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Autore: puffo11    14/05/2012    0 recensioni
La situazione è complicata: come può una ragazza di diciotto anni destreggiarsi tra i consigli della ragione e gli impulsi del cuore?
Saprà trovare il giusto equilibrio tra mente e cuore?
Saprà dare il giusto valore ad entrambi?
Vittoria e Andrea hanno vissuto il loro amore, ma la fase luna di miele non può durare in eterno e se il destino ci mette del suo, come farà Vittoria ad affrontare ciò che l'aspetta?
Amante dei libri e del sapere in toto, si ritiene una discreta manipolatrice delle coscienze umane, superiore a molti, dei quali critica la facilità con cui si lasciano travolgere e sconvolgere dagli eventi. Ma se tutto questo dovesse toccare a lei, cosa succederà?
Vittoria vince sempre. Vittoria ha sempre ragione.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sapeva nemmeno come era arrivata a quel punto.
Il giorno prima era felice con lui ed il giorno dopo lo sopportava a malapena.
La sua storia con il suo lui era cominciata circa due anni prima: Vittoria aveva sedici anni e lui diciotto.
Erano stati bene insieme, avevano fatto tutto ciò che due adolescenti innamorati avrebbero potuto fare; tuttavia ciò non era bastato. Qualcuno diceva che “la lontananza uccide il rapporto”; qualcun altro che lo rafforzava; sicuramente lei era stata abbindolata dal secondo e quanto l’aveva maledetto quel qualcuno! Poi aveva capito che, senza dubbio, chi affermava che il rapporto veniva ucciso e fatto a pezzi dalla lontananza un po’ di ragione ce l’aveva. Lo stava provando lei stessa, sulla sua pelle.
Tuttavia a queste conclusioni lei c’era arrivata solo molto tempo dopo la sua decisione.
Si era sempre vantata del suo cervello, della sua capacità di analizzare ogni situazione e di volgerla a proprio favore; non per niente le sue amiche la definivano “acida come un limone”; ma quando si trattava di Andrea, lei non riusciva più a ragionare con il suo tanto fidato cervello e lasciava il comando al suo organo cardiaco, il quale, vedendola col senno di poi, non è mai stato capace di giostrare i sentimenti nel modo giusto. Andrea era stato il suo primo fidanzato, erano cresciuti insieme e si erano anche divertiti, ma il suo lavoro l’aveva portato lontano da lei, costretta a rimanere nella sua città e prendere la sua benedetta maturità classica. Non ci aveva visto niente di male, aveva accettato di buon grado di rimanere da sola e lasciarlo partire, chi era lei per precludergli questa importante possibilità?
 Il tempo, però, aveva pian piano cominciato a minare il loro rapporto; non che non si sentissero più, o che uno avesse tradito l’altra, no: semplicemente non trovavano più nulla da dirsi e sentirsi era diventato un gesto meccanico e non dettato dalla voglia di condividere.
A partire dal diciottesimo compleanno di Vittoria le cose erano cominciate ad andare realmente male: lui era tornato per festeggiare insieme a lei, ma la trovava cambiata, non riusciva a riconoscerla. Lei sapeva di essere cambiata, era stato inevitabile; ma sapeva anche che a lui quei cambiamenti non sarebbero piaciuti; grossi cambiamenti non ce n’erano stati, aveva semplicemente modificato il suo gusto in fatto di moda e di musica, ma se le cose non erano come piacevano a lui, allora avrebbero dovuto tornare ad essere come erano. Vittoria, però, questo non era disposta ad accettarlo: si sentiva costretta a fingere di essere qualcuno che non era più quando era con lui, per paura di farlo arrabbiare e di essere giudicata in modo negativo. Ma può una relazione essere basata sulla paura? No, affatto. Per questo motivo Vittoria aveva deciso di prendere il coraggio a quattro mani e affrontarlo. Si era dimostrata fredda nei suoi confronti e lui se n’era accorto, le aveva chiesto spiegazioni aggredendola verbalmente e allora aveva capito che non c’era più nulla da fare: era finita. 
  
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