Non voglio sapere nulla. Ti chiedo solo una cosa. Quando Elena ti lascerà, perchè lo farà, e avrai il cuore spezzato, torna da me- cerco di trattenere tutte le lacrime che possiedo nei miei occhi.- e uccidimi, non sopporterei di vederti così. Come un mostro.-

Detto questo esco dalla casa, e dalla mia vita appena finita. 

 

Angolo Autrice.

Dopo molto tempo sono riuscita a scrive l'ultimo capitolo. Spero che vi piaccia e che sia un degno finale. Vi dico già che ci sarà un Epilogo. Quindi non è proprio l'ultimo capitolo.

Arrivata alla fine vorrei ringraziare tutte le persone che hanno recensito e che mi hanno consentito di andare aanti con la storia, ma anche chi ha solo letto!

Grazie millleee!! 

xoxo flower_moon

 

  
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