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Autore: emily petrova    15/05/2012    2 recensioni
Pov. JaneTrovavo che fosse una perdita di tempo girare per la casa che
era appartenuta a Victoria.
Ad un certo punto sentii il pianto di un neonato. Segui il
pianto, veniva da dietro una porta, in quel momento silenzio. Entrai
nella stanza.
C’era una ragazza dai capelli neri, corti e lisci e
gli occhi neri. Era seduta su un letto matrimoniale, vicino a una culla
rossa cullava un neonato, avvolto in una coperta rossa
- Griselda, la mamma tornerà presto -disse la
ragazza
- Chi siete? -chiesi, la ragazza mi guardò
- Mi chiamo Serena e lei e Griselda, ma tu chi sei? -chiese
- Jane -risposi
- Conosci Victoria? -chiese
- Non di persona ma mi hanno parlato di lei. È
morta -dissi
- Morta?Come? -chiese
- L’ha uccisa Edward Cullen -risposi
- E ora che ne sarà di Griselda? -disse abbassando
lo sguardo verso la neonata.
Tirai un sospiro
- Dammela -dissi, la ragazza me la allungò e la
presi in braccio, aveva pochi capelli sulla testa ed erano rossi.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jasper Hale, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Pov. Jasper.

Ero arrivato alla torre. Avevo guidato come un matto.Parcheggiato l'auto, scesi e mi diressi di corsa verso la torre dove c'era Heidi, probabilmente alla ricerca di poveri turisti indifesi.

Mi avvicinai

- Qual buon vento ti porta qui? Per caso hai deciso di unirti alla Guardia? -chiese

- No -risposi

- Come sta tua moglie? -chiese

- Bene. Vorrei parlare con Griselda -dissi

- E' di sopra -disse.

Entrai nella torre e andai di sopra. Raggiunsi la sala dei troni. Non c'era nessuno. Vidi Jane entrare nella stanza, mi guardò e si avvicinò

- Che vuoi? -chiese

- Parlare con Griselda -risposi

- La trovi in biblioteca -disse e si allontanò.

Cercai la biblioteca e quando la trovai vidi Griselda seduta su un divando. Mi avvicinai

- Come va? -chiesi

- Bene. Vattene -disse

- Come siamo gentili -dissi e mi sedetti- Ti do dieci minuti per preparare le valigie e torna come a Forks -dissi

- Mai, vattene -disse

- Nove minuti -dissi

- E' inutile. Io non tornero con te a Forks -disse

- Perchè no? -chiesi

- Per il tuo matrimonio. Ti amo, non posso vivere vicino a te sapendo che non ti avro mei -disse

- Tu mi avrai -dissi

- No, sei sposato. Torna ha Forks e dimenticami, io faro lo stesso -disse

- Non voglio dimmenticarti -dissi

- Dovrai farlo -disse

- Esiste il divorzio-

- Non puoi sposare una persona e il giorno dopo chiederli il divorzio -disse

- Questo è vero -dissi

- Torna Forks e goditi l'immortalita con lei -disse.

La baciai

- Addio -dissi, mi alzai e uscii. Tornai alla mia auto, ci sali sopra. Era finita. Tornai a Forks.


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